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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



martedì 27 febbraio 2024

Segreti

 




Segreti


"Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese, commedia brillante su amicizia e amore, ma anche tradimento, condurrà un gruppo di amici a scoprire di essere, appunto, dei perfetti sconosciuti.
L'ho vista volentieri al Teatro del Giglio di Lucca sabato scorso. L'ho apprezzata perchè tra una battuta e una risata, ha trattato un tema interessante, che mi sta molto a cuore e sul quale mi sono espressa più volte.

Forse rischierò di ripetermi, ma per una come me malata di verità è del tutto incomprensibile il fatto che si possa avere una doppia vita, magari anche una tripla, e non essere soddisfatti neppure di una.
Dirò subito che anche se la finzione scenica è teatralmente sottolineata - del gruppo di amici non ce n'è neppure uno che vive semplicemente quello che ufficialmente appare - ho la prova che nella realtà le relazioni tra le persone sono molto più contorte di quanto si voglia far credere a giudicare da baci, abbracci e sorrisi di circostanza.

Faccio un grande sforzo ad accettare tutto questo, che pure sta nella libertà intoccabile di ogni individuo. Tuttavia il vedere poi le persone piangere, disperarsi, cadere in depressione, mi fa un po' sorridere e mi sorprende quando si rimette sul tutto un bel coperchio e ipocritamente si ricostruisce una facciata che si é ormai incrinata.
Come nella commedia o in altri film che hanno trattato lo stesso argomento, è da manuale che questi segreti si riscontrino in gruppi di amici o comunque in gruppi di persone che per forza di cose stanno molto insieme.
Qualche ricordo mio personale a testimonianza?
Classico: l'amica fidata che soffia il corteggiatore alla sua amica del cuore, in ufficio i colleghi sposati che fanno i galletti, e anche qualche cosa di più con la belloccia di turno che a dir la verità non sembra proprio un'aquila. Che dire poi dell'amica che scopri, dopo anni e anni, insidiare a tua insaputa il marito di tua sorella e che a un certo punto inspiegabilmente è sparita dalla tua vita? E le amiche che frequentano casa tua e mangiano con gusto le tue torte e i tuoi manicaretti con cadenza più che settimanale, che alimentano tresche con l'uomo di casa o magari viceversa, ma di quest'ultime tresche al femminile ho meno contezza. Sarà forse perché le donne che incontro maggiormente sono più limpide perché me le scelgo?

In verità le persone mi piacciono tutte e le frequento senza dare giudizi morali. Mi limito ad ascoltare e a sostenere nel momento del bisogno.
Per me che amo osservare il mondo, relazionarmi in modo profondo con coloro che sono intorno a me, entrare nei meccanismi della psiche umana, è stato naturale cogliere tutto questo. E vi dirò che a volte mi fa davvero strano percepirmi lassù da sola, da un osservatorio privilegiato, a vedere quello che altri non vedono o, meglio, che non vogliono vedere, perché comunque mentire e nascondere è in fondo un costume abituale che viene spontaneo e non sembra neppure così grave.

Naturalmente i segreti davvero più importanti non sono nemmeno questi tradimenti amorosi, che pure fanno molto male, come la pièce teatrale ha ben messo in evidenza. Per esempio scoprire che il marito a tua insaputa ha uno scambio educativo con tua figlia opposto a quello che tu cerchi di darle, pensando lui sulla tua stessa linea, può lasciarti a terra come e più di un tradimento classico.

Piccole riflessioni, queste, nate da un divertente spettacolo teatrale. 
Non poi così piccole, però, se possono essere il pretesto per far capire che i segreti sono davvero troppo dispendiosi per il nostro equilibrio e che varrebbe la pena ammettere le proprie idee, le proprie azioni, naturalmente ben pensate prima, ed essere più limpidi e trasparenti... anche con noi stessi. 

Che bello riflettere un po', non vi pare?
















Published: martedì 27 febbraio 2024

giovedì 22 febbraio 2024

Ventiduesino Incontro - 20.2.2024

 





Salve! Come va, amici de "La Panchina"?

Rischio di ripetermi, ma vi siete accorti come il tempo passa e va? Anche febbraio sta esaurendo la sua vita e presto rimarrà soltanto nei ricordi.
Dico la verità, non riesco proprio a rassegnarmi a vedere come sia difficile fermare questo tempo in momenti davvero significativi, momenti che intensifichino la nostra vita interiore e ne dilatino l'esistenza seppur psicologica.
Noi de "La Panchina" cerchiamo di farlo, accedendo appena possiamo al nostro patrimonio interiore, vivendolo in tutti i modi possibili, sempre connesse e mai superficialmente.
Si sa che il tempo psicologico è tutt'altra cosa da quello che concretamente viviamo. Un breve momento può sembrare lungo una vita come un lungo periodo vuoto che si riduce dentro di noi ad un solo secondo. 
Per questo noi cerchiamo di valorizzare al massimo ciò che abbiamo a disposizione... ma questa è l'essenza stessa de "La Panchina" come sapete. 
Un consiglio? Provate a farlo anche voi.

In questa ottica anche emotiva, abbiamo dedicato l'ultimo incontro a fare il punto sulla nostra  RIVISTA "F I L O".
Troverete il n. 12, che esce dopo sei mesi dalla nascita della rivista, alla pagina "F I L O la RIVISTA de "La Panchina" - n. 12", mentre una sintesi delle nostre riflessioni è alla pagina "Lucca Insieme - F I L O in redazione".

Grazieee!!!
È un vero piacere avervi qui con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore e, se ne avete voglia, fateci avere i vostri commenti: a noi farebbero davvero piacere.
Alla prossima.
    












Published: giovedì 22 febbraio 2024

martedì 20 febbraio 2024

"La Panchina" in San Cristoforo

 






"La Panchina" in San Cristoforo
18.2.2024 - ore 17.00



È stato bello per noi de "La Panchina" incontrarci in occasione dell'apertura della mostra promossa dall'Ucai, "INSIEME per il Beato Angelico", nella chiesa di San Cristiforo a Lucca, in cui l'Arcivesco Mons. P.  Giulietti ha celebrato la Messa dell'Artista, commentata dai canti gregoriani degli alunni del Paladini e Macchiavelli.




Ritrovarci dopo parecchio tempo è per noi sempre una festa, ma questa è stata un'occasione ghiotta perché abbiamo potuto anche ammirare l'esposizione di opere, in particolare quelle dei nostri amici artisti . 

Ho trovato interessanti tutte le opere esposte, ma è su alcune di loro che vorrei appunto soffermarmi.
Vorrei segnalare, per iniziare, "I fraticelli di Piazza San Michele", opera fotografica di Giuditta Pieroni e "L'angelo", l'acquerello molto suggestivo del pittore Fabrizio Barsotti.




Passerei subito dopo a "La farfalla nella Bibbia" di Maria Maddalena Vertuccio che si è molto spesa anche nell'organizzazione della mostra. Le farfalle sono viste nella Bibbia come trasformazione e rinascita. Evidenziano la trasformazione dell'anima, la bellezza del creato e la fragilità della vita.






E che dire del collage di fotografie di Elisabetta Tuccimei "Empireo, X° Cielo ", il luogo dove Dante pone angeli, santi e divinità?

 


Per chi fosse interessato
la mostra rimarrà aperta
fino al 26 febbraio.

🎯









Published: martedì 20 febbraio 2024

domenica 18 febbraio 2024

Il calamaro gigante

  



Il calamaro gigante


Recentemente al Teatro del Giglio a Lucca è andato in scena un gradevole spettacolo con Angela Finocchiaro e Bruni Stori.
L'ho visto con vero piacere perché l'ironia e l'eleganza della Finocchiaro portano a riflettere con leggerezza anche su temi seri e complessi.
In ogni caso l'ho tirata in ballo perché il tema di fondo trattato è uno dei punti fermi che hanno da sempre caratterizzato il mio modo di concepire la vita.

Infatti, la ricerca nel tempo dell'esistenza del calamaro gigante è il filo conduttore che dipana nello spettacolo opportunità per delineare altri temi suggestivi.
In realtà ciò che poi si sottolinea nell'evolversi del percorso  è il perseguimento di un sogno, quello di poter affermare che il calamaro gigante esiste davvero.

Perseguire un sogno è davvero il sale della vita, è quel fuoco interiore che dà un senso vero e profondo al vivere e che rende tutto più interessante e leggero.
Non c'è opportunità, non c'è momento, non c'è età in cui solo si debba ricercare l'attuazione di un sogno. Fino all'ultimo nostro istante in questo mondo, avere una sogno da realizzare rende sensato andare avanti e non sedersi inermi ad aspettare chissà quale manna dal cielo scenda a renderci piu vivi e soddisfatti.

Mettiamo pure uno o più sogni nel cassetto, ma di questi tiriamone fuori almeno uno cui dare vita con la nostra azione. Non sarà facile, come non è stato facile nella piéce teatrale riuscire a dimostrare l'esistenza del calamaro gigante, ma darà un'energia lungo tutto il percorso che intrapendiamo ricca e stimolante che ci trascinerà verso nuovi orizzonti. 

Scendiamo ancora le scale dentro di noi e proviamo a riscoprire, laggiù in fondo in fondo, un piccolo sogno che abbiamo abbandonato lungo la strada e che non aspetta altro che essere riportato alla luce.

Io il mio calamaro gigante continuo tutt'oggi a cercarlo... e voi?









Published: domenica 18 febbraio 2024

giovedì 15 febbraio 2024

Ventunesimo Incontro - 13.2.2024

 



Salve a tutti voi lettori de "La Panchina"!

Eccomi di nuovo qui a raccontarvi di noi a proposito dell'ultimo incontro. 

Vediamo... da dove cominciamo?
Faccio subito la prima considerazione: questo incontro è stato un bel modo, molto originale direi, per trascorrere un insolito martedì grasso insieme.
Non baldoria e cibi succulenti per festeggiare, ma parole ricercate, raccontate, ascoltate e persino scritte in un silenzio complice, che ci ha traghettate all'ora di cena serene e appagate come forse neppure un elegante veglione avrebbe potuto fare.
E con questo torno ad affermare con convinzione che spesso "less is more".

Un'altra cosa che voglio rilevare è che in questo incontro carnascialesco ci sono state delle assenti, come accade da qualche tempo, ma vi assicuro che i motivi non sono connotati da disinteresse,  ma da cause setie di forza maggiore.
Sul finire dell'incontro, Monica si è addirittura collegata per poterci almeno salutare.

In qualche modo il carnevale è stato comunque presente e ci ha offerto lo spunto per riflessioni generali, per scendere le scale e recuperare emozioni e pensieri personali, per immergerci con piacere nella scrittura, che si riconferma come sempre un ottimo strumento per rilassarci e sedare l'ansia che insidia continuamente l'animo umano.

Potete farvi un'idea del nostro pomeriggio insieme accedendo alla pagina "Lucca Insieme - Non solo coriandoli".

Grazie di seguire le nostre avventure e di restare insieme a noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!











Published: giovedì 15 febbraio 2024

martedì 13 febbraio 2024

Carnevale vecchio e pazzo 2024

 



P. Cézanne


Carnevale vecchio e pazzo

2024


Eccoci giunti al termine anche di questo Carnevale. Tutto è andato davvero tanto in fretta! Prima che sparisca irrimediabilmente, qualche parola su di lui è d'obbligo.

Duque, Carnevale... una festa davvero coloratissima e di allegria,  ma a ben pensarci forse anche di grande ambiguità e... di buio?
Coriandoli, stelle filanti, costumi di tutti i tipi e, soprattutto, maschere più o meno complesse dietro le quali nascondersi, non trovate?

La riflessione ci porta lontano. Vediamo.
Possiamo constatare come la dura vita che la gente conduceva anticamente, fatta di lavoro durissimo, di fatica e di miseria, sia riuscita a trovare una bella valvola di sfogo. Sfruttando intelligenza e fantasia, si è creata mondi alternativi, quali il teatro, la musica e le tante maschere italiane che sono tutt'oggi famose nel mondo.

Qualcuno ha interpretato il carnevale come il carro che trascina il tempo ma anche come la nave dei folli, un periodo di rovesciamento tra nascita e morte del Signore e la sua resurrezione, tra il buio del Solstizio d'inverno e la rinascita del Sole.
E, sì, anche in questo caso proprio con l'intelligenza e la fantasia si è cercato di superare tutto il disagio che si viveva normalmente.

Ulteriori riflessioni, però, ci portano a rilevare come oltre tanto colore e divertimento, possa esserci anche tanto buio e tanta morte.
Infatti, nascondersi dietro una maschera cela la propria identità, nasconde se stessi e ogni ceto sociale, consente l'orgia e ogni peccato, permette di dare sfogo ad ogni passione, arrivando anche agli eccessi, interrompendo con questo la triste e pesante routine della realtà.

In questo modo arriviamo ai giorni nostri con le numerose importanti feste e sfilate di Carnevale che si organizzano ogni anno in Italia. Basti pensare al Carnevale di Venezia, a quello di Viareggio, ma anche quello di Cento, di Fano e... e... e...
E che dire di castagnole, cenci o frappe come si voglia chiamarli,  frittelle piene di creme le più varie e anche di frittini di buccellato come ho recentemente scoperto?
E non dimentichiamo che oltre la cultura,  tra tanti carri, coriandoli e mascherine, feste e cibi, si muove per lo stato una consistente fetta di introiti che incide non poco sull'economia.


Buon Martedì grasso
2024
   








Published: martedì 13 febbraio 2024

venerdì 9 febbraio 2024

Ventesimo Incontro - 6.2.2024

 






Eccoci di nuovo insieme!
Il primo incontro di febbraio, ancorché in pieno mood di carnevale, si è svolto inevitabilmente tra... mille note.  Abbiamo cosi trascorso un pomeriggio davvero in allegria.
Gioia ed allegria? Sì, certamente. Infatti abbiamo parlato di canzoni italiane che per forza di cose sono tutte nel nostro cuore. Del resto in tempo di Sanremo sembra del tutto naturale finire dentro l'argomento e rimanerci incastrati, non vi pare?
Un po' di analisi in chiave critica, un significativo recupero di ricordi e di molte emozioni... ed ecco che l'incontro giunge a termine.
Se vi va di curiosare, aprite la pagina "Lucca Insieme - Lo  guardo ma non lo dico".

Grazie di essere qui! È più bello allenare insieme i muscoli della mente e del cuore. 
Vi  aspettiamo ancora.
Alla prossima!



















Published: venerdì 9 febbraio 2024

domenica 4 febbraio 2024

Diciannovesimo Incontro - 30.1.2024

 






Salve a tutti voi, lettori de "La Panchina"!
E con questo incontro gennaio è davvero finito... già uno dei dodici mesi del 2024 se ne è andato ed è diventato passato. Quanto corre il tempo!

A proposito di tempo, noi naturalmente abbiamo cercato di fare tesoro di quello che ci ha regalato questo incontro.
Proprio oggi è stato pubblicato il n. 11 della rivista de "La Panchina", così abbiamo dedicato la prima parte di questo incontro a mettere in comune il contenuto dei nostri articoli.
È stato molto bello leggere insieme ciò che ognuna di noi ha scritto nella propria rubrica. Farlo insieme amplifica le emozioni che potremmo provare leggendolo individualmente per conto nostro. Inoltre in questo caso utilizziamo la voce per esprimere notizie e concetti che l'articolo riporta. Vi assicuro che è tutta un'altra cosa, perché l'espressione vocale, le sonorità e i commenti, le espressioni del viso delle componenti del gruppo che ascolta, rendono la riflessione su quanto abbiamo prodotto qualcosa di molto più profondo ed intrigante. Troverete la pubblicazione della rivista alla pagina "F I L O - la RIVISTA de "La Panchina" - n. 11".

Al termine di questo lavoro di revisione fatto in veste di redazione, il pomeriggio è andato avanti chiamando in causa un argomento che forse non ci aspettavamo. Siamo entrate nel mondo magico del cinema... e non solo.
Troverete traccia di quanto venuto fuori dallo scambio nella pagina "Lucca Insieme - Pellicole".

Grazie come sempre per essere qui con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Alla prossima!











Published: domenica 4 febbraio 2024

Poetar m'è caro

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