Che meraviglia!
Intorno alla panchina oggi c'è già sentore di festa.
Giunge un suono indistinto di antiche ciaramelle, ma non riesco a scorgerle ancora.
Sono lontane, molto lontane.
Più chiari giungono cori, voci bianche e voci nere, parole e melodie che non parlano italiano, ma riempiono di grandi emozioni i nostri cuori.
Qualche nenia imparata da bambini, qualche canto, qualche ingenua preghiera, si fa strada tra le mille voci che si mischiano e si rincorrono.
Vibrazioni argentine di campanelli, rintocchi di campane a festa, luci che spuntano nella nebbia rarefatta che circonda lieve la panchina.
Quante aspettative, quante speranze!
Per un breve tempo tutto sembra possibile, ogni cosa si colora di magico, ori e argenti brillano nelle mille luci dell'anima come nelle tante vetrine della città.
In sottofondo, dal brusio indistinto, però, avverto la presenza di alcune anime tristi. Emerge qualche grumo di dolore nascosto... qualche nodo di angoscia e di timore che ha radici nell'animo provato.
È a loro che va la mia attenzione.
Avvicinatevi di più alla panchina!
Non abbiate esitazione!
I pensieri e le parole posso ristrutturare il vostro punto di vista.
Potreste accorgervi di aver trovato il bandolo della matassa che può condurvi fuori dal guado, un salto di qualità della vita che può tornare consolatoria se solo lo vorrete.
Niente e nessuno può impedirci di ritrovare un equilibrio, una serenità centrata sul presente, se solo decidiamo di farlo.
Tornate ancora qui sulla panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Vi aspetto!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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