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della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Estate - Incontro con la poesia finlandese

 






Incontro con la poesia finlandese


La poesia finlandese...
L'avete mai frequentata?

Qui di seguito
ne riportiamo due esempi
per entrare nello spirito
di questa poesia.

(Troverete ulteriori informazioni nella pagina 
"Edu - Pillole: La poesia finlandese").


📌
Lingue straniere 

I giorni passati sono le sole lingue straniere che
ho imparato nel momento in cui ho parlato.

Stimate dagli elementi più pesanti
nascono, e si scompongono più lentamente.

I giorni passati innumerabili rumoreggiano dietro
il silenzio, in un luogo ormai irraggiungibile.
Le loro parole si zittiscono come secchi
caduti nel pozzo più profondo della fanciullezza,
fluttuano sul braccio di un vecchio, sul capo di una
corda sottile, così distanti sono.

In uguale compagnia – ogni battito del mio cuore,
la neve sciolta degli inverni che ho visto,
le scarpe che ho camminato, da un’estremità all’altra.

Guardano ora concentrati, ogni mio nuovo
movimento, ogni mio fresco incontro.
Ma verranno anche notti in cui mi salveranno
dai mari burrascosi dell’eternità sconfinata.

(Jouni Inkala)



📌

Al vento


Non c’è di che preoccuparsi. L’ombra non
può cadere. Si muove come l’albero
e ne segue ogni scatto.
Come fuoco è trascinata via nel vento
e scivola con leggerezza sopra ogni cosa.
Non c’è di che preoccuparsi. L’ombra non
può cadere. Si muove soltanto.
E quando si stacca un ramo dal tronco
lei lo sente e lo accoglie.

(Mirkka Rekola)

 


Che ne pensate?
Queste sono le nostre riflessioni.



Mi ha colpito "Il vento". 

Una bella poesia. Mi porta a pensare che l'ombra non è quella dell'albero. L'ombra sono io. Io che seguo il flusso della vita che mi passa davanti.
Mi muovo soltanto. Non penso. Sono comunque viva e aspetto anch'io il "ramo che cadrà dal tronco" nella speranza di saperlo accogliere.
(Claudia) 



Ho incontrato alcune poesie finlandesi con le quali non avevo mai avuto prima alcun contatto, ne sono certa. Sono sincera, non ne ho avuto una impressione positiva, però è vero, ogni cosa va conosciuta. Ed è anche vero che io non ho nessun titolo per giudicare le poesie di nessuno, ma esprimo solo le mie impressioni.
Nonostante le abbia trovate ostiche, mi hanno detto qualcosa. Ho riflettuto sul disagio che questa loro situazione ambientale possa influire sul carattere delle persone. Vedo le coste frastagliate che incontrano la notte. Non c'è alternanza, non c'è dualità, solo buio, solo notte: fuori e dentro di chi parla. Ho sentito molto la tristezza di chi scrive, la tristezza di chi non ha da attendere un domani perché l'indomani sarà uguale all'oggi.
La depressione di fondo si consola.
non c'è da preoccuparsi,
l'ombra non può cadere”
in questo alternarsi di giorni senza fine e di notti ugualmente senza fine, percepisco solo il lato oscuro, solo notti oscure. Sento la depressione in queste parole e neanche tanto velata. Per  la prima volta nella mia vita  mi sono soffermata a riflettere sulla difficile (per me) situazione di questo popolo e allora posso dire che la poesia finlandese ha fatto qualcosa nella mia vita. Non l'ho apprezzata, non l'ho certo capita, ma mi ha fatto pensare. Meraviglioso!
(Rita)



Oggi ho scoperto la poesia finlandese, di una terra molto diversa da tutta l'Europa essendo in cima al globo e godendo di sei mesi di giorno e sei mesi di notte...
Quella che più mi ha colpito è stata la poesia di una poetessa, una donna che si è molto soffermata a descrivere la parte che si avvicina ai  sei mesi di oscurità.
Bellissima la descrizione dell'ombra di un albero che oscilla a seconda del vento.
Tutto sommato però fa capire uno stato d'animo pieno di solitudine, che è rivolto a tutto ciò che è oscurità ed è circondato di nero.
(Silvana)



Capire il pensiero finlandese non mi è facile. Al momento non riesco proprio. Magari leggendo di nuovo i testi e immedesimandomi di più nella loro cultura, mi riuscirà di trovare delle risposte. Lo farò.
(Alba)



È il mio primo incontro, questo, con la poesia finlandese, una poesia che mi ha sorpreso. L'ho trovata difficile inizialmente, difficile da comprendere, perché lontana dal cliché a cui noi siamo abituati. Tuttavia ad una seconda riflessione ne ho colto una semplicità arcaica nei temi e nelle immagini che mi evocano i testi su cui ho operato l'analisi.
Quello che però mi ha colpito in particolare è la solitudine della vita in questi luoghi e la mancanza di esperienze variegate. I testi ne sono impregnati letteralmente. 
Il dover scendere con il secchio nel pozzo della fanciullezza per ritrovare qualcosa su cui confrontarsi è un'immagine in fondo comune a tutti, anche a noi, ma l'idea che non ci sia altro da lì all'oggi fa venire davvero i brividi.
(Vanina)



Non conoscevo prima d'ora la poesia finlandese e il mio primo contatto con questa arte me la fa vedere molto lontana da me e dalla poesia italiana, che anche quando è triste non è mai così deprimente.
Forse sarà dovuto alla latitudine in cui vivono i finlandesi che passano la loro vita per tanti mesi al freddo e al buio o forse sarà responsabile la solitudine a cui sono costretti per le enormi distanze tra gli abitanti che non hanno contatti tra di loro, ma,  secondo me, la serenità non riescono proprio a trovarla.
(Lauretta)




 Chi continua?


⚘ ⚘ ⚘










1 commenti:

  1. Vorrei poter scendere nel pozzo della fanciullezza per poi risalire con l'intento di ricominciare da capo. Con il senno di poi il vivere sarebbe un'altra cosa.

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