Salirò, salirò, salirò
Ho sempre avuto in casa
questo tipo di pianta,
ma è la prima volta
che osservo
uno sviluppo
così esagerato del fiore,
quasi una volontà di...
Che ne dite?
Vi va di giocare con noi?
In quale
storia
collochereste questa
creatura?
📚
Chi comincia?
🌿
Salirò, salirò, salirò!
Una pianta sempreverde con un unico fiore che sembra salire sempre più su, verso l'alto, alla ricerca di qualcosa. Ma di cosa? Forse di luce o di aria, o più semplicemente vuol trovare il suo modo di essere in questo nostro mondo, quella essenza che ancora non ha saputo catturare e che ricerca da tempo.
Forse il suo essere pianta le sta un po' stretto? Può essere che cerchi proprio questo, perché ad un certo momento si immedesima nell'animo di quella Signora che ogni giorno la cura, la ammira, la accarezza, le parla chiamandola per nome.
Sì, le ha dato un nome: Bianca! E quanto le piace quel nome!
Ancora di più le cure, che rievocano alla mente sensazioni piacevoli, immagini semplici e chiare, pensieri felici. Le sembra di aver vicino la sua cara mamma che quando era piccola la cullava, la nutriva, le faceva compagnia.
Eccola lì accanto, la Signora, vicina vicina, solo un po' triste in questi giorni in cui sembra che la tempesta si sia abbattuta su di lei. Ma si sa, le tempeste sono improvvise, ci lasciano senza fiato, ci immergono in un mondo che avremmo voluto lontano da noi.
Bianca è preoccupata, non sa cosa fare... Il suo candore cerca la luce in questo buco nero ed allora il suo fiore, con grande fiducia, cresce su verso l'alto dove troverà la luce, dove la speranza diventa realtà.
E, nel vedere quel fiore salire sempre più su, la Signora sorride fiduciosa.
Una pianta sempreverde con un unico fiore che sembra salire sempre più su, verso l'alto, alla ricerca di qualcosa. Ma di cosa? Forse di luce o di aria, o più semplicemente vuol trovare il suo modo di essere in questo nostro mondo, quella essenza che ancora non ha saputo catturare e che ricerca da tempo.
Forse il suo essere pianta le sta un po' stretto? Può essere che cerchi proprio questo, perché ad un certo momento si immedesima nell'animo di quella Signora che ogni giorno la cura, la ammira, la accarezza, le parla chiamandola per nome.
Sì, le ha dato un nome: Bianca! E quanto le piace quel nome!
Ancora di più le cure, che rievocano alla mente sensazioni piacevoli, immagini semplici e chiare, pensieri felici. Le sembra di aver vicino la sua cara mamma che quando era piccola la cullava, la nutriva, le faceva compagnia.
Eccola lì accanto, la Signora, vicina vicina, solo un po' triste in questi giorni in cui sembra che la tempesta si sia abbattuta su di lei. Ma si sa, le tempeste sono improvvise, ci lasciano senza fiato, ci immergono in un mondo che avremmo voluto lontano da noi.
Bianca è preoccupata, non sa cosa fare... Il suo candore cerca la luce in questo buco nero ed allora il suo fiore, con grande fiducia, cresce su verso l'alto dove troverà la luce, dove la speranza diventa realtà.
E, nel vedere quel fiore salire sempre più su, la Signora sorride fiduciosa.
Mariella
🌿
Elvira aspetta il suo papà
davanti alla finestra. Una lunga attesa che inganna “entrando” nella natura, nel
giardino che ha davanti a casa. Guarda lontano attraverso i vetri ma poi... posa gli occhi, stupita, su un lato del davanzale e la sua mente capta il
messaggio che le trasmettono.
Lo spathiphyllum è cresciuto velocemente e la
induce a fare una riflessione su di sé. Si rammenta che anche lei vorrebbe diventare
grande quanto prima possibile. I grandi sanno sempre come fare. I grandi fanno
sempre un po' come vogliono. I grandi dicono sempre: “Tu non puoi capire, sei
piccola. Da grande capirai”.
Elvira invece ha un cuore profondo, un cervellino
che funziona proprio bene e si sente perfettamente in grado di capire, basta piuttosto
che qualcuno sia altrettanto in grado di spiegarle con le parole e gli esempi
giusti, dice fra sé. Vuole essere considerata un poco alla pari quando i grandi
parlano e non vuole vedere occhiate d’intesa o sgomitate che parlano più delle
parole. Elvira fa finta di nulla ma peggio ancora si sente offesa, sente il suo
animo piangere. I grandi a volte hanno poca sensibilità nei riguardi dei
piccoli, pensa.
Elvira ama le novelle perché la trasportano
in un mondo magico ed è piacevole volare, ma lei preferisce la realtà, anche se
non altrettanto piacevole. Ha visto il suo compagno di scuola costretto ad una
sedia a rotelle per una rovinosa caduta e questo l’ha fatta veramente soffrire.
Vittorio non può correre sul prato, non
può fare tante cose come lei ma non se ne lamenta e ha imparato ad interessarsi
ad altri giochi che lo fanno egualmente felice perché gli stuzzicano la mente.
E’ un vero campione con i cruciverba e con gli scacchi.
E allora? Elvira dal
suo amico ha imparato che la realtà può non essere così come la vogliamo ma
possiamo trovare una scappatoia per crescere sempre più e sempre meglio,
proprio come quella bella pianta che ha davanti agli occhi. Quel fiore che si
staglia su delle lucidissime foglie è un cuore bianco. Un cuore puro come chi
sa salire in alto e sognare cose belle e importanti con l’intento di
realizzarle.
Claudia
🌿
Mi dispiace, mi dispiace tantissimo non essere forte, bella e piena di vita come la pianta sul tavolo in sala di Vanina.
Io sono una piccola, tenera e fragile piantina che ha bisogno di tante cure, che ha bisogno di essere protetta e di essere annaffiata spesso. Ho bisogno dell’amore delle persone e ho bisogno del loro calore… come il sole.
Ho bisogno che vengano allontanate le tenebre, ho bisogno di un riparo sicuro per sopravvivere… non sono e non sarò mai una pianta rigogliosa e da esposizione, ma se amata avrò una vita dignitosa e salirò con le mie timide foglioline a donare una carezza alla mano che mi assiste.
Monica
🌿
Mi sembra che questa pianta
voglia arrivare verso la luce. È un po' come nella vita: si vuole arrivare
sempre più in alto degli altri per poter dominare.
Questo fiore come si vede supera le foglie, cosa che è molto difficile in questa pianta. La prepotenza va sempre avanti. Nella vita dominare è un po' come comandare sopra a tutti e non è molto bello essere così.
Anche il costruttore fa i palazzi sempre più alti e viene considerato molto bravo e lodato. L'albero alto fa soffrire i piccoli, la bestia alta domina la piccola. Come si dice l'altezza e mezza bellezza. Mah!
Questo fiore come si vede supera le foglie, cosa che è molto difficile in questa pianta. La prepotenza va sempre avanti. Nella vita dominare è un po' come comandare sopra a tutti e non è molto bello essere così.
Anche il costruttore fa i palazzi sempre più alti e viene considerato molto bravo e lodato. L'albero alto fa soffrire i piccoli, la bestia alta domina la piccola. Come si dice l'altezza e mezza bellezza. Mah!
Alba
🌿
Vivetta aveva avuto una giornata terribile. Il capo ufficio non doveva aver dormito bene quella notte. Infatti aveva trovato da ridire su tutto ciò che aveva fatto lei e gli altri impiegati che lavoravano nella settore organizzativo della grande azienda.
Finalmente eccola in macchina.
Aveva immediatamente acceso la radio. In quel momento aveva un bisogno fortissimo di rilassarsi, di ritrovare se stessa laggiù in fondo in fondo dove quasi non la vedeva più.
Andava un po' meglio quando chiuse la porta di casa alle sue spalle.
Vivetta viveva da sola. Da parecchi anni ormai aveva rinunciato del tutto alla ricerca dell'anima gemella e, per questo, morta la madre, si era ritirata in quell'appartamentino in un palazzone sulla Cristoforo Colombo.
Gli uomini? Non li sopportava proprio più, a cominciare da quel suo capo ufficio occupato tutto il giorno a lamentarsi e a denigrare, più che a creare una più snella e funzionale struttura nell'area di turno che doveva essere ristrutturata. Come faceva sua moglie a sopportarlo? Era già da tempo che se lo chiedeva.
Vivetta si diresse verso il soggiorno, senza neppure accendere la luce. Del resto erano i primi di maggio e nel piccolo ingresso arrivava ancora un po' di luce. Già... era da qualche anno che era stata introdotta l'ora legale. Questo per lei era un bene assoluto. Amava troppo la luce!
Accidenti! Erano quasi le venti anche quella sera... O Signore! Cosa era successo al suo spatifyllum? Non poteva crederci... Lo aveva lasciato la mattina tutto tranquillo, umido al punto giusto, ben tenuto grazie alle sue cure costanti. Ed ora? Aiuto! Come aveva fatto ad alzarsi così tanto? Troppo tronfio e spavaldo, fuori comunque dal possibile.
Un brivido freddo le serpeggiò lungo la schiena. (continua)
Vanina
🌿
Mentre annacquavo una bella pianta verde che ha un fiore molto più alto delle foglie, cosa che non succede quasi mai, l'ho sentito cominciare a parlare dicendo che vorrebbe crescere in un giardino di una scuola per essere in mezzo a dei bambini.
Il fiore vorrebbe diventare tanto alto fino ad essere un puntino nero nel cielo e volare come un aquilone.
Tutti i bimbi, con quelle faccine sorridenti e luminose, lo guarderebbero.
Vorrebbe anche andare in una serra a prendere tanti fiori, i più belli e colorati, per portarli nel giardino della scuola per non sentirsi più solo e poter giocare tutti insieme.
Silvana
🌿
Le nonne, per loro natura,
sono soggetti provvisori.
Per la verità lo siamo tutti, ma le nonne si sa, diventano preziose invecchiando. Sembrano fragili, ma non diciamolo in giro, loro fanno finta.
Quando iniziò la primavera, la nonna di Liam, spostò la sua poltrona vicino alla finestra per cercare il tepore del sole.
Si accorse subito che la sua era stata una buona idea, e in quella poltrona lei ci passava molto tempo, leggendo, facendo l'uncinetto, faceva le cose da nonna insomma.
Un giorno si accorse che c'era molto movimento intorno alla sua poltrona e finalmente si ricordò che era il suo compleanno.
Non che ci fosse tanto da festeggiare quando un altro anno gli cadeva sulle spalle, ma insomma poteva andar peggio.
Gli fu presentata una grande pianta che fu sistemata nel suo angolino e lei dimostrò di apprezzare molto.
La nonna stava molte ore in casa da sola e passava molto tempo a studiare la sua preziosa pianta. Piano piano gli dette anche un nome.
La pianta la ripagava crescendo rigogliosa molto più delle altre della stessa specie. Un giorno fra le sue belle foglie vide del bianco. Era nato un fiore. Fu piena di gioia e lo prese come un regalo personale.
Era talmente entusiasta e piena di gioia che piano piano il suo angolino si riempi di fiori regalatigli dai suoi familiari perché avevano visto quanto una pianta l'aveva resa felice.
Rita
🌿
Tanto tempo fa c'era un ragazzino molto curioso di nome Josh,
Josh Stuart. Josh viveva in una casa isolata e non aveva amici, aveva solo una sorella di nome Isabella. Il ragazzo aveva una decina di anni, ma nonostante la sua età, non andava a scuola.
Un giorno andò nel boschetto vicino casa e cominciò a raccogliere esemplari di foglie. Ne trovò di esemplari meravigliosi.
Si avvicinò ad una pianta bizzarra, la toccò e iniziò a vedere visioni di sogni molto belli e poi la pianta iniziò a diventare un normale bambino. Si presentò, si chiamava Diego.
Diego era molto simpatico e giocherellone e i due diventarono inseparabili in pochissimo tempo.
Diego e Josh si incontravano tutti i giorni nel boschetto, ma poi Diego propose di trasferirsi da Josh e la famiglia
Stuart accettò.
Diego in poco tempo diventò un membro degli Stuart.
Morale: Come è bello avere amici!
Liam
Per la verità lo siamo tutti, ma le nonne si sa, diventano preziose invecchiando. Sembrano fragili, ma non diciamolo in giro, loro fanno finta.
Quando iniziò la primavera, la nonna di Liam, spostò la sua poltrona vicino alla finestra per cercare il tepore del sole.
Si accorse subito che la sua era stata una buona idea, e in quella poltrona lei ci passava molto tempo, leggendo, facendo l'uncinetto, faceva le cose da nonna insomma.
Un giorno si accorse che c'era molto movimento intorno alla sua poltrona e finalmente si ricordò che era il suo compleanno.
Non che ci fosse tanto da festeggiare quando un altro anno gli cadeva sulle spalle, ma insomma poteva andar peggio.
Gli fu presentata una grande pianta che fu sistemata nel suo angolino e lei dimostrò di apprezzare molto.
La nonna stava molte ore in casa da sola e passava molto tempo a studiare la sua preziosa pianta. Piano piano gli dette anche un nome.
La pianta la ripagava crescendo rigogliosa molto più delle altre della stessa specie. Un giorno fra le sue belle foglie vide del bianco. Era nato un fiore. Fu piena di gioia e lo prese come un regalo personale.
Era talmente entusiasta e piena di gioia che piano piano il suo angolino si riempi di fiori regalatigli dai suoi familiari perché avevano visto quanto una pianta l'aveva resa felice.
Rita
🌿
Tanto tempo fa c'era un ragazzino molto curioso di nome Josh,
Josh Stuart. Josh viveva in una casa isolata e non aveva amici, aveva solo una sorella di nome Isabella. Il ragazzo aveva una decina di anni, ma nonostante la sua età, non andava a scuola.
Un giorno andò nel boschetto vicino casa e cominciò a raccogliere esemplari di foglie. Ne trovò di esemplari meravigliosi.
Si avvicinò ad una pianta bizzarra, la toccò e iniziò a vedere visioni di sogni molto belli e poi la pianta iniziò a diventare un normale bambino. Si presentò, si chiamava Diego.
Diego era molto simpatico e giocherellone e i due diventarono inseparabili in pochissimo tempo.
Diego e Josh si incontravano tutti i giorni nel boschetto, ma poi Diego propose di trasferirsi da Josh e la famiglia
Stuart accettò.
Diego in poco tempo diventò un membro degli Stuart.
Morale: Come è bello avere amici!
Liam
🌿
Sono stanco di stare qui al buio dentro al vaso con tanta terra che non mi permette di vedere cosa sta intorno a me. So di essere ospite in una stupenda casa, ma non la vedo...
Le foglie non mi daranno la possibilità di vedere intorno a me anche se riuscissi a germogliare, perchè sono molto alte.
Bene, quando verrà il momento della fioritura, cercherò di impegnarmi e cercherò di capire.
Io, insieme alle mie sorelle foglie siamo famosi perchè siamo in grado di purificare l'aria della casa che ci ospita, da tutte le sostanze inquinanti, però quello che mi interessa adesso è vedere com'è la casa che mi ospita.
Oh! Ecco! Sta iniziando a crescere lo stelo che mi reggerà quando sarò un fiore. Forza stelo, datti da fare! Cresci bello lungo e vigoroso così potrò vedere intorno a me.
Sto aiutando con tutte le mie forze lo stelo a respirare il più possibile e ad assorbire tutto il concime che la signora che mi ospita dà alla pianta ogni quindici giorni. Effettivamente sto crescendo bello robusto e mi sa che il mio desiderio sarà appagato.
Sono passati quindici giorni e ho raggiunto la cima delle foglie, ma devo crescere ancora un po' se no, non vedo niente...
Eccoci! Altri due giorni sono passati. Lo devo ammettere: sono molto stanco, ho messo troppo impegno a superare le foglie, però ci vedo bene intorno a quelle antipatiche che ora non mi precludono più la vista di ciò che è intorno a me.
Mi guardo nello specchio antico che sta di fronte a me e mi compiaccio del mio aspetto, sono proprio diventato un gran bel fiore e mi trovo in una casa molto bella, arredata con mobili antichi. Mi piace davvero fare il mio dovere qui, depurando l'aria.
Bisogna però trovare il modo di ricordare alla padrona di casa di non dimenticare di concimarmi se no non riuscirò a vivere a lungo per poter dominare la situazione dall'alto del mio stelo. Comunque credo che questo problema non ci sarà perchè un fiore così bello, alto e appariscente ricorderà alla cara signora che mi ospita di prendersi cura di me per godere dello spettacolo della mia fioritura più a lungo.
Lauretta
🌿 🌿 🌿
Chi non legge non sa cosa si perde. Io mi ci sono persa insieme ad una lacrima di soddisfazione, di nostalgia, di orgoglio e....fate voi!
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