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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



giovedì 28 novembre 2019

Undicesimo Incontro - 27.11.2019











  


Salve a tutti!
Amici de "La Panchina", benvenuti tra noi e nel mondo delle parole.
Vi vedo proprio volentieri.
Ho voglia di fare due chiacchiere con voi, vi va?

Anche novembre è in dirittura di arrivo.
Nella mitezza insolita dell'aria, negli acquazzoni paurosi, ma più spesso nella pioggerellina continua, questo autunno tenterebbe di intorpidire le nostre idee. 
Noi, però, resistiamo alla grande e continuiamo ad allenare i muscoli della mente e del cuore.

Dunque una altro mercoledì è andato e un altro incontro de "La Panchina" a Lucca si è concluso.
Ieri è stato un pomeriggio molto dinamico e particolare.
Non eravamo moltissime per tante buone ragioni,  ma il numero ridotto ci ha consentito di approfondire molti aspetti e di rilassarci pienamente. 

Siamo partite come al solito facendo il punto su quanto realizzato la volta precedente.
Subito dopo siamo entrate con entusiasmo nel nostro nuovo romanzo, che ci comincia davvero a prendere nel profondo.
Qualcuna di noi ieri ha commentato: "Non vi pare che quest'anno siamo molto molto più brave?"
Parole belle che mi ha fatto piacere ascoltare.
Infatti, abbiamo letto, drammatizzandole, le nuove pagine del libro, in cui vengono introdotti i tre nuovi personaggi, tratteggiati nei lavori di gruppo dello scorso mercoledì.
Ne è seguita un'interessante messa a punto dei dettagli di spazi, di incongruenze tra  personaggi, di limatura del linguaggio.
Continueremo la prossima volta a scrivere nuove pagine del nostro romanzo.

Ed eccoci a giocare con le parole, per il puro e semplice divertimento di vederle apparire, legarsi tra loro, dipanarsi in significati.
Ho distribuito delle tessere in cartoncino sulla quali catturare dal nostro profondo  parole che rimandassero emozioni.
Dopo averle scritte, nel comunicarle al gruppo,  ognuno di noi le ha mescolate a quelle scelte dalle altre.
E poi? E poi ecco il bello.
Ci siamo lasciate prendere dal nulla, dall'energia che si sprigionava in quel momento dal cuore e dalla mente.
Ecco che prima una, poi un'altra, e pian pianino tutte noi, abbiamo scelto tre tessere e composto un pensiero.
Il passo poi è stato breve nel finire con il mettere insieme quei pensieri in qualcosa di organico.
Dopo aver corretto piccole imperfezioni e ridistribuito le parole nel modo più musicale nelle singole frasi, ecco comparire un breve semplice componimento poetico in versi liberi, davvero una semplice cosa, ma che ci ha fatto sentire soddisfatte del nostro tempo giocato insieme.
Se vi va di leggerlo, potete trovarlo alla pagina "Lucca Insieme - Sogno".

Abbiamo concluso sferruzzando.
Che piacere muovere le mani, mentre cuore e mente si pongono in equilibrio perfetto! 
È stato un momento di profonda comunicazione.
Nel fare, come sempre, fluisce il nostro sentire in libertà e lo scambio diventa davvero profondo.

Cosa abbiamo sferruzzato
Siamo tornate a giocare con i cerchi. 
Questa volta sono stati cerchi piccolini con i quali costruire un piccolo albero di Natale stilizzato, in carta o cartoncino.
Il nostro alberino potrà essere interessante come segnaposto per le feste. 
Basterà incollarlo su una molletta di legno per appendere la biancheria, che gli permetterà di stare in piedi... ed anche di mostrare un bel bigliettino con il nome del commensale.
Noi questa volta abbiamo decorato i cerchietti con allegri colori e abbiamo incollato l'alberino su un semplice foglio.
Quelli più complessi li prepareremo per le feste natalizie.

Bene, per oggi, credo di avervi raccontato davvero tutto. 
Che ve ne pare? Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.
Perché non ci venite a trovare in Via Sant'Andrea 33, il mercoledì dalle 16.30.alle 18.30?

Nell'attesa, non dimentichiamo di allenare sempre i muscoli della mente e del cuore!
Vi aspettiamo!












Published: giovedì 28 novembre 2019

lunedì 25 novembre 2019

Alla "Giornata contro la violenza sulle donne"














Buongiorno!

Eccoci intorno alla nostra panchina ancora una volta. 
Come sempre qui c'è grande serenità e grande inclinazione a valorizzare la bellezza e il rispetto reciproco, utilizzando le parole che si fanno pensieri e allenano i muscoli della mente e del cuore.
Anche nel mondo reale oggi si parla di panchine, ma queste panchine reali non sono le solite panchine, sono panchine rosse, quelle che hanno una targa sullo schienale a ricordare tante e tante donne, che sono state  vittime di violenza da parte degli uomini.

Nella "Giornata contro la violenza sulle donne"  le studentesse e gli studenti di Lucca hanno riflettuto su questo tema, spostandosi in più punti della città, vivendo varie iniziative.
Prima lo spettacolo "Conoscere per Riconoscere", al cinema Moderno.
Successivamente dalla panchina rossa in Piazza San Salvatore, con due percorsi separati, studentesse e studentì hanno infine raggiunto il loggiato del Palazzo Pretorio dove si sono riuniti.  
Qui hanno realizzato delle opere d'arte viventi, richiamando il tema della giornata, attraverso l'interpretazione in chiave moderna di capolavori della storia dell'arte, per esempio "La Pietà" di Michelangelo.
Dalle foto ci si può fare un'idea delle performance, anche se non si colgono del tutto le emozioni, ma vi posso assicurare che dal vivo è stato un momento davvero piacevole. Ho percepito chiaramente motivazione, preparazione, approfondimento e fierezza per quanto realizzato.

Da segnalare la presenza delle autorità e la partecipazione dell'associazione "Maschile Plurale", che hanno sostenuto e reso più significativa tutta questa interessantissima manifestazione.

È stato bello condividere con voi, qui intorno alla nostra panchina virtuale, riflessioni così importanti, perché cresca la speranza che il nostro mondo reale faccia ancora un piccolo passo in avanti nel rispetto vero tra donne e uomini.

Grazie per essere stati qui con noi.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!








Published: lunedì 25 novembre 2019

venerdì 22 novembre 2019

Decimo Incontro - 20.11.2019












Un volo magico di piegoline


Salve!
Grazie per essere ancora qui.
È un vero piacere ritrovarci insieme intorno alla nostra panchina.

Sì, un volo magico di piegoline si è levato in alto lentamente. 
È la grazia della semplicità che affascina.
Sciamano le forme indistinte verso l'orizzonte, si fermano appena sulla balaustra che chiude il giardino. 
Pare ci invitino a seguirle, angeli in gloria che annunciano il Natale.
Al di là della ringhiera l'orizzonte si apre a perdita d'occhio.
Prati, boschi e boschetti. La collina sale ed è quasi un monte.
Tanti abeti, agrifoglio a profusione, un briciolo di neve bianca.
Ecco fatto. La cartolina è pronta.
Il volo di piegoline si allontana e si perde angelico nella purezza della neve.

È stato bello sferruzzare piegoline mercoledì pomeriggio, non così facile come potrebbe sembrare. 
Quindi, sarà questa un'ulteriore buona ragione per farlo di nuovo. Torneremo ancora a giocare con le piegoline.

Intanto eccoci dentro il nostro nuovo romanzo.
Definito il luogo dell'azione, della location come si direbbe oggi, ecco emergere i nuovi personaggi in cerca d'autore.
Sono ancora appena abbozzati eppure già vogliono farsi notare, desiderano vivere, sono impazienti di agire.
Ed allora... Azione!

Eccoci a mettere in scena, alcune situazioni ed alcuni dialoghi, per meglio delineare un nuovo frammento di questa storia molto intrigante.

Era già un po' di tempo che non recitavamo.
All'inizio ci sentivamo piuttosto legate, ma abbiamo concluso il pomeriggio, sempre molto tardi rispetto all'orario fissato,  ma con un grande senso di rilassatezza e di soddisfazione.

Stare insieme, sia nella realtà che nel mondo virtuale, è davvero tanto gratificante.
Tutto assume un sapore diverso e il sorriso ci riempie il cuore e la mente.
Un buon allenamento, direi!

Alla prossima.







Published: venerdì 22 novembre 2019

sabato 16 novembre 2019

Il lato positivo della pioggia












Buon pomeriggio.

Oggi la nostra panchina è davvero un luogo desiderabile, non vi pare?
L'acqua cade irruente e senza posa dal cielo così grigio che sembra di essere saltati, senza preavviso, in una vecchia foto in bianco e nero.

Sicuramente meglio entrare immeditamente nell'atmosfera magica di questo luogo fantastico.
L'umidità della pioggia è adesso gradevole, tepore che ci avvolge protettivo e generoso.
Lo scrosciar della pioggia si è stemperato in una musica dolce che scivola amena sulla nostra pelle.

La natura intorno alla panchina è amica.
Attraverso il pensiero, sembra possibile ricreare il piacere e il benessere.
Approfittiamone per entrare nel nostro profondo.
Sarà come introdursi tra le bacche nella foto di apertura, fino a raggiungere il buio che le separa, buio che non è vuoto assoluto come sembra, anzi.
Anche laggiù nel nostro buio ci sono mille cose, per esempio le nostre emozioni, quelle che vivono ancora del nostro passato, quelle delle paure e dei timori, quelle dei desideri, quelle dei sogni. Insomma, quelle che determinano il nostro sentire la vita proprio in questo momento.

Intorno alla panchina non ci sono remore.
È facile aprirsi, raccontare, confrontarsi.
Ci sentiamo sicuri che nessuno giudicherà con cattiveria.
C'è accettazione, inclusione, vera convinzione che siamo tutti molto importanti, ognuno con le proprie idee e convinzioni.
Dunque, possiamo intavolare una disquisizione bella, tranquilla, liberatoria.

In ogni caso, vi invito a richiamare alla vostra realtà di oggi, uno alla volta, quegli episodi, più semplicemente tutti quegli aspetti, che abbiamo sempre allontanato da noi, che abbiamo ricacciato laggiù, in fondo, per non affrontarli.
Infatti fare lo sforzo di accettare di confrontarci con loro, ci dà la grande possibilità di passare oltre.
Ci accorgeremo che molti impedimenti e molte tensioni si dissolveranno come di incanto, perché  spesso ciò che avvertiamo come un peso non ha ragione reale di essere. Moltissime sensazioni negative nascono soprattutto dal non aver compreso cosa c'e alla base del nostro disagio.

Oggi, il grigio ci ha richiamato nella sicurezza evocata e creata dalla nostra panchina.
Approfittiamone per stare bene veramente, per liberarci da zavorre inutili, per essere pronti a vivere pienamente, appena il sole tornerà a risplendere.

Sarebbe bello conoscere anche i vostri pensieri.
Commentate pure, se vi fa piacere.

È già un nuovo giorno.
È anche sabato e il sole ogni tanto illumina questo piccolo puntino della Terra in cui viviamo.
Vi invito ad alzare lo sguardo e a bearvene.
Un bel modo per ritornare alla concreta realtà, che ne dite?


Spero di non essere stata troppo noiosa. Non era questa la mia intenzione.
So che ritorno spesso su alcuni temi, ma a me sembrano fondamentali e mi stanno  davvero molto a cuore.
A maggior ragione, grazie per essere stati qui con me intorno alla nostra panchina virtuale.
Tornate ancora... e ricordate sempre di allenare i muscoli della mente e del cuore!




🌹🍁






Published: sabato 16 novembre 2019

giovedì 14 novembre 2019

Nono Incontro - 13.11.2019














Incredibile ma vero è di nuovo giovedì!

Questi giorni per "La Panchina" sono stati giorni di attività frenetica.
Dovevamo apportare gli ultimi ritocchi per riuscire a stampare il nostro libro che, siamo fiduciose, presto vi presenteremo.

Anche il pomeriggio di ieri è stato particolarmente articolato e complesso.
Possiamo dire che abbiamo allenato davvero con molta intensità i muscoli della mente e del cuore.
Di parole ne abbiamo utilizzate tantissime.

Dopo aver ripreso le fila di quanto fatto nell'incontro precedente, abbiamo letto insieme le varie conclusioni, che avevamo pensato per il brano stralciato dal "Racconto - La stazione".
Può forse essere interessante sapere che il nostro metodo è quello di drammatizzare la lettura e di leggere sempre un testo non nostro, per consentire il maggior scambio possibile tra tutte noi.

La cosa più interessante di ieri è stata un'attenta e approfondita riflessione sulla comunicazione in generale e sulla capacità di autocontrollo delle proprie emozioni.
Qualcuno ha riferito di aver tratto giovamento dai nostri scambi sull'argomento in situazioni recenti di stress, piccole tecniche che si sono dimostrate efficaci.
Questo, credo, sia davvero un bel risvolto positivo.
Abbiamo anche convenuto che un'educazione all'ascolto, un ascolto possibilmente attivo, è proprio indispensabile.

Tutto questo raccontare, argomentare, confrontare ha sostituito alla grande il nostro abituale sferruzzare...
Le nostre emozioni erano lì, già belle e pronte. Non dovevano essere affatto sollecitate a venire alla luce.

Abbiamo concluso il nostro pomeriggio con alcuni vivaci chiarimenti sul nostro nuovo romanzo, cui ha fatto seguito Sua Altezza, la Scrittura.
Lavorando in due gruppi, abbiamo delineato due dei personaggi che daranno senso al nostro racconto.

Evviva!
Il nostro secondo romanzo sta già prendendo forma!


Questo è tutto per questa volta.
Alla prossima!
Vi aspettiamo ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore.






💖







Published: giovedì 14 novembre 2019

sabato 9 novembre 2019

Ottavo Incontro - 6.11.2019











Buongiorno!
È di nuovo giovedì.
Un'altra settimana è trascorsa, velocemente, come sempre.
Qui intorno alla nostra panchina c'è un pacato via vai, che ben si sposa con il grigio piovoso di questi giorni.
Ritemprarsi in questo mondo virtuale di parole fa davvero bene, soprattutto ci riporta ad un'obbiettività di giudizio che nell'affannarsi della vita reale, a volte, perdiamo di vista.
Quindi vedo con immenso piacere il vostro avvicendarvi intorno ai nostri incontri che solleticano la curiosità.

Dunque, ieri mercoledì, ci siamo ritrovati di nuovo intorno al tavolo della biblioteca di Maria Eletta Martini.
Che dire?
Prima di tutto una considerazione.
C'è una cosa che mi colpisce molto.
Non sempre noi signore de "La Panchina" siamo al completo, perché in un gruppo allargato giocano un ruolo  importante impegni, malattie, eventi imprevisti.
Così, è sempre presente un nucleo di persone piuttosto costante, ma c'è sovente anche qualcuno che rientra da un'assenza. 
È, però, un vero piacere, vedere con quanto entusiasmo e con che capacità di riprendere immediatamente il filo del discorso ognuna di noi riesca ad inserirsi in quello che il gruppo sta facendo.

Ieri abbiamo vissuto un pomeriggio molto molto vivace, in cui è stato un vero piacere osservare come le parole possano riuscire a coinvolgere e a motivare, in quello che assume davvero tutta l'aria di un gioco.

Dopo aver declamato e commentato ciò che la volta precedente avevamo ricamato intorno a "Il gatto", ho invitato a ricostruire un breve brano estrapolato da un racconto.
Le parti che lo componevano erano state mischiate e lasciate lì, in disordine.
Il gruppo si doveva organizzare per trovare un metodo di lavoro e questo richiedeva interazione sotto tutti gli aspetti.
Anche se apparentemente sembrava facile trovare un ordine logico, c'erano due obiettive difficoltà da superare: una parte fantastica e una reale, con aspetti simili, si intrecciavano in continuazione ed anche due personaggi potevano essere confusi tra loro, complicando il quadro.

È stato per me addirittura emozionante vedere l'energia messa in campo per arrivare al traguardo!

Il brano in disordine (e alcuni semplici tentativi per possibili conclusioni) è reperibile alla pagina "Lucca Insieme - Riusciremo a trovare il senso?"
Esso è stato estrapolato dal racconto, che troverete alla pagina "Racconto - La stazione", se avete voglia di leggerlo.
Io vi consiglio di farlo.

Nella seconda parte del pomeriggio, abbiamo cominciato a sferruzzare della carta per realizzare un futuro alberino di Natale.
Intanto  rilassati e partecipi  abbiamo avviato un brainstorming, che ci ha condotto a gettare basi più definite per il nostro nuovo romanzo, che sta assumendo connotazioni davvero interessanti.
Per ora tutto è segreto... non vogliamo rovinare la sorpresa!

Che ne dite del nostro pomeriggio insieme?
Potrebbe piacere anche a voi?
Ricordate che potrete sempre venire a dare un'occhiata, unendovi al nostro gruppo, in Via Sant'Andrea, 33.
Vi aspettiamo!



A voi amici virtuali e non, grazie di cuore per essere stati qui con noi.
Tornate ancora!
Fa sempre bene stare in mezzo alle parole ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!



🏘






Published: sabato 9 novembre 2019

martedì 5 novembre 2019

2 novembre












Buongiorno, amici carissimi! 

2 novembre. 
Come nella migliore tradizione oggi due gocce di pioggia bagnano il mondo vicino.
Ricordiamo chi è vissuto prima di noi e ci ha lasciato, ma non c'è tristezza in questo, perché tutto è nell'ordine naturale delle cose. 
Solo dolcezza e tenerezza per ciò che è stato e mai potrà ripetersi. 
Recuperiamo in queste occasioni frammenti di realtà perdute che ci fanno avanzare nella comprensione profonda di ciò che abbiamo vissuto e di ciò che siamo.

Oggi, però, non voglio dilungarmi semplicemente sulla separazione arrecata dalla morte, ma sulle possibilità che si moltiplicano nella vita.  
Vorrei tornare a parlare dell'importanza delle parole, che amplificano il nostro essere qui sulla Terra, che creano un mondo speciale per noi e per gli altri, finché questo è possibile. 

Pensavo proprio a questo qualche giorno fa, mentre assistevo ad uno spettacolo teatrale fatto tutto di parole, di pensieri aperti a nuove personali visioni, di argomentazioni che trascinano lontano nel tempo e nello spazio. 

Che goduria è stata seguire i ghirigori di quelle riflessioni! 
Con pochi tratti, si affrescavano realtà parallele disperse nel Tempo, mille finestre aperte dappertutto, attraverso le quali scendere dentro di noi e riflettere. 
Giochi di parole palindrome, parole crociate, parole associate. 
Collegamenti di parole e idee, che in un secondo erano in grado di trasportarti dal brodo primordiale alle galassie più lontane.  
Anche adesso mi accade. 

Un volo radente su lapidi e fiori. 
Nel piccolo cimitero di montagna, colgo immediatamente un allegro sorriso e antichi sapori di pecorino stagionato e piccante. 
Poi scorgo una seta elegante che fa pendant con gli orecchini di smalto, alti i tacchi, fiero lo sguardo. 
Nell'immensa città dei morti della grande città, ancora un altro grande sorriso, pieno di ironia e io con lui, in canna alla biciletta nera d'altri tempi. 
Lei mi guarda dolce e fiera, mi offre l'uovo sbattuto con un filino di caffè, mi dà la mano per tranquillizzare i miei sogni. 
Lui è piccolissimo, occhietti neri intelligenti. 
Declama con me per l'ennesima volta la poesiola del paesino bianco bianco e prende a cantare Marina
E poi lei che ha sempre amato la vita e risolto i mille problemi con il sorriso e volontà ferrea. 
L'accompagna l'altra lei con i vocabolari in mano, Trilussa sulle labbra e il latino nel cuore. 

Qui ci sono troppi richiami. 
Volo da una parte all'altra del tempo e dello spazio. 
Sento un'infinità di segnali che si fanno via via più chiari. 

Lui ed io che mangiamo il terzo fiordifragola, mentre in macchina torniamo a casa. 
Dall'altra parte, più lontano, lui che cuce il mio vestito da sposa, lei che sbuccia i fichi per l'antipasto. 
E lei che ricama gli uccellini sulla mia coperta, nel lindore della sua casetta. 

Sono troppe e dolci le voci che mi chiamano. 
Mille parole che si accavallano e che rimescolano il tempo. 
So che leggono le mie parole inespresse. 
So che sanno che io le comprendo, una per una, al di là del vocio confuso. 

Intorno alla nostra panchina si è fatto un silenzio totale. 
Anche gli uccellini hanno smesso di cantare. 
L'acqua corrente ha abbassato la sua voce. 
Sentite anche voi questo canto di pace? 
Allora anche a voi piacciono le parole e le elucubrazioni che portano lontano! 

Presto! 
Una luce carezzevole illumina adesso tutti noi, qui intorno alla nostra panchina, mentre le parole ricominciano a galleggiare nell'aria in attesa di essere afferrate.
Il gioco ricomincia! 

Grazie per essere stati insieme a noi. 
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore sulla nostra panchina!




   
   
Published: martedì 5 novembre 2019

lunedì 4 novembre 2019

Ero nel nido di un pettirosso











Buongiorno! 
Oggi sono qui ad aspettarvi già da un po'. 
Forse ho voglio di riflettere con voi nella calma e nella serenità di questo luogo, virtuale sì, ma sempre pieno di incanto. 

Vi vedo arrivare alla spicciolata. 
Avvicinatevi pure! 
Nel mondo reale pioviggina e comincia a fare freddo. 
Qui si sta benissimo e la luce tenue e calda è deliziosa. 

Ci siamo! 
Siete in tanti e leggo sui vostri volti la voglia di vivere questo spazio. 

Dunque… oggi torno a parlare del Tempo. 
Spero di non ripetermi. 
E voi… intervenite pure quando vi va! 


Il Tempo, questo sconosciuto, prima di essere, fluisce e se ne va. 
A volte è paurosamente lento e pensante, più spesso sparisce prima di essere avvertito, in un'inutile rincorsa. 
Immateriale, invisibile, costruito. 
Insomma semplicemente immaginato. 

Non vorrei continuare a parlare di lui, ma sembra quasi impossibile fuggirne. 
I ciclamini sono già tornati a colorare il mio davanzale. 
Bellissimi, vivi, ricchi di parole inespresse. 
Eppure solo ieri il gelsomino era ancora in fiore. 
Impossibile far finta di niente. 

La vita si dà un tempo. 
Essa scorre tra un ciclamino e l'altro. 
Lo fa in fretta, senza darlo a vedere. 
A braccetto con il Tempo, danza la sua personalissima musica. 
Sorniona, ti confonde e ti distrae. 
È timida, riservata, ma sa bene quello che fa. 

E tu, bambina a scoprire il mondo con i pettirossi di primavera, fai appena in tempo a gustare le ciliegie di maggio. 
Sono belle. Sono allegre e rosse, mentre si affacciano alla tua finestra. 
Un abito a maniche corte, una seta color delle pesche. 
E l'uva, pesante sui rami, è già stata raccolta. 
Già le castagne scoppiettano sul fuoco. 

Il Tempo corre lontano, se ne va. 
Corre via da solo. Non si volta mai indietro. 
È così. 
Lui deve seguire l'imperativo categorico di andare, andare e andare ancora. Tra poco il ghiaccio imprigionerà ogni cosa. 

Tu, bambina nel cuore, inciampi sull'assito sconnesso. 
Osservi con gli occhi che sanno la vita acerba che ti saltella intorno. 
Sorridi. Nessuno ti chiede perché. 
Tu sai che è impossibile trattenere il Tempo tra le dita. 
Ogni affanno è di troppo. 
Meglio fermarsi ogni tanto a vivere l'emozione del puro pensiero. 
Sotto il ghiaccio che imprigiona ogni cosa, la vita si trasforma e vola in alto. 
Dalle energie che si stemperano nel nulla apparente, già mille altri embrioni emergono a brillare. 
Non importa se non possiamo comprenderlo pienamente e non riusciamo a fermare il Tempo. 
In fondo noi stessi siamo Tempo, l'energia che gli dà una forma. 

Che bello aver vissuto questo tempo di riflessione con voi! 
Io ho rimesso in sintonia il mio cuore con il cervello. 
Mi sento proprio bene. 
E voi? 

È stato un tempo pieno, piacevole, consolatorio e vitale. 
Tornate ancora qui, intorno alla nostra panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!      






Published: lunedì 4 novembre 2019

venerdì 1 novembre 2019

Settimo Incontro - 30.10.2019











Buongiorno!
Buona festa di Ognissanti.
Eccoci qui per una chiacchieratina tra amici, proprio come se fossimo seduti su una panchina del parco pubblico.
Dunque, vediamo cosa è accaduto.

A ridosso dei Comics, noi de "La Panchina" di Lucca abbiamo vissuto il nostro solito incontro settimanale, il settimo.
È stato un pomeriggio di calma e di allegre chiacchiere, chiacchiere lievi e distese che ci hanno fatto sentire proprio bene.
Il buio è calato in fretta ed anche qualche goccia di pioggia ha bagnato la strada.

Un mazzolino di frutti aranciati di rose, tagliati dalle piante di un giardino, hanno ammiccato a lungo al centro del nostro tavolo, al quale ci siamo messe subito a sferruzzare.
L'impronta di una mano ed un cerchio: il pollice la coda, le altre dita le zampe, il cerchio la testa... ed ecco apparire il più bel gattone che si possa immaginare. 
Che simpatia! 
È forse un gattone nero di Halloween?

È bello creare con il niente... un foglio di carta, un cerchio banale, che può essere un vuoto o forse un tutto, una forma fondamentale, intorno alla quale stiamo giocando già da un po'.

C'eravamo così rilassate che ci siamo messe automaticamente a scrivere le parole che venivano fuori associate a quel gatto.
La mente e il cuore, si sa, a volte vogliono volare via così, liberi, senza regole... il bello dell'allenamento dei muscoli che li sostengono è proprio questo.
Se vi va di leggere queste parole in libertà,  potrete trovarle alla pagina "Lucca Insieme - Il gatto".

E poi eccoci a gettare le basi per un nuovo libro.
Che interesse intorno a quel tavolo!
Quante nuove figure e proposte e luoghi e idee sono stati gettati sul tappeto!

Navigare tra queste suggestioni è stata un'ottima occasione anche per disquisire sul comportamento umano, su come donne e uomini agiscono e si proiettano a ghermire la vita.

Naturalmente non abbiamo dimenticato la nostra prima opera, il nostro primo libro, che sta facendo il suo percorso in incubatrice... prima di venire alla luce.
Vi daremo presto notizie.


Grazie per la vostra presenza.
L'apprezziamo molto!

E... vi aspettiamo ancora qui ad allenare i muscoli della mente e del cuore.








Published: venerdì 1 novembre 2019

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