Buongiorno!
Come va? Sempre presi dal turbinio dell'estate e di queste feste che si accavallano?
Per quel che mi riguarda, mi sembra che nel mondo reale si viva un’incontrollabile frenesia di divertirsi a tutti i costi e una confusione che rende faticosa anche l'estate. Molto meglio per me entrare nel mondo delle parole, mentre ancora il sole è giovane e promette grandi cose all'uomo che se ne accorge.
La luce e i colori sono carezzevoli e ben predispongono a sedersi sulla nostra panchina. Eccomi! Noto con piacere che parecchi di voi sono già qui. Forse anche voi avete provato le mie stesse sensazioni. Avvicinatevi pure. Qui si sta una meraviglia e vedo che un'infinità di parole, pensieri, emozioni sono già in grande fermento, galleggiano intorno alla panchina e non aspettano altro che essere catturate.
Sono tortore quelle che mi guardano dalla ringhiera in ferro battuto? Sento il canto di molti uccellini qui intorno alla panchina, ma non si lasciano vedere. Il vento ha appena spostato le fronde ed ha scoperto una ringhiera misteriosa. C'è un alone di mistero intorno… Guardiamo meglio.
Sul muro che è venuto allo scoperto c'è qualcosa. Cos'è? Forse l'intonaco è un po' scrostato? No, c'è qualcosa di più lì… Oh, ora non c'è più. Le fronde hanno di nuovo coperto tutto. Gli uccellini non hanno smesso di cantare, di pigolare, di riempire di vita ogni angolo intorno alla panchina.
Eppure io l'ho visto. Cos'era? Un animale? Un mostro? Un animale mostruoso? È lì, dietro a quel verde davanti a me, alla mia destra. Adesso si è nascosto, ma so che è lì che mi guarda e che può ricomparire da un momento all'altro. Io comunque non ho paura di lui. Sto qui sulla nostra panchina e mi sento tutelata, sicura, piena di opportunità.
Ancora il verso della tortora. Nel dondolio creato dal venticello amico, ecco ricomparire la ringhiera in ferro battuto, elegante e sicura di sé come sempre. Sì, il muro è antico e un po' sbrecciato. Un mostro? No, non lo è. A guardare meglio, no, proprio no. Infatti, dal muro si stacca e prende vita un enorme personaggio fantastico che mi fa l'occhiolino sornione. Lo riconosco. È il protagonista di una mia nuova fiaba. Giocherò con lui nel mondo della fantasia immaginando i sorrisi di bambini, ma anche di adulti, mentre mi ascolteranno quando la racconterò.
Sono contenta di avere incontrato oggi questo nuovo personaggio. E sono ancora più soddisfatta per aver individuato una bella metafora a sostegno di quello di cui parliamo spesso, la paura che ci gela nel nostro profondo e non ci fa vivere.
La paura, magari l'angoscia o il terrore, che cova spesso sotto i nostri pensieri, appare e scompare come la figura minacciosa sul muro scrostato del vecchio edificio tra le fronde. Accade che la nostra vita diventi difficile e pesante perché annichiliti da quella macchia confusa che abita dentro di noi e non ci dà tregua.
Probabilmente, se scostassimo le fronde dell'oblio, potremmo scoprire che non è altro che un grumo di emozioni senza troppa reale importanza, anzi, che potremmo riutilizzarlo oggi per creare un nuovo contesto positivo.
Mi piace molto chiacchierare così a ruota libera seduta sulla nostra panchina! Mi piace anche di più vedervi ascoltare con attenzione, tutti presi dalle parole, dai pensieri e dalle emozioni, che galleggiano qua intorno.
Grazie per esserci!
Allora, vi aspetto ancora qui ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!
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About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
CHe dire! rimango sempre estasiata da questi svolazzi di parole. questi pensieri una volta espressi prendono il volo, svolazzano si materializzano e poi quando stai per carpirli timidamente piano piano, di nascosto tanta è la paura di non riuscire a prenderli che ecco non ci sono più. Che stupore! rimani con le mani vuote? No! Rimani con il cuore colmo di meraviglia. Grazie Vanina
RispondiEliminaGrazie di cuore a te, Unknown! Sono contenta che tra gli svolazzi il succo sia infine emerso!
EliminaIl bello delle parole é che ci puoi giocare come vuoi, accarezzando la verità nelle sue molteplici sfumature. ❤