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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Una fiaba per sognare - Luce sul mondo






🌞

🌞

Era l'ora.
Il sole brillò ancora con determinata intensità.
Rotolando rotolando, era ormai giunto al limite dell’orizzonte.
Inevitabilmente doveva proseguire.
Doveva lasciare quello scenario bellissimo che lui stesso aveva creato.
Sulla spiaggia, ora solitaria e incantata, aveva accentuato gli azzurri del mare e sfumato il cielo lontano di tenerissimi arancio, poetici rosa, delicatissimi gialli… uno spettacolo!

Prima di gettarsi a capofitto dall’altra parte del mondo, dette un’ultimo sguardo alla sua perenne creazione.
Sapeva che gli uomini si apprestavano a stare con il naso all'insù quella sera… e non certo per lui.
L’ancella della notte stava a sua volta per salire all'orizzonte.

Sentì un'incontrollabile energia dentro di sé concentrarsi violentemente per esplodere subito dopo ad una temperatura che era troppo anche per lui.
Si scrollò di dosso un po' di fiamme e di fuoco.
Poi rotolò ancora più giù e si accinse a colorare un’altra alba.

Sapeva che mai più avrebbe potuto incontrare la pallida Luna.
Si erano separati in un tempo così lontano che anche il breve tempo trascorso insieme cominciava a sbiadire nell’intensità e nei particolari.
Piccola e graziosa, la Luna aveva danzato nello spazio, giocherellona  e ammiccante. 
Il sole, ancora stravolto dalla grande esplosione, ne era stato letteralmente affascinato.
Tuttavia, i giochi non erano durati a lungo e secondo i suoi desideri, perché il vorticoso movimento di tutti gli elementi aveva finito col relegarli in contrapposizione rispetto alla terra per come gli uomini li vedevano, comunque lontanissimi tra loro per quanto li riguardava.
Non poteva fare a meno di investirla comunque con i suoi potenti raggi e illuminarla per la gioia di tutti.
Adesso, però, era lei a condurre i giochi.

L'umanità ne era affascinata.
Scrittori e poeti ne erano influenzati e a lui non restava che darle vita con la sua luce.
Sì, anche lui era celebrato da tutti... poeti e non poeti.
Tutti si rammaricavano quando le nubi lo coprivano e scaricavano sulla Terra spaventosi temporali, lo invocavano quando i sogni notturni si trasformavano in terribili incubi, quando i panni stesi da giorni dovevano asciugarsi... ma gli innamorati cercavano l'argentea luna e più di un poeta era in essa che trovava ispirazione.




🌞

Sì, sapeva anche che senza di lui non ci sarebbe stata vita sulla Terra e lei, la Luna, sarebbe rimasta buia e fredda a condurre la sua anonima esistenza di sterile roccia sospesa nello spazio.
Tuttavia, con il suo leggiadro abitino di luce, eccola trasformata in una diva ammaliante in grado di irretire persino lui che in fondo era il vero motore di tutto.

Proprio mentre rotolava per l'ultima volta prima di scomparire definitivamente all'orizzonte, riuscì fortunatamente a vederla per un attimo.
Silenziosa e ammiccante, era comparsa dall’altra parte a piccoli passi nel cielo non ancora notturno.
Sì, era lei.
Leggera e diafana come creatura di sogno.
Fascinosa.

Le sue lingue di fuoco ristettero incerte, poi si liberarono intorno più rosse e più decise di prima.
Quasi quasi avrebbero voluta sfiorarla in una carezza.
E avrebbe anche potuto farlo… ma sarebbe stata la sua Morte.
Rifuggì immediatamente all’idea malsana che gli era venuta senza volerlo.
Saltò al di là senza ulteriori indugi, come era del resto suo dovere, ma non gli sfuggì il variato colore dell'abito lunare.
Insolito.
Gli ricordava qualcosa…

Sì, si era già trovato in quella situazione, ma era passato tanto tanto tempo.
Non ne era poi così sicuro.
Quella sfumatura d'ombra, appena rosata…
Ah, sì! Certo!
Le lingue di fuoco innamorate lo avevano alquanto rallentato.
Non gli permettevano più di ragionare con chiarezza.
Non aveva, forse, appena provato un che di gelosia al solo pensiero che gli uomini sulla Terra stavano tutti a naso in su proprio per vedere quell’abito trasformarsi,  per ammirare il suo divenire vieppiù rosso come il suo fuoco più profondo, fin quasi a nascondere la Luna alla vista?

Pieno di pensieri, continuò il suo cammino, rotolando rotolando come doveva e già in ansia a rispettare i suoi tempi, perché la magia si realizzasse.
Era proprio lui ancora una volta a disegnare quell'abito pieno d’amore, a creare quel modellino eccezionale, che gradualmente si faceva sempre più rosso nel prendere in pieno un po’ del suo fuoco.
Un nuovo palpito improvviso lo attraversò completamente, liberando ancora una volta fiamme altissime tutto intorno a lui.
Che luce e che caldo!

Era il pensare che lo sconvolgeva e lo faceva bruciare con maggiore intensità.
Si era ricordato, non senza un qualche disappunto, del fatto che in fondo lui non doveva poi fare molto.
Bastava se ne stesse lì fermo a guardare i veri attori.
Era sufficiente continuare a bruciare finché la sua energia non fosse finita.
Erano loro, la Terra e la Luna, che dovevano diligentemente rotolare con cura, come facevano da tempo immemorabile.
Infatti la Terra aveva già guadagnato la posizione strategica e aveva fermato un pochino della sua luce e dei suoi raggi da una parte.
Per questo il vestito della Luna fluttuava verso tonalità nuove di colore.
Ora lui non poteva vedere più niente né fare alcunché.
Di lì a poco la Terra gli avrebbe nascosto del tutto la sua amata, impedendogli di illuminarla direttamente ed estromettendolo dai giochi.




🌛

Anche la Luna caracollava curiosa per il cielo che gradualmente prendeva i colori della notte.
Qualche altra lucina lontana compariva via via nell'immensità dello spazio profondo.
Piccole stelle, poco invadenti in verità.
Sul mare, sui monti, sulle cime degli alberi, tutto era meravigliosamente naturale come sempre, ma in prossimità dei paesi e delle città la Luna aveva un moto di tristezza e impallidiva.
Le troppe luci artificiali degli uomini quella sera riuscivano ad offuscarla e questo non la faceva felice.

E Marte? Come mai era così insolitamente scintillante?
Sì, era davvero superbo nel suo splendore.
Non si era mai accorta che potesse essere così avvenente!
Sembrava volesse farle l'occhiolino…
Che la stesse corteggiando?

Nelle strade, nelle piazze, sui viali, gli uomini stavano in attesa con il naso all'insù.
La guardavano.
L'ammiravano o la studiavano?
Mentre lei li osservava perplessa, sulla Terra tutti volevano immortalare la sua immagine, ma le difficoltà che incontravano erano notevoli.
Aggiungevano lenti, sceglievano il massimo degli ingrandimenti possibili dei loro cellulari, insomma facevano del loro meglio per cogliere un momento che ritenevano speciale.

La Luna continuava a rotolare sempre più confusa.
Le sembrava di avventurarsi in uno spazio che non era più il suo.
Aveva freddo e ad una estremità si sentiva paralizzata.
Non si percepiva più e si sentiva morire.
Ma il Sole? Cosa gli stava capitando?
Appena salita all'orizzonte, aveva intercettato il disco solare, che lanciando un insolito fuoco e fiammate altissime tutto intorno, sembrava alquanto accigliato e non molto ben disposto.
Era scomparso quasi subito e lei era rimasta lì, sorpresa da quell’atmosfera carica di accadimenti.

Si dette una scrollatina e continuò a rotolare lungo il suo percorso abituale.
Il suo abito si era ulteriormente alleggerito.
Adesso lo percepiva come se volesse carezzarla con una certa tenerezza.
Stava assorbendo molto buio da una parte, ma il buio andava assumendo magiche striature di rosso.

A ben guardare non era poi tanto male questo suo nuovo aspetto, anzi stava assumendo un che di magico e di misterioso.
Più sicura di sé, si sentì più leggera del solito e continuò la sua passeggiata con maggiore grazia e grande leggiadria.
Aveva capito che il buio la stava ghermendo quasi totalmente, ma che i rossi promettevano uno spettacolo molto molto speciale.

Il Sole non sembrava più interessato a lei, ma Marte… che spettacolo!
Era così fiero di una nuova luce e grandezza, che aveva acquisito una baldanza che di solito non aveva.
E le sfumature di rosso che aveva quella notte gli davano un’aria di coraggio e di forza davvero interessante.

Tutta eccitata la Luna tornò a sentirsi fiera di se stessa.
Arrossì per la grande emozione e rotolò ancora con rinnovata eleganza.
Ora l'ombra l'aveva quasi sommersa del tutto, ma non se ne accorgeva più.
Vedeva solo Marte e il desiderio di essere notata le dette vita ulteriore anche nel buio che l’aveva completamente inondata.




🌛

Molto triste era il Sole, mentre la Terra continuava a variare i suoi paesaggi, provando a distrarlo e ad incuriosirlo.
Non voleva che se ne avesse troppo a male.
Ora che stava per nascondergli del tutto la sua leggiadra Luna, temeva sempre più quel malessere che la grande stella di fuoco manifestava già da un po'.

Era chiarissimo che qualcosa non andava.
Infatti, le potentissime esplosioni di gas, che si trasformavano immediatamente in rosse fiammate, erano divenute più articolate, quasi continue, e gli davano un’aria molto molto minacciosa.
La Terra rabbrividì sotto i piedi degli uomini.
Cercò di controllarsi con impegno, perché non voleva che involontariamente si scatenassero dei terremoti.
Intanto, guardava con apprensione la Luna che invece continuava a bearsi dello splendore di Marte.
Questi, accecato da quel momento di gloria, non si accorgeva più di niente.

Ecco.
Era il momento.
La Terra ruotò ancora un pochino… e coprì completamente il suo satellite.

La Luna di colpo questa volta si bloccò.
Si avvide che Marte era scomparso alla sua vista e che lei era adesso completamente al buio.
Capì che c'era qualcosa di molto strano che stava accadendo.
Rabbrividì di paura, ma anche dal freddo intenso che le era entrato dentro, in ogni più piccola parte di sé.
Era letteralmente paralizzata!

Dall'altra parte della Terra, il Sole tornò immediatamente in piena attività.
Appena la sua argentea Luna era scomparsa completamente alla sua vista, egli stesso aveva provato un grande senso di disagio.
Non ci poteva credere!
La Terra aveva osato tanto, troppo!
Un moto di rabbia lo colpì adesso con violenza.

Allora si proiettò verso di lei con tutta la sua rabbia repressa, quella rabbia incredibile che gli era montata a causa della Terra che copriva la Luna.
E su di lei si concentrò.

Una luce abnorme, un calore raddoppiato, un’energia profonda e straordinaria, si riversarono sulla Terra, la superarono, la inglobarono… e lambirono la Luna.
Un rossore di piacere e di gioia colse allora la poverina che già si stava liberando dell'ingombrante ombra della Terra.

Gli uomini laggiù in basso misero a fuoco la nuova immagine.
L’allegra musa della notte, in abito rosso, si spostava gradualmente nel cielo, recuperando a poco a poco la sua baldanza.
Giocò a lungo tra i rami dei pini titubante e civettuola.
Appariva e scompariva, in un alterno balletto, finché l'ombra della Terra smise del tutto di disturbarla.
Il Sole, tornato alla sua potenza abituale, vide con piacere la leggiadra Luna riacquistare il suo abito d'argento.
Sulla Terra gli uomini misero a posto i loro sofisticati strumenti ottici e finalmente rientrarono a casa per andare a dormire.









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