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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme Estate - L'aliante













In questo periodo “La Panchina” sembra sonnecchiare un po' e, in agosto, questo non meraviglia nessuno, vero? 
Molti impegni per alcune, voglia di sonnecchiare per qualcun'altra, quotidianità da soddisfare in famiglia per altre ancora. Insomma, abbiamo messo la penna e la tastiera quasi del tutto a riposo. 

Eccomi qui, allora, a proporvi qualcosa per vivacizzare un pochino questo nuovo mercoledì, sempre per allenare insieme i muscoli della mente e del cuore, naturalmente. Non sentitevi obbligate a scrivere! 
Questo è dedicato a chi in fondo lo desidererebbe e non trova un input valido per cominciare a cercare dentro di sé e a scriverne. 

Ecco, dunque, l'inizio di un racconto. 
Quante strade diverse potrebbe prendere prima di concludersi! 
Vogliamo provare a farlo vivere?
Io l'ho tratto dalla pagina del blog "Racconto - L'aliante". Sarà interessante andare a vedere quanto, da quel percorso scelto da me, la creatività individuale ci può portare lontano.
È evidente che, oltre le signore de “La Panchina”, siete invitati anche tutti voi, amici e lettori virtuali che frequentate la nostra panchina! 

Allora, dai! Lasciamoci coinvolgere in questo gioco di parole e di fantasia! 
Potrà condurci ad una banale conclusione, ma anche ad una piccola opera d'arte. 
Chi può saperlo, se non proviamo? 

Pronti? Via!


L'aliante


Renzo aveva compiuto da poco otto anni, quando cominciò ad avere voglia di vere avventure. 

Ad un occhio poco attento avrebbe potuto dare l'impressione di un bambino calmo, molto obbediente, semplice. Insomma di un bambino di quelli che “dove lo metti sta". 
In realtà Renzo era sensibile, altruista e soprattutto pieno di fantasia. 
Nella sua mente le idee si generavano velocemente, poi si accavallavano senza criteri apparenti, per dissolversi in nuove trascinanti avventure. 
Così non si annoiava mai e non si sentiva mai solo. 

Al suo ottavo compleanno, però, qualcosa cambiò all'improvviso. 
Aveva bisogno di sperimentare, di muoversi, di azione. 
Sentiva una potente urgenza interiore di fare qualcosa che lo divertisse. 
I suoi genitori lo osservavano nel suo cambiamento, anche con un po' di preoccupazione, finché convennero che bisognasse fare qualcosa. Ma che cosa? 

Un giorno Renzo tornò da scuola tutto eccitato. 
Daniel della terza B, durante la ricreazione in giardino, gli aveva detto che suo cugino, che viveva in un paese limitrofo, gli aveva parlato di un cosa bellissima. 
C'era un signore che sapeva costruire e far volare degli alianti belli e grandi. 


 
E adesso continua tu.




📚


📚 

Doveva assolutamente convincere i genitori a portarlo a vedere il volo degli alianti! 
Domenica sarebbe stata proprio una bella giornata per andare tutti assieme a fare un pic-nic! 
Era da tanto che non prendevano l’auto per andare in giro e durante il tragitto avrebbero cantato a squarciagola la hit dell’estate stonandola tutta! 
Suo fratello più grande sarebbe salito con il solito muso e le cuffie nelle orecchie, ma poi si sarebbe divertito anche lui... ne era sicuro!  

Durante la cena Renzo, tutto eccitato, presentò un programma davvero dettagliato con tutte le informazioni che aveva preso dal suo amico Daniel... la famiglia non potè far altro che accettare! La mamma se si fosse annoiata poteva andare nelle libreria del paese, il fratello poteva chattare con gli amici con il cellulare e il padre... il padre sarebbe stato felicissimo di poter realizzare il sogno che aveva da ragazzo: volare con un aliante!

Finalmente arrivò la domenica mattina e dopo un abbondante colazione si misero in viaggio.
L’abitazione di Walter, il signore degli alianti, era immersa nella natura e dalla rimessa si estendeva un’enorme pista di atterraggio, con in bella vista un aliante rosso fiammante!
Renzo non stava più nella pelle! 
Rimasero affascinati anche gli altri dalla passione che Walter mostrò in ogni dettaglio dei suoi amici alianti e promise di far fare un giro nel pomeriggio! 
Pranzarono sotto una vecchia quercia con le cose buone preparate dalla mamma di Renzo e un fresco vinello della cantina di Walter. 

Eccoli finalmente in volo... il papà e Renzo sul mitico aliante rosso e Walter con il fratello su quello bianco! Renzo era all’apice della gioia: “Che meraviglia è volteggiare nell’immenso cielo azzurro... mi sembra di essere libero come un uccellino! Come è bravo papà a guidare l’aliante, non me lo aspettavo proprio e la mamma, la mamma è piccolissima a terra! Sono proprio felice.”. 
Sorvolarono per ore monti, laghi, pianure... ammirando paesaggi da mozzafiato e solo con il calare del sole decisero di atterrare. 

Era stata davvero una domenica entusiasmante, persino il fratello musone di Renzo si era divertito e dovette ammettere: “Devo dire che te la sei cavata proprio bene “piccoletto” per essere un nano!”.
Renzo si addormentò stravolto sul sedile dell’auto sognando di essere già in classe per raccontare la sua avventura ai compagni.

(Monica)





📚 

Renzo aveva solo otto anni ma già sentiva dentro di sé una passione incredibile. Infatti da terra seguiva il volo degli uccelli immaginando le traiettorie libere che avrebbero compiuto nel cielo. E così il suo desiderio era quello di diventare da grande un aviatore.

Quando il suo compagno un giorno gli disse che nel paese vicino pochi chilometri un omino costruiva aquiloni, Renzo aspettò il giorno propizio, inforcò la sua bicicletta e con poderose pedalate si mise in cammino verso il paese. 
La strada che portava al paesino era costeggiata da alti filari di mais dalle pannocchie affusolate con le barbe violacee e le foglie verdi e tenere. Non poteva fermarsi, aveva molta fretta, ma si ripromise al ritorno di coglierne alcune per ammirare il giallo colore del sole dei suoi chicchi. 
Un’ultima pedalata e arrivò, avvistando i tetti colore ardesia del paese di Vigliamere. 

Si trovò quasi subito davanti a una bottega che mostrava l’insegna coloratissima di un aquilone meraviglioso. Dall’uscio gli giunse un odore di mastice e il suono di un fischiettare allegro. Renzo entrò e ai suoi occhi apparve un locale pieno di cose meravigliose. 

Renzo entrò nella bottega con la bocca dapprima aperta come un salvadanaio e poi man mano, sempre piū incredulo, arrivò a spalancarla come quella di una cernia, che dico, di uno squalo, che dico di una balenottera azzurra...
Gli occhi vagavano nell'immenso locale dove sul soffitto altissimo veleggiavano variopinti aquiloni, sospinti, in bell'ordine, da un soffio che usciva da alcuni bocchettoni che sporgevano dal muro.

Il ragazzo era stordito e quasi in estasi a tanta visione; sembrava a lui di librarsi nell'aria e ad occhi chiusi immaginò di sedersi a cavallo di uno di quelli, il piu bello color dell'arcobaleno e di uscire dal finestrone aperto navigando nell'aria tersa del mattino. 
Aprì gli occhi e... meraviglia delle meravigliose meraviglie, vide sotto di sé i campi di mais e poi la sua casa e poi ancor piu in là la casa gialla del suo amico, che, affacciato alla finestra, si sbracciava  con vigore.

Allora Renzo guidò il rapido mezzo verso di lui, frenò con le piante dei piedi creando attrito e si posò sul balconcino, facendo salire il cugino Gianni dietro di sé.  
Ripresero il volo sorvolando il torrente, il bosco ombroso, le alte torri della rocca antica e arrivarono fino alla distesa azzurra del mare che da lassù  sembrava infinito.

Si perse traccia dei due ragazzi: qualcuno disse di averli visti pilotare un biplano che passava ogni giovedi sopra il paese, altri di aver udito nella notte, quando la  luna piena spandeva la sua bianca luce sulle acque gorgoglianti del ruscello, delle allegre risate di fanciullo, e passi cadenzati di una danza di origine indiana, la stessa che Renzo ballava con papà e mamma quando era ancora un piccolo grazioso bambino.

Dovete sapere, infine, che Renzo aveva solo otto anni  e quando l'amico gli parlò  di un aliante lui, non avendone mai visto uno, immaginò fosse un pezzo di stoffa leggera e  colorata che prendendo il vento  volteggiava nel cielo e rapiva  i sognatori come lui  che trovavano difficile vivere con i piedi per terra. 
Il magnifico mezzo si chiamava aquilone ed era il più grande amico dei  bambini.

📚 Renzo  è  tornato dal lungo viaggio intorno al mondo, ha riportato il cugino a casa, sbirciato nell'autorimessa l'aliante rosso di suo fratello abbandonato in un angolo perché, ormai cresciuto. È diventato un patito per le gare di Formula Uno, cui spera  vivamente di partecipare (allora forse riuscirà a sputare quella benedetta gomma americana appiccicandola, per scaramanzia, sotto il sedile del suo bolide). 
Lui, Renzo, non cambia, il suo magnifico aquilone rimane sempre pronto per nuove avventure e sogni fantastici che un giovane cuore sa inventare finché rimane libero e puro.

(Elisabetta)





📚

"Aliante - Piccolo aereo, volo a vela." lesse Renzo ad alta voce. 
Subito la sua immaginazione si mise in moto... e vide una barca in cielo senza motore, poi un uccello con ali lunghissime che volteggiava per il cielo e poi...

Così Renzo fuggì senza dire niente ai genitori, andando a casa di Daniel, perché ne aveva parlato in casa,  ma loro non l'avevano voluto ascoltare. 
“È un sogno da bambino!” avevano detto i genitori liquidando la faccenda. 
Allora lui adesso era lì. Prese il suo compagno e via verso il sogno! 

I due ragazzini si ìncamminarono verso la campagna inseguendo il loro sogno. 
Strada facendo cominciarono a parlare e a farsi domande. 
"Ma come può volteggiare così leggero in aria? Sarà telecomandato? Avrà un piccolo motore? Come si costruirà?" e via così. 

Intanto erano adesso in mezzo alla campagna assolata. Renzo chiese quanto fosse distante l'arrivo, perché cominciava ad essere stanco, ma Daniel rispose: “Siamo quasi arrivati.”.
Proprio mentre rispondeva sentirono dei fruscii. 
Alzarono la testa e videro un aliante che volteggiava nel cielo. 
Cominciarono ad urlare pieni di gioia: “Siamo arrivatiii!”. 

Michele, il costruttore, si trovò quei due ragazzini davanti all'improvviso e chiese gentilmente: “Cosa ci fate qui?”. 
I due,  emozionati, non riuscivano a parlare e così fu lui a sbloccarli. 
“Volete vedere come è fatto un aliante? Venite!” e li accompagnò dentro un capannone che era molto largo e poco lungo. 
I ragazzi esclamarono in coro: “Belloooo!!!” e a quel punto partirono le domande. 
"Quanto e largo? Quanto è lungo? Qual è la velocità che può raggiungere? Chi lo comanda? Chi lo fabbrica?".
Parole, domande, risposte e ancora parole, domande, risposte. 
A quel punto l'aliante prese vita, si dette una scrollatina e decollò tra lo stupore di quei ragazzi rimasti con il naso all'insù e a bocca aperta. 
Si stava realizzando il loro sogno. 
E sembrò loro di vedere un uccello dalle grandi ali, allontanarsi leggero nel cielo.

Poi fu tempo di  tornare.
Ringraziarono Michele e cominciarono a tornare verso casa, felicissimi, con il loro sogno realizzato. 
"Cosa faremo da grandi?" si dissero. 
"Costruiremo alianti in società." conclusero  insieme.
(Alba)




📚

Volare, volare, provare il massimo della libertà... 
Ecco ciò che avrebbe voluto sperimentare, tramite un oggetto che si sarebbe librato nel cielo spinto dal vento e guidato dalle mani di chi, esperto, lo avrebbe accompagnato in questa avventura. 

Anche se tanto ansioso, Renzo riuscì a raccontare in maniera molto semplice ai genitori che il dono che gli sarebbe piaciuto per il suo compleanno sarebbe stato quello di volare. Quattro occhi spalancati e increduli furono quelli che il ragazzino vide di fronte a sé quando pronunciò queste parole. 
I genitori di Renzo vennero a più miti consigli quando capirono che il loro figlio voleva andare al paese vicino per scoprire cosa fosse e come fosse fatto un aliante e che chi costruiva questi silenziosi oggetti volanti era un signore, evidentemente appassionato, che abitava non troppo lontano da lì. 
Renzo aveva però taciuto che il suo desiderio nascosto era di scoprire se questo signore avesse la possibilità di fargli provare subito l'ebbrezza di un volo silenzioso e affascinante. 

Il giorno del suo compleanno Renzo accompagnato dai genitori si recò dal signor Clemente, così si chiamava il pensionato dell'aviazione e appassionato costruttore di alianti. 
Il grande magazzino del signor Clemente conteneva un bellissimo aliante appena terminato, pronto per essere usato e di conseguenza fu del tutto normale che l'anziano proponesse al ragazzo di fare un volo con lui. 
Renzo incredulo guardò la madre e il padre con uno sguardo interrogativo ed implorante e con un po' di ansia i genitori diedero il loro consenso ritenendo la cosa fattibile, naturalmente con tutte le precauzioni del caso: Il signor Clemente era una persona che ispirava la massima fiducia. 

Dopo alcuni giorni andarono tutti al piccolo aeroporto a pochi chilometri dal paese e con il cuore in gola per l'emozione Renzo salì su un aliante con Clemente. 
Dopo essere stato trainato da un piccolo aereo fino a una certa altezza nel cielo, ecco che all'improvviso il rumore dell'aereo si allontanò e Renzo rimase nel silenzio più profondo, lassù dove tutto era limpido e azzurro e veniva attraversato da un velivolo stupendo. 
Il ragazzino non credeva ai suoi occhi e chiedeva a Clemente: "Ma voliamo? Che meraviglia, non mi sembra vero..." e poi tra sé e sé ripeteva: "Che magnifico regalo, che magnifico regalo...". 

Il librare dell'aliante durò per più di un'ora e in quel tempo Renzo capì con sicurezza dove sarebbe stato il suo futuro: nel cielo…

(Lauretta)  



📚   📚   📚









 




4 commenti:

  1. Brava👏👏Vanina hai colpito ancora ..e Io mi meraviglio sempre di Me🤩cosa mi hai fatto uscir fuori 🤔grazie..grazie......è ancora 👏Alba Paolonelli🌻

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    Risposte
    1. Hai una grande ricchezza dentro di te e riusciremo a farla emergere ancora, in tutta la sua bellezza!
      È bello giocare insieme con le parole, i pensieri e le emozioni!

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  2. Alba, chi ti conosce sa che sotto sotto, nel profondo, covano emozioni, desideri, voglia di avventura che premono per uscire allo scoperto!
    E quando decidi di ascoltarti, esce tutta la ricchezza che hai dentro di te.

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    Risposte
    1. Mariella, vedo che siamo dello stesso avviso. Alba ne sarà contenta.
      Mi fa piacere sentirti qui.
      Quando vuoi, aspettiamo di leggere anche te.

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