Incredibile ma vero è di nuovo giovedì!
Questi giorni per "La Panchina" sono stati giorni di attività frenetica.
Dovevamo apportare gli ultimi ritocchi per riuscire a stampare il nostro libro che, siamo fiduciose, presto vi presenteremo.
Anche il pomeriggio di ieri è stato particolarmente articolato e complesso.
Possiamo dire che abbiamo allenato davvero con molta intensità i muscoli della mente e del cuore.
Di parole ne abbiamo utilizzate tantissime.
Dopo aver ripreso le fila di quanto fatto nell'incontro precedente, abbiamo letto insieme le varie conclusioni, che avevamo pensato per il brano stralciato dal "Racconto - La stazione".
Può forse essere interessante sapere che il nostro metodo è quello di drammatizzare la lettura e di leggere sempre un testo non nostro, per consentire il maggior scambio possibile tra tutte noi.
La cosa più interessante di ieri è stata un'attenta e approfondita riflessione sulla comunicazione in generale e sulla capacità di autocontrollo delle proprie emozioni.
Qualcuno ha riferito di aver tratto giovamento dai nostri scambi sull'argomento in situazioni recenti di stress, piccole tecniche che si sono dimostrate efficaci.
Questo, credo, sia davvero un bel risvolto positivo.
Abbiamo anche convenuto che un'educazione all'ascolto, un ascolto possibilmente attivo, è proprio indispensabile.
Tutto questo raccontare, argomentare, confrontare ha sostituito alla grande il nostro abituale sferruzzare...
Le nostre emozioni erano lì, già belle e pronte. Non dovevano essere affatto sollecitate a venire alla luce.
Abbiamo concluso il nostro pomeriggio con alcuni vivaci chiarimenti sul nostro nuovo romanzo, cui ha fatto seguito Sua Altezza, la Scrittura.
Lavorando in due gruppi, abbiamo delineato due dei personaggi che daranno senso al nostro racconto.
Evviva!
Il nostro secondo romanzo sta già prendendo forma!
Dovevamo apportare gli ultimi ritocchi per riuscire a stampare il nostro libro che, siamo fiduciose, presto vi presenteremo.
Anche il pomeriggio di ieri è stato particolarmente articolato e complesso.
Possiamo dire che abbiamo allenato davvero con molta intensità i muscoli della mente e del cuore.
Di parole ne abbiamo utilizzate tantissime.
Dopo aver ripreso le fila di quanto fatto nell'incontro precedente, abbiamo letto insieme le varie conclusioni, che avevamo pensato per il brano stralciato dal "Racconto - La stazione".
Può forse essere interessante sapere che il nostro metodo è quello di drammatizzare la lettura e di leggere sempre un testo non nostro, per consentire il maggior scambio possibile tra tutte noi.
La cosa più interessante di ieri è stata un'attenta e approfondita riflessione sulla comunicazione in generale e sulla capacità di autocontrollo delle proprie emozioni.
Qualcuno ha riferito di aver tratto giovamento dai nostri scambi sull'argomento in situazioni recenti di stress, piccole tecniche che si sono dimostrate efficaci.
Questo, credo, sia davvero un bel risvolto positivo.
Abbiamo anche convenuto che un'educazione all'ascolto, un ascolto possibilmente attivo, è proprio indispensabile.
Tutto questo raccontare, argomentare, confrontare ha sostituito alla grande il nostro abituale sferruzzare...
Le nostre emozioni erano lì, già belle e pronte. Non dovevano essere affatto sollecitate a venire alla luce.
Abbiamo concluso il nostro pomeriggio con alcuni vivaci chiarimenti sul nostro nuovo romanzo, cui ha fatto seguito Sua Altezza, la Scrittura.
Lavorando in due gruppi, abbiamo delineato due dei personaggi che daranno senso al nostro racconto.
Evviva!
Il nostro secondo romanzo sta già prendendo forma!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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