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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



domenica 25 dicembre 2016

Profumi








Uh, che buon profumino aleggia oggi intorno alla panchina!

Zucchero e cannella, un po'di vaniglia, un sentore di scorza di limone...
In fondo poca cosa... ma con i sentimenti non si scherza...
Un profumo delicato che apre il cuore a un mondo semplice, un po' antico ma vero.

È il mondo della mamma che prepara latte e biscotti, che ci rimbocca le coperte, che ci consola, che ci protegge anche se oggi lei non c'è più...
È il mondo di noi bambini alla scoperta del mondo in famiglia...

Uno scrigno di castagne e cioccolato fritto nel padellone di ferro in cui l'olio fumante sfrigola... e noi lì intorno ad assaggiare l'impasto da friggere..
Crudo sembra ancora più buono... accontenta le nostre giovani aspettative... ci conduce nel mondo lieto della festa in arrivo...

L'atmosfera intorno alla panchina è sempre più rarefatta...
Che bello!
Si allontana dal troppo avere e si avvicina sempre più al mondo dell'essere...
Riduce le ferite... ci dà un po' di vera serenità...

È stato bello incontrarvi qui, intorno alla panchina!
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io vi aspetto.

 Sempre qui, sulla panchina.



Published: domenica 25 dicembre 2016

giovedì 22 dicembre 2016

Auguri veri









Buongiorno!

Buongiorno davvero, anime belle intorno alla panchina!
Che piacere trascorrere qualche momento con voi qui tra le parole!
Tra queste meravigliose parole che danno vita ai nostri pensieri e soprattutto alle nostre emozioni, tra queste parole che hanno consentito il progresso dell’uomo e il raggiungimento di tanti obiettivi importanti!

Oggi La Panchina vuol fermarsi un attimo, per comporre con esse un pensiero speciale per voi, per noi, per tutti.

È questo è un momento dell’anno di grande frenesia festosa, di grandi aspettative, di desiderio di raggiungere un attimo sospeso di serenità.
Penso che sia un momento da vivere pienamente, un’importante pausa di sospensione da cogliere per concentrarsi sulla riflessione e sulla comunicazione con le persone che ci stanno più a cuore, con le persone che ci sono comunque più vicine.

A prescindere dal credere o non credere, senza neppure volerlo questo momento dell’anno è entrato profondamente nel vissuto collettivo.
Dunque, quale occasione migliore per dedicarsi ai pensieri e alle parole?
Sarà bello porsi in una relazione di ascolto, di reale scambio comunicativo.
Sarà bello per chi finalmente si sente ascoltato, ma anche per noi che ascoltiamo.
Cambiando prospettiva, riusciremo ad entrare in mondi che non osiamo mai esplorare, che ci sembrano ostici e troppo complessi ma che ci possono fare davvero molto bene all’anima.

Naturalmente va bene tutto… doni,  pranzetti,  abiti più eleganti, musiche e chicche, ma non dimentichiamo di scambiare un po’ di vita confortante e pulita con chi ci sta intorno.
È questa la cosa più bella di tutte, quella che ci può dare un attimo di vera pace.

Ecco, questo volevo dirvi.
Ecco, questo è quello che "La Panchina" vuole augurare di cuore a tutti voi, a tutte voi anime sensibili e speciali che vi attardate con me a riflettere e a scherzare qui, sulla panchina.

Mille e mille carissimi auguri!

La Panchina


Published: giovedì 22 dicembre 2016

venerdì 16 dicembre 2016

Saggezza popolare








Buongiorno!
Che bella luce oggi intorno alla panchina!

Vedo facce sorridenti ed animi ben disposti.
L'atmosfera natalizia ha portato nuova grande energia.
Si ha voglia di accantonare ansie e problemi, di rimandare tutto a dopo le feste.
Si tenta di costruire piccole isole di serenità.
E questo è un bene.

Occuparci di cose gradevoli fa bene al cuore.
Perdersi nella recita natalizia del proprio bambino, decorare un pochino la nostra casa, ascoltare un canto antico pieno di vibrazioni in chiesa o preparare un pranzetto un po' più curato del solito, ci riporta su un terreno costruttivo e pieno di nuova positività.

Qui, tra i pensieri e le parole, è bello giocare di fiabe e di rime.
Anche una volta ogni tanto tornare nel mondo delle idee offre quell'opportunità in più per vivere meglio.
Per questo voglio rendervi partecipi di un detto cui io sono molto affezionata e che può valere in tutti i campi.
Chissà se può essere utile anche a voi, anime belle intorno alla panchina!

"Col poco si vive
col niente si muore!"

Anche poche parole possono tornare a farci volare.
Tornate a sedervi sulla panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io vi aspetto, sempre qui sulla panchina.





Published: venerdì 16 dicembre 2016

martedì 13 dicembre 2016

DIECIMILA









Wow!
Che grande piacere!
Che grande emozione!

Pensate! Oggi abbiamo superato le DIECIMILA pagine visionate!
La Panchina sussulta di gioia, fa capriole, vibra come una corda di violino!
Sentite che musica?

La vostra presenza è stata fondamentale e davvero molto stimolante.
Grazieeeee! Grazie di cuore!

È  bello stare con voi, incontrarvi ogni giorno qui sulla panchina, sentire la vostra presenza in un circuito di grande energia.
Avverto la vostra presenza, il vostro arrivare in punta di piedi e questo mi stimola a continuare.
È vero anche che avrei tanta voglia di sentire meglio la vostra voce, di confrontarmi maggiormente con i vostri pensieri e ho fiducia che questo prima o poi accadrà.

Ho fatto ghirlande di parole, le ho colorate nel disporle sui rami, ne ho fatto pacchetti ed ora il nostro albero è pronto.
Brilla vicino alla panchina, guida chi indeciso si attarda.

Fermatevi un attimo... avvicinatevi fiduciosi alla panchina!
In questo spazio virtuale potrete sempre trovare un momento tutto per voi, un momento lontano dal rumore del mondo materiale, un momento senza spazio e senza tempo, direttamente nel mondo delle idee.

Grazie e ancora grazie a tutti voi!
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io vi aspetto sempre qui, sulla panchina.





Published: martedì 13 dicembre 2016

lunedì 12 dicembre 2016

Ciaramelle










Che meraviglia!
Intorno alla panchina oggi c'è già sentore di festa.

Giunge un suono indistinto di antiche ciaramelle, ma non riesco a scorgerle ancora.
Sono lontane, molto lontane.
Più chiari giungono cori, voci bianche e voci nere, parole e melodie che non parlano italiano, ma riempiono di grandi emozioni i nostri cuori.
Qualche nenia imparata da bambini, qualche canto, qualche ingenua preghiera, si fa strada tra le mille voci che si mischiano e si rincorrono.
Vibrazioni argentine di campanelli, rintocchi di campane a festa, luci che spuntano nella nebbia rarefatta che circonda lieve la panchina.

Quante aspettative, quante speranze!
Per un breve tempo tutto sembra possibile, ogni cosa si colora di magico, ori e argenti brillano nelle mille luci dell'anima come nelle tante vetrine della città.

In sottofondo, dal brusio indistinto, però, avverto la presenza di alcune anime tristi. Emerge qualche grumo di dolore nascosto... qualche nodo di angoscia e di timore che ha radici nell'animo provato.

È a loro che va la mia attenzione.
Avvicinatevi di più alla panchina!
Non abbiate esitazione!
I pensieri e le parole posso ristrutturare il vostro punto di vista.

Potreste accorgervi di aver trovato il bandolo della matassa che può condurvi fuori dal guado, un salto di qualità della vita che può tornare consolatoria se solo lo vorrete.
Niente e nessuno può impedirci di ritrovare un equilibrio, una serenità centrata sul presente, se solo decidiamo di farlo.

Tornate ancora qui sulla panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Vi aspetto!





Published: lunedì 12 dicembre 2016

martedì 6 dicembre 2016

Dicembre








Ciao a tutti!
Come va?
È un po' che non parlo con voi, anche se in molti vi siete avvicinati ancora alla panchina.
Vi ho visto come al solito accostarvi in punta di piedi, ma la vostra energia mi è arrivata comunque ben chiara.

In questi ultimi giorni ho preferito ascoltarvi piuttosto che parlare.
Mi piaceva lasciare fluire la tensione che in questo periodo storico si è toccata con mano... è  stata grande... in qualche caso si è avvertita tanta aggressività e un po' di rancore.

È vero che mai come in questi momenti la panchina avrebbe fatto bene alla mente e al cuore.
Come è vero che molti di voi si sono avvicinati, infatti, molti sono stati distratti profondamente da questi eventi.

Io mi sono seduta spesso sulla panchina in ascolto.
Mi è  piaciuto molto osservare.
Sono stata anche molto presa con la scrittura della fiaba "Il Regno del Pavone", fiaba che mi ha intrigato, ma che ha richiesto un tempo di elaborazione piuttosto lungo.

Mi piacerebbe sentire maggiormente la vostra voce, conoscere le vostre idee, i vostri pensieri.
È vero. È già un passo davvero importante ampliare il proprio vissuto entrando con la lettura, ma sarebbe molto più gratificante liberarsi di ogni laccio o lacciuolo ed esprimere le proprie idee, i propri umori e sensazioni, connettersi completamente a questo luogo dello spirito che può dare serenità e appagamento.
Non sono le cose che dice e dirà La Panchina ad operare il cambiamento, sarà il nostro atto volontario di introdurre qualcosa di diverso nel nostro restare fermi, inamovibili, magari impantanati in un guado anche non troppo gradevole.

Oggi i miei ciclamini hanno alzato la testa orgogliosi del loro essere viola e vellutati.
Il geraneo è tanto verde, turgido e fiorito di un rosso incredibile a dicembre.
Gli archi di mattoni, imponenti e ben riconoscibili, riportano il presente in continuità con il passato lontano.
Ciò che, però, è davvero strabiliante è il bellissimo quadro che è davanti ai miei occhi. È stato allestito proprio per me che riesco a goderne...
Dai vetri delle grandi finestre di fronte, l'azzurro del cielo e la luce del sole mi rimandano tal splendido quadro, mi riempiono gli occhi di meraviglia, il cuore di bellezza e serenità.

Sui coppi antichi del tetto, un colombo osserva il mondo...
Dietro i vetri di una finestra, una figura di donna ristà sulle scale.
Nel suo scialle rosa rimira il mondo... come fa il libero colombo...
Forse lei guarda proprio me che sono qui, seduta sulla panchina.

Vi aspetto!
Tornate ancora qui sulla panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!



Published: martedì 6 dicembre 2016

venerdì 2 dicembre 2016

Refrigerio di fantasia










Intorno alla panchina si è tornati un po' bambini in questi giorni...
Le parole si sono organizzate in rime giocose e, soprattutto, hanno imbastito una fiaba...
Nella fiaba ci sono tutti gli elementi che sempre creano la magia...
Re, regine, principini, malefici, trasformazioni... non manca proprio niente per alleggerire la nostra anima, per condurci nel mondo sospeso che solo ci rende la serenità.
Chissà se il suo profumo, i suoi effluvi siano giunti a tutti voi, come io auspico?!

Ancora un racconto pieno di fantasia e di mistero ci sta coinvolgendo un po' tutti, quello del magistrato, di Giada, che si ritrova a vivere i riti proposti dalla Sibilla, tra vapori, acque, coni di luce e mille emozioni... (v. Insieme - Creiamo una storia? 3).

Tornate ancora sulla panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io vi aspetto sempre, seduta qui, sulla panchina.



Published: venerdì 2 dicembre 2016

martedì 22 novembre 2016

Accettare










Wow! Quanti siete intorno alla panchina!

C'è una leggera pioggia oggi intorno a noi, ma la tristezza è lontana.
Che bello!
L'aria umida ci regala un meraviglioso e rilassante bagno di vapore, mentre la luce lontana del sole si fa strada pian piano, diradando il grigio e... illuminandoci d'immenso...

Il caleidoscopico groviglio di pensieri ansiogeni dei giorni scorsi non è certamente sparito, ma il tepore umido di oggi sembra consolare le presenze che intravvedo intorno a me.

Saper lottare per andare avanti è certamente un utilissimo trattto del carattere che aiuta nella vita, ma lottare contro ciò che non dipende dalla nostra volontà e su cui non abbiamo possibilità e capacità di intervenire è come lottare contro i mulini a vento di comune memoria.

È facilmente comprensibile come disperdere inutilmente le nostre energie per un qualcosa che ci sfugge e si rafforza, per il quale non possiamo fare niente, non serve e ci fa stare ancora peggio, malissimo.

A volte è più utile saper accettare, lasciarsi portare, capire... e poi, in un secondo momento, mettere in atto solo quelle strategie che possano ottenere almeno un minimo miglioramento della nostra qualità di vita.

Questo modo di affrontare le piccole e grandi controversie può aiutarci a districare quel grande caleidoscopico groviglio che spesso ci avviluppa.

Questo avevo voglia di dirvi oggi, forse di dirvi di nuovo, perché lottare come il moscone sotto il bicchiere è qualcosa di inutile, che può fare impazzire.

È stato bello incontrarvi!
Tornate ancora qui sulla panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!



Published: martedì 22 novembre 2016

giovedì 17 novembre 2016

Caleidoscopico groviglio.










Intorno alla panchina i pensieri si affollano quest'oggi. 
Sono tanti in un caleidoscopico groviglio.

Molte presenze evocano difficoltà quotidiane dalle quali fuggono...
Sono tante, sono inimmaginabili, sono molto pesanti...
C'è chi è disorientato, chi lotta con una malattia, chi perde memoria di ciò che fa, chi è nel mezzo di un dissesto finanziario...

Tutti cercano un attimo di calma, una riflessione consolatoria, una pausa di rigenerazione per recuperare energie.

Si avvicinano lentamente.

Intorno alla panchina la luce è più chiara...
I colori si accendono, mentre si diffondono intorno...
Una carezza di luce attraversa leggera le anime belle in cerca di pace...
Semplici parole, pensieri leggeri che conducono per mano lontano dal dolore.

Insieme le cose si vedono diversamente...
La realtà si ristruttura.
Per un attimo ci si sente più leggeri...
Per un attimo si torna a sperare.

Tornate ancora sulla panchina!




Published: giovedì 17 novembre 2016

martedì 15 novembre 2016

Guarda che luna!








Guarda che lunaaa!
Senti che poesia?
Respiriamola a pieni polmoni!

Intorno alla panchina le emozioni si diffondono in un crescendo...
Questa luna è così importante che ricopre quasi completamente il nostro orizzonte...
Inargenta la chioma maestosa di alberi che emergono direttamente da un quadro impressionista...
Fluidifica lo spazio...
Ammicca sorniona, Casta Diva che ci parla dai tempi dei tempi...

Luna, o Luna... che accarezzi le maree, che baci la vita nuova che arriva sulla Terra, tu, poetica Luna amica degli amanti, illumini discreta il buio della notte, rischiari la strada all'impaurito viandante...

L'ululato terrificante dei lupi, il monotono verso del gufo, lo scomposto muoversi di fronde minacciose, s'ingentiliscono a un tratto all'argentea tua luce... sollievo divino per l'uomo così solo nell'attesa del giorno...

Sulla panchina la luna sorge sempre, presenza amica che non si risparmia se ci fermiamo un attimo a guardarla... non ogni sessantotto anni, non una volta nella vita, ma sempre ogni volta che la Casta Diva ripercorre l'usitato sentiero.

È straordinario fermarsi un po' qui intorno alla panchina!
Fermati viandante, cogli dolcemente l'attimo!




Published: martedì 15 novembre 2016

domenica 13 novembre 2016

Di nuovo insieme









Oh, bene!
Finalmente posso di nuovo comunicare con voi.

Sono stata a lungo seduta, qui, senza riuscire ad entrare in comunicazione con chi si avvicinava curioso a piccoli passi.

Infatti il maltempo aveva fatto in modo che intorno alla nostra luminosa panchina si formasse una bolla, trasparente sì, ma che non faceva passare né i pensieri né le parole.
Tutto questo mi è davvero dispiaciuto molto, ma per fortuna ora siamo di nuovo insieme.

Posso dire che io ho continuato a bearmi di parole, di suoni e di accenti, che vengono da lontano nel tempo.
Spero che anche voi abbiate fatto altrettanto.

Allo scoppio dell'inopportuna bolla, sono rimasta piacevolmente sorpresa di aver trovato alcuni vostri commenti e nuovi input.

A proposito di novità, vi segnalo la prosecuzione del racconto scritto a più mani che troverete nella pagina “Insieme  -  Creiamo una storia? 3”, la storia un po’ fantasy di Giada.
Trovo questo racconto sempre più interessante e guardo avanti con curiosità, cercando di capire dove potrà andare a parare.

Troverete, poi, aggiunti oggi, ancora altri nuovi giochini ritmici per i bimbi:  ce ne sono per memorizzare le vocali, i nomi delle dita della mano, i numeri… (v. “Filastrocche – Nursery Rhymes”).

Continuiamo a stare insieme, continuiamo a far vivere la panchina!
Vi aspetto!





Published: domenica 13 novembre 2016

domenica 6 novembre 2016

Giocare e conoscere









Buongiorno, amici de "La Panchina "!

Che dirvi?
Continua a piovere intorno alla nostra panchina... e che pioggia!
Una pioggia incessante, prepotente, violenta a volte, rossa della sabbia del deserto...
Ha formato laghi artificiali nei giardini della città, minaccia molte case in cui si imbatte...

Per fortuna, sulla panchina come al solito c'è luce...  e poi suoni, colori, calma e meditazione...
Accomodatevi pure in questa festa di parole!

È bello stare insieme... scambiarci emozioni, sensazioni, pensieri e, perché no, anche informazioni!

Vi segnalo la pagina "Ricordi  - Spunti educativi psico-relazionali e pedagogico-didattici 14", che potrà stimolare insegnanti, genitori, nonni, ma anche tutte le persone curiose.

Per giocare  un po' ci sono sempre le "Filastrocche - Nursery Rhymes".

Non tralasciate la pagina per diventare protagonisti: "Insieme - Rime e Nonsense 6" vi invita a cimentarvi nell'assurdo e negli scherzi di rime.
Spero vi siano gradite! Buona lettura!

Tornate ancora sulla panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io vi aspetto qui, come sempre!




Published: domenica 6 novembre 2016

sabato 5 novembre 2016

Ristrutturare









Oh, che pioggia!

Intorno alla panchina è tutto uno scrosciare, un alternarsi di elementi che sembrano voler fagocitare la terra.

In un buio quasi irreale, la pioggia scroscia impetuosa sui tetti di cotto della città, dilava i muri annosi che riacquistano spessore, inargenta le stradine e le piazze, disegna una musica complessa che supera di gran lunga quella che compositori magistrali hanno a lungo tentato di riprodurre. Ecco il brontolio del tuono...

Intorno cade copiosa la pioggia, ma non bagna la nostra panchina.
Qui c'è luce vaporosa, batuffoli di giallo e di rosa che si compenetrano.
In un attimo il pensiero corre sui libri di scuola.
È quasi inevitabile accogliere le "tamerici salmastre ed arse" che la memoria di D'Annunzio ci rimanda, con tutto il fascino che viene dal tempo lontano, con la nostalgia di ciò che si è vissuto, con un'armonia che forse allora non avevamo colto.

Semplicemente... la pioggia è ora scomparsa, più non scende con impeto inquietante.
Questa luce è adesso sempre più intensa, protettiva e rasserenante, sempre più calda al cuore.

Ecco, solo entrare nella poesia per un collegamento fortuito, ha completamente cambiato l'atmosfera intorno a noi.
Il mondo delle parole è stato in grado di spalancare una magica porta, di introdurci in un altrove sicuro dove i pensieri diventano limpidi, puri, si guardano allo specchio e gioiscono nel coagularsi in immagini.

Basta davvero poco a ristrutturare una realta negativa che ci opprime, in un'altra più gestibile e gradevole. In questo caso, perdersi nei versi di un testo poetico in cui ci siamo imbattuti nella nostra vita.
Imparare a farlo, ci offre un utile strumento per superare l'ansia che a volte ci opprime.
Per approfondire, vi segnalo "Ricordi - Spunti educativi psico-relazionali  e pedagogico-didattici 13 - Interdisciplinarità", parte finale.

Anche la pioggia può avere il suo fascino.
Vi aspetto!
Tornate ancora qui, sulla panchina!
Published: sabato 5 novembre 2016

venerdì 4 novembre 2016

Senza spazio, senza tempo








Ciao!
Che bello entrare nell'aria rarefatta senza spazio e senza tempo de "La Panchina "!
Qui ogni cosa è più semplice, ogni cosa è possibile.

Anche se tutto decide di andare storto, qui tutto si ferma.
Per un po' solo luci e suoni ameni ti circondano, un minuto come un'eternità.
Ogni tensione si placa, mentre il tuo io ritorna alla vita profonda, quella che profuma di eternità.
Mente e cuore battono all'unisono ora e sai che questo tempo è speso bene.

Il ritorno alla realtà è di nuovo sfumato di leggerezza.
Sarà  per questo che vedo sempre in rosa?

In ogni caso ho pubblicato una breve poesia consolatoria, per chi di voi volesse dare una sbirciatina (v. "Poesia - Altalena di vita") ed aggiunto nuove filastrocche a "Filastrocche - Nursery Rhymes".

Buon divertimento... e tornate ancora sulla panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!



Published: venerdì 4 novembre 2016

mercoledì 2 novembre 2016

2 novembre









Eccomi qui sulla panchina per un nuovo momento da trascorrere con voi!
Mi piace essere qui.

Oggi sono davvero tante le presenze che avverto intorno a me...
Sopra le altre più  terrene, oggi sono i ricordi che si affollano per emergere e che, infatti, si vanno pian piano connotando.
Sono le care presenze della mia vita che tornano, entità di luce purissima, che emergono insieme a rischiarare l'orizzonte.
Non c'è tristezza in questo, non c'è dolore.
Solo poesia e luci vive che consolano.

E mi sento di nuovo bambina, mente romantica aperta al sogno.
Respiro a pieni polmoni l'energia che brilla viva a dispetto della pioggia.
Mille idee prendono forma in una frazione di secondo.
Piene di vita che vuole agire, si intrecciano e si confondono, si fermano e si evolvono, in un'esperienza straordinaria di luce.

E mi sento di nuovo bambina, mente romantica aperta al sogno.
Sulla seggioletta di legno, laccata di verde, guardò giù dalla finestra la strada argentea di pioggia.
Canticchio una filastrocca e mi perdo in un mondo fantastico.

Sì, ho deciso.
Oggi voglio regalare a tutti voi intorno alla panchina un momento di gioco, un'allegra filastrocca per sorridere e per far sorridere i vostri bambini (v. "Filastrocche - Nursery Rhymes").

Grazie per aver condiviso con me qualche considerazione semiseria in libertà.
A presto... Io vi aspetto, sempre qui, qui sulla panchina.









Filastrocca di casa mia



Filastrocca di casa mia
 tutti i guai  si porta via,
Con  il ritmo, quasi un canto,
rende allegro tutto quanto.

Con i suoni ripetuti
Fa cessare gli sternuti,
Con le rime in girotondo
porta in casa tutto il mondo,
con parole e paroline
rende allegre le mattine,
Con immagini da sogno
Rende lieve ogni bisogno,
Col sorriso sulla bocca
Un bacino te lo scocca.

Filastrocca di casa mia
 tutti i guai  si porta via,
e  tra il poetico e l’assurdo,
nella gioia e in allegria
ogni tedio caccia via.

Published: mercoledì 2 novembre 2016

lunedì 31 ottobre 2016

Filosofeggiando










Eccoci ancora, qui sulla panchina.
È bello percepire la vostra discreta presenza... mentre il sole filtra gradevole in tutta la sua potenza energetica.

Oggi mi sono trovata a mettere a fuoco ancora una volta l'importanza di vivere un po'... filosofeggiando.

Non spaventiamoci per questa parola così lunga e apparentemente difficile.
Filosofeggiando vuol stare semplicemente per utilizzare sistematicamente il pensiero, le idee, per osservare ciò che accade intorno a noi senza vivere passivamente,  per riflettere su ciò che facciamo e imparare a fare scelte oculate.

Sono sempre le parole che ci aiutano.
Sì, le parole... perché, per formulare pensieri ed esprimersi, ci occorrono le parole.

Pietro (v. "Racconti brevi - Dilemma") agisce inizialmente senza riflettere.
Si lascia portare dagli eventi come cosa inanimata.
Non riesce a scavare bene dentro di sé per capire cosa gli accade, cosa sente e cosa vuole... e finisce con il soffrire e far soffrire.
Solo dopo molti giorni, mesi o forse anni, riesce finalmente a guardare senza paure dentro la sua anima.
Non a caso riesce a farlo a contatto con la natura,  lontano dal frastuono del mondo, quando finalmente si ferma e torna a concentrarsi sulle sue sensazioni e sui suoi pensieri più reconditi.

Filosofeggiare, quindi, ci aiuta a conoscere e a conoscersi, a soffrire e far soffrire di meno, a vedere maggiormente la luce del sole e non le ombre del buio che sono spesso immaginarie.

Mi piace condividere queste riflessioni con voi, qui intorno alla panchina.
Grazie per esserci.

Tornate ancora!
Io vi aspetto, sempre qui, sulla panchina.


❤❤❤





Published: lunedì 31 ottobre 2016

domenica 30 ottobre 2016

Avanti ancora










Buongiorno!

Anche oggi la panchina ha tremato.
La terra brontola ancora aggressiva.
Diffonde panico e disagio tra gli umani...
Intanto, il cielo sopra di noi è di un azzurro davvero sconcertante e il sole splende come sempre.

Coraggio...
Alziamo gli occhi e perdiamoci nell'azzurro...
La Natura è sempre più forte di noi, sia che essa sia benigna sia che ci si mostri maligna nella sua forma più terribile...

Sento alcune presenze vicine anche questa mattina...
Per voi e per tutti quelli che vogliono trovare un po' di serenità, vi segnalo la pubblicazione di un semplice raccontino che illustra un momento bello di vita (v. "La gatta" in Pets and Animals) e pochi versi che riflettono sulla serenità che dà lo stare insieme (v. "Poesia - Separazione").

Rimanete qui con me.
Sulla panchina le tensioni si sciolgono un po' e si rimane dentro l'azzurro.



Published: domenica 30 ottobre 2016

giovedì 27 ottobre 2016

Che sussulti!









Che sussulti!
La panchina ha ballato impotente...
La Natura ha mostrato ancora una volta i suoi muscoli.
Ha scatenato la sua forza primordiale e terribile che lascia senza parole.
Terrorizza uomini e cose.

Improbabili nuvole rosse di sabbia si accavallano da ore colorando il buio usuale. Satura l'aria umida ci avviluppa da giorni. Rende strano e difficoltoso il respiro.
La nebbia lattiginosa confonde a tratti ogni cosa.
Scrosci di pioggia violenti e improvvisi creano piccole isole in cui sei in balia degli elementi.
L'atmosfera è davvero surreale.
Forse sono finita in un quadro o, forse, in un sogno che si è infilato nel fantasy... presagi, timori... ma anche un fascino che non so spiegare.

E adesso la terra trema con tutta la sua forza di vita primordiale che pretende di uscire allo scoperto.
La grande energia non vuole più celarsi laggiù, ha bisogno di manifestarsi ai piccoli uomini, ai piccoli uomini distratti dal nulla, che si affaticano a riempire la vita di parole ed azioni meccaniche, reiterate all'infinito, sentite superficialmente e mai approfondite.
Ora tutto si è fermato, tutto si è azzerato di fronte a questa forza che è altro da noi.

Sono attimi, solo pochi terribili attimi, che niente lasciano immodificato... edifici, monumenti, paesi, montagne, strade... e la vita di tutti noi.

Per fortuna i pensieri tornano presto a volare. Si ricomincia, si progetta, si spera, si guarda in qualche modo di andare avanti.
La panchina adesso si è fermata.
Si avverte l'alba di un nuovo giorno.
C'è un po' più di luce dietro le nuvole residue...
Adesso intorno alla panchina è tornato l'azzurro...
La Natura è di nuovo benigna.



Published: giovedì 27 ottobre 2016

mercoledì 26 ottobre 2016

Panchine








In questi giorni di fine settimana, a presenze intermittenti intorno alla panchina virtuale hanno fatto da contraltare molte presenze nella realtà concreta della vita.
L'occasione di interagire dal vero è stata ghiotta per allenare ancora una volta i muscoli della mente e del cuore.

Mentre servivo intingoli gustosi, infatti, stimolata da stralci di conversazione e da qualche  messaggio sul cellulare, riflettevo su quanto sia complicato trovare un equilibrio interiore, su quanto ogni piccolo cambiamento nella routine quotidiana non sia indolore, su quanto sarebbe importante avere dei piccoli strumenti, seppure imperfetti, cui ricorrere all'occorrenza.

Voi che leggete avrete certamente sperimentato come la vita proceda per fasi più o meno lunghe, alcune delineate dalla società, altre da ciò che ci accade o comunque semplicemente dal tempo che inesorabilmente passa e va.

Quasi subito dopo aver trovato un piccolo equilibrio appena venuto al mondo, il piccolo si trova ad affrontare la nascita di uno o piu fratelllini (v. Edu - Il nuovo nato, Edu - Con il nuovo nato 1 e 2).

Poi, a tamburo battente, incontra il nido o la scuola materna. Lì un bimbo deve affrontare uno sforzo davvero grande per adattarsi ad un ambiente nuovo e molto complesso, per superare paure e ansie, per inserirsi in relazioni sufficientemente gratificanti.

Su questa linea evolutiva  i nodi che dovrà sciogliere a seguire, saranno quelli posti dalla scuola dell'obbligo fino ai quattordici anni per quanto riguarda gli apprendimenti e l'inserimento nel gruppo dei pari dentro e fuori dell'ambiente scolastico.

Inutile ribadire quanto sia importante che in questo cammino, accanto ad inevitabili esperienze più o meno ansiogene e frustranti, si incontrino esperienze positive e sufficientemente gratificanti che consentano di raggiungere un buon equilibrio personale.
È indispensabile sviluppare, infatti, autocontrollo e fiducia nelle proprie capacità.

In questo percorso l'ambiente scolastico e quello familiare sono generalmente accoglienti e protettivi. E questo è un bene.
Può accadere, però, che a volte lo siano anche troppo.
Infatti, il difficile è proprio trovare il giusto equilibrio tra non lasciare solo il bambino e il renderlo autonomo e forte.

Ancora una volta sottolineo come educare sia un fatto non facile di cui si deve essere consapevoli dal momento stesso in cui il bimbo nasce.
Andare per prove ed errori non sempre paga, anche se l'esperienza costruisce il sapere.

Il primo vero grande trauma il ragazzo lo incontra quando accede alla scuola secondaria.
Qui l'ambiente di apprendimento e delle relazioni cambia completamente. L'individuo si sente solo, spesso disorientato, in quanto deve comprendere, scegliere, atteggiarsi, agire... completamente da solo.

Gli insegnanti parlano un linguaggio difficile e più freddo, gli amici vanno di nuovo scelti e non sono sempre così disponibili, la famiglia non sa bene cosa fare.
Sa solo che sa tutto quello che c'è da sapere, che il proprio figlio è il migliore e non è possibile che la scuola non lo capisca.
La colpa delle difficoltà sono sicuramente esterne, imputabili a insegnanti e alla società in generale.
E qui si avvia un processo distorto che non aiuta proprio nessuno.

In realtà, i genitori dovrebbe scoprire il prima possibile che non si può plasmare il proprio figlio solo con la propria buona volontà.
Fare ed intervenire molto non vuol dire necessariamente fare meglio.
Proteggere e difendere troppo non rende forte il proprio figlio.

È  lo studente che deve adattarsi al mondo:
- cercare di capire cosa si vuole da lui,
- cercare di verificare cosa è sbagliato nelle risposte che dà,
- imparare a porre domande
- riprovare se il primo tentativo è sbagliato,
- trasformare l'insuccesso in esperienza,
- lottare per i propri obiettivi,
- imparare a mettersi "nei panni di".

Tutti questi aspetti andrebbero sviluppati fin dalla più tenera età e potrebbero costituire utili strumenti per affrontare ogni fase della vita.


(continua)



Published: mercoledì 26 ottobre 2016

venerdì 21 ottobre 2016

Ancora insieme








Oh, eccomi qui sulla nostra panchina!
Sentivo tanto la vostra mancanza...
Finalmente sono di nuovo qui...

Oggi pioviggina sulle nostre parole, ma nel cuore c'è luce chiara e molta serenità.
Lo spazio del silenzio è qualcosa di grandioso.
Mi riporta in un ventre di benessere al confine della realtà.
Qui non ho più peso... non ho dimensioni... supero le barriere che costringono entro confini angusti... mi unisco ad una vita altra che si compenetra nell'essenza più pura...
Sono solo pensiero, astratto pensiero senza forma.
Sono idee... idee appena delineate... idee che nascono mentre si accavallano e si perdono una nell'altra per sparire subito dopo.
Sono puro pensiero in piena libertà di percepire il brusio silenzioso dell'universo, di cogliere i guizzi di luce che nascono e muoiono insieme nello stesso brevissimo tempo, luce io stessa protesa verso l'inimmaginabile universo.
Pochi attimi, qui sulla panchina, bastano a ricaricarmi di energia.
Sento che anche voi, insieme a me, avete mutato la vostra espressione... I muscoli tesi si sono ora rilassati, il respiro è leggero come quello di un bimbo,  il volto  atteggiato al sorriso.

Grazie di avermi fatto compagnia qui sulla panchina!
Adesso siamo pronti a riprendere il cammino usuale... anche il mondo reale ci appare meno grigio e dietro la pioggia filtra già una confortevole luce.

Tornate ancora qui sulla panchina!




Published: venerdì 21 ottobre 2016

giovedì 13 ottobre 2016

Zucchero e caffè










❤❤❤


Che energie positive avverto oggi intorno alla panchina!

Il cielo è piuttosto grigio in verità, tuttavia ciò che emerge luminoso davanti ai miei occhi, e che mi entra immediatamente nella mente e nel cuore, sono tante immagini di volti, volti sereni e sorridenti…

Sono per lo più volti di donne.
Dalle confuse ed indistinte immagini maschili sale in primo piano il volto e la figura di un solo uomo.
È calmo, ma serio.
Alza lo sguardo per un attimo dal suo giornale poi torna ad occuparsi dell’articolo che sta leggendo.

I volti femminili, invece, sono sorridenti e smaglianti.
Numerosi e variegati, si alternano nell’illuminare l’atmosfera tranquillizzante che si va sempre meglio delineando.
C’è comunicazione oggi, se pure senza troppe parole.
Una linfa vitale serpeggia per uscire allo scoperto, alla vita.

Il tavolino di un bar, profumo di zucchero e caffè, tintinnio di cucchiaini nella tazza, un fregio bianco con un piccolo stemma rosso sopra l’architrave della porta modesta.
Due ragazzi stranieri si sorridono osservando.
Intorno chiacchiericcio sommesso,  qualche risatina argentina.
Una ragazzina ritira le tazze e pulisce il tavolo silenziosa. Esprime disponibilità e dolcezza.

Più vicino, molto nitido, il profilo regale di  una donna.
Riccetti corti brizzolati e occhi cerulei. Purezza d’animo e bellezza che in questo momento mi inondano, sguardo radioso che comunque sorride alla vita.
Lontani, qui è ora, le paure infernali, i fastidi e il dolore che pure io so lei conosce.

Non è poi così difficile trasformare il grigio del cielo in una luce consolatoria, almeno per qualche tempo.
Stare insieme fa scattare l’interruttore.
Sì, tira fuori dal profondo nuove potenzialità di reazione consolatoria ed appagante.

Intanto anche l’uomo si è avvicinato mentalmente a questa serenità che galleggia nell’aria rarefatta della mattina.
Ha girato la sedia e si guarda intorno con occhi decisamente più leggeri.

Grazie, per essere così tanti, insieme a me sulla panchina!
Tornate ancora! Vi aspetto.


❤❤❤




Published: giovedì 13 ottobre 2016

lunedì 3 ottobre 2016

Bianco o nero












Salve, amici carissimi della panchina!
Stare qui con voi oggi è particolarmente gradevole.
Fino a poco fa qualche nuvola limitava l'orizzonte.
Niente paura - ho pensato - in fondo non sono che alcune gocce di acqua che si sono messe insieme ma non comunicano...  poche gocce che non possono avere il potere di rattristarci.

Non ho fatto in tempo a sedermi sulla panchina che le nubi si sono dissolte.
L'accordo è stato trovato.
Una bellissima luce filtra adesso tutto intorno.
Insieme alla vostra presenza, indefinita ma molto concreta, questa luminosità mi entra nell'anima corroborante.
Mi riconferma che vivere l'attimo è sempre una filosofia amica, una filosofia che riempie la vita di possibilità.

In questo momento di relax, di concentrazione sui pensieri e sulle parole, vorrei riflettere con voi su qualcosa che mi gira nella testa da un po' di tempo.  
Ho notato, ancora una volta, come possa essere doloroso assumere atteggiamenti categorici, semplificare tutto in quell'ipnotico alternarsi di bianco e nero, che non porta da nessuna parte.

C'è di più.  Spesso questo atteggiamento è accompagnato dalla convinzione di dover dirigere le azioni di chi ci sta vicino, secondo un lungo elenco di regole inamovibili.

Volere questo ed agire perché gli altri facciano come noi desideriamo, spesso per calmare la nostra tensione e risolvere i nostri problemi, è deleterio per chi ci circonda e, soprattutto, per noi stessi.
Infatti, quasi sempre non ci conduce ad una soluzione né a una gratificazione.

Perché non provare, invece, a metterci nei panni degli altri?
Forse scopriremmo molte cose interessanti.
Non sempre questi non vogliono. Spesso non sanno come fare, non ci riescono, soffrono più di noi, mentre noi aumentiamo il loro dolore con il nostro atteggiamento direttivo e pressante.

Uno di voi mi raccantava un suo problema qualche tempo fa, insistendo su espressioni come queste: "Devono fare così... ne hanno il dovere.... sono loro che devono...".
A seguire, manifestazione di sentimenti di delusione, tristezza, sconforto, frustrazione, in un loop di discorsi ripetuti in fotocopia.

L'evidenza dell'inutilità del ragionamento veniva dimostrata nel momento stesso in cui ne veniva affermata l'utilità, visto che dopo tanti tentativi la situazione problematica era esattamente quella iniziale.

Eppure, quando si è presi in questo vortice, non ci si accorge che siamo noi stessi la causa di tanto dolore.

In questo momento di silenzio e di concentrazione, direi di  beatitudine, qui intorno alla panchina, perché  non provare a ristrutturare il nostro modo di ragionare in uno che ci sia più utile e che ci faccia stare un pochino meglio?

Io credo che si debba ripartire sempre e soltanto da noi stessi.
In una situazione difficile ci dobbiamo chiedere cosa possiamo fare noi, perché è solo in questo ambito che possiamo apportare modifiche, agire, indurre un cambiamento.

Dovremmo darci peraltro degli obiettivi raggiungibili, non rincorrere traguardi troppo ambiziosi o fuori della realtà.
E importante anche limitare il nostro senso del dovere e  i nostri sensi di colpa che ne scaturiscono, perché  purtoppo non possiamo risolvere tutto quello che ci si presenta. Alcune cose non dipendono dalla nostra volontà e vanno accettate poiché non è produttivo lottare contro i mulini a vento.

Il distruggere noi stessi per aiutare gli altri non giova a chi ha la necessità di essere aiutato. Quindi non dobbiamo mai dimenticare di lasciare un angolino di pace per noi, un angolino di cura personale della nostra vita interiore, per recuperare energie, prima di tornare ad occuparci degli alfri.

Disquisire con voi mi ha ritemprato.  Quale potere hanno le parole!
Dite pure la vostra! Confrontiamoci su questo e su altri argomenti!

So che, forse, mi sono ripetuta, che probabilmente abbiamo parlato di questo già in altre occasioni, tuttavia non ho potuto farne a meno, vedendo quanto tale atteggiamento sia diffuso e quanta sofferenza arrechi...

Spero con il cuore  che possa servire a qualcuno.

Tornate a farmi compagnia, qui, intorno alla panchina.
Vi aspetto!












Published: lunedì 3 ottobre 2016

domenica 25 settembre 2016

Il pacchetto









Che serenità si percepisce oggi sedendosi sulla panchina!

Si respira un'atmosfera particolarmente rilassalta, un'atmosfera di festa.
Il sole ghermisce gradualmente la città, un sole acquerellato di settembre, delicato.
I suoni sono attutiti. I rumori abituali tacciono.
Qualche passante isolato percorre lentamente le viuzze.
Una voce di donna sale solitaria verso il cielo.
Sì perde nell'azzurro lieve del mattino.

Ora giunge il suono attutito di una campana.
Proviene da una campanile lontano.
Dalle sfumature di rosa del mattino che mi circondano , ecco emergere alcuni di voi che si avvicinano in punta di piedi.

In questo mondo incantato, che sembra promettere tutto, i pensieri prendono vita facilmente.
Le parole si affollano nella mente finanche a rincorrersi come fossero folletti, compongono frasi, scrivono storie, regalano riflessioni che illuminano il grigio in agguato.

Ho atteso a lungo che qualcuno di voi completasse il racconto a più  mani "Il pacchetto".
Nessuno, però, si è fatto avanti.

Così, ieri ho deciso di concluderlo io.
Inutile dire che spero che la mia conclusione vi piaccia.
Ricordate, comunque, che, se vi va, potreste sempre scriverne un'altra, altre due o altre tre...
Questo è il bello delle parole. Ci possono permettere di tutto, non c'è bisogno di lesinare. Anzi, più ce ne sono meglio è per noi e per la nostra mente.

Trovo che questa storia si dipani con garbo e suspense, mantenendo vivo l'interesse del lettore fino alla fine. A me piace molto e a voi?
Dite la vostra.
La troverete nella pagina "Insieme - Creiamo una storia? 2".

Noterete che ne propongo subito una nuova. La potrete continuare nella pagina "Insieme - Creiamo una storia? 3".

Tornate ancora qui sulla panchina, in mezzo alle parole, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!






Published: domenica 25 settembre 2016

venerdì 23 settembre 2016

Esprimersi, scrivere, giocare










Oggi, seduta sulla panchina, avverto come al solito tante presenze.
Mi colpisce, però, il silenzio.
Invece, sarebbe bello sentire la loro voce, le loro emozioni, la loro ironia...

Proverò a fare un invito più concreto.

Per chi vuole giocare con le parole e rilassarsi un po', vorrei proporre una nuova filastrocca da scrivere a più mani.
La troverete nella pagina "Insieme - Rime e Nonsense 5".

Torno a ripetere che mi piacerebbe incontrare tanti di voi e giocare finalmente una bella partita.
Non amo troppo fare i solitari...
E senza la vostra partecipazione il gioco non sarebbe gustoso.
Questa volta,  allora, vi aspetto numerosi!

Cosa posso fare ancora per convincervi?

Ho notato che pochi di voi si avventurano in questi giochi di parole... forse perché sembrano insipidi o poco utili?

In realtà, fin dai tempi dei tempi, l'uomo ha sempre giocato con le parole e con le rime, per divertimento, ma anche per alleviare la dura fatica.
Basti pensare agli stornelli, ai canti di lavoro...

E chi non ricorda i canti improvvisati in occasione di feste sull'aia?

Vorrei fare un esempio per tutti, con la prima cosa che mi viene in mente.

Ricordo che i contadini, già da tempi lontanissimi, erano soliti inventare lì per lì versi e rime che si scambiavano sotto forma di dialogo cantato da un campo all'altro, mentre attendevano ai loro faticosi lavori.

In un canto di maggio in Umbria, cantavano così:

🐥 Sta su bellina che l'è bello e giorno / le gallinelle per la strada vanno....

Dall'altro campo  si improvvisava una risposta o una continuazione qualsiasi.
Per es. avrebbero potuto cantare:

🐦 Io mi son svegliata con il sole / e ho già raccolto fresche le viole...

E avanti in questo modo, finché potevano e riuscivano a proseguire.

Ecco così sconfitta la solitudine imposta dalla distanza.
Ecco come creare una bellissima e poetica forma di comunicazione alternativa!

Con questo, mi piacerebbe riuscire a trasmettere il messaggio che giocare con le parole non è affatto ridicolo, anzi può grandemente aiutare ad allenare i muscoli della mente e del cuore.

Vi aspetto!








Published: venerdì 23 settembre 2016

mercoledì 21 settembre 2016

Istruzioni per l'uso del blog










Eccomi finalmente qui con voi sulla panchina!
C'è silenzio e calma qui intorno.
Sale alle narici un odore delicato di terra umida.
Un brontolio lontano annuncia la pioggia del primo giorno d'autunno.

In questo bel rilassamento naturale, i pensieri e le idee emergono con chiarezza.

Siete sempre tanti ad avvicinarvi alla nostra panchina.
Sento la vostra presenza affettuosa e ne sono molto contenta!

Tuttavia, mi sovviene alla mente anche quanto mi è stato detto a voce recentemente da un paio di persone.
Infatti, mi è stato segnalato che, nell'accedere ai contenuti del blog, ci si può trovare disorientati su come procedere.

Allora, forse è meglio che provi a chiarire alcuni punti.
Spero di riuscirci e di facilitare il più possibile l'accesso di tutti alla nostra panchina.

Dunque...






✔ Cosa puoi fare su La Panchina



🔼 Potresti incontrare persone interessate a cose diverse da quelle che ti propone solitamente chi ti circonda o facebook o la tv.


🔼 Sicuramente incontrerai La Panchina
  • che propone le sue riflessioni e i suoi scritti,
  • che cercherà di instaurare con te un dialogo costruttivo ed emozionante, 
  • che stimola riflessioni in campi diversi, con linguaggi diversi, in atmosfere diverse.

🔼 Soprattutto potresti contribuire a costruire questo nuovo contesto,
  • scrivendo un commento alle pagine che leggi : mi piace/non piace perché,  ho provato sentimenti/emozioni/sensazioni, credo/penso che….
  • proponendo nei commenti, o nella pagina specifica “Thinking Room”, altri argomenti da trattare, 
  • elaborando le storie a più mani che La Panchina propone.
  • Continuando le filastrocche/nonsense con cui La Panchina ti invita a giocare
  • Le proposte de La Panchina.






✔ Come orientarti su La Panchina 



* Queste sono le sezioni in cui puoi entrare:

1.  Post
  • Per comunicare pensieri, riflessioni, emozioni
  • Per indirizzare nelle varie pagine e dare informazioni
  • Per segnalare le pagine appena pubblicate.
  • N. B. Puoi trovare tutti i post pubblicati, sfogliando le pagine indicate nei cerchietti neri che trovi sotto la prima schermata dei post stessi.

2. Fiabe - Una fiaba per sognare
  • per riscoprire il piacere del linguaggio delle fiabe,
  • per tornare bambini, ma non poi tanto,
  • per riscoprirne i simboli, le metafore, le emozioni,
  • per imparare a raccontarle ai propri bambini in modo più consapevole.

3. Poetar m’è caro
  • Per introdurre al linguaggio poetico.
  • Per leggere semplici riflessioni ed emozioni de La Panchina, proposte con immagini poetiche, similitudini, qualche semplice rima.
  • Per giocare con emozioni profonde cui non siamo più molto abituati.

4. Ricordi - Spunti educativi...
  • Per far emergere tecniche pedagogico-didattiche e psico-relazionali da esperienze realizzate.
  • Per confrontare la scuola di ieri e quella di oggi.

5. Edu
  • Per promuovere un dibattito in campo educativo.
  • Per rispondere alla domanda di genitori, insegnanti e chiunque sia interessato a questo ambito.
  • Per entrare in argomento attraverso un racconto semplice e gradevole.
  • Per appassionarsi all’educazione.

6.  Edu - Pillole
  • Per riflettere su situazioni educative specifiche.
  • Per confrontarsi su cosa è possibile fare e sul come.
  • Per individuare possibili soluzioni.

7.  Pets and Animals
  • Storie ed osservazioni sugli animali.

8.  Angoli
  • Per vedere con occhi diversi i luoghi che sono intorno a noi.

9. Insieme
  • Creiamo una storia - Per scrivere una storia insieme.
  • Rime e Nonsense - Per giocare insieme con le parole,  i suoni e le rime.
  • Thinking Room - Per scrivere in libertà di qualsiasi cosa, per introdurre argomenti da discutere e approfondire, per liberare le emozioni.

10. Perché siamo qui
  • Per capire le finalità che il blog si prefigge.



Spero che queste note siano utili e che presto molti di voi tentino l'avventura di giocare con le parole anche scritte.

Tornate ancora a sedervi qui sulla panchina!



Published: mercoledì 21 settembre 2016

martedì 20 settembre 2016

Il fenicottero









Mentre settembre si srotola velocemente, intorno alla panchina la luce dorata del sole si alterna all'argento della pioggia ormai quasi autunnale.

È  bello respirare l'odore della città appena lavata.
Entusiasmante è perdersi dietro i due opposti arcobaleni gemelli
Ecco, ora essi si intrecciano... formano un semicerchio perfetto di luci sfumate.


Che colori romantici!
Ci ammaliano piano piano...
Ci invitano a salire in alto, sempre più in alto, verso l'orizzonte...

Laggiù, sulla spiaggia, elegante il fenicottero incede sicuro.
Si riposa nel mezzo del suo lungo viaggio.
Non si cura di chi da lontano lo osserva incantato.
È in cerca di cibo.
Presto dovrà ripartire ed ha bisogno di rimettersi in forma.

Inevitabile è pensare alla piccola Alice che ama gli animaletti e si perde sovente nel mondo della fantasia.
A lei piacerebbe di sicuro.

Infatti la vedo già avvicinarsi in lontananza.
Sorride e canta mentre avanza.
Ora entra sorridendo in una pagina fitta fitta di parole.

Non vedo tra tante la parola fenicottero... ma c'è sicuramente un gatto morbidone e una ranocchietta che salta tra l'erbetta.

Riuscite a scorgerli tra i colori dell'arcobaleno? Spero di sì!

Dunque entrate pure nelle pagine "Una storia per sognare - Alice e Morbidino, Drin drin, Alice e la rana salterella, Alice e il rinoceronte ".

Se le storie vi sono piaciute, ritornate ancora qui, sulla panchina!



Published: martedì 20 settembre 2016

lunedì 12 settembre 2016

Wow! Cinquemila!









Wow! Che bello!
Oggi la panchina gongola!
Oggi la panchina è davvero incontenibile!

Infatti, è  questo il momento di festeggiare alla grande.
Sì, oggi festeggiamo ben cinquemila pagine visitate!

Grazie per aver gironzolato intorno alla nostra panchina.
La vostra energia ha illuminato ogni angolo nascosto.
Insieme abbiamo respirato l'atmosfera rarefatta di parole e pensieri.
Insieme abbiamo fermato il tempo per qualche attimo.

Grazie, anime belle!
Tornate ancora sulla panchina!
È sempre bello sostare un poco qui.
È sempre appagante e consolatorio ritrovarci insieme, qui, nel mondo delle idee.


Published: lunedì 12 settembre 2016

domenica 11 settembre 2016

Realtà fantastiche













Realtà fantastiche



Intorno alla panchina le luci e i colori di settembre hanno risvegliato ricordi un po' impolverati.
Hanno richiamato al presente profonde sensazioni vissute sui libri, immaginate, abbellite dalla fantasia.

Infatti, ecco tornare alla mente le tipiche atmosfere inglesi, quelle impregnate di self control, di tè e piogge sottili, di solitari castelli e di mari in burrasca che si infrangono sulla grigia scogliera (v. "Poesia - Le bianche scogliere di Dover").
Così, intorno alla panchina il tempo è rimasto sospeso per un bellissimo ed emozionante lungo "attimo".

Tale è stata l'emozione di questo momento che non ho potuto fare a meno di tornare a riflettere sulla bellezza di costruire ricordi positivi, su quanto sia importante, in campo educativo, che fin da piccolissimi (bimbi prima, ragazzi e giovani più avanti) ci si perda in mondi lontani, in mondi immaginati attraverso le parole ascoltate, lette, rielaborate...

Questo oggi, forse, non si fa quasi più.
Si vive intensamente, troppo intensamente il presente, in scambi troppo ripetuti e sempre troppo uguali nei contenuti.
Non ci sono abbastanza occasioni per  liberare la fantasia e immaginare realtà lontane più ricche e appaganti di quelle concrete.

Pur amando tutto ciò che è nuovo e ci porta verso il futuro, a mio figlio augurerei di costruirsi molti di questi mervigliosi ricordi basati su emozioni e sogni, perché oltre a goderne al momento, potrà ritrovarli intatti, sempre freschi e vitali,  durante tutto il suo cammino di vita.

Direi che anche l'atmosfera di settembre ha il suo fascino... come tanti altri momenti del grigio quotidiano, se solo si impara a ben guardare.

Dunque, non dimentichiamo mai di allenare i muscoli della mente e del cuore!













Published: domenica 11 settembre 2016

giovedì 8 settembre 2016

Allenamento








Oggi non ho resistito!

Davanti alla panchina sentivo risuonare parole e ritmi, così ho deciso di portare un po' avanti il nuovo racconto a più mani,  "Il pacchetto".
Spero che questo sia per tutti voi un input stimolante a continuare!

Poi, perché  no, ho aggiunto qualche rima anche a "Rime e Nonsense".

Io ho respirato pienamente l'atmosfera gradevole che oggi permea la panchina.
Sole tiepido, calma rarefatta che sembra si possa toccare, qualche presenza amica... insomma una goduria!

Vi aspetto sempre qui sulla panchina, per un momento di vero relax e per allenare un po' anche la mente e il cuore!


Published: giovedì 8 settembre 2016

mercoledì 7 settembre 2016

Piccione o tortora?












Veloci si srotolano i giorni.
Già troppi sono quelli di settembre che hanno preso vita intorno alla nostra panchina.
In un battibaleno, a grandi falcate, forse anche con un po’ troppo impeto, sta arrivando l’autunno, con i suoi caldi meravigliosi colori.
Arriverà anche il cinque di ottobre, giorno magico per lei, come mi ha confessato una presenza piuttosto assidua qui sulla panchina…

Lo scorrere del tempo è qualcosa di magico, è vero.
Ha il suo fascino, ci ghermisce senza parere, ci irretisce  nelle sue morbide maglie.
A ben pensarci, però, mai ce ne chiede il permesso.
Anzi, sembra quasi volerci confondere, mentre corre via inarrestabile.

Era tanto che non incontravo una tortora.

Piccioni, sì, ovunque. Anche troppi.
Tronfi, impertinenti, sembrano anch’essi figli del nostro tempo.
Ricordo la bellezza del loro piumaggio, quei colori che si inargentavano alla luce e che mi intrigavano tanto da bambina.
Ricordo anche i loro occhi, un po’ acquosi,  ma tranquilli.
Mi osservavano a tratti mentre razzolavano in prossimità delle abitazioni alla ricerca di una briciola o di un semino.
Erano occhietti che tenevano gentilmente conto della mia presenza, in un‘armonia semplice e quotidiana.

Oggi i loro sguardi appaiono duri e prepotenti.
Atterrano indomiti sui tavolini dei bar per beccare una crosta di tramezzino appena appoggiato.
Ti fissano dal davanzale della finestra della tua cucina con una aggressività  e una cattiveria che ti costringono a cacciarli, a difenderti... ti sembra quasi di precipitare nel noto film di Hitchcock e credi di essere attaccata, avverti la necessità impellente di distruggerli, seguendo l’istinto primordiale che è in te e mai sopito del tutto..

Forse lo scorrere del tempo ha prodotto il cambiamento,  forse è stata l’azione dell’uomo... Chissà?!

Era tanto che non incontravo una tortora, dicevo.
Leggera, elegante, serena ha preso terra proprio davanti alla panchina, la lunga coda composta a smorzare il movimento.
Ha girato il capino verso di me e mi ha guardato amichevole, uno sguardo tenero, dolce, mite... intelligente.
Un’aura di calma e di serenità ha avvolto la panchina. In quell’attimo ho percepito tale un’emozione da valorizzare un’intera giornata.

Mi chiedo quante persone siano aduse a fermarsi un momento, per riempire di bellezza i milioni di attimi che si esauriscono così velocemente.
La loro rapidità è tale che pochi si avvedono di averli vissuti.
Nel correre frenetico, non hanno salvato niente di quel tempo anonimo, scialbo, di quel tempo che si è già esaurito.

Il pensiero è qualcosa di grandioso!
Ti apre ogni conoscenza, ogni riflessione.
Dà forma ad ogni sentimento, ad ogni emozione.
Controlla il tuo ritmo cardiaco e il funzionamento del tuo corpo.

Quello però che solo lui può fare, quello che lo rende davvero straordinario, è che può dilatare il tempo, accompagnandoti a vivere esperienze così stimolanti, così preziose, da stipare nella cassetta dei tesori.
È per questo che vi aspetto qui, sulla panchina.
È per questo che mi piace attendervi qui, nel silenzio e nell’atmosfera rarefatta che la circonda.
Costruiamo insieme pensieri importanti, fermiamo il tempo che scorre in un tempo altro, un tempo che ci consola e ci affascina!

La tortora leggera, elegante, serena e rasserenante, si è già allontanata con grazia usitata.

Poco più di una manciata di secondi si è fermata, un tempo invece così dilatato e prezioso nella mia mente e nel mio cuore, che ha dato senso a questo tempo, un tempo che è corso via velocissimo e già non c’è più.















Published: mercoledì 7 settembre 2016

sabato 3 settembre 2016

Settembre









Settembre



Settembre.
Intorno alla panchina si avverte qualcosa di nuovo.

Sembra quasi di udirne la voce sommessa,  una voce timida ancora, ma già decisa, quella che la vita ci rimanda.
Ancora una volta, un'altalena di emozioni ci raggiunge.

Variegate sono le sensazioni che ora  si addensano intorno al corpo e alla mente.
Ci riempiono ancora di luce e di gioia... ma ecco balenarci davanti agli occhi una pioggia che sembra insistente, la fiamma di un camino che crepita e ci conforta, una tisana profumata che fuma dentro la nostra tazza preferita...

Bello ancora il settembre!
Magnifico è viverlo insieme intorno alla panchina.


(v. "Poesia -  Luce di cristallo")



Published: sabato 3 settembre 2016

venerdì 2 settembre 2016

Ricordo








Oggi c'è un'atmosfera particolare intorno alla panchina, rarefatta sì, ma piena di luci, luci guizzanti, luci persistenti, luci che vanno e vengono. Sembra una festa...
Quella, poi, mi abbaglia con determinazione, mi gironzola intorno, mi fa l'occhiolino, mi irradia di energia come una carezza.

Tra il concreto e l'irreale, la riconosco per certo.
Nelle innumerevoli luci che si incontrano e si compenetrano, colgo chiaramente un'essenza senza età, un'essenza che trasemette mille emozioni ad un tempo e definisce mille tempi in un singolo attimo.

In questa danza di luce, una luminosità che fa arrestare il fiato, emerge su tutto un volto bambino, proprio quello che sorrideva complice alla bambina che ero.
Sorride.
Sorrido, io stessa luce per un attimo fugace.


(v. "Poesia - Ciao")



Published: venerdì 2 settembre 2016

giovedì 1 settembre 2016

Gabbiani









Mi sono appena seduta sulla panchina.

Mille pensieri si affollano ancora nella mia mente.
Mille parole danzano insieme per trovare la via d'uscita.

Sembrano gli elettroni che stupiscono la bimbetta con il loro insolito comportamento in un libro che leggevo tempo fa.
Come gli elettroni anche loro vogliono attraversare all'unisono la barriera, ma i pensieri e le parole non sono elettroni e non possono farlo.
È necessario definirli, metterli in ordine.

Intanto intorno alla panchina il rumore del mare si è  intensificato.
Ha riempito tutto intorno a me.
Mi trascina via con il suo sciabordio rinforzato dal vento, forse poco più di uno zefiro,  ma deciso a ghermirmi.

E, infatti, mi lascio abbracciare, mi lascio cullare, collaboro al ritmo della natura senza resistere.

Perché  contrastarlo?
So che il benessere si raggiunge solo permeando gli azzurri, bevendo gli aranci sfumati di giallo, i rossi e i bianchi di neve...

Così li rivedo, come già tante volte è accaduto. La scena è la stessa.
Eccoli là. Semplici gabbiani.
Semplici? Forse non proprio così semplici, perché anche loro parte integrante del grande mistero della natura.

(v. "Poesia - Gabbiani d'agosto")



Published: giovedì 1 settembre 2016

mercoledì 31 agosto 2016

Gocce








Il tempo scorre lento intorno alla panchina.
Inevitabilmente scorre.

Anche agosto volge al termine.

Si respira un'atmosfera umida, ma proprio per questo gradevole.
Invita alla calma, alla concentrazione, al pensiero, alla parola.

Percepisco numerose presenze intorno alla panchina .
Prediligono ascoltare, leggere. Poche si avventurano nel palesarsi.

È  comunque bellissimo avervi qui presenti.
Avverto la  vostra  voglia di esserci, le vostre aspettative positive, la vostra energia che sostiene la vita altra intorno alla nostra panchina.

Vi segnalo che, come avrete notato, vi è una nuova pagina in "Edu - Pillole".
Spero sia utile a genitori, insegnanti, educatori in  generale.

La storia a più mani è quasi conclusa.
Sarebbe bello se vi piacesse e risultasse stimolante.
Presto ne metteremo in cantiere un'altra, alla quale mi piacerebbe vedervi contribuire sempre più numerosi.

Per concludere oggi ho pubblicato anche una nuova poesia che auspico vi porti lontano nello spazio sognato.

Oggi intorno alla panchina ci sono gocce lucenti qua e là.
Si aggrappano sulle foglie carnose dell'aloe.
Brillano all'incerto raggio di sole che riluttante fa capolino.

Sale alle narici l'odore forte dei giardini appena bagnati, mentre la tortora tuba convinta e richiama il compagno in volo.

Tornate a sedervi sulla panchina!
È  bello allenare i muscoli della mente e del cuore!




Published: mercoledì 31 agosto 2016

domenica 28 agosto 2016

Serenità










La felicità è forse una chimera.
Nella vita la si ricerca con affanno.
Spesso si procede qua e là nevroticamente, si bruciano tappe, si brancola nel buio dell'incertezza.

La serenità invece è tutt'altra cosa.
Sì può far crescere come una fiammella, se ne può godere nelle piccole grandi cose.
Basta fermarci un attimo, basta osservare, riflettere un po',  magari immaginare...

C'è ancora un mondo da scoprire dentro e fuori di noi, un mondo di piccole cose che possono introdurre ad una meravigliosa serenità.



(v. "Poesia - Esortazione")




Published: domenica 28 agosto 2016

venerdì 26 agosto 2016

Risveglio








L'atmosfera lattiginosa intorno alla panchina sta tornando lentamente a quella consueta.
Ieri ho percepito di nuovo la presenza di parecchi di voi, la voglia di stare ancora insieme, anche per alleviare questa grande tristezza che ci circonda.

Allora, proviamo a ricominciare spostando l'attenzione su immagini della mente, immagini più serene, che le parole possono costuire.

Avrete già notato una nuova storia nella sezione Edu, dal titolo "Nuovo nato".
A breve saranno pubblicate le "pillole" che ne sono scaturite.

Vi segnalo anche due nuove poesie.
Ve le regalo con il cuore, sperando di strapparvi un attimo di serenità.



Published: venerdì 26 agosto 2016

giovedì 25 agosto 2016

Che scossa!










Intorno alla panchina oggi c’è ancora troppo insolito silenzio.

Ieri la panchina ha tremato fortemente.
Le luci e i colori si sono quasi spenti del tutto.
Non era un dondolio consolatorio.
Era qualcosa che ci ha fatto tremare anche dentro...

Attoniti, impotenti, inermi, siamo rimasti senza parole.
Impauriti per qualcosa di troppo grande, di incomprensibile, siamo rimasti lì con la nostra piccolezza, lì di fronte a quel buio, a quel silenzio, a quel malessere profondo.
Siamo rimasti lì ad aspettare che la panchina sussultasse ancora e ancora.

Infatti lo ha fatto.
Ancora una volta molto forte.
E poi ancora e ancora, sempre più piano.

Oggi la panchina è immota e silenziosa.
Il sole splende, l’aria è fresca e gradevole.
I colori si sono quasi riaccesi.

C’è, però, una pace strana, una pace davvero surreale.
C’è una pace che stravolge e destabilizza.
Sì, stravolge forse più del terribile scossone.
Una soffusa atmosfera di dolore imprigiona ancora la panchina.

Ecco, però, che la gazza dalla lunga coda è tornata.
Si è fermata sul bordo del tetto che ormai più non ricopre l'arena.
Il suo bel piumaggio brilla nel sole, mentre il gatto sul terrazzo di rimpetto si affaccia tra i mille fiori, proprio adesso, con gli occhietti  vivi e molto interessati.



Published: giovedì 25 agosto 2016

lunedì 22 agosto 2016

Vento










Si è levato un gran vento, oggi, intorno alla panchina.

È un vento del nord, un vento fresco che profuma di montagna, di ghiacciai, di acque cristalline.

Basta scrutare lontano per cogliere la visione del mare agitato.
I blu e i verdi hanno vestito l’argento e il metallico grigio, colori sfilacciati di sabbie marroni.
Schiume molto sporche di alghe morte avanzano furiose sulla battigia, pezzi di legno sbiancati dal lavorio delle onde ruzzolano veementi tra sassolini ben levigati. Frantumi di conchiglie disegnano ghirigori impazziti sul bagnasciuga ove fino a ieri passeggiava una folla di bagnanti.
Le acque ghermiscono prepotenti metri e metri di spiaggia.

Il mare, oggi, fa quasi paura, ma il vento è tutta altra cosa.
Sì, ti sferza senza complimenti, ti raggela il sangue nelle vene, fa rotolare cartacce e sacchetti, ma ti parla.
Parla al tuo cuore, racconta, ammonisce, ti riporta nel sogno.
Così il ruscello scorre sui sassi incurante del vento, la sorgente zampilla senza troppo preoccuparsi di ciò che c’è intorno, i fili d’erba danzano all’unisono scompigliati dal vento, più spesso lisciati e ordinati sul terreno da lui che ha cambiato idea, che li pettina con  decisione, li allinea come uno scolaretto le aste, li compone in un tappeto così verde che ti sembra di essere nel prato con il Mago di Oz.

È bello ascoltare, è bello vedere, è bello vivere tutto questo dalla panchina.

È bello comprendere che in ogni momento è possibile cogliere la bellezza e la poesia che ci fanno l’occhiolino, anche se si nascondono pudiche, se non sempre è così facile individuarle,  se giocano con noi a rimpiattino per metterci alla prova.

Grazie di essere qui e di vivere con noi questi emozionanti momenti di intensità!




Published: lunedì 22 agosto 2016

venerdì 19 agosto 2016

Sì, creare








Gocce di pioggia su di noi...
Nuvole più  o meno intense a ridurre la luce... prime avvisaglie dell'autunno.

L'atmosfera umida intorno alla panchina è amica, calma, rilassante.
Contiene i nostri pensieri, ci invita a meditare.

La storia in costruzione sta andando avanti alla grande.
A  me sembra molto bella.
Sono curiosa di vedere dove ci porterà.

Non perdetene la lettura e, se vi va, collaborate anche voi!
Un vostro commento ci farebbe davvero piacere!
Non esitate!

Vi aspetto in serenità, qui sulla panchina!

Published: venerdì 19 agosto 2016

giovedì 18 agosto 2016

Upupa 2








Wow! È bellissimo!
L'upupa  ha cantato e visitato più di uno di noi. Incredibile!
Magia della panchina...

Ly è pronta a far saltare sulle ginocchia una bimbetta grassoccia,  al ritmo della bellissima Nursery Rhyme che ha creato.

Che dire poi della storia che sta prendendo forma? A me sembra davvero bella!
Chissà dove ci porterà!
Per ora è puro divertimento, ma credo che sarà bellissima una volta conclusa.
Vi attendiamo per continuare insieme.

Tornate ancora sulla panchina!



Published: giovedì 18 agosto 2016

mercoledì 17 agosto 2016

Upupa








Buongiorno!

Ieri la panchina è stata molto molto affollata.
Che bello!
Ho percepito molta energia e molte aspettative.

Vorrei segnalarvi che (su "Insieme - Creiamo una storia 2") c'è un bel racconto che attende di essere completato.
Chi se la sente di dare una mano?

Scrivere è liberatorio e ci autodetermina meglio di quanto si possa immaginare. Dunque proviamoci senza remora alcuna.

Vi attendo fiduciosa sulla nostra panchina dove questa mattina l'upupa ha cantato, atterrando per noi sulla staccionata.
Un attimo di bellezza e di serenità.




Published: mercoledì 17 agosto 2016

martedì 16 agosto 2016

Filastroccare








Ciao!

Oggi l'aria è fine e tersa.
Sì, intorno alla panchina il clima è già cambiato.
Agosto si è rapidamente srotolato e quasi quasi si sente già il profumo dell'autunno.
Corro troppo?

No, non credo. Oggi, infatti, osservavo il sole, soprattutto le ombre da lui create.
Si sono già allungate di molto e la luce non è più quella accecante di pochi giorni fa!

Il tempo scorre velocemente, è vero, ma questa variabilità di atmosfere, di luci, di colori, di profumi è bella.
Affascina,  se la si guarda con occhi che accettano e sanno godere del momento.

Osservando la sabbia che scorre lentamente nella clessidra del tempo, mi è tornato in mente un tempo lontano, nemmeno troppo lontano poi, in cui si trastullavano i bambini con semplici parole.
Mentre si facevano saltare sulle ginocchia con un certo ritmo, si snocciolavano versi più o meno sensati, magari inventati di volta in volta.

Così, mentre si intrattenevano i bambini, li si educava al ritmo, alle rime e alle immagini poetiche, si  arricchiva il linguaggio e si creavano importanti ricordi.

Allora ho deciso di scrivere e di donarvi uno "scherzo".
Lo troverete tra le "Poesie".
Se la lettura sarà piacevole, vi invito a provare anche voi a riscoprire questo tipo di relazionalità con i vostri bimbi.

Buon divertimento!



Published: martedì 16 agosto 2016

lunedì 15 agosto 2016

Farfalle








Ciao! Eccomi qua.
È un po’ che non ci sentiamo, ma vi ho pensato spesso, direi spessissimo!

Ieri pomeriggio, in particolare, ero seduta sulla panchina e, per così dire, mi ossigenavo un po’ l'anima…
È stato allora che più  intensamente ho pensato a voi… ve ne siete accorti?

C’erano molte presenze intorno in quel momento, un brusio indifferenziato… ma io mi ero completamente isolata,  visto che nessuno voleva intervenire su alcunché.
Mi ascoltavo respirare e sentivo un profondo benessere.
Bene, ecco che improvvisamente fui richiamata alla realtà!

Il mare calmo e sereno lambiva appena la sabbia dorata che si scuriva un pochino al suo passaggio per tornare subito dopo a brillare.
Ciò che però attrasse la mia attenzione fu il cielo.
Era di un celeste straordinario, un celeste manto di Madonna, di quello molto caro ai pittori.
E, all’orizzonte, le mille sfumature vaporose del rosso, del rosa, dell’arancio e dell’oro completavano uno scenario da quadro.

Mentre mi perdevo in tali meravigliosi colori, fui colpita da un lieve movimento nell’azzurro senza nuvole che mi riempiva gli occhi.
Veniva da sinistra e andava ondeggiando verso il promontorio in lontananza.

Guardai  meglio e mi accorsi che si trattava di una farfallina bianca,  che svolazzava con lena percorrendo uno spazio enorme.
La seguii fino a che non la persi di vista sulla strada del porto ai piedi del promontorio.

Non feci in tempo a girarmi che ecco avanzare dal nulla, ad intervalli più o meno regolari, una, due, tre, decine di farfalle bianche! Più grandi, più piccole, grandissime, appena percettibili...

E tutte, con molto impegno, svolazzavano solitarie e decise verso il lontanissimo promontorio.
Che spettacolo!
Celeste manto di Madonna e piccole trine bianche senza peso...

Ma dove andavano?
Come facevano a percorrere tutta quella strada senza un fiore, un filo d’erba, una siepe per sostare?
Certamente le bianche creature lo sapevano bene.
Rispondevano ad un piano preciso scritto per loro da qualcuno o qualcosa a noi sconosciuto.

La transvolata durò a lungo.
Poi con l’approssimarsi della sera cessò repentinamente.

Ripensandoci, mi ricordai che avevo già visto quello spettacolo sorprendente intorno alla panchina.
Era accaduto già l'anno precedente e quello precedente ancora!
Misteriosamente, tale leggiadra migrazione si ripete ogni anno... ed è molto fortunato chi la coglie.

Infatti, la mia sensazione di completezza in quei momenti  è  stata piena, totale, indescrivibile.

Mi piacerebbe condividerla con voi!
Ve la regalo con il cuore!



Published: lunedì 15 agosto 2016

martedì 9 agosto 2016

Dolore









Oh, finalmente è tempo di sedermi sulla nostra panchina!
La sera si avvia ad entrare nella profondità della notte.
C'è silenzio intorno a me, un silenzio quieto che sa fare compagnia.
In questa atmsfera serena, mi piacerebbe affrontare un pensiero che mi frulla da tempo nella testa.
Quello del dolore,  mentale o fisico che sia, del dolore che cerca, a volte, di ingabbiarci,  di quel dolore sordo che sembra precludere ogni via di scampo.
Vi è mai capitato di avere o di aver visto esperienze di questo tipo?
Io penso che sulla panchina si possa anche parlare di questo, solo per portare il dolore fuori da noi, per esorcizzarlo, per sentirsi più leggeri, per scoprire di non essere soli...
Le lucciole che si alzano in volo intorno alla panchina, i grilli che questa sera cantano una serenata, la luna che pudica ci illumina, tutto questo ci ascolta e ci vuole bene.
Qui siamo insieme... non siamo più  soli!


Published: martedì 9 agosto 2016

domenica 7 agosto 2016

Quanti!









Buongiorno!
Quanti siete intorno alla nostra panchina! Davvero tanti tanti!

Grazie per essere qui e partecipare alla vita de "La Panchina"!
Sono molto felice di vivere con voi questa atmosfera semiseria di parole, atmosfera che ci trasporta in un mondo altro, in cui si respira un po' di riflessione, un po' di meditazione, un po' di purezza, un po' di serenità.

In questo periodo, seduta sulla nostra panchina,  io mi sono immersa nel profumo dei fiori, delle rose e delle ortensie, nell'odore di zucchero e cannella, nelle note lievi degli archi sul prato, nel bianco dorato che ha riempito tutta l'aria che ci circonda.
Voi avete avvertito tutto questo? Spero proprio di sì.

Una bellissima atmosfera pervade anche il racconto che abbiamo scritto a più mani e che ora è terminato, quello di una certa fontanella di ghisa.
L'avete letto?  Vi piace?  
Ve ne propongo subito un altro!
Spero che parteciperete attivamente,  ancora più numerosi!

Sottolineo, a costo di ripetermi, che scrivere richiama processi molto importanti per noi, processi per sentirci più liberi, più  leggeri, in positiva relazione con il mondo.
Quindi utilizziamo questo strumento per sedare le nostre ansie e mettere ordine nelle nostre emozioni e nei nostri pensieri!
Ci farà  molto bene!

Grazie ancora!
Vi aspetto, sempre qui, sulla panchina in serenità.
A presto!



Published: domenica 7 agosto 2016

domenica 24 luglio 2016

Storie










Ciao! Sono qui...
Avvicinatevi senza timore alla panchina!

Intuisco la vostra presenza, ma non riesco a vedervi con chiarezza...
Eppure sento la panchina esultare felice!
Avverte le vostre energie positive e se ne rallegra.
Dunque, quale momento migliore per proporvi un nuovo gioco di pensiero e di parole?

Qualche tempo fa vi parlavo del fatto che scrivere è un grande stratagemma per crescere, sedare le ansie, chiarirsi le idee, comunicare in modo più approfondito...
Abbiamo anche tentato qualche gioco di rime... ricordate?

Oggi vorrei riprovarci con qualcosa di simile, non prima, però, di avervi ricordato che non è necessario saper scrivere come Manzoni o cose del genere.
Importanti sono i pensieri che si elaborano.
Inoltre nessuno ci riconosce quando utilizziamo il nostro nomignolo segreto...
Quindi di che cosa abbiamo paura?
Perchè, invece, non proviamo a buttarci e a liberare la creatività che è in ognuno di noi?

In realtà, vi voglio semplicemente proporre di scrivere tutti insieme una brevissima storia pazza, ma una storia nostra, di cui essere molto orgogliosi, perché, se ci riusciamo, l'avremmo costruita tutti insieme noi della panchina!

Allora, se vi va, andate alla pagina "Insieme - Creiamo una storia?"
Io vi aspetto lì, comodamente seduta sulla panchina.





Published: domenica 24 luglio 2016

venerdì 22 luglio 2016

Maternità









Ciao a tutti!

Eccoci qui di nuovo insieme sulla panchina.
Questa notte c'è un forte profumo che ci consola.
C'è un profumo dolce di gelsomini.
Non riesco a vederli, ma li sento chiaramente nei loro effluvi.
Hanno coperto il sentore dell'erba appena tagliata e quello dolciastro dei fiori delle alte robinie.

In questo bagno di umori e di odori, vorrei lanciare una riflessione sulla forza della genitorialità, sulla cura per i cuccioli, sulla lotta che urge per la conservazione della specie, sugli istinti che vanno al di là delle scelte.

Vi  va di parlarne?
Io intanto vi rimando alla pagina "Pets and Animals - Maternità "...  ed aspetto i vostri commenti profumati di gelsomino notturno.








Published: venerdì 22 luglio 2016

giovedì 21 luglio 2016

Vita 2









La vita è qualcosa che urge, che deve attuarsi, che va al di là di ogni cosa, che supera tutti gli ostacoli, che si adatta, che non quarda in faccia nessuno.

L'uomo cerca di darsi dei limiti, costruisce regole, anche morali, ma la vita deve comunque attuarsi. Lo fa senza chiedere il permesso, lo fa e basta.

Basta, appunto,  guardarci intorno...
Il piccolo seme, trasportato dal vento, dà vita ad un filo d’erba sul tetto di una casa, mentre divelle la tegola e fa filtrare la pioggia.
Il bruco deve annullarsi perchè nere e lucide crescano le piume del merlo...
E ancora e ancora...

Nel carosello della vita inesorabilmente la vita "prende vita". Si attua. È.

(v. "Poesia - Il merlo")

Published: giovedì 21 luglio 2016

mercoledì 20 luglio 2016

Speranza



Oggi intorno alla panchina c'è un'atmosfera rarefatta...
luce soffusa, tonalità sfumate...
temperature gradevoli senza stagione...
profumi lievi umidi.

Solitudine che non è esser soli.
Essenze di vita senza forma apparente.

Non è chiaro se sia notte oppure giorno.
Il tempo è sospeso.

C'è un silenzio come d'attesa...
qualcosa di bello sta per accadere.

Forse non accadrà  proprio niente...
ma questi attimi sospesi sono delizia...
un ristoro insperato.

Ecco... tutta la tensione sparisce...
le emozioni profonde più non urgono dentro di noi.

Ogni scambio intellettuale è ora possibile...
l'empatia compenetra ogni cosa intorno.

Palesati,  tu che ti nascondi dietro la siepe...
Emergi serenamente, tu che ti drappeggi nei veli,
niente più c'è da temere...

Insieme intrecciamo questi attimi sospesi.
Costruiamo ghirlande di un nostro tempo speciale.


Published: mercoledì 20 luglio 2016

sabato 16 luglio 2016

Bellezza



Buona domenica!
Tutti in spiaggia, eh?!
Che bello vivere la libertà della vacanza e dello spazio libero!

Noi, in Italia, abbiamo spiagge e panorami marini bellissimi, luoghi meravigliosi per tutti i gusti! Abbiamo, infatti, montagne importanti e vulcani e laghi e...

Oggi, però, vorrei parlarvi dei nostri paesini, dei nostri borghi, delle nostre città cariche di storia e di documenti del passato. 
Non c'è paesino sperduto che non abbia una magnifica chiesa, non c'è una chiesina senza un dipinto importante, un altare ligneo, una statua di marmo da ammirare.
Noi ci viviamo, a volte, un po' troppo passivamente, non ce li godiamo come dovremmo.

In realtà, noi italiani siamo così abituati a riempirci gli occhi di bellezza che, senza volerlo, abbiamo una naturale attitudine a riconoscere lo stile e a scegliere di conseguenza. Forse non sempre c'è ne rendiamo davvero conto.

Potremmo, invece, utilizzare questa grande bellezza che ci circonda in ogni dove, per acquietare le nostre tensioni, la nostra stanchezza nel correre quotidiano, qualche ansia celata.

Basterebbe fare una piccola sosta anche mentale, ovunque ci si trovi, guardarsi intorno, riflettere sui messaggi che ci arrivano da lontano.

È questo il messaggio nascosto in "Angoli - Via del Corso", che si aggiunge oggi alle altre pagine della sezione "Angoli".

Buona lettura!



Published: sabato 16 luglio 2016

venerdì 15 luglio 2016

Proposte










❤❤❤❤❤❤❤❤❤

Evviva!
Eccomi qua ancora!

Sono qui per proporvi questa nuova possibilità, che si presta bene a dare voce alle vostre idee, ai vostri pensieri, ai vostri interessi.

Una cara amica mi ha confidato di bloccarsi davanti alle tante parole proposte intorno alla panchina e di non sapere come intervenire.

Intanto, ricordo a tutti che si può commentare già, semplicemente, dicendo se ciò che avete letto vi è piaciuto oppure no, se vi ha emozionato, se avete avuto esperienze simili oppure no…
Ricordo anche che ci sono le pagine "Insieme - Rime e nonsense" in cui giocare, la “Thinking Room” per pensare e riflettere ed altri input precisi in alcune pagine particolari.

Allora, per facilitare tutti ulteriormente, ho pensato di creare un accesso privilegiato con questo ❤ post ❤.

Questo post vi propone di introdurre un nuovo argomento, segnalare, raccontare tutto quello che vorrete, se qualcosa vi ha emozionato, se qualcosa vi rattrista… insomma tutto quello che vorrete, niente è sbagliato!

Basterà scrivere dentro la casellina “Commenta” che troverete qua sotto.

Allora, che aspettate? Avanti tutta! Buttatevi….  è morbido!

Noi, intorno alla panchina, non aspettiamo altro che partire verso nuove avventure!

❤❤❤❤❤❤❤❤




Published: venerdì 15 luglio 2016

giovedì 14 luglio 2016

Ancora qui









Ciao a tutti!

È qualche giorno che non non mi faccio sentire qui nei post.
Certamente, però, ci siamo ritrovati a riflettere insieme sulle nuove pagine che sono state inserite.
Mi riferisco a quelle "Edu - Pillole" che avevo promesso per genitori, nonni e insegnanti e non solo.

Credo, infatti, che gli aspetti educativi debbano interessare un po' tutti nella società civile, sempre se vogliamo esprimere opinioni che non siano banali e buttate lì tanto per dire.

Comunque, l’atmosfera intorno alla panchina,  anche in questi giorni torridi di un'estate torrida, è sempre tenera e soave, gradevole nelle mille sfumature delle nostre emozioni.
Dunque continuiamo a frequentarci qui, sulla panchina, godiamoci tutto il  ristoro che i pensieri e le parole possono dare, sediamo le ansie con il sostegno reciproco e della fantasia che interpreta la realtà.

A proposito della fantasia che può trasfigurare la realtà, vi sono piaciute quelle divagazioni sul tema, partendo da "Angoli" della città che abbiamo sempre sotto il naso e di cui non ci accorgiamo neppure più?


Intanto intorno alla panchina...
vedo salire una nebbiolina.
Fresca, sfumata di gialli e di neve,
ci avvolge modesta con gesto lieve,
ci abbraccia delicatamente e ci consola.
Il nostro pensiero finalmente vola.

Parole semplici, ma che fanno allegria.
Sono per voi, che siete volati via. ❤



Published: giovedì 14 luglio 2016

lunedì 11 luglio 2016

Crescere








Buongiorno! Come va?

È  un po' che non ci sentiamo direttamente... ma intorno alla panchina siamo sempre in tanti.
Che bello essere insieme!
L'atmosfera che si respira è rarefatta e piacevole.
Direi proprio quella che ci vuole!
Sarei felice se anche tutti voi la percepiste in questi termini gradevoli e positivi.

Negli ultimi giorni, come avrete notato,  ho inserito varie pagine che offrono interessanti spunti di riflessione in più campi.

Nella sezione Edu c'è ora la storia della piccolissima Lisa, con il suo mondo fluttuante e deformato, in cui si percepisce la grande concentrazione dei piccoli sulle cose minute, sui particolari,  sull'istintività e soprattutto la sperimentazione della paura e dell'abbandono.
Si potrebbe anche riflettere sul comportamento genitoriale che, in fondo, ha dato il via al racconto.
In campo educativo si poteva fare qualcosa di meglio?
Quell'orribile spavento è stato un bene o un male?

Nella sezione "Una fiaba per sognare" incontriamo un dolce grosso elefante rosa. Anche qui gli spunti di riflessione sono molteplici, da quelli morali a quelli pedagogico-didattici, per finire con quelli d'ordine relazionale.

Ancora una volta, mi piacerebbe tanto conoscere il vostro punto di vista.
Lo scambio di idee fa crescere e rende più lieve la vita!

In ogni caso inserirò a breve una pagina di pillole di questo tipo che potrebbero essere utili a tutti voi che siete a contatto con i bambini, risorsa e speranza del mondo futuro.


🐥 Per allenare i muscoli della mente e del cuore.



Published: lunedì 11 luglio 2016

giovedì 7 luglio 2016

Porte










Filippo Lippi


Porte


Finalmente un minuto di relax!
Eccomi sulla nostra comoda panchina...
Ancora non mi sono seduta del tutto...  già il caldo tremendo di oggi è sparito... l'aria è quieta... e un silenzio melodico mi trascina nel mondo delle idee, dei pensieri profondi.
È interessante riflettere su questo passaggio.

La mobilità e la rapidità del pensiero sono una grande risorsa.
Se ben usate ci consentono di fare voli pindarici, pur rimanendo con i piedi ben ancorati a terra.

Credo sia inutile, anzi, quasi sprecare la vita, quello di vivere per compartimenti stagni... prima questo, domani quello, poi forse quell'altro.
Imparare a lasciare aperta una porticina da cui fare un salto in un mondo altro, quello che ci piace,  un mondo bello da cui assorbire armonia, può  allargare il nostro vissuto, il nostro orizzonte, il nostro Io, che finalmente respira, si ritrova, gioisce.

Una ricetta dal medico, il dentista, recarsi al lavoro... niente deve fermarci.
Aprite la porticina...
Oggi io mi sono persa nei colori di Filippo Lippi... solo cinque minuti nella chiesa in penombra, ma che minuti per recuperare il mio Io profondo!

Nella sezione "Poesia"  troverete "Profumo di caffè" ed anche "Ascolta".
Quanti di voi si sono trovati a bere un caffè seduti al tavolo di un bar oppure con i piedi a mollo nell'acqua del mare?
Allora perché non lasciarsi traportare attraverso quella porticina e, associazione dopo associazione, scendere nei nostri anfratti più segreti per costruire altre emozioni?

Anche a questo approccio alla vita ci si può educare.











Published: giovedì 7 luglio 2016

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