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Buona lettura



Lucca Insieme Estate - Donne e donne





Shamsia Hassani


Donne e donne



Quante vite da donna ci sono nel mondo!
Ci avete mai pensato?
A me capita spesso...

Direi che gli uomini vi si aggirano confusi... Credo che della donna non comprendano pienamente i suoi molteplici ruoli, le passioni, i dubbi e le insicurezze, le paure, l'ingenuità, la forza, la tenacia, la capacità di comprensione e di cura, l'abnegazione, il senso di appartenenza e di difesa...
Penso che spesso anche le stesse donne si soffermino troppo sulla propria vita, bella o brutta, facile o difficile che sia. Mi sembra che rimangano troppo fisse sulla contingenza e che sia l'istinto che le muove. Se ne stanno nel proprio orticello per il quale si adoperano, quasi sempre senza riserve.  Non si accorgono di ciò che accade loro intorno e men che meno di quello che si vive in mondi lontani nello spazio e nella cultura.
A dire la verità, penso anche che non riflettano a fondo neppure sul mondo di donna che stanno vivendo, preferendo ad una ricerca personale più faticosa, stereotipi e conclusioni preconfezionate.

La foto di apertura gira da giorni e giorni in tutti i social e la conoscerete senza dubbio anche voi.
A tale proposito, mi piacerebbe moltissimo che riuscissimo a soffermarci per un po' a riflettere in modo più profondo, in un modo che vada al di là del colore e della forma di questa immagine.
Cosa c'è dietro queste donne, quali pensieri ed emozioni si nascondono... ed io come sarei e come mi sentirei, se mi celassi in queste maschere? Avrò mai vissuto qualcosa di simile e che è rimasto nascosto nel mio nucleo segreto?


Allora,
proviamo ad immaginare
quali pensieri e quali emozioni
si nascondono
dietro quello che vediamo
semplicemente con gli occhi?

Magari potremmo scriverne
addirittura
una piccola storia.


Che ne diteproviamo?

 


📚
Sono appena rientrata da comprare le verdure per cucinare la zuppa per cena.
Ho camminato rasente al muro e con la testa bassa fino al bazar, nonostante indossassi il burqa. 
In città si respira un’aria malsana, di malcontento e gli uomini ti guardano dall’alto in basso con aria di sfida. 
Preferisco stare in casa a invece di uscire indossando questo insopportabile burqa pesante. Quando lo indosso non riesco a respirare e la vista si annebbia guardando attraverso la rete. 
Chissà cosa si prova ad uscire libere a viso scoperto?! 
Vorrei mostrare le emozioni che passano sul mio volto. Vorrei mostrare il mio sorriso, il mio rossore, i miei splendidi occhi verdi, ma soprattutto vorrei vedere i colori nitidi del cielo senza questa prigione pesante. 
Perché devo nascondermi... per cultura, per legge, per religione? Semplicemente per salvarmi la vita! 
Vorrei avere il coraggio di fuggire come ha fatto Samia, andare lontano e ricominciare la mia storia dove c’è la possibilità di studiare... ma come faccio a lasciare la mamma e le mie sorelle più piccole qui da sole?! 
In un’altra parte del mondo sorge e tramonta il sole come qui, ma le giovani come me sono libere della propria vita. 
Vorrei fargli sapere di apprezzare secondo per secondo la loro libertà e di essere felici di questa, perché da questa parte non è affatto scontata. 
(Monica)



📚
Va bene, sono nata qui!
E poi cosa altro potrei volere? Conosco solo questa terra, conosco solo questi sassi. 
Fino a pochi anni fa vivevo libera... nei pensieri, negli occhi e nel corpo... e non lo sapevo, poi hanno provato a imprigionarmi.
Ma come possono pretendere di farlo? All'inizio non pensavo alla mia libertà, pensavo solo al fastidio di questo cencio in più sul mio corpo, poi è venuta la guerra e per la prima volta ho visto donne senza velo, donne con divise attillate, donne uguali agli uomini, donne che ridevano e scherzavano con loro da loro pari.
Che dire? Io ho trovato da un bel po' il modo di evadere.
La mia maschera è “double-face”. Non mi importa quello che mostro, per me importa solo quello che vedo io. 
Il mio mantello internamente è un prato verde pieno di fiori. Alcuni sono rarità che ho visto una volta su un libro che mi hanno mostrato di nascosto. In fondo al mantello c'è pure un piccolo laghetto. 
In quello che voi vedete un velo, con la mente io ho disegnato un cielo luminoso con il sole terso di primavera, gli uccellini e le farfalle che volano sempre indecise fra cielo e terra. Anche io non so decidermi. Più spesso mi sdraio sul prato guardando il cielo e questa è la mia libertà.
Libertà! Questa per me è una parola quasi senza senso. Come fai a voler essere liberata s3 non sai di essere prigioniera? Da cosa ti vuoi liberare? 
Dall'esterno la mia maschera mostra un volto senza occhi perché nessuno deve sapere cosa guarda il mio cuore.
La mia maschera mostra un volto senza bocca perché solo quello che non dico è importante e non importa che gli altri lo sentano.
La mia maschera non ha orecchi perché quello che potrebbero udire non mi interessa.
Io ho il mio mondo, l'ho scelto io, è bello perché così l'ho desiderato.
Non ho altri desideri perché non so cosa altro esiste.
(Rita)
 


📚
Cosa mi sta succedendo ?
Eccomi nascosta dietro un burqa, non riesco a vedere; tutto è limitato, la terra davanti a me, il cielo, il sole , dove sono andate le stelle ! Sono disperata...
Ho venti anni, ho vissuto fin ad ora libera, gioiosa e felice; ho frequentato la scuola, terminati gli studi, avrei iniziato un lavoro a me caro a servizio del mio popolo...
In una manciata di ore i giorni trascorsi con le mie compagne a passeggiare mentre i ragazzi ci guardavano , ci sorridevano, ammiravano i nostri capelli neri, i nostri volti ed i nostri corpi, sembrano lontani anni luce... 
Sono terrorizzata, che ne sarà di noi , come è stato possibile? Dove sono i potenti del mondo !!! 
Donne libere che abitate in paesi lontani, non ci abbandonate, non permettete tutto questo.
Le mie lacrime bagnano il burqa, la mia prigione.
(Piera)



📚                                                                                               
Non posso vivere sotto questo abito che mi nasconde tutta alla vita. Un burqa! 
Da queste piccole fessure vedo la libertà degli altri, di chi ha avuto la fortuna di studiare. 
Vorrei fare sport, cantare...questa è la vita che voglio per me. Voglio essere felice di vivere. 
Ah, se fossi anch'io uscita da qui! Se mi fossi decisa ad andare in altri Paesi dove si insegna la cultura, dove le menti sono aperte al progresso, dove l'uomo ha capacità manuali e intellettuali, dando così un contributo al Mondo! 
Solo realizzandoci si vive una vita migliore. Qui non abbiamo nulla, solo la vergogna di vivere di aiuti umanitari. Sempre rinchiuse in casa e in un' abito che ci copre da capo a piedi. Viviamo nella paura. 
E' questo che vogliono per noi i signori della guerra. Non sanno fare altro che seminare terrore. Hanno paura del progresso e per questo lo rifiutano. Non sono all'altezza di capirlo perché siamo in maggioranza analfabeti. 
E pensare che il nostro sarebbe un Paese ricco, tanto da vivere tutti bene. 
Mi domando quale orgoglio, merito o soddisfazione possa esserci a governare un Paese in miseria. 
E allora dobbiamo unirci noi donne, ribellarci per cambiare questo nostro mondo buio, costretto, ristretto. Dobbiamo essere forti e restare, non scappare. Lottare per fare eco nel mondo, quello sviluppato, capace, civile, quello che ha il diritto di essere orgoglioso di sé, dei risultati ottenuti di giorno in giorno.
(Claudia)



📚
Oggi avrei bisogno di luce. Comincio ad essere troppo vecchia per stare tanto al chiuso… e al buio. Mi sento soffocare.
Questo burqa è pesante e mi intralcia. Lo strapperei, lo brucerei se potessi.
Chissà dove quest'uomo che ho tanto amato mi sta conducendo! È rabbioso in questi ultimi tempi… 
Povera me, si è fermato... Per poco non gli vado addosso! Guai a me se lo avessi fatto… Cosa vorrà fare qui?
Mi guarda perentorio, aggressivo, quasi con disprezzo.
Non lo avrei mai immaginato… E come avrei potuto farlo? Era nell'ordine normale delle cose per me sposarlo. Come mi sbagliavo! Eppure quello fu un momento di gioia. Ne ho quasi nostalgia... Del resto è stato l'unico periodo in cui ho conosciuto la speranza. 
Avevo solo dodici anni… e lui... come mi sembrava bello! Era fiero, coraggioso… Era grande, tanto grande… sapeva tutto, sapeva fare tutto. Mi avrebbe protetto per tutta la vita.
L'ho sposato. Che altro avrei potuto fare? I miei genitori sorridevano. Dicevano che si doveva fare e che cosi sarei stata felice.
Io ero ancora una bambina, magra magra ma molto graziosa. Mi dicevano che avevo degli occhi bellissimi, che parlavano da soli.
Ero così piccola che negli anni successivi continuai a crescere. Parecchi centimetri addirittura.
Io felice lo ero davvero in quel momento. Mi sarei sposata ed era mia madre che mi diceva di farlo, che mi spingeva a questo. Logico che mi sembrasse del tutto normale. 
Mi avevano educata come si conveniva. Mi dicevano come muovermi, come atteggiarmi, soprattutto mi spingevano a stare zitta e a compiacere, ma questo l'ho compreso solo dopo.
Finita la cerimonia… tutto cambiò. Delusione, dolore, prevaricazione, bambini… nient'altro. 
E poi la vita al chiuso,  tra donne. Sostegno e complicità, ma anche gelosie, dispetti, ripicche.
Una costante dell'intera mia vita, alla fine dei conti, è questa barriera di stoffa che mi separa dal mondo, polveroso e patrigno. Questo burqa che mi cela agli altri, ma che almeno mi consente espressioni di disappunto e di dolore che nessuno può vedere. Nemmeno lui può farlo, lui, quest'uomo vecchio e arrogante che adesso si è fermato. Ho sempre paura di quello che pensa e che potrebbe fare.
È sparito all'interno di questa casa che non ho mai visto. Devo affrettarmi a seguirlo... e a capo chino, se no si arrabbia.
Questa è…. ed è stata tutta la mia vita. 
Sono troppo vecchia ormai. È così che anche finirà.
(Vanina)



📚
Sono qui ferma a pensare alla mia vita fino ad ora trascorsa.     
Sono una donna afgana completamente vestita da abiti lunghi e coperta dal burka.         Rifletto e dico: "Povere noi e come siamo trattate per la nostra cultura.".
Sono stata data in sposa quando ero bambina, avevo dodici anni, ad un vecchio e poi una gravidanza dietro l'altra. Ho avuto cinque figli.  
Come madre ho dato tutto il possibile.
Ora però mi guardo intorno, sono ancora giovane, mi  piacerebbe avere un po' di   libertà. Ho visto un quadro, non mi ricordo dove e quando, raffigurava un aquilone che vola nel  cielo spinto dal vento sempre più in alto...
Penso: W la libertà!
(Silvana)




📚
Sono disperata. Non accetto di essere obbligata dai maschi talebani a rimanere chiusa in casa "per non correre rischi", così dicono loro... 
Non accetto di tornare indietro agli anni bui in cui per volere di uomini violenti le donne non potevano lavorare, non era loro consentito di frequentare le scuole, studiare ed esprimere le proprie opinioni, non era permesso vivere un mondo da bambina con i sogni di quell'età...
Non voglio che povere bambine ignare siano costrette a subire la violenza di uomini adulti e diventare madri nel momento dei giochi.
Ora il mio mondo mi considera di nuovo una nullità.  Ora le donne dovranno sottomettersi ai maschi perché, ribellandosi, rischierebbero di essere torturate o uccise.
Non accetto che mi costringano a non esprimere le mie idee, le mie sensazioni per evitare violenze nei miei confronti.
Io lavoravo, fiera di farlo in questi anni di libertà che gli occidentali ci hanno "regalato", guadagnavo i soldi per vivere e questo mi faceva sentire libera anche se libera non ero proprio...
Ora è finita! 
Io torno al buio sotto al mio burka e vedrò un mondo molto limitato che non mi darà mai una gioia, un entusiasmo, una sensazione di libertà.
I Talebani mi hanno tolto quel fresco respiro che per venti anni ha nutrito il mio corpo e la mia anima.
(Lauretta)



📚  📚  📚





 


2 commenti:

  1. devo confessare che aspetto con gioia la pubblicazione dei nostri lavori per leggere quello che è venuto fuori dalle nostre riflessioni. Ogni volta è uno stupore, ogni volta è una meraviglia. Trovo sempre parole nuove, pensieri mai banali che saltano fuori dai nostri mercoledì e devo ammettere che anche quello che ho scritto io mi appaga. che dire, il mondo della fantasia messo per iscritto è il mio paradiso ma credo che lo sia anche per le altre perchè tutte scrivono in maniera davvero piacevole.

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    Risposte
    1. Che bello quello che affermi, Rita!
      È proprio così anche per me.
      Ne sono felice. ❤

      Elimina

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