Filo
un filo di parole da 0 a 100 anni
ogni tre settimane
“La Panchina” editrice
n. 18 - 19.6.2024
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Risponde Vanètte
Il fascino del giardinaggio
Persone e personaggi
Lo sapevate?
a cura di Silvana C.
Il mercato del CarmineNel centro storico di Lucca, in piazza del Carmine, c'è una struttura che era una ex chiesa che poi fu modificata per farci il mercato cittadino; al campanile fu aggiunto un orologio, ancora funzionante e furono tolte le campane.Si entra dentro da una grande porta e ci sono sempre sia a destra che a sinistra file di banchi di ambulanti dove esponevano le loro merci. Erano più che altro contadini i quali portavano frutta e verdure dei loro raccolti.Da una parte, scesi degli scalini, si trovavano vari negozi: un bar, uno che vendeva il formaggio ed era chiamato "La casa del parmigiano", un macellaio che vendeva esclusivamente carne di cavallo, un altro fornito di tanti tipi di salumi ed altri commerci vari.Da diversi anni sono in corso lavori di ristrutturazione e di ammodernamento per farci un mercato più funzionale per le esigenze della città.
Andando Andando Andando
a cura di Alba P.
Anniversario dello sbarco in Normandia: ricordiSono davanti alla tv e sento che oggi, 6 giugno 2024, si ricorda lo sbarco in Normandia avvenuto 80 anni fa.
Andando andando e ancora andando dovete sapere che nel 2022 ero proprio lì. Era tanto tempo che desideravo andarci. Mio padre aveva combattuto nella grande guerra quella del 1915-1918. Aveva solo 19 anni come gli altri ragazzi nati nel 1899 e aveva visto morire tanti giovani amici.
Lui raccontava tanto della guerra e ha sempre detto che non avrebbe mai voluto assistere a un'altra strage del genere e a tutta quella violenza.
Ho passato una serata davanti alla tv, molto attenta e interessata alle immagini di quei luoghi e di quelle spiagge bianche lunghissime. Mi sono immedesimata in quei racconti e, credetemi, è stato molto emozionante. Sono riaffiorati alla mente i giorni che ho passato lì su quelle lunghissime spiagge dove ho camminato tanto. Vi dirò, mi sembrava di calpestare tutti quei morti, di sentire i loro lamenti e vedevo tanto sangue versato.
Forse vi sembrerà esagerato quello che vi dico ma credetemi mi sono dovuta allontanare per riprendermi. Ancora oggi restano i residui di carcasse di guerra su quelle spiagge. E penso a tutti quei giovani soldati che avevano davanti a sé una vita piena, che avrebbero potuto studiare, giocare, vivere con i genitori, viaggiare. formarsi una famiglia, ed invece hanno dovuto lasciare tutti i loro sogni irrealizzati. E poi per cosa? Per la sete del potere scatenata da un grande pazzo.
Ho visitato il museo, non vi dico quanto ho pianto e mi sono chiesta se è stato giusto tutto questo. Lo stesso giorno sono stata al cimitero dove ci sono migliaia e migliaia di croci bianche in lunghissime file, tutti insieme di ogni nazionalità, fede e religione. È stata un'emozione indescrivibile, un dolore troppo forte.
Ed ora cosa ci rimane? Un sopravvissuto di cento anni, un medico militare, che ha raccontato di questi ragazzi tutti straziati che non è riuscito a salvare e che si raccomandavano di far avere ai propri cari un loro ricordo.
Ancora oggi nel pieno delle guerre mi chiedo: Riusciremo mai a vivere in pace su questa terra? E il mare quante persone, quante vite avrà ancora con sé? Mi viene da piangere al pensiero e molte, troppe, domande si affacciano alla mente. Alba
Andando andando e ancora andando dovete sapere che nel 2022 ero proprio lì. Era tanto tempo che desideravo andarci. Mio padre aveva combattuto nella grande guerra quella del 1915-1918. Aveva solo 19 anni come gli altri ragazzi nati nel 1899 e aveva visto morire tanti giovani amici.
Lui raccontava tanto della guerra e ha sempre detto che non avrebbe mai voluto assistere a un'altra strage del genere e a tutta quella violenza.
Ho passato una serata davanti alla tv, molto attenta e interessata alle immagini di quei luoghi e di quelle spiagge bianche lunghissime. Mi sono immedesimata in quei racconti e, credetemi, è stato molto emozionante. Sono riaffiorati alla mente i giorni che ho passato lì su quelle lunghissime spiagge dove ho camminato tanto. Vi dirò, mi sembrava di calpestare tutti quei morti, di sentire i loro lamenti e vedevo tanto sangue versato.
Forse vi sembrerà esagerato quello che vi dico ma credetemi mi sono dovuta allontanare per riprendermi. Ancora oggi restano i residui di carcasse di guerra su quelle spiagge. E penso a tutti quei giovani soldati che avevano davanti a sé una vita piena, che avrebbero potuto studiare, giocare, vivere con i genitori, viaggiare. formarsi una famiglia, ed invece hanno dovuto lasciare tutti i loro sogni irrealizzati. E poi per cosa? Per la sete del potere scatenata da un grande pazzo.
Ho visitato il museo, non vi dico quanto ho pianto e mi sono chiesta se è stato giusto tutto questo. Lo stesso giorno sono stata al cimitero dove ci sono migliaia e migliaia di croci bianche in lunghissime file, tutti insieme di ogni nazionalità, fede e religione. È stata un'emozione indescrivibile, un dolore troppo forte.
Ed ora cosa ci rimane? Un sopravvissuto di cento anni, un medico militare, che ha raccontato di questi ragazzi tutti straziati che non è riuscito a salvare e che si raccomandavano di far avere ai propri cari un loro ricordo.
Ancora oggi nel pieno delle guerre mi chiedo: Riusciremo mai a vivere in pace su questa terra? E il mare quante persone, quante vite avrà ancora con sé? Mi viene da piangere al pensiero e molte, troppe, domande si affacciano alla mente.
LUOGHI... SPECIALI
a cura di Mariella A.
Appendice
Sulle ali della fantasia
Fantasia e Poesia
Poi... ci fu Tagore, scrittore indiano che mi sembra abbia ricevuto pure il premio Nobel. Ci fu anche la volta che arrivò con l'idea di farci fare delle fiabe sulle tracce della mitologia greca. Poi Alda Merini, e poi.....molti altri. Prima ci parla lei dell'argomento e piano piano ci incita a iniziare a scrivere.
Ubbidienti ci mettiamo a testa bassa e i nostri sentimenti cominciano ad esondare... e piano piano scriviamo. Qualche volta non ci piace il risultato ci sembra che il nostro ottimismo sia eccessivo, poi arriva il momento di leggere il nostro lavoro a Vanina e lei valorizza i nostri scritti, suggerendo al bisogno piccoli approfondimenti o… insomma tutte ci sentiamo valorizzate.
(continua)
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ALLEGATI
📰 Rif.
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