Powered by Blogger.



Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



domenica 27 giugno 2021

Tag:

Il fascino della Thinking Room

 








Thinking  Room



✏💥✏ 


Ho deciso di aprire questa nuova stanza in un post specifico, per creare uno spazio facilmente fruibile da tutti noi che vogliamo riflettere e individuare nuovi pensieri e nuove emozioni.
Qui troveremo un silenzio delizioso, una concentrazione profonda, un momento tutto nostro, in cui incontreremo il nostro IO più profondo e forse sconosciuto.

Qualche suggerimento?


(Se non l'hai già fatto, leggi il post "Thinking" nella Homepage)


Accedi alla
Thinking  Room

Rilassati, concentrati, 
fissa il cerchietto qui sotto
e fai fluire i tuoi pensieri in libertà.  

Scrivi per noi 
il più significativo 
nella casella dei commenti
in fondo al post


 


✏💥✏





🔴
Ancora migrazione di farfalle.
Sì, andare...
Che bello muoversi verso una meta!
Mi comunicano ottimismo, voglia di vivere, volontà di superare gli ostacoli.
Intorno alla panchina molte molte persone si aggirano caute, ascoltano, leggono. Pochissime parlano, pochissime scrivono.
Invece a me piacerebbe tanto ascoltare le vostre voci.
Su, migriamo anche noi come le farfalle!
Raggiungiamo mete "lontane"!
Sì, andare...
Andiamo insieme!
(Vanina)


🔴
Il rombo lontano di una moto potente mi trasporta repentinamente sulla Route 66, in Arizona... strada che si perde infinita dietro e davanti a me...
Sono sola con il vento.
Libertà. Adrenalina. Aspettative.
(Vanina)


🔴
Cader nella rete
Eccomi qui nella stanza in cui si “pensa”.
È questa una cosa che si dovrebbe fare regolarmente, un momento educativo importante che può aiutare a vivere meglio e in serenità.
Oggi non ho bisogno di fissare il famoso “cerchietto” per farmi venire nuove idee.
Un pensiero mi frulla nella mente già da un po’.
Mi riferisco alle tante bravate dei giovani di cui si occupa la cronaca in questi giorni e, soprattutto, agli adulti che per primi non sanno prendere per se stessi le distanze dal male che vuole irretirli.
E in queste condizioni come potrebbero essere a loro volta educatori?
Mi colpisce molto la vulnerabilità dei ragazzini... e dei ragazzi... e degli adulti, che non sanno distinguere i pericoli che li circondano, neppure quelli più macroscopici.
Prendo, ad esempio, quella specie di gioco attuato nel web, ispirato al raggiungimento di livelli sempre più alti di rischio, fino a condurre al suicidio.
Per gli adulti potrebbe fare il paio il salasso di denaro che organizzazioni “ben preparate” mettono in atto nei confronti di donne disperate, ma anche di uomini, rubando profili ed identità (e soldi!) dietro le quali si nascondono.
Questi sono i casi eclatanti che vengono via via alla ribalta, ma esistono situazioni più nebulose in cui le persone finiscono con il perdere la propria identità in modo più subdolo, quelle in cui si trovano invischiate in una rete relazionale tossica che le svaluta e le uccide piano piano.
Queste sono molto più frequenti delle situazioni eclatanti e molto meno evidenti.
Sono quelle che, attraverso la svalutazione continua della persona, conducono ad una negatività totale da rendere la vita impossibile.
Io penso, e per questo mi batto da sempre, che bisogna educarsi ed educare alla valutazione dei fatti, ad esprimere giudizi positivi o negativi, ad operare scelte di percorsi diversi, a non aver paura di essere soli in scelte importanti.
Niente dovrebbe capitare per caso.
Si dovrebbe sapere che, come per ogni essere vivente su questa terra, molti sono i pericoli che ci circondano.
Dunque è necessario imparare a vederli e a sapersene difendere, nel gioco atavico dell’adattamento e dell’istinto di sopravvivenza della specie.
Questo è il compito di ogni genitore, di ogni educatore, di ogni adulto.
Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile che ognuno di noi faccia un lavoro su se stesso, un lavoro profondo di recupero di spazi di positività e sicurezze.
La trasmissione non dovrebbe essere coercitiva, ma sempre tesa a spiegare le nostre motivazioni al riguardo con rispetto per gli altri, sempre pronti a cambiare prospettiva, ad aggiustare il tiro man mano che l’esperienza di vita ci cambia.
Non è mai troppo presto né troppo tardi per iniziare.
Si comincia a trasmettere abitudini costruttive già quando il bambino emette il primo vagito.
Quindi ciò che scegliamo di fare è di vitale importanza.
Si può anche sbagliare, ma avendoci ben pensato e avendo operato una scelta in buona fede.
Indispensabile è la comunicazione di idee e sentimenti, ma non dimentichiamo di lasciare libero l’individuo, cui sono state prospettate le varie alternative motivate, di decidere in prima persona.
Questa abitudine di pensiero sarà molto utile nella vita, quando le proposte che ci verranno fatte non saranno nel nostro interesse oppure lo saranno e non ce ne accorgeremmo senza questo strumento importante che abbiamo costruito.
Oggi la Thinking Room mi ha ispirato questi pensieri e queste parole.
Io mi sono chiarita con me stessa.
Spero possa servire anche a voi che leggete.

(Vanina)


🔴
Accelerazione
Eccomi. Sono di nuovo qui. 
Oggi è domenica, l'ultima domenica di un giugno particolare oltre che caldo...
Alle 9.41, in città siamo ancora tra pochi intimi. Qualche voce lontana, tubar di piccioni, cinguettii di uccellini nei nidi nascosti sui tetti. L'atmosfera è perfetta per pensare.
Fisserò questo magico cerchietto... cosa si nasconderà laggiù?
C'è qualcosa che ruota su se stesso laggiù... sì, è la pala di un ventilatore in accelerazione. Per fortuna è protetta dà una griglia e non è pericolosa. Posso usufruire della brezza che produce e che risale verso di me, senza incorrere in alcun pericolo.
Ecco le prime immagini che prendono forma. Inevitabilmente come in un sogno, hanno a che fare con ciò che è accaduto da poco nella realtà.
Un gruppo di bambine di scuola materna sta eseguendo un delizioso balletto. Dev'essere il saggio di fine anno scolastico. 
Ce n'è una su cui ho fissato l'attenzione. Sì muove con grazia e ritmo, ma più spesso segue un tempo personale. Comunque si riprende e cerca di riallinearsi agli altri.
Questa bimba forse non ha una musicalità perfetta, ma senza dubbio è protagonista di se stessa, tiene conto del mondo e decide cosa sia meglio fare.
La pala di un ventilatore e la griglia che la protegge. 
È questa una splendida metafora, non trovate? 
Per chi fa esperienza in giovanissima età e non solo, un filtro, una protezione, una specie di salvagente, è cosa auspicabile, direi indispensabile. 
È bene che in qualche modo venga costruita. Ne parlavo già in precedenza. 
È necessario riflettere e comparare le esperienze con qualcosa che si conosce, qualcosa che si può eventualmente modificare in modo personale, ma che faccia da specchio per valutare ciò che facciamo. 
La pala del ventilatore ha accelerato ancora di più. 
Adesso sta rimestando In un vortice di pandemia. 
Sta mettendo in moto un'enorme quantità di emozioni e di notizie. 
Schizzerebbero da tutte le parti se a bloccarle non ci fosse una fitta griglia. 
Laddove la griglia c'è, la vita riassume comunque un equilibrio accettabile che consente di vivere anche in questa ridda di informazioni parziali e contraddittorie. 
Quando invece non è stata costruita nel tempo una rete protettiva, ecco insorgere inizialmente cattivo umore, poi ansia generalizzata insostenibile, malessere di vivere, depressioni più o meno gravi.
Riflettendo nella tranquillità della nostra "Thinking Room" forse possiamo migliorare la nostra capacità di resilienza come tutti in questo periodo amano dire. 
Che ne dite? 
 
 
🔴
Ero nel nido di un pettirosso
Buongiorno! 
Oggi sono qui ad aspettarvi già da un po'. 
Forse ho voglio di riflettere con voi nella calma e nella serenità di questo luogo, virtuale sì, ma sempre pieno di incanto. 
Vi vedo arrivare alla spicciolata. 
Avvicinatevi pure! 
Nel mondo reale il caldo è rovente e ha il sapore dell'Africa.  
Qui si sta benissimo e la luce tenue e fresca è deliziosa. 
Ci siamo! 
Siete in tanti e leggo sui vostri volti la voglia di vivere questo spazio. 
Dunque… oggi torno a parlare del Tempo. 
Spero di non ripetermi. 
E voi… intervenite pure quando vi va! 
Il Tempo, questo sconosciuto, prima di essere, fluisce e se ne va. 
A volte è paurosamente lento e pensante, più spesso sparisce prima di essere avvertito, in un'inutile rincorsa. 
Immateriale, invisibile, costruito. 
Insomma semplicemente immaginato. 
Non vorrei continuare a parlare di lui, ma sembra quasi impossibile fuggirne. 
I gelsomini sono già tornati a profumare il mio davanzale. 
Bellissimi, vivi, ricchi di parole inespresse. 
Eppure solo ieri il ciclamino era ancora in fiore. 
Impossibile far finta di niente. 
La vita si dà un tempo. 
Essa scorre tra un ciclamino e l'altro. 
Lo fa in fretta, senza darlo a vedere. 
A braccetto con il Tempo, danza la sua personalissima musica. 
Sorniona, ti confonde e ti distrae. 
È timida, riservata, ma sa bene quello che fa. 
E tu, bambina a scoprire il mondo con i pettirossi di primavera, fai appena in tempo a gustare le ciliegie di maggio. 
Sono belle. Sono allegre e rosse, mentre si affacciano alla tua finestra. 
Un abito a maniche corte, una seta color delle pesche. 
E l'uva, pesante sui rami, è già stata raccolta. 
Già le castagne scoppiettano sul fuoco. 
Il Tempo corre lontano, se ne va. 
Corre via da solo. Non si volta mai indietro. 
È così. 
Lui deve seguire l'imperativo categorico di andare, andare e andare ancora. Tra poco il ghiaccio imprigionerà ogni cosa. 
Tu, bambina nel cuore, inciampi sull'assito sconnesso. 
Osservi con gli occhi che sanno la vita acerba che ti saltella intorno. 
Sorridi. Nessuno ti chiede perché. 
Tu sai che è impossibile trattenere il Tempo tra le dita. 
Ogni affanno è di troppo. 
Meglio fermarsi ogni tanto a vivere l'emozione del puro pensiero. 
Sotto il ghiaccio che imprigiona ogni cosa, la vita si trasforma e vola in alto. 
Dalle energie che si stemperano nel nulla apparente, già mille altri embrioni emergono a brillare. 
Non importa se non possiamo comprenderlo pienamente e non riusciamo a fermare il Tempo. 
In fondo noi stessi siamo Tempo, l'energia che gli dà una forma. 
Che bello aver vissuto questo tempo di riflessione con voi! 
Io ho rimesso in sintonia il mio cuore con il cervello. 
Mi sento proprio bene. 
E voi? 
È stato un tempo pieno, piacevole, consolatorio e vitale, che ne dite?


🔴

 

Uccellini
Giovedì , 1 luglio 2021
Immersi ancora in un vento umido e caldissimo, è davvero piacevole entrare nel mondo protettivo di questa stanza dove possiamo far splendere e catalizzare le più belle emozioni.
Ecco... tutta la confusione che è nelle strade e nelle piazze è scomparsa.
Una calma rilassante ci pervade e ci nutre di benessere.
Stiamo subito bene... il cuore si è repentinamente adattato a questo nuovo piacevole ritmo di vita.
E che dire dei colori che pian piano emergono, si mescolano e si integrano in grumi di parole e di idee nuove?
Che bello catturarne subito uno!
Un uccellino di cartone riciclato come quello della foto può prendere una vita straordinaria se posto in relazione ad una base, una base in fondo capitata lì per sbaglio.
Forse, allora, è importante imparare a vedere la realtà con occhi diversi, a captare e far vivere scorci personali che possano meravigliarci, stupirci, farci star bene e aprire nuovi promettenti orizzonti.
Sì, io credo che questa sia una reale, importante verità.
Vedete come è facile far emergere le idee, quando ci disponiamo per un solo attimo a guardarci dentro? Si fa subito un passo avanti.
È così che questo uccellino senza colore e di cartone riciclato ci può portare ancora più lontano nella riflessione.
Anche nel mondo reale ci sono "uccellini" appena venuti al mondo, poco colorati o viceversa dai colori bellissimi, dal piumaggio strapazzato o dalla livrea lucida e splendente, spaventati o magari troppo spavaldi.
Pensate un po' che grande importanza potrebbe assumere avere di loro un'idea piuttosto che un'altra, porli tra le verdi foglie di un albero o nel fango di una palude, lasciarli liberi di volare verso il cielo azzurro o al chiuso di una voliera...
È bello e consolatorio vedervi così concentrati e attenti a quello che le parole vanno costruendo, ad entrare in quelle famose collane di parole che veicolano le idee più stimolanti.
Dunque vado avanti nel dipanare questa matassa colorata.
In fondo il nostro uccellino è un grazioso esserino che ci ha fatto fare un interessante ragionamento, ragionamento che è ancora più profondo di quanto si potesse inizialmente immaginare.
Infatti se in luogo del piccolo volatile pensassimo ad un bambino, potremmo immaginarci adesso quale differenza si potrebbe generare nella sua crescita e nella sua evoluzione educativa, cambiando l'ambiente in cui lo facciamo vivere.
Non è vero?
Ci vuole un po' di bello intorno a lui, la ricerca di situazioni diverse che lo faccia star bene, ci vuole un po' di cura e di attenzione nei suoi confronti.
Vedete già la bellezza che si sprigiona?
Io sì,  la vedo e ne sono certa.
Che meraviglia se ogni bambino potesse avvalersene!
È bellissimo imparare a guardare il mondo con occhi meno scontati e lasciarsi contagiare dai colori dell'entusiasmo.
Lo stupore è sempre un momento produttivo per l'uomo in tutti i campi. Abbatte barriere e ci conduce avanti con occhio bambino nella nostra scoperta del mondo, nell'ampliare la nostra conoscenza in tutte le direzioni, nel cogliere particolari che altrimenti sfuggirebbero alla nostra attenzione.
Naturalmente un "uccellino" rappresenta qualcosa senza tempo... può avere anche novanta anni. 
Ah, dimenticavo! 
L'uccellino di cartone riciclato è adesso protagonista... ha fatto il nido nelle parole di una bellissima fiaba.
It's up to you, come dicono gli inglesi. Adesso tocca a voi.


🔴







About La Panchina

Per allenare i muscoli della mente e del cuore

7 commenti:

  1. Ci sono giovani che si fidano ciecamente dell'web molto più che delle loro famiglie perché è accattivante. Del resto educare è spesso molto faticoso e poi ci sono genitori che danno ampio spazio di scelta ai loro figli pensando di essere aperti o magari pensando che sappiano stare al mondo e sono bravi ragazzi solo perché sono figli loro. C'è però da dire che di psicolabili se ne sono sempre visti, solo che ora la comunicazione facile porta tutti i casi sotto i riflettori. E c'e bisogno di attenzione sempre più attiva verso i nostri ragazzi perché navigano molto da soli e inciampano in trabocchetti che non sanno distinguere proprio perché molto accattivanti. Bellissima questa era, ci vediamo tutti e comunichiamo in tempo reale da lontano ma chi gestisce il tutto deve necessariamente mettere dei paletti, sorvegliare invece di pensare solo a quante visualizzazioni sono state fatte perché si sa, sono soldoni. Soldi e ancora soldi. Persone e ancora persone quando?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, quello che dici è sostanzialmente vero. Tuttavia credo che non sia la libertà consapevole quella sbagliata. Al contrario è quella pseudo libertà che sconfina nel lassismo.
      Inoltre la grande necessità del riflettere di cui sono paladina nasce dal fatto che cadono nelle trappole anche molti adulti inconsapevoli.
      Quindi un approccio di conoscenza e di crescita resta auspicabile per gli individui e la società.
      Grazie delle tue riflessioni, Claudia. ❤

      Elimina
  2. fisso il puntino rosso finche mi si incrociano gli occhi e sento che sto pet lasciarmi andare. il mio corpo disteso sul lenzuolo bianco diviene pesante e vi aderisce completamente. In questo dopopranzo c'è silenzio , non si sente che un lieve brusio lontano, chissa dove....
    Io....non ho nulla, solo i miei sensi che ascoltano, mi sento, sono tutto quel che ho in questo momento. i bagagli sono fuori, il tempo non si affretta, posso anche decidere di non muovermi.. provo a chiudere le palpebre, potrei essere ovunque lontano o solo sul mio letto, piccola come una formica nella sua galleria o grande come la nuvola che oscura il sole .
    Mi piace questa luce attenuata e la lieve corrente d'aria che la sposta lentamente nel cielo offuscato.
    E io, proprio io sono qui sul mio letto, nel mio appartamento in questo tranquillo condominio , nel centro della mia citta, nel mio paese che è bello cosi come è,uno stivale di terra adagiato tra i mari ,con una fresca corona di monti sul capo e una spina dorsale che lo divide a metà....Voglio lasciarmi cullare da questo azzurro che mi circonda, sicura che in alto, nel mio nord mi reggono le Alpi mentre nel bel sud che amo e mi somiglia lascio liberi di fluttuare nell'acqua cristallina le gambe che hanno tanto camminato.
    Riposo, senza pensieri , ogni tanto guardo il cielo per sincerarmi di questa realta cui appartengo e giro insieme alla mia terra lentamente, piano, piano , piano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sono rilassata. Il mio respiro si è fatto più lento e regolare. Insieme a te mi sono elevata dal mio spazio ristretto e... ho fluttuato nell'azzurro.
      Che immenso potere hanno le parole!

      Elimina
  3. grazie Vanina,mi hai indotto a dedicare qualche minuto a cio che la vita non permette spesso, un senso prezioso di pace profonda e di sazietà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te che ti sei lasciata trasportare dal mio invito!

      Elimina
  4. Questo ulivo secolare è incredibilmente fascinoso. Novella Alice apro la porticina celata nella sua corteccia... Stranamente la scala sale. Infatti mi trovo sul fondo di un pozzo rotondo, in cui l'acqua scorre lungo la circonferenza prima di sprofondare nella caverna sottostante. Sul prato all'inglese l'erba è diventata alta e risulta morbidissima sotto i miei piedi scalzi. Mi avventurerò sulla scala che si arrampica sulle pareti... è piena di luce e sprizza armonia. Chissà dove mi porterà!

    RispondiElimina

Poetar m'è caro

Ricordi

Insieme

Ultimi Commenti

POST COMMENTATI

Blog Archive

DISCLAIMER

Ove non diversamente specificato, tutti i testi contenuti di questo blog sono di proprietà dell’autore e sono protetti da copyright. Le immagini di proprietà dell’autore sono esplicitamente indicate in quanto tali. Nessuna riproduzione, né integrale né parziale, e nessuna manipolazione sono consentite senza preventiva autorizzazione dell’autore. In particolare, sono assolutamente vietate le riproduzioni a scopo di lucro. L'Utente s'impegna a: 1.non utilizzare il Sito o il materiale in esso inserito per perseguire scopi illegali ovvero per divulgare o diffondere in qualsiasi modo materiale o contenuti preordinati alla commissione di attività illecita; 2.non utilizzare il Sito in modo da interrompere, danneggiare o rendere meno efficiente una parte o la totalità del Sito o in modo da danneggiare in qualche modo l'efficacia o la funzionalità del Sito; 3.non utilizzare il Sito per la trasmissione o il collocamento di virus o qualsiasi altro materiale diffamatorio, offensivo, osceno o minaccioso o che in qualche modo possa danneggiare o disturbare altri Utenti; 4.non utilizzare il Sito in modo da costituire una violazione dei diritti di persone fisiche o giuridiche o ditte (compresi, ad esempio, i diritti di copyright o riservatezza); 5.non utilizzare il Sito per trasmettere materiale a scopo pubblicitario e/o promozionale senza il permesso scritto di lapanchinadelcuore.it; Ogni violazione sarà segnalata agli organi di Polizia ed alle Magistrature competenti. Nel caso in cui l'Utente non accetti, in tutto o in parte, le suddette condizioni, è invitato ad uscire dal sito.