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Versione del racconto emersa dalla ricomposizione del puzzle
(parti del racconto originale mescolate a caso)
Versione del racconto emersa dalla ricomposizione del puzzle
(parti del racconto originale mescolate a caso)
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La giovane coppia abitava la villa ormai da due anni. Venivano sempre durante l’estate, ma anche, e soprattutto, carichi di bagagli, arrivavano tutti i venerdì pomeriggio, per rilassarsi e dimenticare la città.
Subito avevano stabilito un ottimo rapporto con gli anziani contadini che abitavano al di là del loro muro di cinta.
Questi ultimi, lontani dal mondo e senza figli, li avevano adottati e li vezzeggjavano in ogni modo, ricevendo in cambio calore ed amicizia. Unico neo era l’animale, il cane.
Laika, una volta libera dall’appartamento di città, si è eccitava da matti ed era impossibile contenerne l‘irruenza. Spesso sconfinava nell’orto di Paolina e di Andrea, seminando spavento e combinando danni.
Ora i due allevavano, con la cura e l’affetto di due genitori, un piccolo coniglietto d’angora dal pelo lungo e morbido, il naso tenero, due occhietti tremanti e pieni d’emozioni.
Andrea e Paolina temevano per il loro coniglietto.
Avevano paura che le rappresaglie di Laika potessero spingersi fino a lui!
Avevano sollecitato in tal senso, più è più volte, Eleonora e Mario, che facevano del loro meglio per sorvegliare Laika e i suoi furori.
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“Superba! Veramente superba! Nessuno mai riuscirà ad eguagliare questa torta pasqualina! Assolutamente perfetta la cottura delle uova e morbida la pasta intorno... Uhm!... Buona buona buona! Signora Paolina, lei è bravissima! E così gentile!
Avere dei vicini come voi è una fortuna inestimabile!”.
Così snocciolava convinta la giovane donna, raccogliendo le briciole a mucchietto sul tavolo.
“Grazie, cara! Grazie! Sei ancora troppo giovane per sapere fare tutto. Se vuoi un giorno te la insegnerò. Anzi, ti insegnerò tutti i trucchi del mestiere…
Ooooh, Laika!!!! È di nuovo nell’orto!!! Addio, basilico!!! Oh, noooooh! No, no!
Quel cane proprio non va, Eleonora!
Dovete fare in modo che stia lontano da casa mia!...
Ai miei tempi i cani erano alla catena!
Oggi, no! Stanno sui divani, a tavola… e nel mio orto!!!”.
“Oh, Mario! Possibile che non riusciate a tenere Laika buona, inoffensiva?!” intervenne sconsolato il vecchio contadino, passandosi sul mento la mano nodosa.
Mario ed Eleonora si guardarono sconcertati, poi, mormorando delle scuse, corsero via a recuperare il grosso bulldog che era passato a devastare il prezzemolo.
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Conclusioni possibili individuate
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Ogni trasferimento da un centro abitato a luoghi lontani da esso, magari in campagna, ha prerogative positive e negative.
Nonostante si possa gioire delle differenze nel modo di vivere in piena libertà, dei benefici nella qualità della nuova vita sotto l'aspetto fisico e spirituale, comunque è necessario tenere sempre conto della libertà di ogni individuo, dei vicini, degli animali, della natura in cui si decide di stare.
La nostra libertà finisce là dove incomincia quella altrui.
🌿🌺
La coppia che viene dalla città è abituata ad un certo stile di vita, mentre la coppia dei contadini vive altre esperienze: vita dei campi, circondati da vari animali.
È sempre difficile andare d'accordo con il vicino, perché non sempre c'è lo stesso stile di vita e spesso manca anche il senso dell'educazione.
🌿🌺
Con il tempo i rapporti tra le due coppie, i cari contadini e la simpatica coppia che viene dalla città, si deteriorano.
Ognuno cerca di difendere le proprie cose, i giovani il cane, la coppia anziana il proprio coniglietto.
Che dire?
Speriamo che continuino a rispettarsi e a volersi un po' di bene.
🌿🌺
Vediamo che nella vita, l’amicizia e il volerci aiutare vale molto più che l'indifferenza.
🌿🌺
La torta squisita, le cui briciole sulla tovaglia erano state raccolte con cura, non fu sufficiente per calmare gli animi, soprattutto di Mario, burbero contadino amante dell'orto e dei suoi prodotti, che curava meticolosamente con tutto l'amore possibile.
Proprio non sopportava le scorrerie del giovane esuberante bulldog giunto dalla città in cerca di novità.
I giovani vicini avrebbero dovuto occuparsi più diligentemente dell'educazione del proprio cane, soprattutto per salvaguardare l’incolumità del timido coniglietto, che nell'orto divorava solo le più tenere carotine.
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Ogni trasferimento da un centro abitato a luoghi lontani da esso, magari in campagna, ha prerogative positive e negative.
Nonostante si possa gioire delle differenze nel modo di vivere in piena libertà, dei benefici nella qualità della nuova vita sotto l'aspetto fisico e spirituale, comunque è necessario tenere sempre conto della libertà di ogni individuo, dei vicini, degli animali, della natura in cui si decide di stare.
La nostra libertà finisce là dove incomincia quella altrui.
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La coppia che viene dalla città è abituata ad un certo stile di vita, mentre la coppia dei contadini vive altre esperienze: vita dei campi, circondati da vari animali.
È sempre difficile andare d'accordo con il vicino, perché non sempre c'è lo stesso stile di vita e spesso manca anche il senso dell'educazione.
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Con il tempo i rapporti tra le due coppie, i cari contadini e la simpatica coppia che viene dalla città, si deteriorano.
Ognuno cerca di difendere le proprie cose, i giovani il cane, la coppia anziana il proprio coniglietto.
Che dire?
Speriamo che continuino a rispettarsi e a volersi un po' di bene.
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Vediamo che nella vita, l’amicizia e il volerci aiutare vale molto più che l'indifferenza.
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La torta squisita, le cui briciole sulla tovaglia erano state raccolte con cura, non fu sufficiente per calmare gli animi, soprattutto di Mario, burbero contadino amante dell'orto e dei suoi prodotti, che curava meticolosamente con tutto l'amore possibile.
Proprio non sopportava le scorrerie del giovane esuberante bulldog giunto dalla città in cerca di novità.
I giovani vicini avrebbero dovuto occuparsi più diligentemente dell'educazione del proprio cane, soprattutto per salvaguardare l’incolumità del timido coniglietto, che nell'orto divorava solo le più tenere carotine.
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