Si è levato un gran vento, oggi, intorno alla panchina.
È un vento del nord, un vento fresco che profuma di montagna, di ghiacciai, di acque cristalline.
Basta scrutare lontano per cogliere la visione del mare agitato.
I blu e i verdi hanno vestito l’argento e il metallico grigio, colori sfilacciati di sabbie marroni.
Schiume molto sporche di alghe morte avanzano furiose sulla battigia, pezzi di legno sbiancati dal lavorio delle onde ruzzolano veementi tra sassolini ben levigati. Frantumi di conchiglie disegnano ghirigori impazziti sul bagnasciuga ove fino a ieri passeggiava una folla di bagnanti.
Le acque ghermiscono prepotenti metri e metri di spiaggia.
Il mare, oggi, fa quasi paura, ma il vento è tutta altra cosa.
Sì, ti sferza senza complimenti, ti raggela il sangue nelle vene, fa rotolare cartacce e sacchetti, ma ti parla.
Parla al tuo cuore, racconta, ammonisce, ti riporta nel sogno.
Così il ruscello scorre sui sassi incurante del vento, la sorgente zampilla senza troppo preoccuparsi di ciò che c’è intorno, i fili d’erba danzano all’unisono scompigliati dal vento, più spesso lisciati e ordinati sul terreno da lui che ha cambiato idea, che li pettina con decisione, li allinea come uno scolaretto le aste, li compone in un tappeto così verde che ti sembra di essere nel prato con il Mago di Oz.
È bello ascoltare, è bello vedere, è bello vivere tutto questo dalla panchina.
È bello comprendere che in ogni momento è possibile cogliere la bellezza e la poesia che ci fanno l’occhiolino, anche se si nascondono pudiche, se non sempre è così facile individuarle, se giocano con noi a rimpiattino per metterci alla prova.
Grazie di essere qui e di vivere con noi questi emozionanti momenti di intensità!
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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