Buongiorno!
È di nuovo giovedì.
Un'altra settimana è trascorsa, velocemente, come sempre.
Qui intorno alla nostra panchina c'è un pacato via vai, che ben si sposa con il grigio piovoso di questi giorni.
Ritemprarsi in questo mondo virtuale di parole fa davvero bene, soprattutto ci riporta ad un'obbiettività di giudizio che nell'affannarsi della vita reale, a volte, perdiamo di vista.
Quindi vedo con immenso piacere il vostro avvicendarvi intorno ai nostri incontri che solleticano la curiosità.
Dunque, ieri mercoledì, ci siamo ritrovati di nuovo intorno al tavolo della biblioteca di Maria Eletta Martini.
Che dire?
Prima di tutto una considerazione.
C'è una cosa che mi colpisce molto.
Non sempre noi signore de "La Panchina" siamo al completo, perché in un gruppo allargato giocano un ruolo importante impegni, malattie, eventi imprevisti.
Così, è sempre presente un nucleo di persone piuttosto costante, ma c'è sovente anche qualcuno che rientra da un'assenza.
È, però, un vero piacere, vedere con quanto entusiasmo e con che capacità di riprendere immediatamente il filo del discorso ognuna di noi riesca ad inserirsi in quello che il gruppo sta facendo.
Ieri abbiamo vissuto un pomeriggio molto molto vivace, in cui è stato un vero piacere osservare come le parole possano riuscire a coinvolgere e a motivare, in quello che assume davvero tutta l'aria di un gioco.
Dopo aver declamato e commentato ciò che la volta precedente avevamo ricamato intorno a "Il gatto", ho invitato a ricostruire un breve brano estrapolato da un racconto.
Le parti che lo componevano erano state mischiate e lasciate lì, in disordine.
Il gruppo si doveva organizzare per trovare un metodo di lavoro e questo richiedeva interazione sotto tutti gli aspetti.
Anche se apparentemente sembrava facile trovare un ordine logico, c'erano due obiettive difficoltà da superare: una parte fantastica e una reale, con aspetti simili, si intrecciavano in continuazione ed anche due personaggi potevano essere confusi tra loro, complicando il quadro.
È stato per me addirittura emozionante vedere l'energia messa in campo per arrivare al traguardo!
Il brano in disordine (e alcuni semplici tentativi per possibili conclusioni) è reperibile alla pagina "Lucca Insieme - Riusciremo a trovare il senso?".
Esso è stato estrapolato dal racconto, che troverete alla pagina "Racconto - La stazione", se avete voglia di leggerlo.
Io vi consiglio di farlo.
Nella seconda parte del pomeriggio, abbiamo cominciato a sferruzzare della carta per realizzare un futuro alberino di Natale.
Intanto rilassati e partecipi abbiamo avviato un brainstorming, che ci ha condotto a gettare basi più definite per il nostro nuovo romanzo, che sta assumendo connotazioni davvero interessanti.
Per ora tutto è segreto... non vogliamo rovinare la sorpresa!
Che ne dite del nostro pomeriggio insieme?
Potrebbe piacere anche a voi?
Ricordate che potrete sempre venire a dare un'occhiata, unendovi al nostro gruppo, in Via Sant'Andrea, 33.
Vi aspettiamo!
A voi amici virtuali e non, grazie di cuore per essere stati qui con noi.
Tornate ancora!
Fa sempre bene stare in mezzo alle parole ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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