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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



venerdì 28 agosto 2020

Lucca Estate - 26.8.2020









Buongiorno! Come va?

In questo scorcio di agosto tutti noi cerchiamo di vivere il più possibile fuori, nei giardini, nelle vie e nelle piazze, per quanto possibile in questo insolito periodo storico. 
Anche “La Panchina” ha ripreso a incontrarsi sulle Mura di Lucca, magari per una breve chiacchierata e per guardarsi negli occhi. 
C'è tanta voglia di riprendere la vita normale, quella in cui magari bere insieme un semplice tè. 
Daniela, infatti, ha portato un buccellato da condividere con le amiche presenti, ma durante il collegamento ho visto anche sgranocchiare gustose patatine. 



L'attenzione per il luogo è stata, però, altresì molto importante. 
Elisabetta ci ha mostrato il paesaggio intorno, con gli alberi che cantavano al vento e la vita tipica di passeggio e di bici che le Mura hanno abitualmente. 

Naturalmente le parole sono state tante, ma molto libere e appaganti, con percorsi non prestabiliti. Hanno evocato grande serenità e voglia di sorridere.
 
"La Panchina" non ha comunque dimenticato le parole scritte. 
Qualcuno si è applicato e si sta applicando al gioco della creazione di massime, quelle che la saggezza popolare da sempre utilizza per trasmettere le proprie esperienze codificate. Se volete, potrete curiosare nella pagina Lucca Insieme Estate – Giochiamo con le massime" e, magari, potrete partecipare anche voi. 

In questo mondo in cui è sempre più difficile leggere, scrivere e, perché no, pensare, pensare con calma e scegliere, può rivelarsi interessante giocare insieme con un retino di parole apparentemente disordinate, sferruzzando massime personali. 
Siate sicuri che siamo qui, pronti a leggere i vostri scritti, per apprezzare i vostri pensieri. 

“La Panchina” continua a vivere fra le parole e vi aspetta, come sempre, ad allenare insieme i muscoli della mente e del cuore.

Alla prossima!







 


Published: venerdì 28 agosto 2020

lunedì 24 agosto 2020

"La Panchina" alla Festa dei Fossi - 22.8.2020

 



Al tavolo de "La Panchina"



Sabato le signore de "La Panchina" si sono ritrovate per partecipare all'evento organizzato lungo il Fosso e in Piazza San Francesco e fortemente voluto, in particolare, dal pittore lucchese Fabrizio Barsotti. 

Per un pomeriggio è stato possibile assaporare l'arte in mille espressioni. I visitatori hanno potuto godere la presenza di numerosi artisti con le loro tele, momenti musicali, declamazione di poesia e momenti puramente conviviali, sempre nel rispetto delle norme Covid vigenti.

Un momento saliente per noi è stato quello della realizzazione di opere creative al tavolo, organizzato da una delle signore de "La Panchina", Elisabetta Tuccimei, fotografa, impegnata in prima persona alla realizzazione della manifestazione. Era presente anche un'altra signora de "La Panchina", la pittrice Maria Maddalena Vertuccio, che ha esposto le sue intriganti sete dipinte.

Le signore de "La Panchina" insieme ad alcuni visitatori hanno realizzato dei ritratti utilizzando ritagli di immagini, come si nota nelle foto.

Adesso l'appuntamento è per il 19 settembre,  quando ancora una volta questa bella area di Lucca si animerà e prenderà vita.

Vi aspettiamo!


Alcune delle opere realizzate






Published: lunedì 24 agosto 2020

giovedì 20 agosto 2020

Lucca Estate - 19.8.2020

 






Salve, amici de "La Panchina"!


Questa estate si sta snocciolando pigramente, mentre aumentano le occasioni per incontrarsi qui e là in una Lucca che strizza l'occhio ad una mostra di pittura in villa, un concerto, un momento di arte e di vita lungo i Fossi e la via della seta.

Questo mercoledi, come consuetudine, c'è stato un incontro in vedeo chat per le signore de "La Panchina" che avevano un momento da condividere. Che bello!  È stato possibile fare quattro chiacchiere in grande rilassatezza, perché chi si è fermato aveva voglia di semplici parole, coinvolto dalle emozioni, che emergevano via via dalle persone in collegamento. È stato, quindi un momento vero e pregnante sotto il profilo dell'amicizia.

L'incontro si è limitato, così, alla valorizzazione dell'affettività, senza proposte di intervento specifico. Per certi versi è stato molto più gratificante del solito. Abbiamo infatti avuto la possibilità di vivere la voce degli alberi annosi sulle Mura in prossimità dell'Orto Botanico, ma anche quella del mare che accarezza una famosa rotonda non lontano dal Conero. Abbiamo parlato della pioggia torrenziale nei giardini e di quella lenta lenta nelle corti della città. E di foto, di libri, di stili letterari. 

Anche se non ci sono stati dei giochi di parole su cui applicarsi come spunto specifico, però, “La Panchina” non ha dimenticato la bellezza dei pensieri scritti ed ha pubblicato un breve racconto, che qualche signora del gruppo ha già letto… ed ha già commentato. Potete trovarlo nella pagina Racconto - Dina"

Sì, prendendo spunto da questo racconto, invito chi ne ha voglia a giocare con l'elaborazione di commenti al riguardo o, meglio, con la stesura di una semplice recensione, tanto per utilizzare un tipo di testo che non abbiamo mai usato fino ad ora. Che ne dite? Vi va di giocare con noi? Troverete gli scritti che man mano arriveranno nella pagina "Lucca Insieme Estate - La nostra opinione".


Grazie per essere qui intorno tra le nostre parole. Insieme, l'allenamento dei muscoli della mente e del cuore è più divertente. 

Tornate ancora sulla nostra panchina!     




📚





Published: giovedì 20 agosto 2020

domenica 16 agosto 2020

Dietro la ringhiera in ferro battuto

 



Buongiorno! 

Come va? Sempre presi dal turbinio dell'estate e di queste feste che si accavallano? 

Per quel che mi riguarda, mi sembra che nel mondo reale si viva un’incontrollabile frenesia di divertirsi a tutti i costi e una confusione che rende faticosa anche l'estate. Molto meglio per me entrare nel mondo delle parole, mentre ancora il sole è giovane e promette grandi cose all'uomo che se ne accorge. 

La luce e i colori sono carezzevoli e ben predispongono a sedersi sulla nostra panchina. Eccomi! Noto con piacere che parecchi di voi sono già qui. Forse anche voi avete provato le mie stesse sensazioni. Avvicinatevi pure. Qui si sta una meraviglia e vedo che un'infinità di parole, pensieri, emozioni sono già in grande fermento, galleggiano intorno alla panchina e non aspettano altro che essere catturate. 

Sono tortore quelle che mi guardano dalla ringhiera in ferro battuto? Sento il canto di molti uccellini qui intorno alla panchina, ma non si lasciano vedere. Il vento ha appena spostato le fronde ed ha scoperto una ringhiera misteriosa. C'è un alone di mistero intorno… Guardiamo meglio. 

Sul muro che è venuto allo scoperto c'è qualcosa. Cos'è? Forse l'intonaco è un po' scrostato? No, c'è qualcosa di più lì… Oh, ora non c'è più. Le fronde hanno di nuovo coperto tutto. Gli uccellini non hanno smesso di cantare, di pigolare, di riempire di vita ogni angolo intorno alla panchina. 

Eppure io l'ho visto. Cos'era? Un animale? Un mostro? Un animale mostruoso? È lì, dietro a quel verde davanti a me, alla mia destra. Adesso si è nascosto, ma so che è lì che mi guarda e che può ricomparire da un momento all'altro. Io comunque non ho paura di lui. Sto qui sulla nostra panchina e mi sento tutelata, sicura, piena di opportunità. 

Ancora il verso della tortora. Nel dondolio creato dal venticello amico, ecco ricomparire la ringhiera in ferro battuto, elegante e sicura di sé come sempre. Sì, il muro è antico e un po' sbrecciato. Un mostro? No, non lo è. A guardare meglio, no, proprio no. Infatti, dal muro si stacca e prende vita un enorme personaggio fantastico che mi fa l'occhiolino sornione. Lo riconosco. È il protagonista di una mia nuova fiaba. Giocherò con lui nel mondo della fantasia immaginando i sorrisi di bambini, ma anche di adulti, mentre mi ascolteranno quando la racconterò. 

Sono contenta di avere incontrato oggi questo nuovo personaggio. E sono ancora più soddisfatta per aver individuato una bella metafora a sostegno di quello di cui parliamo spesso, la paura che ci gela nel nostro profondo e non ci fa vivere. 

La paura, magari l'angoscia o il terrore, che cova spesso sotto i nostri pensieri, appare e scompare come la figura minacciosa sul muro scrostato del vecchio edificio tra le fronde. Accade che la nostra vita diventi difficile e pesante perché annichiliti da quella macchia confusa che abita dentro di noi e non ci dà tregua. 

Probabilmente, se scostassimo le fronde dell'oblio, potremmo scoprire che non è altro che un grumo di emozioni senza troppa reale importanza, anzi, che potremmo riutilizzarlo oggi per creare un nuovo contesto positivo. 

Mi piace molto chiacchierare così a ruota libera seduta sulla nostra panchina! Mi piace anche di più vedervi ascoltare con attenzione, tutti presi dalle parole, dai pensieri e dalle emozioni, che galleggiano qua intorno.  

Grazie per esserci!


Allora, vi aspetto ancora qui ad allenare i muscoli della mente e del cuore. 

Alla prossima!



📚





     

Published: domenica 16 agosto 2020

venerdì 14 agosto 2020

"La Panchina" a "Calici sotto le stelle"










Ieri alcune di noi si sono recate in Piazza San Francesco in cui si svolgeva l'evento "Calici sotto le stelle". 

Lì hanno incontrato una delle signore de "La Panchina", la fotografa Elisabetta Tuccimei,  e il pittore lucchese Fabrizio Barsotti, che erano presenti con alcune loro opere.
Naturalmente hanno gustato un calice insieme, visitato il mercatino, ascoltato musica...

Per le signore de "La Panchina", ogni occasione è buona per stare insieme e, questa, è stata anche molto gradevole!








Published: venerdì 14 agosto 2020

giovedì 13 agosto 2020

Lucca Estate - 12.8.2020








Buongiorno!

Due parole per raccontarvi il nostro contatto di ieri. 

Come sapete, anche se siamo prese da mille cose e ci troviamo in posti lontani, non perdiamo mai l'occasione di farci un salutino, grazie a queste potenti video chat che lo consentono. In questo modo abbiamo tutte l'impressione di essere state sempre vicine e di non averla data vinta al distanziamento forzato. 

Lo spunto di questo mercoledì, per vivere il mondo delle parole, è stato fresco e simpatico. Una fiaba dallo schema classico, partita così per gioco, per guardare noi stesse e la nostra panchina in modo ironico, divertente, ma mai superficiale. 

Dalle simpatiche foto di Elisabetta, che aveva messo le signore de “La Panchina” in bottiglia, Monica ha dato il la, elaborando un simpatico intreccio fantastico. Davvero carino! Se vi va di curiosare, andate alla pagina Lucca Insieme Estate – Le geniette in bottiglia". Vi troverete anche dei commenti o ulteriori divagazioni. 

In questa pagina interattiva, come sapete, potete intervenire anche voi, se lo desiderate. E a noi questo farebbe davvero piacere. Del resto, questo, noi non lo vediamo solo come un gioco. Per noi è molto di più. Stare in dinamiche relazionali positive, immerse in parole ed emozioni, a pesca di nuovi pensieri e a spasso tra le idee, è per le signore de “La Panchina” un modo per stare bene e sentirsi supportate, un po' come nuotare in un brodo di giuggiole e berne quel tantino che serve con cuore e misura. Vi invitiamo a goderne anche voi e a sorridere delle piccole cose. 

Grazie per essere stati qui con noi. 

Vi aspettiamo ancora ad allenare insieme i muscoli della mente e del cuore intorno alla nostra panchina.

Alla prossima!



📚






Published: giovedì 13 agosto 2020

lunedì 10 agosto 2020

San Lorenzo... Io lo so...

 





Buongiorno, amici de “La Panchina”! 


Nella giornata delle stelle cadenti, tra poesia e sogno e infinito, quando tutto dovrebbe essere bello e buono, non posso fare a meno di farmi trascinare in un vortice di pensiero che finisce sempre lì, su quella panchina rossa che fa bella mostra di sé in Piazza San Salvatore. 

Se ne parla, se ne discute. Abbiamo quasi coniato delle frasi scontate, parole e parole, ripetute meccanicamente, ma la violenza sulle donne continua ad essere un dato di fatto. Non c'è giorno in cui non ci siano donne maltrattate, abusate, annientate, eliminate concretamente e metaforicamente, donne scomparse intorno alle quali si fa un grande ed inutile parlare. 

È vero. L'uomo è fisicamente più forte e non è facile per le donne difendersi dalla sua violenza fisica. Allora? Allora è necessario che le donne, madri e sorelle e compagne, puntino seriamente sull’educazione alla non-violenza e, soprattutto, utilizzino la percezione, il pensiero, la razionalità, per salvaguardarsi da chi le circonda, siano essi padri, fratelli, mariti o estranei. Meglio non buttarsi mai nelle loro mani senza difesa. 

E questo atteggiamento ha un suo valore sempre, un valore più generalizzato. Vale, infatti, nei confronti di tutti coloro con cui entriamo in contatto, donne o uomini che siano. È un atteggiamento di prudenza nei confronti del mondo che fa l'occhiolino all'istinto di sopravvivenza. 

È davvero indispensabile superare questa ingenuità femminile, questa fragilità, perché non si deve dimenticare che sono proprio le donne che hanno il compito importante di mettere al mondo bambini e di esserne garanti in prima istanza. 

Sono stata affascinata da sempre dalla forza delle donne e sarà forse per questo, che nei miei racconti prediligo introdurre per la maggior parte figure femminili, figure nel complesso positive che, comunque, facciano riflettere. 

Ho avuto bellissime esperienze reali con donne vicine a me, donne anche semplici, ma molto interessanti nella loro determinazione nell'autodeterminarsi, nel proteggere e suggerire, nel farsi esempio con semplicità e modestia, donne indimenticabili nel loro essere donne così importanti da non poter poi essere messe nel mucchio di chi non lascia traccia. 

Questa notte sarà emozionante ammirare le stelle cadenti nel cielo di San Lorenzo.  Se dovesse capitarci di vederne una, esprimiamo un desiderio altruistico per tutte le donne. Sicuramente se si realizzasse, saremmo tutti molto più ricchi di prima. 

Intanto sediamoci sulla panchina di Piazza San Salvatore e lasciamoci trascinare dal rumore dell'acqua. C'è qualcuno che beve alla fontana del Nottolini, sotto la magnifica naiade. Anch'esse brillano. Fontana e naiade sono come nuove da quando sono state restaurate, una vera gioia per gli occhi.


Grazie a tutti voi che vi siete radunati qui con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore. 

Alla prossima!  








Published: lunedì 10 agosto 2020

venerdì 7 agosto 2020

Lucca Estate - 5.8.2020











Buongiorno, amici cari de “La Panchina”! 

Non sembra, ma un'altra settimana è volata via, riportandoci a mercoledì, giorno magico dei nostri incontri. 
Purtroppo l'incontro sulle mura è saltato all'ultimo minuto, ma quello virtuale siamo riuscite a farlo,  malgrado gli impegni e le distrazioni varie. 

È incredibile come vederci e parlarci anche solo per un breve tempo, riesca a ricaricarci e a cementare le nostre dinamiche di gruppo. 
Uno sguardo, un sorriso, una battuta, si riconfermano fondamentali per la mente e per il cuore. Fanno sentire compresi, accolti, spronati al sorriso, chiariscono le idee che qualche volta si appannano. 
A me, sinceramente, tutto questo non sembra affatto poco e sono contenta quando, appunto, accade. 

A parte i saluti in video chat, come corollario a questo mercoledì, ho provato a stimolare ancora una volta la narrazione, il racconto. 
Ho fornito a latere un piccolo input da seguire e completare creativamente, tratto dalla pagina "Racconto - L'aliante" .
Chissà chi avrà raccolto la sfida! 
Scopriamolo alla pagina Lucca Insieme Estate - L'Aliante"

Torniamo adesso un attimo indietro ad un momento concreto profumato di vaniglia. Dunque, per un involontario disguido, la nostra Daniela ha raggiunto il punto d'incontro de “La Panchina“ sulle Mura, con un magnifica torta di mele fatta da lei per festeggiare il piacere di incontrarsi di nuovo, dopo la separazione forzata del lockdown. 
Come ci è dispiaciuto non poterla assaggiare! 
Ci consola sapere che Daniela la gusterà a colazione, mentre penserà inevitabilmente a noi. 
Grazie, amica cara! 
Ci sarà sicuramente un'altra occasione. 


Anche per questa volta è tutto. 
Grazie di essere stati con noi. 
Alla prossima! 



📚






Published: venerdì 7 agosto 2020

lunedì 3 agosto 2020

La voce nascosta di Roma












Eccomi finalmente qui. 
Finalmente posso sedermi sulla nostra magnifica panchina. 
Virtualissima, si sa, ma mai così reale. 

Siamo tutti in attesa dell'acquazzone che lavi l’afa africana dal mondo reale che ci circonda e quella che staziona anche nel nostro cuore. 
Intanto, è qui che voglio stare a ritrovare serenità e refrigerio. 

Incredibile! 
In questo luogo di emozioni, di idee, di parole, tutto sembra semplice e facile. 
Un minuto e ritrovo immediatamente, tutte insieme, le esperienze che qui abbiamo vissuto e che ritroviamo nascoste nei tanti post del blog. 
Sono una folla. Una festa intorno a me. 

Colgo subito, mentre si avvicina, la voce sommessa dei pini di Roma. 
È sostenuta da quella dell'acqua delle mille fontane della città. 
Zampillano, scrosciano, gocciolano, gorgogliano, in un gioco di ritmi che si fa musica. 

Il flusso del Tevere è lento. 
Scorre all'unisono con le foglie dei platani mosse dal ponentino. 
Un canottiere si muove sotto il ponte. Chissà cosa penserà! 

Sul marciapiede la nonnina è già seduta da un po'. 
Ha disposto i suoi lavori all'uncinetto, mentre continua ad intrecciare presine e centrini d'altri tempi. 
La signora con il cappello di paglia si è fermata. Ora si china e prende un centrino, lasciando cadere qualche moneta nel cestino. 
La nonnina non ha interrotto il suo lavoro. 

Gli storni si levano in quantità inimmaginabili dagli alberi del Lungo Tevere.
Disegnano macchie di Rorschach nel cielo. 
Il passante si perde a guardare, mentre ne interpreta il significato. Ritorna a vivere in questo secolo della fantascienza il brivido antico degli àuguri… non troppo è cambiato da allora. 

È fresco ed intimo dentro la chiesa. Non molti la conoscono. Eppure non è lontana dal Corso. 
C'è un pozzo accanto all'altare. L'acqua gorgoglia e vive lì sotto. 
Colpisce il vassoio appoggiato sul tavolinetto lì vicino. Attrae con i suoi bicchierini ben allineati. 
In questa chiesa si beve in religioso silenzio l’acqua miracolosa del pozzo. 
Si è sicuri di essere ascoltati. 
I fedeli sono fiduciosi.
Bevono a turno dal pozzo che miracoli ne ha già fatti tanti. 
E comunque porta bene.

Che giardino magnifico ci accoglie adesso! 
Vista Colosseo, negli Orti Farnesiani bisbigliano i fiori. 
Non ti aspetti di trovare un tale concerto così a portata di mano. 
È una delle voci nascoste di Roma che riempiono il cuore, come i sussurri sulle pietre antiche che guidano i tuoi passi lungo la Via Appia e ti conducono lontano nello spazio e, soprattutto, nel tempo. 

A Roma tutto questo spazio meditativo? 
Certamente. 
Anche in questa città puoi fare un giro solitario per coglierne, se vuoi, l'anima nascosta che sfugge ai più. 

Mentre ti saluta in sordina il fontanone di Trastevere che dipana il suo canto nella vivacità dell'acqua, ti perdi a recepire la voce dei tetti di Roma che si adagiano immoti, davanti a te, laggiù. 
Ogni tetto una storia, ogni nido un garrito, evanescenti i sogni evocati, mentre il cannone del Gianicolo spara il mezzogiorno. 

La magia di questa panchina virtuale sta nel fatto che ha cancellato da questa città nel cuore di tanti ogni rumore ed affanno, ogni traccia di smog, ogni litigio ed ingorgo. 
Ora non sei più prigioniero della vita reale. 
Siamo appena riusciti a farlo, non è vero?

Di solito ogni altra sfumatura svanisce e si annulla nel calderone delle difficoltà quotidiane. 
Eppure questo quadro di Roma è vivo ed esiste. 
Puoi coglierlo all'alba e al tramonto di un giorno fortunato, quando sei quasi solo, in una città fantasma di un agosto inoltrato.  


Grazie per la vostra presenza intorno alla nostra panchina.
Oggi abbiamo allenato insieme i muscoli della mente e del cuore.
Per me è stato un tuffo in una dimensione che mi gratifica molto.
Spero sia stato lo stesso per voi.

Alla prossima!



📚



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Suggestioni che il brano ha ispirato

La sommessa voce della città deserta, arsa dalla canicola d'un tratto diventa ticchettio di mille dita, grida spezzate nella ricerca di un riparo... piove a Roma e l'acqua corre vivace verso i tombini e qui gorgoglia.
Piove sui tetti di legno e di lamiera del grande mercato rionale di Ponte Milvio, rivoli vi serpeggiano e frutti e verdure si fanno lucidi e più colorati.
Ci si affretta tutti nelle spese e le voci dei contadini si fanno più roche e potenti, quasi  gridi: "Comprate, signo', comprate... che poi se n'annamo tutti inzuppati a casa, che è mejo!".
Alcuni, nella foga, inciampano nelle cassette vuote, si urtano, imprecano, cercano di coprirsi il capo alla meglio e tralasciano di contare gli spiccioli del resto.
C'è comunque allegria nell'aria e un respiro nuovo, allargato e fresco... perché a Roma è sempre una festa, caotica, frenetica, ma sempre una gran festa! (Elisabetta)










Published: lunedì 3 agosto 2020

Poetar m'è caro

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