Buongiorno!
Oggi sono qui ad aspettarvi già da un po'.
Forse ho voglio di riflettere con voi nella calma e nella serenità di questo luogo, virtuale sì, ma sempre pieno di incanto.
Vi vedo arrivare alla spicciolata.
Avvicinatevi pure!
Nel mondo reale pioviggina e comincia a fare freddo.
Qui si sta benissimo e la luce tenue e calda è deliziosa.
Ci siamo!
Siete in tanti e leggo sui vostri volti la voglia di vivere questo spazio.
Dunque… oggi torno a parlare del Tempo.
Spero di non ripetermi.
E voi… intervenite pure quando vi va!
Il Tempo, questo sconosciuto, prima di essere, fluisce e se ne va.
A volte è paurosamente lento e pensante, più spesso sparisce prima di essere avvertito, in un'inutile rincorsa.
Immateriale, invisibile, costruito.
Insomma semplicemente immaginato.
Non vorrei continuare a parlare di lui, ma sembra quasi impossibile fuggirne.
I ciclamini sono già tornati a colorare il mio davanzale.
Bellissimi, vivi, ricchi di parole inespresse.
Eppure solo ieri il gelsomino era ancora in fiore.
Impossibile far finta di niente.
La vita si dà un tempo.
Essa scorre tra un ciclamino e l'altro.
Lo fa in fretta, senza darlo a vedere.
A braccetto con il Tempo, danza la sua personalissima musica.
Sorniona, ti confonde e ti distrae.
È timida, riservata, ma sa bene quello che fa.
E tu, bambina a scoprire il mondo con i pettirossi di primavera, fai appena in tempo a gustare le ciliegie di maggio.
Sono belle. Sono allegre e rosse, mentre si affacciano alla tua finestra.
Un abito a maniche corte, una seta color delle pesche.
E l'uva, pesante sui rami, è già stata raccolta.
Già le castagne scoppiettano sul fuoco.
Il Tempo corre lontano, se ne va.
Corre via da solo.
Non si volta mai indietro.
È così.
Lui deve seguire l'imperativo categorico di andare, andare e andare ancora.
Tra poco il ghiaccio imprigionerà ogni cosa.
Tu, bambina nel cuore, inciampi sull'assito sconnesso.
Osservi con gli occhi che sanno la vita acerba che ti saltella intorno.
Sorridi.
Nessuno ti chiede perché.
Tu sai che è impossibile trattenere il Tempo tra le dita.
Ogni affanno è di troppo.
Meglio fermarsi ogni tanto a vivere l'emozione del puro pensiero.
Sotto il ghiaccio che imprigiona ogni cosa, la vita si trasforma e vola in alto.
Dalle energie che si stemperano nel nulla apparente, già mille altri embrioni emergono a brillare.
Non importa se non possiamo comprenderlo pienamente e non riusciamo a fermare il Tempo.
In fondo noi stessi siamo Tempo, l'energia che gli dà una forma.
Che bello aver vissuto questo tempo di riflessione con voi!
Io ho rimesso in sintonia il mio cuore con il cervello.
Mi sento proprio bene.
E voi?
È stato un tempo pieno, piacevole, consolatorio e vitale.
Tornate ancora qui, intorno alla nostra panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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