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lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Da un fatto di cronaca

 



Morte di Giulio Cesare


Da un fatto di cronaca



È di questi giorni
la notizia che un diciassettenne,
senza apparente motivo,
durante la notte,
ha accoltellato il fratello,
la madre e il padre, uccidendoli.
È accaduto nel milanese.

Che ne pensate?
Vi va di commentare
questo fatto sconcertante
come foste voi stessi giornalisti?


Chi comincia?

💻

💻
Ci siamo trovati davanti a un’altra storia allucinante. Un triplice omicidio in famiglia.
E’ l’ennesima tragedia di una società  sempre più oscura e malata. Siamo arrivati veramente a un fatto limite. Un ragazzo di diciassette anni ha accoltellato nel sonno il fratello più piccolo. La madre, alle urla, si è  precipitata e, vedendo l’orribile scena, si è gettata amorevolmente e con estremo dolore sul corpo insanguinato del figlio, senza avere il minimo sospetto che poi l'altro figlio avrebbe infierito anche su di lei.  Quale madre lo potrebbe sospettare? Dopo aver ucciso la madre il ragazzo ha accoltellato anche il padre appena sopraggiunto.
Tutto ciò é successo in una famiglia normale, unita, benestante, apparentemente perfetta. Il ragazzo ha confessato dicendo che si sentiva oppresso ed eliminandoli si sarebbe sentito libero. La mancanza di rimorso è dovuta a un grande vuoto emotivo, dicono gli psicologi.
Viviamo accanto a psicopatici e l’affetto che abbiamo verso di loro non ci induce a capire con chi abbiamo veramente a che fare. Un dramma interiore, una mente malata un cervello privo di educazione all’empatia, all’affettività, alla virtù ma educato a primeggiare, a volere il meglio per sé. Le emozioni si gestiscono ma prima si imparano.  Forse il benessere, senza educazione ai valori, all'affettività, provoca malessere fino al punto di far diventare mostri, assassini.
(Claudia)


💻
Eccoci ancora. Ci risiamo. Una nuova tragedia è salita agli onori della cronaca nera. Si fa per dire.
Ci ritroviamo davanti ad un ragazzo che all'improvviso si trasforma in una micidiale macchina di morte... utilizza un coltello... c'è tanto sangue. 
Ci vuole forza, tanta forza per penetrare, e più e più volte, uno, due, tre corpi! Ci vuole tanta rabbia, tanta aggressività, per riuscire a farlo. 
E allora? Cosa sarà successo nella mente di questo ragazzo? Un vero e proprio sdoppiamento, uno sdoppiamento alla Dr. Jekill e Mr. Hyde? Oppure è il tragico epilogo di una personalità in formazione,  che si è inceppata con l'arrivo di quel fratello che ha rovinato il suo mondo paradisiaco, lui solo con mamma e papà? Un carattere così chiuso che gli adulti non hanno capito il dolore accumulato, a cui  comunque non sembrava opportuno dare rilevanza.
Io, personalmente, penso che forse sarebbe importante educare anche alla frustrazione. Non si può dare e fare tutto come se ogni cosa fosse davvero sempre semplice, sempre scontata, sempre facile, perché la vita inevitabilmente pone sulla strada tanti trabocchetti e, se non si è abituati a superarli, finisce che ogni contrattempo diventerà un macigno che soltanto un atto disperato può rimuovere.
Non vedo l'importanza di dilungarmi sulle ipotesi che gli inquirenti certamente faranno... ormai il danno irreparabile è fatto e non si può riportare indietro il film. Si potrà aiutare il ragazzo a recuperare gradualmente una lucidità costruttiva, tuttavia quello che non solo si può ma si deve assolutamente fare è cambiare il modo di crescere individui e formarne che sappiano ragionare, provare empatia e perseguire un senso adeguato di realtà.
(Vanina)


💻

Mi è stato chiesto di fare una riflessione su un orribile fatto di cronaca successo in questi giorni. Che purtroppo non è il solo.

Che fare? Sono cittadina di questo paese che si sta distruggendo dal di dentro, morso da un tarlo malefico che succhia la linfa che dovrebbe nutrirlo e mantenerlo in vita.

Sono pure una donna, una madre, una nonna e per questo mio essere, sono terrorizzata.

In riferimento al fatto di questi giorni, sono state spese molte parole e altre si aggiungeranno. Parole di una leggerezza inaudita da parte del giovane assassino che parla dell'omicidio come se si trattasse di un videogioco, di una situazione simulata, senza emozioni e senza rendersi conto che la cosa lo riguarda, con i vicini a dire di quanto fosse bravo, studioso e rispettoso questo esempio di figlio modello.

Sono terrorizzata, dicevo, perché qui c'è  un problema anche di comunicazione e di valore  Come possono dire che questo ragazzo non aveva problemi se ha fatto quello che ha fatto?

Si è abbassato fino a tal punto il giudizio critico della società?

Voglio condividere con voi un commento trovato in rete di uno psicologo con molti titoli, il quale sosteneva in questa sua riflessione che non si può parlare di famiglie modello quando succedono al loro interno queste atrocità. Se le cose erano tenute strettamente fra le mura domestiche occorre sentire i parenti stretti con i quali questi genitori si possono essere confidati perché ci tolgano dal sospetto che, essendo tutte le nostre famiglie dei nuclei senza difetti, possiamo convivere con la convinzione di aver allevato dei ragazzi pieni di gelosia e di odio verso i familiari.                                                                                                                                            (Rita)         



💻
Ennesima notizia di un delitto in famiglia, ma questa volta non si tratta di un femminicidio.
Questa volta l'omicidio di una gravità estrema é stato compiuto da un diciasettenne nell'ambito della propria famiglia composta dai genitori e da un fratello minore di giovane età.
Il motivo di questo omicidio plurimo non è stato ancora scoperto dalla polizia anche perchè il minorenne ogni giorno cambia la versione dei fatti. In ogni caso le indagini su questo evento continuano e le notizie che ogni giorno arrivano stanno sconvolgendo oltre al paese dove è avvenuto anche tante famiglie italiane che stanno scoprendo che molti sono i casi che avvengono anche nelle famiglie che appaiono come le più unite da sentimenti molto forti e che invece hanno al loro interno problemi irrisolvibili da parte di uno dei componenti. 
Forse può essere stata la gelosia nei confronti del figlio minore, che per qualche motivo, risultava all'assassino, che fosse più seguito o più amato dai genitori. 
Un altro motivo che avrebbe potuto essere lo stimolo a compiere  questa strage potrebbe essere l'esigenza dell'assassino ad avere denaro disponibile. Molti ragazzi di quella età cadono oggigiorno nelle reti della droga e quindi si ritrovano a non avere denaro sufficiente per acquistare sostanze e la dipendenza li porta a trovare i mezzi più incomprensibili per poter acquistare  dagli spacciatori che non perdonano chi non paga regolarmente. 
Non se ne ha ancora notizia, ma il ragazzo potrebbe essere in una situazione di disagio per il comportamento nei suoi confronti dei suoi compagni di scuola.
La Polizia sta svolgendo interrogatori nei confronti del ragazzo per scoprire se c'è stata premeditazione da parte sua e si stia liberando dagli incubi che si affollano nel suo cevello.
Un altro motivo per questo grave, atroce assassinio, secondo la polizia, potrebbe essere dovuto ad un problema di psicopatia che non è stato valutato dai familiari, che non si sono così resi conto del grave rischio che stavano correndo.
La polizia sta effettuando ricerche anche fra i conoscenti, gli amici di questa famiglia che a parere di tutti appariva come la più normale e unita del paese. 
Si dovrà attendere che tutte le inchieste si svolgano capillarmente, ma il risultato è stato la giusta ed immediata chiusura in un centro di sorveglianza del ragazzo appena diciasettenne, che ha confessato la strage dei suoi familiari cercando di incolpare di ciò prima il padre, poi ritrattando.
(Lauretta)


💻












  

2 commenti:

  1. Un brutale fatto di cronaca questo, che mi mette un'angoscia tremenda, che sconvolge le mie certezze e mi catapulta in un mondo di violenza, che, negli anni in cui vivevo a contatto con i ragazzi, non avrei mai neppure immaginato. Eppure anche in passato la violenza non mancava, ma questa non è violenza... È brutalità, è odio verso gli altri, è...mah, non so cosa possa accadere nella mente di un ragazzo di 17 anni per arrivare a uccidere, a sterminare la propria famiglia.
    Mi faccio molte domande e mi chiedo dove abbiamo sbagliato noi adulti nei confronti dei nostri ragazzi. Poi penso a ciò che vedo intorno a me e qualche risposta me la do.
    Quando mi ritrovo ad un pranzo di famiglia e vedo i nipoti con lo sguardo fisso sui cellulari, quasi che la loro personalità si fosse sdoppiata, allora qualche risposta me la do. E così pure quando mi vengono raccontati episodi in cui i nipoti mancano di rispetto ai nonni...Quale educazione abbiamo dato, quali valori abbiamo trasmesso, quali esempi abbiamo dato alla nostra gioventù?
    Anche noi non sappiamo più dialogare con i nostri ragazzi, siamo sempre presi da mille incombenze e problemi, che i loro passano in secondo piano e non riusciamo a conoscerli a fondo.

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    Risposte
    1. È come tu dici, Mariella, ma c'è anche il fatto che spesso li mettiamo troppo al centro di tutto e vorremmo anteporli ad ogni cosa, praticando un deleterio lassismo educativo privo di qualsiasi obiettivo da raggiungere.
      Penso invece che anche tu, come me, hai aperto ai ragazzi che abbiamo infontrato tante possibili finestre che in molti hanno certamente seguito.
      Ti aspetto ancora qui sulla panchina.

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