Sull'Orient Express
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L'Orient Express avanzava ancora una volta verso Est.
Il suo ritmo cadenzato cullava con garbo i viaggiatori. Le tendine curate ed eleganti, davano intimità al vagone chiudendo ulteriormente fuori il buio della sera che avanzava.
Rose Smith cercò con grazia nella sua borsetta di velluto ricamata un piccolo cannocchiale di madreperla. Lo allungò alla sua massima estensione e lo puntò fuori dal finestrino.
Intanto, Monsieur Depardieu, che veniva da Parigi, continuava a sorseggiare Armagnac apparentemente perso nei suoi pensieri. Sul tavolino al centro di quel salotto, che occupava una buona metà del vagone, la bottiglia si era quasi svuotata. Rose lo guardò con disappunto, poi tornò ad osservare il paesaggio che scorreva lento nella sera.
Il giovane italiano, che invece veniva da Venezia, continuava a parlare sottovoce con la signorina che lo accompagnava. Lui parlava e lei ascoltava. Lo ascoltava con educazione, ma non sembrava molto convinta dalle sue parole. Miss Rose Smith li lasciò a loro destino e tornò a concentrarsi sul suo cannocchiale.
Lo allungò di nuovo, lo puntò… e lo vide. L'uomo, ferito orribilmente alla fronte, si teneva come aggrappato alla porta del vagone che era stata assicurata dall'interno e riusciva per questo a sostenere il suo peso.
Proprio in quel momento... una, due, tre gocce di sangue si spiaccicarono sul finestrino dall'altra parte del vetro, proprio davanti agli occhi esterrefatti di Miss Rose Smith.
Il cannocchiale ora sporgeva, inutile, dalla sua mano.
Dette fondo a tutto il grande selfcontrol cui era stata abituata fin da bambina, rientrò nei ranghi, si raddrizzò aderendo rigidamente allo schienale e girò lo sguardo altero sugli altri passeggeri per osservare le loro reazioni.
Il francese si stava versando dell'altro armagnac, i due italiani parlavano sempre fitto fitto. Lei adesso sembrava più disponibile. Perfino l'istitutrice svizzera, proveniente dal cantone tedesco che sedeva alla sua altezza dall'altra parte della carrozza, si guardava intorno trasognata, alzando gli occhi dal suo piccolissimo libro. Nessuno sembrava notare qualcosa di anomalo, eppure…
Con nonchalance annusò dei sali miracolosi che portava sempre con sé per servirsene all'occorrenza e questa era davvero la situazione in cui erano indispensabili… si sentiva giusto giusto svenire.
Mentre si sedeva accanto a lui, l'uomo senza proferire parola già versava per lei una porzione abbondante di aromatico vecchio armagnac.
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