Bestiario... in giallo
Il signor Bianchi,
rientrato dopo un'importante cena
nella sua villa in campagna,
aveva trovato tristemente sbranato
il suo amato criceto.
La villa
era stata accuratamente chiusa
da lui stesso.
All'interno erano rimasti soltanto
il cane e il gatto
I due furono convocati
in tribunale senza por tempo in mezzo.
Su di loro
era caduto immediatamente il sospetto
per quanto era accaduto.
Come prevedibile,
cominciò
un interrogatorio serrato,
un interessante botta e risposta,
tra accusa e difesa.
Chi continua?
🐕
Oggi dato che era stato ucciso un criceto sono stati chiamati in tribunale il cane e il gatto che vivevano con lui.
Il cane, che doveva fare la guardia, ha detto che dormiva, però con un occhio solo.
Il gatto ha detto che lui era molto amico del criceto e mai e poi mai gli avrebbe fatto del male.
In tribunale c'è stato un dibattito con gli avvocati difensori sia del cane, che era molto agguerrito, e di quello del gatto, che era molto più calmo.
La conclusione è stata una sola: non sono riusciti a trovare quello che ha squarciato il criceto che era nella villa Bianchi, che il padrone aveva chiuso bene.
La causa continuerà.
Silvana
🐈
In assenza dei proprietari di villa Bianchi è stato sbranato un criceto.
Si avvia il processo a porte chiuse.
Sono presenti all’udienza con il P.M. il signor Cane, il signor Gatto e i loro difensori: avvocato signor Bino per il Gatto e avvocato signor Rollo per il Cane.
- Buongiorno a tutti. - dice il P.M. - Cominciamo con il signor Gatto. Signor Gatto, dov’era lei al momento del criceticidio?
- Ero acciambellato su una comodissima sedia e dormivo saporitamente.
- E non si è accorto di nulla? Impossibile non aver udito il povero Criceto che si difendeva con tutte le sue forze!
- No, Vostro Onore.
- Avvocato Bino, può essere più esplicito, per cortesia?
- Vostro Onore, il fatto è che il signor Gatto è un gran dormiglione e se riferisce che stava dormendo saporitamente vuol dire che non lo svegliano nemmeno le bombe. Senza contare che è un poco sordo.
- Difesa accolta, per il momento.
Il P.M. si rivolge ora al cane.
- Signor Cane, cosa può dire lei in merito al fatto?
- Vostro Onore, io pure dormivo.
- Come dormiva? Non è lei un cane da guardia? Come può svolgere il suo lavoro dormendo?
- Io dormo con un’ occhio aperto e uno chiuso e mi occupo di chi può entrare nella villa, non certo di chi è presente.
- Prego avvocato Rollo, spieghi meglio lei la situazione incomprensibile che sta riferendo il suo cliente.
- Il mio assistito ha mancato di riferire che, stando davanti alla finestra, almeno le grida le poteva udire...
- Vostro Onore, non in quel preciso momento poiché la finestra è lontana da dove è successo il fatto.
Ci sono elementi da accogliere per la difesa di entrambi gli imputati ma il P.M. chiede il certificato di sordità del Gatto e chiede anche anche che vengano a riferire i padroni di casa.
- Signor Bianchi, è lei che ha ordinato al Cane di restare davanti alla finestra per la sorveglianza fino al vostro ritorno?
- Si, Vostro Onore. E’ l’unico modo per vedere bene se entra un malintenzionato perché la telecamera non è ancora in funzione.
- Qui la cosa si mette male per il Gatto. Il certificato di sordità non é arrivato per cui l’unico a dire bugie è proprio lui.
- L’avvocato Bino chiede una pausa per confrontarsi con il suo assistito.
Drin..drin.... l’udienza ricomincia.
- Allora avvocato Rollo, cosa ci racconta? - dice il P.M.
- Il mio assistito chiede la parola.
- Dica allora, signor Gatto, ma sia chiaro.
- Ebbene Vostro Onore, non volevo parlare per paura, ma a questo punto…
- Si sbrighi, non devii, la prego.
- Certamente. Vede, Vostro Onore, in casa c’è pure un grosso Topo ed è stato lui. La Criceta non lo voleva più fra i piedi, asserendo che era diventato noiso e si vergognava di lui. E allora… Zac!
- Avvocato Rollo...
- A questo punto chiedo la protezione per il mio assistito visto che il Topo appartiene alla Mafia dei Topi Violenti, ossia la Sacra Roditoria Unita. Ha paura di essere morsicato mentre dorme e il morso del Topo è altamente infetto.
Il P.M. accoglie la richiesta e intima ai proprietari, signori Bianchi, di disfarsi del Topo contattando l’Associazione Animali.
- Ci penseranno loro a tenerlo in gabbia. La seduta è tolta.
Claudia
🐕
Il signor Cane all'arrivo dell'avvocato: “Signor avvocato, finalmente è arrivato! Mi sento oppresso da questa accusa assurda di criceticidio. Io mi sono rovinato la reputazione! Lo faccia ben presente al Pubblico Ministero”. Il P.M. ha tirato in ballo la storia della cena doppia: - Non si sa chi l'ha mangiata. - ha detto convinto. Lo so io! E' stato il topastro della biblioteca che con la cena del signor Bianchi ha allevato sette generazioni di topi”.
“Ecco, l'ho detto” sospira abbattuto il signor Cane.
“Io non so come la signora Criceto, con il suo amore sbandierato ai quattro venti, abbia accettato questo compromesso.” sospira di nuovo dolorosamente il signor cane “Non lo sapeva la criceta che dove ci sono figli, c'è sempre ogni volta una madre con la quale il topastro l'ha di volta in volta tradita?".
“Ditemi voi come potevo tollerare questa cosa? Ebbene si!".
"No, per carità! Avete capito male. Non l'ho uccisa io, però confesso che in un momento di rabbia mi sono girato dall'altra parte. Sappia signor avvocato che anche la dignità di un cane ha i suoi limiti di sopportazione”.
Rita
🐈
Davanti al Commissario il cane e il gatto erano molto imbarazzati e pensierosi a causa di tutte quelle domande e avevano una grande paura.
Chissà perché erano così spaventati? Forse perché sapevano cosa avevano fatto? O non sapevano se il Commissario li avrebbe creduti? Infatti questi continuava a far domande, tante domande, anche scomode e loro continuavano a dire che quel giorno erano andati al mare e avevano lasciato la villa molto presto.
Domanda: ma allora era scattato l'allarme? I due si chiamavano tra loro e facevano domande, ma il commissario non rispondeva e questo durò molte ore.
Così il gatto si stava addormentando e il cane gli dava degli spintoni per farlo svegliare. Allora il Commissario decise di rimandare l'udienza.
Domanda: ma se la villa era chiusa, loro come avevano fatto ad andare al mare? Forse c'era un passaggio segreto che neanche il padrone conosceva?
Alba
🐕
Interrogatorio avvenuto presso la Questura da parte del Capitano Martini con la collaborazione del Maresciallo Cecchini nei confronti del cane Arturo e della gatta Zoe accompagnati in Questura dal proprietario Bianchi dove si sta cercando di scoprire chi é responsabile della morte del criceto Anacleto.
Maresciallo Cecchini: - Sig. Bianchi, lei ieri era assente da casa e ha lasciato il cane Arturo e la gatta Zoe nella sua casa con le porte accuratamente chiuse?
Sig. Bianchi: - Certo, Maresciallo. Io ho molta cura dei miei animali.
Capitano Martini: - Ma dove stanno i suoi animali quando lei si assenta?
Sig. Bianchi:- Sul divano in soggiorno, naturalmente!
Capitano Martini:- Bene, ora il Maresciallo Cecchini interrogherà separatamente il cane Arturo e la gatta Zoe per controllare se le loro asserzioni coincidono.
Maresciallo Cecchini: - Cane Arturo, dov'era lei ieri sera mentre il Sig. Bianchi era assente per impegni legati a una cena di lavoro?
Cane Arturo: - Sono stato sempre sul divano, ho dormito molto come sempre quando il mio padrone é assente.
Maresciallo Cecchini: - E lei Gatta Zoe cosa ha fatto ieri sera nelle ore in cui il Sig. Bianchi era assente?
Gatta Zoe: - Io ho girato un po' nel soggiorno, sperando di vedere il mio padrone che tornava, poi visto che ciò non avveniva, mi sono addormentata sul cuscino refrigerante perchè rimanere in casa, in questo periodo, con le finestre chiuse é proprio molto fastidioso per il caldo.
I due avvocati di parte confermano che è abitudine dei due animali dormire in quei luoghi.
Il proprietario conferma e asserisce inoltre che il Criceto Anacleto abitualmente non sta nella gabbia visto il rapporto socievole che si é instaurato ormai da tempo fra i tre animali.
Commissario Cecchini: - Non vedo spiragli che ci possano indicare il responsabile dell'assassinio del povero Criceto Anacleto. Ci vorrà molto impegno per arrivare a una soluzione di questo dilemma. Scusi, sig. Bianchi, ma lei per caso ha altri animali in casa?
Sig. Bianchi: - Già... scusi, Maresciallo, non ho pensato di dirle che possiedo anche il Pitone Giasone che però rimane sempre nel proprio terrario perchè gli anni sono tanti e non ce la fa più a muoversi agilmente, tanto che evito di coprire col vetro sopra il suo abitacolo... Santo cielo, ora che ci penso, ieri sera, nella fretta di uscire, non mi sono ricordato di dargli la sua razione di topolini a fettine che tengo in frigo per lui. Forse la fame lo ha spinto ad uscire dal terrario per cercare cibo e potrebbe essersi trovato davanti il criceto che girava libero e siccome non ci vede tanto bene può averlo scambiato per un topo e avrà pensato di mangiarselo.
Purtroppo però Giasone non ha considerato che la vecchiaia l'ha privato di tutti i denti e così non ha potuto masticarlo come si dovrebbe... E' solo riuscito a sbranarlo, povero Criceto, gli volevo tanto bene...
Come vede, caro Commissario Cecchini, la soluzione del giallo é piuttosto semplice. Io conosco bene i miei animali e non ho avuto difficoltà a scoprire come si é svolto il dramma.
Risolto il dilemma il Commissario Cecchini corre nello studio a dare delucidazioni sul fatto al Capitano, mentre Arturo e Zoe festeggiano abbaiando e miagolando dalla gioia.
Lauretta
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