Salve, amici de “La Panchina”!
Che piacere ritrovarvi!
Come previsto anche ieri ci siamo incontrati nella biblioteca di Maria Eletta Martini, in Via Sant'Andrea 33.
È stato un pomeriggio un pochino diverso dal solito, in quanto c'erano molti aspetti organizzativi da definire in relazione ad un evento che si terrà la prossima settimana in Piazza San Salvatore, nei pressi della Panchina Rossa.
Inoltre abbiamo avuto la partecipazione dell'assessora Ilaria Vietina con la quale abbiamo approfittato per fare anche una valutazione di questo progetto che sta per concludersi.
Abbiamo iniziato, come di consueto, con la distribuzione del pieghevole, in cui riporto le parole catturate nell'incontro precedente.
La lettura dei versi, scaturiti dalla rosa che avevamo "sferruzzato", è apparsa come sempre molto gratificante.
Si avvertiva la meraviglia di tutte per essere riuscite anche questa volta a fare una cosa inimmaginabile prima e molto molto piacevole.
Per non perdere la buona abitudine di restare in contatto con le parole speciali, quelle in rima, siamo passate quindi all'ascolto di due filastrocche nelle quali abbiamo notato il valore educativo che hanno nei confronti dei nostri bimbi e non solo.
Le due filastrocche avevano questa volta l'obiettivo di promuovere l'apprendimento dei numeri da uno a dieci e delle parti del viso, semplicemente facendo saltare i piccolini sulle ginocchia in modo ritmico.
Se vi va di leggerle, le trovate insieme a molte altre nelle pagine “Filastrocche e Nursery Rhymes".
La filastrocca relativa alle parti del viso è tra quelle nella pagina numero 5.
Qualcosa abbiamo “sferruzzato” anche ieri, però.
Utilizzando della carta morbida, abbiamo realizzato un semplice fiore a quattro petali.
Sovrapponendo due fiori se ne può ottenere uno a otto petali, come si vede nella foto.
Carino, vero?
Mentre “sferruzzavamo" abbiamo parlato del più e del meno, ma anche di come ci sentivamo e ci siamo sentiti in questi incontri, cioè bene, in uno spazio tutto nostro.
Il tempo è scorso velocemente.
Quando ho letto uno stralcio della fiaba di Alice, “Morbidino", ho richiamato l'attenzione sulla grande importanza che hanno le fiabe e le favole anche per i grandi.
Noi, adulti distratti e sempre di corsa, le consideriamo al massimo un racconto da fare nell'interesse dei nostri bambini. Non facciamo più caso al significato altro che esse possono contenere, se solo ci fermassimo un attimo a riflettere.
In “Morbidino”, abbiamo ritrovato molti concetti importanti, quali lo stare insieme, il reciproco sostegno, l'amicizia e, bellissimo, l'importanza di avere un sogno, di perseguirlo, del prendersi cura, soprattutto di lasciare liberi, perché la libertà è il valore più grande.
Visto quante cose si nascondono in una semplice gradevole storia?
Se vi va di leggerla o rileggerla la troverete nella sezione “Fiabe".
Poi siamo stati irretiti dall'organizzazione dell'evento che si terrà appunto in Piazza San Salvatore il 23 maggio alle ore 18.00 e al quale naturalmente siete tutti invitati.
Vi terremo informati!
Grazie per essere stati qui con noi anche questa volta e di partecipare alle nostre avventure!
Tornate ancora sulla nostra panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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