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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



F I L O - la RIVISTA de "La Panchina" n. 1

 

        




Filo

un filo di parole da 0 a 100 anni

quindicinale di opportunità

“La Panchina” editrice  

n 1 - 29.8.2023



Leggi con me  Leggi con me  Leggi con me

a cura di Monica T.

In "Leggi con me" di questo numero vi voglio ringraziare dal profondo del cuore per i numerosi commenti che mi avete inviato sui profili social.
Siete stati aperti al mio invito... avete elaborato delle critiche e degli elogi molto costruttivi sul libro "Come d'aria" di Ada d'Adamo.
Continuate a scrivermi e suggeritemi VOI il prossimo libro da commentare. Quello che vi intriga di più dal titolo, dalla copertina, dall'autore da tanto altro.
Questo spazio sulla rivista "Filo, un filo di parole da zero a cento anni" lo creeremo insieme con le vostre e le mie idee sul mondo dei libri! Vi aspetto.

💻 ✉
Cara Monica, sto seguendo con interesse, sulla nuova rivista, la tua rubrica LEGGI CON ME. Ho sentito parlare molto del libro "Come d'aria". Ancora non l'ho letto, ma mi propongo di farlo al più presto. 
Volevo proporti, se ancora non lo conosci, "Tutto il blu del cielo" di Melissa Da Costa, un romanzo che ha saputo catturarmi sin dal suo inizio con una insolita richiesta. "Cercasi compagno/a di viaggio per un'ultima avventura" Chi fa questa richiesta è un giovane di ventisei anni affetto di Alzheimer precoce, che propone un viaggio in camper attraverso le Alpi e i Pirenei.
Dalla grande sofferenza dei due protagonisti scaturisce una gioia di vivere nuova, la scoperta dell'altro e la magia di sentirsi umani. Tutto attraversando boschi, torrenti, sentieri e borghi bellissimi, sentendo gli odori ed i profumi, ascoltando i suoni ed i rumori di una natura a volte un po' selvaggia ma sempre magica!
È uno di quei libri che ti restano nel cuore. 
Mari
📌
Carissima Mari, sono veramente felice del tuo gradimento per la rubrica “Leggi con me”.
L’editore ha approvato la tua lettera e pubblicandola… hai scritto con me in questo numero!
Accetto molto volentieri il tuo suggerimento di lettura: “Tutto il blu del cielo" di Melissa Da Costa. 
Cari amici lettori, fate come Mari e potrete diventare protagonisti anche voi!
Vi aspetto qui con “Leggi con me”.


Risponde Vanètte

a cura di Vanina DG.

Eccomi ancora qui! Grazie per essere così tanti a scrivermi. Una vera goduria, questa, per un tipo come me. Mi piace tanto sguazzare tra curiosità ed emozioni, così ho letto tutte le vostre richieste.
Ho deciso di sceglierne una un pochino curiosa, ma che comunque tratta di un problema reale.
Caro Leandro da Campobasso, Ciao!
Sono stata molto intrigata dalla tua richiesta.
Mi dici che sei un ragazzo di vent'anni, diplomato e già universitario, piuttosto secchione In verità, con una famiglia che non ti fa mancare nulla. C'è un neo, però, una calvizie precoce che ha costretto i tuoi capelli, un tempo biondi e fluenti, ad abbandonare la sommità del tuo capo. Questo ti crea un certo imbarazzo con le ragazze, ma anche con i tuoi amici buon temponi.
Hai pensato di scrivermi per vedere, se per caso, ho qualche consiglio da regalarti per superare questa situazione. Hai fatto bene: uno scambio di opinioni è pur semore un fatto molto positivo.
Carissimo Leandro, capisco che ritrovarsi quasi calvo per un ragazzo di vent'anni possa essere piuttosto traumatico. Tuttavia non dovrebbe esserlo per te che, da come ti poni, sei chiaramente una persona particolarmente intelligente e matura. Quindi, se ti ci metti un po' a pensare, capirai da solo che il tuo tesoro di idee e di emozioni vale ben di più di quattro capelli che non ci sono più ed é quello che devi mettere a frutto meglio.
Guarda con fierezza, molta fierezza, queste ragazze che hai intorno e introducile nel mondo dei pensieri importanti di cui non tutte immaginano l'esistenza.
La tua sicurezza e il mostrarti  al di sopra di  piccolezze e banalità spiazzeranno ragazze e ragazzi, che saranno curiosi di sapere come fai a non farti toccare da niente e da nessuno. Finirai con l'attivare la loro curiosità su altro e l'essere loro d'esempio.
In parte tu questo lo fai già, lo capisco dal tuo racconto dei fatti. Dunque, basterà accentuare ancora un po' di più questo atteggiamento e crederci veramente fino in fondo.
Comunque... evviva  il cervello che sta fiero sotto i capelli, che è auspicabile avere ma non indispensabile.
Un abbraccione, Leandro.


Il fascino del giardinaggio

a cura di Lauretta G.
Basilico? No.
Perilla da Nankin o Perilla frutescens. Pianta annuale,  della famiglia delle Lamiaceae, molto simile al basilico, non lo è nel colore sia delle foglie rosso porpora che dei fiori rosa.  Le romantiche foglie della Perilla sono a forma di cuore...
Scegliere di coltivarla equivale a scegliere di avere un'aroma straordinario sempre a disposizione.
Le sue belle foglie profumate possiedono un aroma che sorprende.
La sua capacità di riprodursi di anno in anno è incredibile: i suoi semi sembrano magici, appaiono l'anno successivo sotto forma di nuove piantine anche a metri di distanza da dove ha vissuto la pianta madre nell'anno precedente. 
 Malgrado il suo nome è attualmente più presente nella cucina giapponese rispetto a quella cinese da cui proviene.
Viene utilizzata in particolare per accompagnare il pesce crudo quindi utilissima a chi mangia Sushi che tanto è gradito ai giovani. Le sue foglie contengono un antidoto contro gli eventuali parassiti  presenti nel pesce non cotto.
Vi consiglio di usare queste sorprendenti foglie per decorare insalate miste, tenendo sempre presente che il suo intenso profumo può prevalere sulle altre verdure oppure unirle ad altre verdure per creare deliziose zuppe. Ma se volete fare un exploit a tavola, presentate ai vostri ospiti i fiori quando sono maturi... fritti. Sono una delizia!!!
La Perilla è una pianta ricchissima di vitamina C e inoltre altre sostanze in essa contenute sembra funzionino per alleviare l'asma e abbiano potere antistaminico!


Persone e personaggi

a cura di Claudia B.

Un grande saluto a tutti voi.
Continuiamo la nostra passeggiata all’interno della vita dei nostri personaggi.
Intanto definiamo il grande personaggio della volta scorsa. Si tratta di Alda Merini. So che tutti lo avevate capito ma ora è ben definito, è chiaro, per cui posso riportare un suo pensiero che ho trovato scritto nel sito a lei dedicato dalle sue splendide figlie che sicuramente l’hanno tanto amata. Lo riporto perché trovo che sia un ottimo insegnamento. Può apparire pessimista, negativo, ma invece è di un ottimismo incredibilmente alto
“Io la vita l’ho goduta tutta, a dispetto di quello che vanno dicendo sul manicomio.
Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno…. per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara”.
Spero che anche voi siate d’accordo con me. Anzi ci terrei molto. Adoro questo pensiero che facendolo “nostro” ci porterebbe a vivere intensamente la vita con interesse fino in fondo arricchendoci l’anima.
Bellissima la vita quando tutto va bene ma non sempre è così, dobbiamo mettercelo bene in mente anche quando si gioisce per la felicità nostra e dei nostri cari, perché il destino è sconosciuto a tutti. E’ il divenire.
Apprezziamo quindi ogni momento, gustiamocelo qualunque esso sia e solo così ne faremo tesoro per il nostro bagaglio anche culturale da trasmettere pure. E’ un pensiero intenso e  positivo. Se non è ottimismo questo.


Sulle ali della fantasia

a cura di Rita G.

La fantasia vola sulle nuvole e capitò quel giorno che tirava un gran vento, che scese sui rami di un albero di un parco pubblico sotto forma di tre Elfi. Erano tre piccoli piccoli e  capitombolando di ramo in ramo, tutti ammaccati, finirono sul mantello bianco di una maltesina di nome Mia. Sapete bene che i maltesi hanno il pelo lungo e questa cosa favorì i nostri amici che non volevano certo farsi vedere.
Erano tre come ho detto ed erano vestiti uno di rosso, uno di giallo e uno di azzurro. Avevano una casacca talmente piccola che per notare che c'erano dei bottoncini dorati, bisognava proprio avere una buona vista.
I pantaloncini erano anch'essi minuscoli e attillati. Completavano l'abbigliamento  una cintura con una grande fibbia, dei bei scarponcini con la punta e cappelli conici da cui spuntavano due buffe orecchie appuntite. Naturalmente tutto questo era in tinta con il colore del loro vestito.
Vista la loro fortuna di scendere da un albero senza farsi troppo male e di essere atterrati pure nel morbido, tennero una breve riunione pericolosamente attaccati  al lungo pelo bianco di Mia.
Erano molti giorni che erano in viaggio e si sentivano tutti scombussolati per essere stati sbatacchiati di qua e di là dal grande vento, quindi decisero di farsi portare a casa dalla cagnolina per un meritato riposo.
Presto scoprirono che Mia parlava anche la loro lingua, quindi si presentarono dicendo di chiamarsi Ciliegia, Sole, e Cielo, nomi derivati dai colori dei vestiti che dicevano l'appartenenza alle varie fazioni.
Stringendosi un po' si sistemarono tutti nell'orecchio sinistro del cane, e per fortuna la strada era breve perché l'esuberanza della canina li faceva ballonzolare davvero tanto. Quando si furono rifocillati con un pezzo di dolce che Mia aveva lasciato nel caso gli fosse preso un languorino, raccontarono le loro avventure,e si dissero ambasciatori in viaggio per portare un messaggio molto importante e segretissimo al re di un paese vicino con cui erano in guerra da molto tempo. Al mattino, ringraziarono dell'ospitalità e saltati sulla finestra si appesero ad una campanula che era sul davanzale e questa si alzò in alto facendo loro da ombrello per salire verso una delle tante nuvole che erano nel cielo e che andavano proprio nella direzione giusta.

                                                                        

  Andando Andando Andando  

a cura di Alba P.

Andando, miei cari lettori. Che ve ne pare?
Andando è una grande parola che può dire molto per me e spero anche per te, che mi stai leggendo. Ti può portare ovunque, sia con la fantasia che nella realtà: andando dove ti porta il cuore, andando per il mondo, andando in cerca di emozioni, sperando di trovare paesaggi di fiaba in mezzo al bosco. Anche la fantasia ti porta in un mondo infinito. 
Tutto questo fa di me una persona molto sognatrice, esploratrice, viaggiatrice. E tu come sei?
Andando per il mondo puoi trovare cose già fatte oppure puoi immaginarle, come essere nella foresta nel mezzo di una giungla e incontrare degli strani esseri che ti attirano a loro. Andando nel loro mondo ti portano in paesaggi sconfinati con esseri superdotati di energia del bene del male. Andando con loro ti fa sentire un essere diverso e ti fa vivere un altro mondo stupendo, con persone stupende.
Sono esseri che si muovono senza camminare, parlano senza voce, si abbracciano senza toccarsi. Sono felici di vivere tutti assieme, in questo grande giardino, in questa giungla, in questo pianeta, in questo giardino immaginario. Scegli tu! E poi ci sono bestie che volano e uccelli che nuotano. Sembra di essere sull'arca di Noè.
Andando... tutto questo è Andando.


Lo sapevate?

a cura di Silvana C.

Ricomincia la scuola...
Mi metto a pensare un po' come sono cambiate tantissime cose e mi ritrovo subito ai miei primi anni di scuola.
Vedo intorno a me nelle classi, solo femminili, banchini a due posti  in fila dove dal primo banco all'ultimo siedono bambine con grembiuli blu, un colletto bianco e un bel fiocco rosa.
Lo avreste immaginato? A seconda dell'altezza venivano assegnati i banchini. Io ero sempre abbastanza triste: essendo alta, mi trovavo sempre a sedere all'ultimo banco e mi sembrava di essere in castigo.
Come tutte le altre scolare, avevo una cartella marrone di cartone con dentro un quaderno a righe e uno a quadretti, con una foderina brutta perchè era nera.
Avevo un portamatite in legno a due piani e un altro, pure di legno, con il necessario per scrivere: un penna con pennino da intingere nell'inchiostro che la bidella preparava nell'apposita vaschetta fissata sul banco.  
Certamente vi  verrà da ridere a pensare agli zaini belli e colorati dei bambini  di oggi pieni di quaderni con anelli apribili per togliere o aggiungere fogli.
Sembra di vedere un film in bianco e nero a pensare alla scuola dei miei tempi, vero?



Luoghi... speciali

a cura di Mariella A.

Ci sono persone e luoghi che incontriamo durante la nostra vita, che ci accompagnano per un po' di tempo, poi vengono chiusi in un cassetto della memoria e gli restano, per molti anni, fino a riaffiorare i momenti particolari della nostra esistenza.
A volte basta un profumoun saporeun flashback e... zacIl ricordo ci investe!
EccoIn questa nostra rivista mi piacerebbe parlarne e ritrovare quei posti che teniamo stretti nel cuore.
Qualche tempo fa mi sono trovata a percorrere una via molto conosciuta nella nostra città e mi sono imbattuta nelle mucche che pascolavano liberamente nei campi intorno.
Mi sono rivista bambina, nell'aia della cascina dei nonni paterni, correre giù per il callare e raggiungere il posto migliore per guardare mucche, conigli e galline liberi di muoversi come e dove volevano. C'era lì vicino un piccolo stagno dove gracidavano le rane e le anatre nuotavano, accompagnate da numerosi piccoli insetti.
La  casa dei nonni mi è rimasta nel cuore. Oggi una bella villa ha preso il posto di quel casolare di campagna. Per raggiungerlo c'era il "callare", un sentiero sterrato che saliva in mezzo ai filari di viti fino ad arrivare sull''aia. La prima cosa che mi vedo davanti è il grande forno a legna dove la nonna era solita cuocere il pane, i dolci e le mele. Ecco che quei profumi mi colgono come se fossi lì ora!
E poi la grande cantina, con le botti del vino, le catene di salsiccia che mandavano un profumo eccezionale, i salami, il bilordo, la mezzina e i prosciutti: erano il cibo per tutta la famiglia e dovevano durare per mesi.
Era un grande casolare freddo ed anche umido, ma appena entravo mi sentivo accolta!
📌 E voi ne avete di luoghi speciali? Se vi va, raccontateceli!
📌 Potete utilizzare lo spazio per i commenti in calce alla nostra rivista.



                                                                                      
  


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