Powered by Blogger.



Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Storie nascoste nell'immagine

 



Storie nascoste nell'immagine




Claudia
Sto osservando la mia “mattonella” e ho intenzione di salire su questo missile per volare in alto a velocità supersonica. Mi voglio allontanare dalla Terra. Voglio salire dritta dritta sempre più in alto. Voglio affacciarmi al finestrino e vedere le nuvole che si diradano via via, lasciando il posto al chiarore dell’infinito. 
Non vedo nulla? Bene, se non vedo nulla  immagino.
Imagino di avvicinarmi al sole che mi sorride come quei disegni che facevo da piccola. Immagino una luna piena molto luminosa e ricca di crateri che assomiglia al nostro pianeta e lì decido di atterrare. Non c’è nessuno. Ci sono solo io...
Ma che ci sono venuta a fare? Che faccio ora? Non posso parlare che con me stessa. Non serve. Potevo farlo anche sulla Terra. Non posso confrontarmi per cescere intellettualmente. Sulla Terra potevo farlo. Mi sembrava che avessi bisogno di evadere. Mi sbagliavo. Con un poco di fantasia, servendomi delle miei mani, averi potuto creare qualcosa di cui essere soddisfatta. Mi manca la Terra con tutte le sue problematiche perchè laggiù ci sono gli altri. Ecco,  mi mancano gli altri. Giro la mattonella e scendo giù. E pure in picchiata!




Lauretta

C'era una volta un filo nero arrotolato in un gomitolo che prese a correre. All'inizio vide un giardino riccamente colorato da una miriade di fiori color arancio, poi arrivato alla fine del giardino si accorse che lì accanto vi era un limpido laghetto pieno di pesci. Istintivamente il gomitolo si tuffò, ma ben presto si accorse che i pesci cercavano di abboccare al filo e quindi di mangiarselo. Così con estrema velocità uscì dal laghetto e si trovò in un meraviglioso prato verde che il contadino aveva appena rasato. 
Il gomitolo non voleva sciupare il prato e, per questo cominciò a correre da un angolo all'altro finchè non giunse alla casa di una civetta la quale disse al gomitolo: "Guarda che sole, caro gomitolo, potresti portarmi fino a quel cuore rosso pieno di affetto? 
E fu così che la civetta, seguendo il filo nero, arrivò al cuore, che nella "Stanza della civetta"  è sempre presente e accompagna tutte le signore che la frequentano in una atmosfera di serenità  e grande amicizia.




Vanina

C'era una volta Martina, una specialissima bambina che non si annoiava mai.
Pensate che riusciva a divertirsi semplicemente, entrando nel mondo del suo libro preferito. E come? Vi chiederete.
Dovete sapere che la copertina di quel libro era di un bel giallo, percorsa in lungo e in largo da un filo burlone che cambiava di volta in volta il suo percorso.
Martina si esaltava davanti alla bellezza di quelle linee che aprivano improvvisi passaggi segreti davvero irresistibili, così non si tirava mai indietro quando ne individuava uno, anzi vi ci si tuffava dentro piena di aspettative.
Questa volta si era trovata in prossimità di un piccolo vortice che ruotava lassù in alto a sinistra. Vi era entrata sorridendo a passo di danza tutta allegra e si era lasciata andare alla brezza lieve che vi spirava e che la trasportò con estrema naturalezza al centro di un laghetto dalle onde tremolanti. 
L'acqua era piena di luce, quasi gialla tanto era luminosa. Immediatamente i capelli sul capo le si si arrotolarono in ricci vorticosi. Anche il suo abitino verde si trasformò in un tubino tutto arricciato, soprattutto laddove si arrampicava sul décolleté. Martina si osservò con piacere.
Appeso ad una gruccia vide una alternativa, un vestito importante rosa, lungo, a balze che si rincorrevano ondeggiando.
Martina lo osservò con un certo interesse, ma decise di tenersi il suo splendido tubino, un vero modello così come si era trasformato, che non aveva mai visto in assoluto.
Quanti vortici le giravano intorno! Non sapeva come interpretarli, ma sentiva che qualcosa stava per accadere. 
Sì, eccolo! Un pesce elegantissimo in livrea blu, dal ciuffo arancione, si materializzò davanti a lei. Dimenandosi tutto, le dette un bacetto/vortice sulla guancia,  mentre si trasformava in un irresistibile principe azzurro.
Martina ebbe un tuffo al cuore, ma non fece in tempo a godere pienamente della sua emozione perché, proprio in quel momento, trasportata da innumerevoli vortici viola, arrivò al loro cospetto una torta enorme, molto importante e all'apparenza anche molto golosa.
Martina si lasciò andare e sorrise con la naturalezza che le apparteneva, affatto meravigliata di ciò che le stava accadendo. In fondo era il giorno meraviglioso delle sue nozze e se le doveva godere.
Al braccio    con il suo principe azzurro si diresse verso quella meraviglia per procedere al simbolico taglio della torta che avrebbe suggellato la loro unione piena di gioia...
Insieme afferrarono il coltellino d'oro cesellato che era stato fornito loro e lo affondarono in un trionfo di frutta caramellata. Che profumino! Martina alzò gli occhi pieni d'amore verso il suo principe azzurro e... si ritrovò fuori dalla copertina!
Era a casa sua... Era sola e non c'erano più tracce di pesci e di principi azzurri, ma come era stato bello aver vissuto quella meravigliosa avventura dentro il suo mondo segreto nascosto nella copertina di un libro!



Monica
C’era una volta una lumachina, Rosa, che decise di intraprendere un viaggio da sola per scoprire le meraviglie della natura.
Piano piano arrivò in un boschetto piuttosto tetro… ma continuò a procedere per la sua strada, quando all’improvviso avvertì uno strano sibilo sopra un pino. Alzò il visino e scorse un gufo nero, di nome e di fatto, che tutto accigliato e borioso esclamò: “Che cosa ci fai lumachina sola soletta nel bosco? Lo sai che posso scendere e mangiarti in un sol boccone? Non riusciresti mai a sfuggirmi lenta così come sei, ah ah ah!”.
La lumachina Rosa si sentì intimorita perché era davvero da sola e non sapeva proprio come muoversi. Avrebbe potuto nascondersi nella sua casina, ma non voleva mostrare di aver paura. Proprio in quel momento arrivò una civetta, Bianca, che mormorò con voce dolce e avvolgente: “Scendi dal tuo trono, gufo, e non provare più a intimorire alcun essere vivente che attraversa il boschetto: al “Gran consiglio” abbiamo votato e tu sei stato incriminato, quindi se non vuoi essere incarcerato fuggi lontano da qui!”.
Il gufo Nero indispettito con un battito d’ali prese in ostaggio la povera Rosa, mentre la civetta Bianca salì sul grande albero della concordia e chiamò in soccorso gli abitanti del boschetto che corsero repentini, iniziando a colpire il malefico gufo Nero con ghiande magiche e colorate.
Lumachina Rosa fu presto libera e il boschetto riprese i caldi e naturali colori dell’autunno con qualche sfumatura di rosa che aveva perso durante la supremazia del gufo Nero; gli abitanti tornarono alle loro tranquille attività, ripresero a volare persino le farfalle e a fiorire le campanule.
Lumachina Rosa comprese il valore della solidarietà della civetta Bianca e dopo averla ringraziata continuò, così, il suo viaggio nella natura… trasformando la sua bava in tanti ghirigori per trovare sempre la strada del boschetto di cuori.



Mariella
È mattina inoltrata. Su un'isoletta, in mezzo ad un lago di montagna, il mostriciattolo Miciogum ha una fame terribile ed è affannosamente in cerca di cibo. Si guarda intorno... non c'è alcuna cosa che lo soddisfi!
Sull'isola, in mezzo al verde, macchie colorate attirano la sua attenzione ma non c'è niente da mangiare! Forse è meglio guardare verso il lago; magari in mezzo alle acque verdazzurre apparirà un pesce! Miciogum si accovaccia sulla riva e aspetta con pazienza.
Dopo un tempo interminabile ecco un guizzo, un "coso" fa capolino a fior d'acqua... forse è un pesce! Sì, è un pesciolino che si è allontanato dal branco e si è avvicinato troppo alla riva. Il mostriciattolo Miciogum è in agguato e... zac, con uno scatto felino, riesce ad afferrarlo per la coda.
Il pesciolino non si dà per vinto e si dibatte con forza, attirando così l'attenzione dei compagni che si erano allontanati. Un colpo di coda ben assestato e il fluttuare delle onde mettono KO Miciogum, che, per non cadere nel vortice delle acque, lascia la presa e fugge lontano. Il pesciolino è salvo e fugge, spaventato ma felice, verso il largo, circondato dagli amici che non lo hanno lasciato solo. 



Silvana
C'era una volta un gattino che giocava con un gomitolo di lana in giardino dentro un labirinto formato da siepi di mortellino.
Ad un tratto viene affrontato da un gabbiano sceso dal cielo per beccare la lana, credendo forse che fosse roba da mangiare. 
Comincia una lotta fra i due. Il micio ha la meglio e l'uccello riprende il suo volo allontanandosi.
Ora il gatto è arrivato in fondo dove c' è un cancellino. Il gomitolo è tutto sfatto e sciupato, ma il suo miagolare fa capire che è contento e soddisfatto del suo gioco.









0 commenti:

Posta un commento

Poetar m'è caro

Ricordi

Insieme

Ultimi Commenti

POST COMMENTATI

Blog Archive

DISCLAIMER

Ove non diversamente specificato, tutti i testi contenuti di questo blog sono di proprietà dell’autore e sono protetti da copyright. Le immagini di proprietà dell’autore sono esplicitamente indicate in quanto tali. Nessuna riproduzione, né integrale né parziale, e nessuna manipolazione sono consentite senza preventiva autorizzazione dell’autore. In particolare, sono assolutamente vietate le riproduzioni a scopo di lucro. L'Utente s'impegna a: 1.non utilizzare il Sito o il materiale in esso inserito per perseguire scopi illegali ovvero per divulgare o diffondere in qualsiasi modo materiale o contenuti preordinati alla commissione di attività illecita; 2.non utilizzare il Sito in modo da interrompere, danneggiare o rendere meno efficiente una parte o la totalità del Sito o in modo da danneggiare in qualche modo l'efficacia o la funzionalità del Sito; 3.non utilizzare il Sito per la trasmissione o il collocamento di virus o qualsiasi altro materiale diffamatorio, offensivo, osceno o minaccioso o che in qualche modo possa danneggiare o disturbare altri Utenti; 4.non utilizzare il Sito in modo da costituire una violazione dei diritti di persone fisiche o giuridiche o ditte (compresi, ad esempio, i diritti di copyright o riservatezza); 5.non utilizzare il Sito per trasmettere materiale a scopo pubblicitario e/o promozionale senza il permesso scritto di lapanchinadelcuore.it; Ogni violazione sarà segnalata agli organi di Polizia ed alle Magistrature competenti. Nel caso in cui l'Utente non accetti, in tutto o in parte, le suddette condizioni, è invitato ad uscire dal sito.