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Dai ghirigori cashmire alle forme della mente |
Buongiorno, amici cari.
Un piccolo momento per noi anche oggi nel mondo delle parole.
Un po' di silenzio.
Un po' di rilassamento.
Intorno alla nostra panchina il sabato si stempera lentamente.
La quiete prende la forma del sogno.
Suoni ovattati e colori sfumati, forme poco definite che richiamano emozioni, benessere che dilaga piano piano in ogni più piccola parte di noi.
Vi siete accorti che la vostra respirazione si è fatta più leggera e regolare?
I pensieri adesso sono pronti a fluire, veloci e guizzanti, disposti a soffermarsi sulla più vicina dei miliardi di possibilità che aleggiano nell'infinito.
Bene!
Oggi, però, vi riporterò alla concretezza di un incontro, in cui comunque c'è stato molto di leggerezza e poeticità.
Questa settimana ci siamo incontrate di giovedi e, per una serie di coincidenze, non eravamo moltissime.
Questo ci ha dato la possibilità di raccontarci un pochino meglio, di raccontarci qualche momento in più della nostra vita, approfondendo affinità e differenze.
Abbiamo, quindi, riletto e commentato l'ultimo racconto, La Strapuntata, prima di passare oltre, tra le tante parole che vagavano intorno alla panchina.
Ed eccoci ad addentrarci nel mondo della poesia.
L'ascolto de "La pioggia nel pineto", di G. D'Annuzio, ci ha trascinato velocemente nelle sonorità delle gocce che cadono tra i rami e le foglie, evocando emozioni silvestri.
E poi?
Ci voleva ancora qualcosa che ci sorprendesse e operasse in noi una sorpresa produttiva.
Cosa ci poteva essere di meglio che cambiare registro e sorridere un po'?
Così, siamo passate subito a giocare con la struttura di questi versi, ascoltandone una versione birichina, scoprendo come cambiando parole e situazioni la stessa struttura
ci permetta di realizzare qualcosa di completamente diverso, in questo caso qualcosa di scherzoso e divertente.
Inutile dire che un sorriso è sorto spontaneo nell'ascoltare il nuovo testo irriverente e dissacrante, ma in fondo in fondo poi nemmeno troppo.
Se avete voglia di giocare con noi, troverete quest'ultimo scherzo alla pagina "Poesia - "Interno" da "La pioggia nel pineto".
Questo ci ha dato la possibilità di raccontarci un pochino meglio, di raccontarci qualche momento in più della nostra vita, approfondendo affinità e differenze.
Abbiamo, quindi, riletto e commentato l'ultimo racconto, La Strapuntata, prima di passare oltre, tra le tante parole che vagavano intorno alla panchina.
Ed eccoci ad addentrarci nel mondo della poesia.
L'ascolto de "La pioggia nel pineto", di G. D'Annuzio, ci ha trascinato velocemente nelle sonorità delle gocce che cadono tra i rami e le foglie, evocando emozioni silvestri.
E poi?
Ci voleva ancora qualcosa che ci sorprendesse e operasse in noi una sorpresa produttiva.
Cosa ci poteva essere di meglio che cambiare registro e sorridere un po'?
Così, siamo passate subito a giocare con la struttura di questi versi, ascoltandone una versione birichina, scoprendo come cambiando parole e situazioni la stessa struttura
ci permetta di realizzare qualcosa di completamente diverso, in questo caso qualcosa di scherzoso e divertente.
Inutile dire che un sorriso è sorto spontaneo nell'ascoltare il nuovo testo irriverente e dissacrante, ma in fondo in fondo poi nemmeno troppo.
Se avete voglia di giocare con noi, troverete quest'ultimo scherzo alla pagina "Poesia - "Interno" da "La pioggia nel pineto".
Eccoci al momento di produrre noi stesse qualcosa.
Saremo mai state in grado di cambiare parole e significati di una breve poesia?
Non era importante riuscirci, ma era importantissimo provare, divertirci sostituendo le parole e facendo ricombaciare le parti della struttura come i pezzi di un puzzle.
Così siamo passati ad incontrare, o a incontrare di nuovo dopo tanto tempo, "Il lampo" di G. Pascoli.
Incredibile, ma vero, ci siamo davvero tanto impegnate a trovare qualcosa che ci desse un minimo di soddisfazione.
Noi ci siamo molto divertite e siamo state soddisfatte nel giocar con le parole anche in questo modo.
Le troverete, volendo, alla pagina Lucca Insieme - Rime e Nonsense 14.
Non crediate che non abbiamo "sferruzzato" anche questa volta!
Infatti, alla ricerca della nostra creatività perduta, ci siamo cimentate alla scoperta di forme nascoste nei mille ghirigori cashmere, quelli che si possono intuire nella foto di apertura.
Inizialmente non è stato davvero molto facile, ma poi ecco comparire un elfo, un serpente, un volto.
E via così, senza voler smettere più.
Quante cose ci hanno distratto intorno a questa panchina!
Fuori piove, ma nulla può turbare la serenità che siamo riuscite a raggiungere, qui, semplicemtente con le parole, qualche segno sulla carta e una matita per lasciarne traccia.
Intorno alla nostra panchina avverto dei cambiamenti.
L'atmosfera magica sta gradualmente tornando alla realtà.
Intanto il sabato è scivolato nella domenica.
La pioggia non è più nel pineto né sulla città.
Oggi un raggio di sole ci illumina e ci riscalda.
Nelle strade si affolla il solito via vai di un solito pomeriggio domenicale, alla ricerca di qualcosa di bello.
Grazie a tutti per essere stati qui.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
❤
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
Cara Panchina, che bello leggere questo blog! Peccato che io non viva a Lucca, mi piacerebbe partecipare ai vostri incontri. Un pensiero affettuoso dalla costa adriatica!
RispondiEliminaGrazie davvero per l'apprezzamento!
RispondiEliminaQuesto blog ama particolarmente la costa adriatica.
Sarebbe stato bello averti con noi, ma questo, se vuoi può anche essere un blog interattivo.
Ti segnalo la pagina "Thinking Room" in cui puoi esprimere e discutere con noi qualsiasi idea o emozione tu abbia voglia di farci conoscere.
Possiamo anche scrivere a più mani una storia o una poesia.
Rimani comunque con noi, Unknown, ad allenare i muscoli della mente e del cuore.