Un storia nell'immagine
Oggi vorrei proporvi
di dare spazio alla fantasia.
Scriviamo una bella storia,
lasciandoci trasportare
da questa immagine?
Guardiamola bene.
Quali emozioni ci ispira?
🎄🎄🎄
🎄
Baldassarre, uno dei tre Re Magi arriva sul suo cavallo bardato con preziose decorazioni nel punto concordato per l’incontro con gli altri due magi. Da lì partiranno e giungeranno insieme alla grotta di Betlemme per portare i loro doni a Gesù Bambino che è appena nato.
Grande è lo stupore di Melchiorre e Gaspare che si guardano con aria vagamente invidiosa e complice nel vedere lo sfarzo delle decorazioni del cavallo, mentre ognuno di loro cavalcava un cammello spoglio da ogni decoro e decisamente un po’ spennacchiato.
Subito e in pieno accordo, prendono dal contenitore dei doni destinati a Gesù bambino l’oro, lo polverizzano e decorano con la polvere ottenuta la parte posteriore dei loro cammelli.
Felici ripartono e, arrivati alla grotta di Gesù, consegnano un po’ imbarazzati l’incenso e la mirra rimasti, però non ci sono parole per esprimere quanto sono fieri i due cammelli del decoro dorato sulla loro parte posteriore che illumina la notte di Natale.
Gesù osserva la scena dalle braccia materne, mentre Melchiorre e Gaspare di slancio gli offrono in dono i due cammelli dallo straordinario decoro d'oro.
Torneranno indietro a piedi.
(Lauretta)
🎄
Era da tempo che Amelia doveva scendere in cantina per cercare dei documenti in uno scatolone e si decise in un freddo pomeriggio di dicembre. La serratura era arrugginita e la chiave ci mise un po’ a girare.
Ecco, finalmente la porta si era aperta! Brrr, che freddo! La tiepida luce della lampada non riscaldava affatto! Quanta polvere si era accumulata dall’ultima volta!
Era intenta a cercare, quando sentì un rumore sordo… bum, la porta si era chiusa di colpo. Che paura, doveva assolutamente fare in fretta! Apri che ti riapri si trovò davanti a uno scrigno dei figli adolescenti… dentro erano custoditi tutti i loro tesori. Incuriosita decise di aprirlo.
Si trovò tra le mani uno strano oggetto di metallo molto pesante, faceva quasi impressione! Cosa poteva essere? Lo osservò con più attenzione: aveva due pietre nere al centro, una lunga coda di lato… sembrava un oggetto mascherato. Le faceva venire i brividi solo tenerlo in mano. Con cosa giocavano i suoi figli da piccoli? Sicuramente avevano fatto uno scambio con i compagni di scuola, perché lei non lo aveva mai visto prima.
Se lo mise in tasca mentre riprendeva la sua ricerca. All’improvviso venne colta da un’illuminazione: ecco cos’era… era un Pokemon da collezione. Come aveva fatto a dimenticarlo? I ragazzi avevano persino effettuato dei lavoretti in giardino per avere la paghetta per acquistarlo!
Certo che a volte la suggestione fa davvero cattivi scherzi! Avrebbe tenuto con cura il Pokemon per ricordarsi che non bisogna aver timore delle cose che non si conoscono!
(Monica)
🎄
Brrr… che freddo! Vibra la notte intorno a me. Tutto tace. Solo io sono qui. Io e il nulla. Niente sembra vivo in questo momento. Dove sono? Cosa faccio io in questo luogo? Aiutooo! Ho paura. Brrr…
Un fremito lontano. Ecco qualcosa o qualcuno che si avvicina minaccioso. Punf, Punf, Punf… Puuunf! Il mio cuore si ferma. Avverto una terribile presenza, una spaventosa minaccia, un grande pericolo, che incombe su di me.
Un lampo improvviso attraversa per un microsecondo la scena. Poi più nulla... ma è qui, lo sento. È qui vicinissimo a me. Se mi muovo lo tocco. Deve essere qualcosa di enorme.
Ecco lo vedo. Non so come questo sia possibile perché non c'è neppure una piccola luce. Eppure ora lo vedo. È gigantesco, é un mostro, un mostro spaventoso. E non è solo. Ci sono infiniti esseri come lui. Non ne vedo la fine.
Aiutooo!
Sono finita nel mondo dei mostri! Ho tanta paura... Aiutooo!
Come sono altiii!!! Sono così alti che sembrano toccare il cielo che non vedo. E due occhi neri e vuoti. Due enorme occhiaie macabre in un teschio. Intorno ai buchi neri, placche di metallo. Forse è un’armatura. E non ha bocca, ma una proboscide d'avorio. Ho intravisto anche qualcosa che vuol essere un vezzo, una specie di capigliatura. Ha forma di coda e scende a sinistra del capo. Aiutooo!
Qualcosa di inquietante mi sfiora… mi tocca. Faccio un salto indietro. La terra mi trema sotto i piedi. Pian piano tutto comincia a girare a girare, sempre piu velocemente. Non capisco più niente. Poi...
Clic! Tutte insieme, si accendono mille luci intorno a me. Le note dolci di un valzer viennese riempiono l'aria.
Oh, che meraviglia. Sono in piedi tra i cavalli di una giostra d'altri tempi. Dondolano allegri sui loro perni molleggiati al ritmo giusto. Sento un grande richiamo. Monto a cavallo di una cavallina che simpaticamente sembra invitarmi e… via!
Parto per un giro straordinario. Un sogno gratificante che mi riporta
bambina. È proprio vero. L'apparenza a volte inganna.
(Vanina)
🎄
Finalmente era arrivato dicembre. Era tempo che si cominciasse a preparare per tutte le feste che questo mese porta con sé.
"Che bello!" pensò Bob. Le letterine per Babbo Natale e per la Befana erano veramente belle, con tanti brillantini sopra e scritte con la miglior calligrafia che aveva. Soprattutto, per le vacanze cominciava a guardare il presepe, l'albero e il caminetto.
Aveva messo bene in vista quelle letterine! Si era sempre comportato bene e si aspettava di ricevere tutti i regali che aveva chiesto.
Un giorno Bob si senti dire dai genitori che si sarebbero dovuti trasferire in un altro paese, subito dopo le festività natalizie. E allora... avrebbe perso il suo grande amico, un colibrì che spesso si affacciava al davanzale e beccava molto felicemente le briciole di pane che lui gli preparava con tanto amore.
A volte il colibrì gli lasciava una piuma colorata come in segno di amicizia e gratitudine. Tutto questo gli riempiva il cuore.
E ora invece era disperato.
Decise di uscire a camminare nel bosco vicino per vedere se avesse incontrato il suo grande amico. Voleva fare con lui un patto di amicizia perenne e invece incontrò una civetta appollaiata su un grosso ramo. Una civetta parlante...
La civetta gli domandò cosa cercasse e Bob piangendo si mise a raccontare il suo problema.
La civetta lo ascoltò con grande interesse e alla fine gli disse: "Non devi piangere, non serve a nulla e poi così non riuscirai a diventare grande. Essere grandi significa essere in grado di risolvere anche situazioni difficili. Vedrai, con la tua simpatia e il tuo animo gentile riuscirai a trovare un altro amico come il colibrì, perché alla fine siamo tutti uguali, anche noi abitanti del bosco. Vedrai, metterai alla finestra le tue solite bricioline e come d'incanto di amici ne arriveranno a frotte, anche se solo uno riuscirà a tornare sempre e tu lo riconoscerai tra altri mille.
E così fu, tanto che per Bob l'aver trovato ancora un piccolo amico lo rese molto più felice dei regali ricevuti che pur aveva atteso con tanta ansia e perchè no, con tanta curiosità. Ma la Befana come faceva a scendere dal camino? E a risalire poi?
(Claudia)
Su un ramo di un albero nel baluardo di S.Frediano c' è un gufo. L'uccello guarda e punta attentamente i gabbiani in volo. Dopo poco, al tramonto, attraversa nel cielo un foltissimo stormo di corvi neri. Volano in fila dietro il primo in forma piramidale. Come sono belli a vedersi!!! La mia paura è quella che prima o poi uno di quegli uccellini neri finisca in bocca al gufo.
All'improvviso un topo attraversa la strada e si infila sotto una panchina: ha scorto un pezzetto di panino cascato senz'altro ad un turista mentre mangiava e guardava il panorama. Un attimo. Il gufo si è già precipitato giù e con un volo velocissimo è sopra il topino.
Confesso che mi sono girata da un'altra parte per non vedere con precisione come sia finita.
(Silvana)
🎄
Quella era veramente la sera più fredda dell'anno: un vento tagliente sferzava l'aria correndo tra gli alberi che tendevano i rami secchi al cielo come in preghiera.
- Vai, vai, non ti fermare - diceva Beppe con un filo di voce mentre si serrava al collo il ruvido mantello - Più veloce, giunge la notte, non ti fermare, dobbiamo cercare un riparo prima che giunga la tormenta.
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"Racconto - Nulla è come sembra"
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