Buongiorno, amici de “La Panchina”!
Nella giornata delle stelle cadenti, tra poesia e sogno e infinito, quando tutto dovrebbe essere bello e buono, non posso fare a meno di farmi trascinare in un vortice di pensiero che finisce sempre lì, su quella panchina rossa che fa bella mostra di sé in Piazza San Salvatore.
Se ne parla, se ne discute. Abbiamo quasi coniato delle frasi scontate, parole e parole, ripetute meccanicamente, ma la violenza sulle donne continua ad essere un dato di fatto. Non c'è giorno in cui non ci siano donne maltrattate, abusate, annientate, eliminate concretamente e metaforicamente, donne scomparse intorno alle quali si fa un grande ed inutile parlare.
È vero. L'uomo è fisicamente più forte e non è facile per le donne difendersi dalla sua violenza fisica. Allora? Allora è necessario che le donne, madri e sorelle e compagne, puntino seriamente sull’educazione alla non-violenza e, soprattutto, utilizzino la percezione, il pensiero, la razionalità, per salvaguardarsi da chi le circonda, siano essi padri, fratelli, mariti o estranei. Meglio non buttarsi mai nelle loro mani senza difesa.
E questo atteggiamento ha un suo valore sempre, un valore più generalizzato. Vale, infatti, nei confronti di tutti coloro con cui entriamo in contatto, donne o uomini che siano. È un atteggiamento di prudenza nei confronti del mondo che fa l'occhiolino all'istinto di sopravvivenza.
È davvero indispensabile superare questa ingenuità femminile, questa fragilità, perché non si deve dimenticare che sono proprio le donne che hanno il compito importante di mettere al mondo bambini e di esserne garanti in prima istanza.
Sono stata affascinata da sempre dalla forza delle donne e sarà forse per questo, che nei miei racconti prediligo introdurre per la maggior parte figure femminili, figure nel complesso positive che, comunque, facciano riflettere.
Ho avuto bellissime esperienze reali con donne vicine a me, donne anche semplici, ma molto interessanti nella loro determinazione nell'autodeterminarsi, nel proteggere e suggerire, nel farsi esempio con semplicità e modestia, donne indimenticabili nel loro essere donne così importanti da non poter poi essere messe nel mucchio di chi non lascia traccia.
Questa notte sarà emozionante ammirare le stelle cadenti nel cielo di San Lorenzo. Se dovesse capitarci di vederne una, esprimiamo un desiderio altruistico per tutte le donne. Sicuramente se si realizzasse, saremmo tutti molto più ricchi di prima.
Intanto sediamoci sulla panchina di Piazza San Salvatore e lasciamoci trascinare dal rumore dell'acqua. C'è qualcuno che beve alla fontana del Nottolini, sotto la magnifica naiade. Anch'esse brillano. Fontana e naiade sono come nuove da quando sono state restaurate, una vera gioia per gli occhi.
Grazie a tutti voi che vi siete radunati qui con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!
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