Il calamaro gigante
Recentemente al Teatro del Giglio a Lucca è andato in scena un gradevole spettacolo con Angela Finocchiaro e Bruni Stori.
L'ho visto con vero piacere perché l'ironia e l'eleganza della Finocchiaro portano a riflettere con leggerezza anche su temi seri e complessi.
In ogni caso l'ho tirata in ballo perché il tema di fondo trattato è uno dei punti fermi che hanno da sempre caratterizzato il mio modo di concepire la vita.
Infatti, la ricerca nel tempo dell'esistenza del calamaro gigante è il filo conduttore che dipana nello spettacolo opportunità per delineare altri temi suggestivi.
In realtà ciò che poi si sottolinea nell'evolversi del percorso è il perseguimento di un sogno, quello di poter affermare che il calamaro gigante esiste davvero.
Perseguire un sogno è davvero il sale della vita, è quel fuoco interiore che dà un senso vero e profondo al vivere e che rende tutto più interessante e leggero.
Non c'è opportunità, non c'è momento, non c'è età in cui solo si debba ricercare l'attuazione di un sogno. Fino all'ultimo nostro istante in questo mondo, avere una sogno da realizzare rende sensato andare avanti e non sedersi inermi ad aspettare chissà quale manna dal cielo scenda a renderci piu vivi e soddisfatti.
Mettiamo pure uno o più sogni nel cassetto, ma di questi tiriamone fuori almeno uno cui dare vita con la nostra azione. Non sarà facile, come non è stato facile nella piéce teatrale riuscire a dimostrare l'esistenza del calamaro gigante, ma darà un'energia lungo tutto il percorso che intrapendiamo ricca e stimolante che ci trascinerà verso nuovi orizzonti.
Scendiamo ancora le scale dentro di noi e proviamo a riscoprire, laggiù in fondo in fondo, un piccolo sogno che abbiamo abbandonato lungo la strada e che non aspetta altro che essere riportato alla luce.
Io il mio calamaro gigante continuo tutt'oggi a cercarlo... e voi?
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