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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



martedì 24 gennaio 2017

Visitatori







Eccoci ancora insieme!
Avete notato?
Intorno alla panchina la luce va intensificandosi.

Dopo il grande freddo, la neve, la morte, si avverte che la primavera non è poi così lontana.
È forse il suggerimento di tornare a giocare, cantare filastrocche ai bambini, proseguire la narrazione di fiabe.
Lo faremo certamente.

Infatti, chi si avvicina alla panchina cerca certamente un momento di serenità, un’oasi di relax in cui vivere con  intensità un microsecondo di vita altra, lontano dalle negatività che la vita reale inesorabilmente porta con sé.
Per questo qui si divaga, si scherza e si sorride, si riflette e ci si confronta con levità, ci si perde tra le parole per evocare mondi che ci possano migliorare e confortare.

In tutto questo tempo ho visto molte anime belle avvicinarsi.
Solo poche di loro hanno lasciato delle tracce scritte.
Quasi tutte hanno utilizzato lo schermo gratificante di un nickname.
Oggi voglio rivolgermi in particolare ad alcune di loro.

Mi ha molto colpito che, oltre a numerosi visitatori europei e ad alcuni provenienti dal resto del mondo, c’è sempre un costante gruppetto che raggiunge la nostra panchina dagli Stati Uniti d’America.
Oggi voglio ringraziarli per la loro graditissima e continua presenza.

Mi sono spesso chiesta se sono di origine italiana,  italiani all’estero o se hanno invece studiato l’italiano per diletto.
Mi piacerebbe molto se lasciassero un commento.

E a loro voglio dire ancora.
I’m so happy to meet you.
I hope you could enjoy our stories, our tales and nursery rhymes and all the pages you can find in the Homepage.
Thank you again.
Please, stay with us and write about you, if you like.
I’m waiting for you, here, every day.

A voi tutti dico che è molto emozionante incontrarvi, sentire la vostra confortante presenza e giocare con le parole per allenare i muscoli della mente e del cuore.
Grazie di essere qui con me, seduti sulla panchina!



Published: martedì 24 gennaio 2017

domenica 22 gennaio 2017

Porto








Buona domenica!
È  bello vedervi fare una capatina anche oggi!
È un po' come attraccare in un porto sicuro dopo aver navigato in tempesta...
E ce n'è davvero bisogno con quello che ci turba nel mondo reale.

Questi pochi minuti trascorsi tra le parole riescono a farci ritrovare un minimo di calma, ci consentono di vedere le cose con un filtro un pochino più obiettivo.
Lontano da qui ogni cosa è estremizzata. Tutti sono contro tutti. Le reazioni sono sempre aggressive, troppo aggressive, non sono un bene per la nostra anima e non apportano soluzioni tangibili ai problemi.

Allora, meglio rasserenare il nostro animo e affrontare le cose brutte, le cose gravi, quelle irreparabili con uno spirito più costruttivo o almeno più adatto al nostro adattamento.
Si deve andare avanti, si deve vivere, dunque meglio cercare di farlo con il disagio più contenuto che possiamo avere.

Una storia fantasy, la fiaba di un pendolino o due riflessioni semplici semplici come stiamo facendo in questo momento, abbassano la pressione dell'anima.

Rimanete con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore!



Published: domenica 22 gennaio 2017

giovedì 19 gennaio 2017

Natura matrigna








Oggi la panchina galleggia in una bolla surreale.
Tutto intorno gli elementi naturali si incontrano e si scontrano in una lotta primordiale che lascia inebetiti.

Neve e vento, vento e neve. E ancora neve e freddo, neve e neve e vento e ghiaccio.
La terra trema e trema ancora. Una scossa, due scosse, un’infinità di scosse più o meno terrificanti.
Il fiume esonda. La terra espelle la sua energia interiore e sobbalza.
Slavine scivolano giù minacciose e divorano tutto ciò che incontrano sul loro cammino.

Questa Natura così terribilmente affascinante, è adesso matrigna, come una perfida strega delle fiabe.
Tesse malie e orrendi sortilegi. Avviluppa ogni cosa in intrighi inestricabili.
Va oltre. Ghermisce la vita qua e là come in un terribile gioco.
Avanza ancora con determinazione. Modifica i paesaggi.
Disegna nuove prospettive crudeli con la sua forza smisurata, potenza crudele che vuole avere la meglio su uomini e cose.

Si trasforma essa stessa in fata cattiva, un mostro che ghigna e i denti digrigna.
Ci respinge giù giù, laggiù nella nostra piccolezza. Ci ricorda che è più forte di noi.
Ci vorrebbe schiacciare e lasciare senza parole.

In questa bolla surreale, la panchina galleggia.
Respira l’aria amica che è rimasta a disposizione.
Non vuole farsi togliere le parole.
Le ritrova con qualche difficoltà.
Servono per riflettere, meditare, assorbire il dolore del mondo, piangere.
Anche queste sono parole.

Un respiro profondo chiarisce il pensiero.
Tra poco sarà primavera “vestita di gemme e di sole”.
La strega cattiva si acconcerà di nuovo i capelli con l’oro del sole, si profumerà di zefiri dolci e distribuirà verde e colori a piene mani sul mondo.
La vita trionferà ancora sul dolore e sulla morte.




Published: giovedì 19 gennaio 2017

domenica 15 gennaio 2017

Vita









Intorno alla panchina oggi c’è un’aria festiva.
Tutto è lento, ovattato.
Vedo molte anime belle ciondolare, assorbire gradualmente il ritmo della domenica.
Sui volti la voglia di vivere esperienze gratificanti, cose semplici che tutti possono fare.
È  bello indugiare con il caffè del mattino, ascoltare una musica amica, restare a lungo nelle morbide pantofole, magari impastare una torta alla crema.

In questa atmosfera incantata intorno alla panchina, è prezioso fantasticare, ma anche richiamare dentro di noi gli aspetti positivi che qualificano la vita.
È indubbio che la vita è più forte di ogni cosa.
Va avanti al di là di tutto e di tutti.
Vince anche sulla morte.
Noi spesso diamo maggiore rilievo agli aspetti negativi e per questo ci disperiamo.
Non ci accorgiamo che al di là della nostra disperazione la vita prosegue da sola e trova una soluzione.

Con il gelo e il freddo intenso di questi giorni, molte piantine sono morte.
Ho visto le mie rigogliose fettucce variegate nei verdi e ricche di tante nuove piantine morire miseramente.
Prodigio! Già il giorno dopo il completo annichilimento, due robuste nuove fettucce si protendevano alte e vigorose verso il cielo.
In mezzo alla morte, ecco il trionfo della vita.

Il colombo, che ha perso la compagna, ora non è più solo.
Sotto i tetti è arrivato un nuovo colombo (o forse è una colomba?).
Dorme appollaiato su una persiana non troppo distante.
La compagnia notturna ora è assicurata... e magari ci saranno ulteriori rosei sviluppi.

Ultimo, ma certamente non meno importante, ho seguito il percorso di un uomo di mezza età.
Era inebetito dal dolore per la scomparsa della moglie.
Non si riusciva a scuoterlo quasi nemmeno per un semplice saluto.
Poco tempo fa, non incontrandolo più nel contesto abituale, ho chiesto di lui.
Bene! Ha trovato una nuova giovane e briosa compagna.
Con lei è tornato ad una vita piena, di sport, di ballo...  di vita.

Che bello vedere la vita trionfare sulla morte!
Mi conferma come sia un dovere viverla nel migliore dei modi che ci sia consentito dagli eventi.
Direi che abbiamo quasi l'obbligo di superare le nostre ansie, spesso generate dal nulla, e vivere pienamente la vita finché ci è dato di rimanere qui, in questo mondo così sfaccettato che respira all’unisono con l’universo.

Che meraviglia avervi incontrato anche oggi ed aver scambiato con voi alcune riflessioni domenicali!
Se ci siete stati bene anche voi, allora tornate ancora qui, intorno alla panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io sarò qui  ad aspettarvi come al solito sulla nostra bellissima panchina.








Published: domenica 15 gennaio 2017

venerdì 13 gennaio 2017

Piove lento








Intorno alla panchina oggi piove.
Il cielo è grigio e la luce terrosa.
La natura, però, stremata dal freddo intenso, accasciata e bruciata nella morsa del gelo, ha beneficiato della pioggia e ci restituisce brillantezza ed energia.

Qui sulla panchina l'aria è immota, rarefatta, avvolgente.
È la situazione ideale per riflettere e meditare.
Viene voglia di individuare parole, comporre pensieri, esprimerli con un ritmo che sia musica per il cuore.

In questa calma silente anche gli argomenti più seri assumerebbero leggerezza.
Si potrebbero trattare i più importanti massimi sistemi in un clima creativo e produttivo a un tempo.
Tuttavia, voi che gentilmente, cautamente, senza disturbare, vi avicinate alla nostra panchina, amate ascoltare.
Non ponete domande.
Il vostro desiderio è stare bene.
Vivere semplicemente un'esperienza virtuale di pace e serenità, un momento di vero refrigerio dal rumore e dal movimento quotidiano.

Mi piace la sfida.
È bello disquisire del niente, tornare per brevi attimi alla semplicità più disarmante.
Così è il clima di oggi,  questo grigiore struggente, che mette in moto i  miei pensieri.

E mi ritorna in mente una poesiola semplice semplice, pochi versi appresi in un'aula di scuola elementare lontana nel tempo, un piccolo testo in rima che aveva il pregio di ricondurre quella tristezza indotta dalla pioggia ad un contesto piacevole e consolatorio.
Soprattutto mi ritorna in mente un tempo successivo in cui io, pur sempre ragazzina, narravo e intrattenevo i miei primi nipotini cullandoli tra le braccia, calmandoli e blandendoli per farli rilassare e quindi addormentare.

A quel tempo era compito dei più giovani badare ai bambini, mentre le mamme sorbivano una caffè insieme, magari al tavolo festivo di un pranzo allestito dalla nonna.
I ricordi tornano netti e chiari.
Poiché mi capitava sovente di stare con loro, alle fiabe ripetute fino alla noia, preferivo i versi in rima, perché  i bimbi ne erano ipnotizzati.
Uno di loro già non c'è più.
Io sono contenta di avergli dato almeno quei momenti di bellezza e serenità, con poche parole, pochi semplici versi come questi.

Quando piove lento lento
e fa freddo e tira vento,
nella casa sta il bambino,
nel suo nido l'uccellino.
E il ranocchio senza ombrello?
Sotto un fungo sta bel bello.

Anche oggi seduta qui sulla panchina,  vedendo scendere questa pioggia appena accennata, non ho potuto fare a meno come sempre di recitarla nella mia mente e nel cuore, richiamando in vita i fantasmi gentili del passato, le emozioni che hanno fatto di me quello oggi io sono.

Grazie per essere venuti.
Tornate ancora ad allenare la vostra sensibilità, il vostro cuore, ma anche i muscoli della mente.
Io vi aspetto, sempre qui sulla panchina.




Published: venerdì 13 gennaio 2017

sabato 7 gennaio 2017

Ghiaccio cristallino









Buongiorno!
Intorno alla panchina c'è un calduccio delizioso. Si sta proprio bene!
Avvicinatevi pure senza timore!

Da qui si gode una vista deliziosa.
Al di là della nostra panchina, invece, l'aria è così tersa e trasparente che sembra di guardare il mondo attraverso un limpido cristallo.
I ciclamini sono di un color ciclamino inverosimile... sembrano appartenere ad un mondo altro siderale, exterrestre.

E mi sovviene un emozionante contesto di fiaba in cui tutto è gelato... le acque dei laghi,  quelle dei fiumi e dei rigagnoli, quella delle pozzanghere.
La galaverna sugli alberi, giù dai tetti delle case, cristalli lucidi ovunque anche sui fiocchi di neve.
Due immancabili scoiattolini completano la splendida cartolina.

La maestra, con gessi multicolori bellissimi, sta finendo di sfumare il bellissimo quadro alla lavagna nella scuola di città.
I bambini guardano attoniti e si perdono nella bellezza di un paesaggio sconosciuto.
E sognano.
Ecco.
La maestra aggiunge un rametto verde di agrifoglio e qualche bacca rossa che sottolinea il bianco della neve e la trasparenza del ghiaccio.

In rapida dissolvenza sullo schermo di questa giornata ghiacciata di gennaio, compaiono spazi più ampi... ma il bianco e il gelo sono ancora protagonisti.
Sui canali di Amsterdam si sta svolgendo la sfida dei Pattini d'argento. Ci sono molte cuffiette bianche, bagliori di acciaio, il nero del legno.
Abiti caldi ed eleganti e pattini di lusso, si contrappongono all'unico ragazzotto vestito in abbigliamento dimesso e ai quei pattini intagliati nel legno con i quali si accinge a fare la gara.
Commozione.
Scivola una lacrimuccia.

Potere di una una bella giornata di gennaio, fredda come poche, che ha allestito un insolito scenario splendido e lucente.

Bastano poche parole a formare qualche pensiero, per liberare la mente, tornare a sognare, creare immagini positive che possano dare nuova energia alla vita di chi per un attimo si ferma dal caos del quotidiano che lo coinvolge senza tregua.

Grazie per essere venuti a tenermi compagnia.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Io vi aspetto sempre qui, sulla panchina.





Published: sabato 7 gennaio 2017

giovedì 5 gennaio 2017

Amici speciali













Amici speciali


Salve!
Come va?
Eccomi pronta per una nuova bella chiacchierata. Vi va?

Il freddo invernale gela anime e cose, ma intorno alla panchina c'è luce e un gradevolissimo tepore.
In questa bella atmosfera mi piace indulgere ad alcune riflessioni.
In verità, sono stata coinvolta dai pensieri che aleggiano qua intorno.
Provengono da giovani genitori, forse da nonni e da zie.

I bambini sono davvero fonte inesauribile di esperienze e considerazioni per noi adulti.
Tutti sanno l'amore che i cuccioli di uomo hanno per gli animaletti... micetti, cagnolini, uccellini, perfino lucertole e maggiolini.
È  vero. Qualche volta si misurano con loro e possono anche diventare crudeli... staccano una zampina, spezzano una codina, schiacciano un insettino...
I bambini si misurano con il mondo intero, non lo fanno solo con gli animaletti.
A volte perdono la bussola anche nei confronti dei compagni... con parole forti e, purtroppo, anche con gesti avventati.
Star loro vicini con le nostre parole e con l'esempio può far crescere, però, adulti amorosi nei confronti di umani e animali.
Di questo possiamo trovare conferma ogni giorno intorno a noi.

Un'altro aspetto interessante nella crescita di un bambino può essere la creazione del famoso amico immaginario.
Questo amico vive solo nella fantasia, ma soddisfa esigenze profonde che a volte restano sconosciute agli adulti.
La presenza di un amico sconosciuto non va né demonizzata né sottovalutata.
Meglio osservare con calma, accettare e giocare anche noi in questa situazione di fantasia, cercare di comprendere le esigenze nascoste.
Di solito con il tempo l'amico immaginario compare sempre più di rado fino a scomparire.
Certamente se questo non si verificasse, meglio cercare un aiuto qualificato.

Genitori, nonni, zii... rilassiamoci!
Qui tra i pensieri e le parole tutto si può attenuare. Insieme tutto diventa più lieve e nuove idee sorgono a trovare soluzioni.
A tal proposito, vi segnalo la pagina "Filastrocche - Nursery Rhymes 4" in cui si trattano questi temi in allegria.

Grazie per la vostra presenza.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io vi aspetto sempre qui, sulla panchina.




Published: giovedì 5 gennaio 2017

lunedì 2 gennaio 2017

Buon Anno









Buon 2017!
Buon anno a tutti voi da La Panchina!
Ancora un magnifico nuovo anno da trascorrere insieme.
Che bello!

In questi ultimi giorni gli incontri sulla panchina sono stati più reali che virtuali,  ma pensieri e parole non sono mancati.
Abbiamo sentito tante frasi augurali, abbiamo visto molte persone sorridere ed allestire tavole graziose intorno alle quali condividere cibo e umori in allegria, abbiamo ricevuto e fatto davvero numerosissime telefonate...

Non so per voi, ma per me anche sulla panchina reale è stato bello regalare semplici giochi di parole, scherzi in rima, qualche frase per coinvolgere in riflessioni più profonde che non fossero il gusto del panettone o del brodo di cappone.
Così ho mantenuto un giusto allenamento... ed ora sono di nuovo pronta ad ascoltare e a formulare mille pensieri e parole, qui, intorno alla panchina.

Mi accorgo che voi che vi state avvicinando in punta di piedi, siete gradualmente sempre più numerosi...
Grazie per essere qui!

Tornate ancora con fiducia!
Io via aspetto sempre qui, sulla panchina.




Published: lunedì 2 gennaio 2017

Poetar m'è caro

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