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martedì 27 febbraio 2024

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Segreti

 




Segreti


"Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese, commedia brillante su amicizia e amore, ma anche tradimento, condurrà un gruppo di amici a scoprire di essere, appunto, dei perfetti sconosciuti.
L'ho vista volentieri al Teatro del Giglio di Lucca sabato scorso. L'ho apprezzata perchè tra una battuta e una risata, ha trattato un tema interessante, che mi sta molto a cuore e sul quale mi sono espressa più volte.

Forse rischierò di ripetermi, ma per una come me malata di verità è del tutto incomprensibile il fatto che si possa avere una doppia vita, magari anche una tripla, e non essere soddisfatti neppure di una.
Dirò subito che anche se la finzione scenica è teatralmente sottolineata - del gruppo di amici non ce n'è neppure uno che vive semplicemente quello che ufficialmente appare - ho la prova che nella realtà le relazioni tra le persone sono molto più contorte di quanto si voglia far credere a giudicare da baci, abbracci e sorrisi di circostanza.

Faccio un grande sforzo ad accettare tutto questo, che pure sta nella libertà intoccabile di ogni individuo. Tuttavia il vedere poi le persone piangere, disperarsi, cadere in depressione, mi fa un po' sorridere e mi sorprende quando si rimette sul tutto un bel coperchio e ipocritamente si ricostruisce una facciata che si é ormai incrinata.
Come nella commedia o in altri film che hanno trattato lo stesso argomento, è da manuale che questi segreti si riscontrino in gruppi di amici o comunque in gruppi di persone che per forza di cose stanno molto insieme.
Qualche ricordo mio personale a testimonianza?
Classico: l'amica fidata che soffia il corteggiatore alla sua amica del cuore, in ufficio i colleghi sposati che fanno i galletti, e anche qualche cosa di più con la belloccia di turno che a dir la verità non sembra proprio un'aquila. Che dire poi dell'amica che scopri, dopo anni e anni, insidiare a tua insaputa il marito di tua sorella e che a un certo punto inspiegabilmente è sparita dalla tua vita? E le amiche che frequentano casa tua e mangiano con gusto le tue torte e i tuoi manicaretti con cadenza più che settimanale, che alimentano tresche con l'uomo di casa o magari viceversa, ma di quest'ultime tresche al femminile ho meno contezza. Sarà forse perché le donne che incontro maggiormente sono più limpide perché me le scelgo?

In verità le persone mi piacciono tutte e le frequento senza dare giudizi morali. Mi limito ad ascoltare e a sostenere nel momento del bisogno.
Per me che amo osservare il mondo, relazionarmi in modo profondo con coloro che sono intorno a me, entrare nei meccanismi della psiche umana, è stato naturale cogliere tutto questo. E vi dirò che a volte mi fa davvero strano percepirmi lassù da sola, da un osservatorio privilegiato, a vedere quello che altri non vedono o, meglio, che non vogliono vedere, perché comunque mentire e nascondere è in fondo un costume abituale che viene spontaneo e non sembra neppure così grave.

Naturalmente i segreti davvero più importanti non sono nemmeno questi tradimenti amorosi, che pure fanno molto male, come la pièce teatrale ha ben messo in evidenza. Per esempio scoprire che il marito a tua insaputa ha uno scambio educativo con tua figlia opposto a quello che tu cerchi di darle, pensando lui sulla tua stessa linea, può lasciarti a terra come e più di un tradimento classico.

Piccole riflessioni, queste, nate da un divertente spettacolo teatrale. 
Non poi così piccole, però, se possono essere il pretesto per far capire che i segreti sono davvero troppo dispendiosi per il nostro equilibrio e che varrebbe la pena ammettere le proprie idee, le proprie azioni, naturalmente ben pensate prima, ed essere più limpidi e trasparenti... anche con noi stessi. 

Che bello riflettere un po', non vi pare?
















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