Che serenità si percepisce oggi sedendosi sulla panchina!
Si respira un'atmosfera particolarmente rilassalta, un'atmosfera di festa.
Il sole ghermisce gradualmente la città, un sole acquerellato di settembre, delicato.
I suoni sono attutiti. I rumori abituali tacciono.
Qualche passante isolato percorre lentamente le viuzze.
Una voce di donna sale solitaria verso il cielo.
Sì perde nell'azzurro lieve del mattino.
Ora giunge il suono attutito di una campana.
Proviene da una campanile lontano.
Dalle sfumature di rosa del mattino che mi circondano , ecco emergere alcuni di voi che si avvicinano in punta di piedi.
In questo mondo incantato, che sembra promettere tutto, i pensieri prendono vita facilmente.
Le parole si affollano nella mente finanche a rincorrersi come fossero folletti, compongono frasi, scrivono storie, regalano riflessioni che illuminano il grigio in agguato.
Ho atteso a lungo che qualcuno di voi completasse il racconto a più mani "Il pacchetto".
Nessuno, però, si è fatto avanti.
Così, ieri ho deciso di concluderlo io.
Inutile dire che spero che la mia conclusione vi piaccia.
Ricordate, comunque, che, se vi va, potreste sempre scriverne un'altra, altre due o altre tre...
Questo è il bello delle parole. Ci possono permettere di tutto, non c'è bisogno di lesinare. Anzi, più ce ne sono meglio è per noi e per la nostra mente.
Trovo che questa storia si dipani con garbo e suspense, mantenendo vivo l'interesse del lettore fino alla fine. A me piace molto e a voi?
Dite la vostra.
La troverete nella pagina "Insieme - Creiamo una storia? 2".
Noterete che ne propongo subito una nuova. La potrete continuare nella pagina "Insieme - Creiamo una storia? 3".
Tornate ancora qui sulla panchina, in mezzo alle parole, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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