Lucca Insieme - Tracce di libri

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A proposito di libri.

Quando io e mia sorella eravamo bambine, nostra mamma tutte le sere, prima del sonno, ci leggeva libri di buffe avventure (es. Sussi e Biribissi) e, quello che a me piaceva di più, la mitologia Greca (Storia delle storie del mondo).

Poi da ragazza ho letto quella letteratura rosa che fa sognare le adolescenti con le sue romantiche storie d'amore (Luciana Peverelli).

Ricordo ancora la bella sensazione dell'avere tra le mani quegli esili libri tutti da scoprire...

Da qui e dalle storie un po' vere e un po' inventate di mio padre, che sapeva colorire di pathos ogni cosa che raccontava, è nato il mio interesse e la mia passione per la letteratura e tutto quello che porta con sé, non so se per rispondenza col mio carattere o se il mio carattere si è formato per mezzo di questi imput o per entrambe le cose. 

Ho letto da qualche parte questo slogan che mi piace molto e pressappoco dice cosi: "Regala, o fornisci, un libro a tuo figlio, ne farai, o diverrå, un adulto felice, o libero. 

Io da allora ho letto e scritto fiumi di parole, che sono solo una goccia d'acqua rispetto agli oceani che il linguaggio permette di esprimere.

Nonostante interesse e impegno assidui, una sola vita, essendo troppo breve, non permette di completare... nemmeno in un solo campo dello scibile. 

Qualcuno afferma che nell'uomo c'è già tutto e che è superfluo cercare, che di questo bagaglio di conoscenza si lascerà tutto un giorno, ma credo sia indispensabile tale sforzo per la crescita personale e poi...  la 'condanna' dell'uomo cacciato dall'Eden è stata proprio dettata dalla sua volontå di conoscere il bene, il male ed ogni cosa terrena, cosi da arrivare attraverso il 'fango' della materia alla eterea sublimazione operata dallo spirito.

(Elisabetta)

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Il primo libro che ho letto è stato verso i nove anni... sdraiata sotto l’ombrellone in spiaggia a Lido di Camaiore! La maestra si era raccomandata che leggessi ad alta voce almeno un libro quell’estate.
Lo avevo scelto con cura, tra miliardi di altri libri, in una sezione dedicata ai piccoli lettori in erba, in una libreria locale. 

“Piccole donne” di Louisa May Alcott! Ricordo la copertina rigida con lo sfondo azzurro e in rilievo loro: le quattro sorelle March! Le pagine erano spesse e leggermente ruvide; i caratteri non tanto piccoli... con l’aiuto anche delle immagini sparse qua e là ce la potevo fare. Sempre che mia madre o mia sorella non mi facessero ricominciare la riga ad ogni sbaglio di pronuncia! 

Mi ero affezionata al personaggio di Meg: la saggia sorella maggiore dispensatrice di buoni consigli e leggermente vanitosa, anche se in realtà rispecchiavo in tutto e per tutto la piccola, timida, schiva e fragile Beth.
Con questo libro ha iniziato la mia passione per la lettura. I libri sono stati gli unici amici che ho avuto per tanto tempo. Con loro ho trascorso le mie giornate senza sentire la mancanza di altro. Entravo pienamente nei ruoli dei personaggi e li riportavo nella vita reale interpretando piccole recite x i miei familiari!

(Monica)

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Incredibile! Monica ed io, senza volerlo, a distanza di tanti anni, abbiamo un importante momento di formazione in comune.
I miei ricordi spaziano lontano lontano fino ai racconti della tradizione. Rivedo le streghe sotto il noce di Benevento, i canneti piegati da un vento innaturale nelle solitarie e selvagge notti senza luna, i dispettosi piccoli mazzarilli con le loro giacchine rosse bordate d'oro, che ti scoprivano brutalmente nelle fredde notti buie, facendoti saltare pieno di paura.
Questi erano racconti orali di mamma e papà che spuntavano in tutte le occasioni come pane quotidiano. I grandi si divertivano a rivivere questi racconti, non lo facevano solo per me.
Forse è in quei momenti che ho imparato ad essere felice con le mie stesse fiabe, mentre le scrivo.
Ci furono poi le favole classiche, con principi e principesse, nani e streghe cattive, orchi e fate. Tutto questo proprio quando ero molto piccola.
Infatti, all'inizio delle elementari, mia mentore privilegiata divenne la mia prima sorella già adulta e insegnante. Lei mi cominciò a rifornire di libri, con moltissime parole e poche illustrazioni. Vedendo che li leggevo e rileggevo, continuò a procurarmene fino a quando non si sposò. Io facevo la seconda media.
Li rivedo ancora quei libri intorno a me. Mi piacevano tanto.
Ecco “Senza famiglia”, “Cosetta”, “Ivanhoe”, “David Copperfield”, “I ragazzi della via Pal”… ma più intensamente di tutti mi ritornano in mente “La piccola principessa” e, guarda un po', “Piccole donne” che restò una costante nella mia vita. In seguito avrei letto anche “Piccole donne crescono".
Inutile dire che avrei voluto essere Jo.
Così Monica ed io abbiamo sognato sulla stessa storia. Coincidenza?
(Vanina)






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