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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Insieme - Creiamo una storia?








Eccoci qui sulla panchina per costruire insieme una splendida storia pazza!!!

Allora pronti? Cominciamo, dai!


❤❤❤❤❤


C'era una volta...


Nella piccola piazza i tigli svettavano verso il cielo, diffondendo nell'aria l'aroma dolciastro della loro fioritura.

Vicino alla banca, si faceva notare un fontanella di ghisa, che intonava ogni giorno un nuovo concerto, mentre un filino di acqua cristallina scorreva amico, perdendosi nella graziosa vaschetta.


❤❤❤❤❤




Allora chi ha il coraggio di continuare?

Chi  c'è nella piazzetta? Con chi è? Che cosa fa? Perché?



18 commenti:

  1. ❤❤❤❤❤
    I dipendenti della banca vedevano nell' allegro gorgoglio della fontanella un'ancora di salvezza al grigiore della banca che minacciava quotidianamente di sommergerli.
    Uscire dagli uffici con i loro silenzi ovattati, ove la moquette e le pareti coperte di legno assorbivano ogni rumore, ed udire l'allegro chiacchiericcio della fontanella, semplicemente li ritemprava.
    Solo il direttore e i suoi accoliti, uomini grigi votati unicamente al lavoro, vedevano nella fontana uno spreco di spazio e risorse comunali.
    Risorse che potevano essere reinvestite in derivati finanziari, qualcosa di utile insomma... che facesse guadagnare la banca.

    Una mattina il ragionier Martini si recava mestamente al lavoro come al solito.
    Ma mentre si avvicinava all'ingresso, avvertiva che qualcosa non andava.
    C'era qualcosa di diverso dalle mille giornate che avevano proceduto questa.
    Qualcosa di sbagliato.
    Mentre si guardava intorno sembrava che mancasse qualcosa.
    All'improvviso realizzò con stupore ed una punta di sgomento: la fontana era muta!

    ❤❤❤❤❤

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  2. Chi continua?
    Coraggio! Questo è il vostro spazio!

    Dai, buttatevi!

    Dai, su... è morbido!!!

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  3. Non usciva neanche una goccia... I passanti, incuriositi, provavano a toccarla, a darle dei colpetti gentili, ma niente... Qualcuno decise subito di chiamare l'idraulico, che accorse con i suoi attrezzi e cercò di riportare l'acqua e la voce melodiosa alla fontana malata, ma... Niente... Non ne voleva sapere!
    Il signor Martini, dal canto suo, dopo aver assistito a tutti quegli inutili tentativi, sempre più triste e malinconico, decise che non sarebbe più entrato nella banca, finché la fontana non avesse ripreso a parlare. Sì... Parlare, perché quella fontana parlava, anche se non tutti la sapevano ascoltare.

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  4. Wow! Anche tu, Ly, qui sulla panchina! Che bello!
    Grazie, per averci raggiunto!❤
    La storia sta già prendendo una bellissima forma.
    Coraggio! Quella fontana parlavaaaa!
    Chi prosegue questa specialissima narrazione?

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  5. Così, il signor Martini si accomodò presso la fontana di ghisa, socchiuse gli occhi e si fermò, a pensare...
    Dopo di lui, un altro passante si accomodò... Poi un altro e un altro ancora, finché tutta la piazza si fermò...
    In poche ore, quella fontana, con il suo silenzio, era riuscita a sospendere il tempo della fretta, ad annullare gli spazi e le distanze e a riunire intorno a sé tante persone sconosciute...
    Tutti si guardavano, si sorridevano ed apparivano felici di essere insieme lì, in quel momento, senza neppure sapere perché... Si erano fermati e, per la prima volta, sentivano di essere parte di qualcosa che stava per accadere...

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  6. Come può essere interessante anche il silenzio!
    Meraviglioso questo spunto che hai introdotto, Ly!
    Chi ci aiuta ad andare avanti?
    Stilosaura, se ci leggi, che ne dici?
    Vuoi darci una mano?
    Prometto che, intanto, ci faccio un pensierino anch'io.

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  7. Il ragionier Martini si guardò ancora intorno per l'ennesima volta.
    L'aveva colpito un vecchio signore, elegante e ben vestito, che sedeva di fronte a lui sul ciglio della strada.
    Questi si era tolto il cappello dalla testa e parlava fitto fitto con una giovane donna, quasi una ragazzina.
    La ragazza, che sembrava avere meno di vent'anni, si era sciolta la coda di cavallo, liberando una massa di lucenti capelli rossi che le ondeggiavano intorno, mentre si rivolgeva con grande energia al vecchio signore.
    Fu in quel momento che il ragionier Martini captò alcune parole che lo incuriosirono alquanto.
    "L'anima? Ma davvero?! Non ci avevo mai pensato!" borbottava la ragazza, mentre si lisciava la massa informe di capelli rossi.

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  8. "Eh già: tutte le cose hanno un'anima... Non lo sapevi? A volte essa rimane così ben nascosta, che nessuno ne percepisce più la presenza... Eppure è proprio quella che ti parla, ti commuove, ti diverte..."
    La ragazza dai capelli rossi ci pensò su e finalmente capì: quella fontana aveva smesso di gettare acqua, perché nessuno era più capace di cogliere la vera essenza di quello scorrere...

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  9. Intanto il ragionier Martini si era nuovamente ritirato nei suoi pensieri.
    Gli occhi socchiusi e fissi, rimuniginava su una parola-chiave che gli era entrata dentro prepotentemente e che ora gli ronzava intorno come qualcosa di molesto e di affascinante a un tempo.
    L'anima! Che cos'era l'anima?
    A dire la verità fino a quel momento non si era mai posto neppure la domanda.
    Ora la conversazione, pur frammentaria, che gli era giunta involontariamente all'orecchio, gli aveva spalancato un mondo che credeva non esistere.

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  10. E' si l'anima! E' quella
    cosa spirituale ...astratta che tutti abbiamo...non si vede..non
    si tocca ma non sappiamo
    nemmeno la sua dimensione.
    L'anima e' immortale ...e'
    puro spirito. Allora i ricordi si fanno nitidi...
    Paradiso e Inferno.....il
    catechismo....quanti anni
    sono passati e io ho pensato solo al mio benessere fisico. Passandosi le mani fra i capelli penso': Che egoista sono stato! Devo
    rimediare....gli anni passano e se muoio?
    Dopoo la morte....cosa c'è che mi attende? Questa fontana oggi mi fa sentire
    diverso? Perche'?A volte
    nella vita pensiamo troppo
    a cose che ci piacciono...
    che ci fanno star bene...che ci rendono felici...famosi...e dopo?


    .

    RispondiElimina
  11. La vita non può essere tutta banca e conti da far quotidianamente quadrare.
    L'anima...
    L'anima forse non c'è, non esiste... forse è solo un'invenzione dell'uomo per trovare un po' di conforto.
    Sì, credo proprio che sia così.
    Eppure... Eppure io sento qualcosa qui dentro... uno struggimento che non riesco a comprendere.
    Allora, vuole forse dire che l'anima esiste? Possibile?
    Avrà avuto ragione don Mario quando ci ripeteva fino allo sfinimento "Non si deve fare questo e questo e anche quest'altro. Sì deve... sì deve...sì deve e ancora si deve e si deve...".
    No, non è possibile che sia così come diceva lui, altrimenti questa è meglio non chiamarla vita.
    Mentre il ragionier Martini andava così elugubrando, si sentì un piccolo cloc provenire dalla fontanella.
    Il ragionier Martini si voltò di scatto.

    RispondiElimina
  12. La fontanella come per incanto inizio' a gettare
    acqua ,...piano....pianino e un po' più' forte ed esclamo':Mi ero nascosta...volevo vedere
    i vs.comportamenti...anch'io
    ho un'anima....tutti gli esseri viventi ce l'hanno...il filo di erba...il fiore...osserva
    la natura....che splendore!Tutte le persone
    che mi sono passate vicino
    non pensano alla stessa
    maniera ...te sei rimasto
    un po'confuso?

    RispondiElimina
  13. "Aiutoooo!" gridò dentro di sé il ragionier Martini "Ora sento le voci e ho anche le visioni!".
    "Confuso?! Mi chiede se sono confuso!!! Sì... no... forse un pochino...".
    Poi il ragionier Martini si guardò intorno sospettoso. Non sapeva più cosa pensare.
    Il vecchio signore elegante e ben vestito che sedeva davanti a lui si era rimesso il cappello.
    La ragazza, che gli era seduta vicino, aveva raccolto di nuovo i lucenti capelli rossi in una coda di cavallo alta e composta.
    Entrambi lo fissavano interrogativi.
    Il ragionier Martini girò intorno lo sguardo ancora una volta e colse quello di tutti i presenti fisso su di lui.
    Intanto la fontanella - cloc, cloc, cloc, cloc, cloc - continuava con voce piuttosto seria, ma gentile: "Anima sì, anima no, anima sì, anima no, anima sì... Sei confuso? Hai deciso?".
    Allora il ragionier Martini si passò la mano sulla fronte, tirò un respiro profondo, poi si raddrizzò di botto sul busto che teneva chino da anni e sorrise al mondo con il cuore.
    "Sì, io... ragioner Martini... ho un'anima." scandì con voce forte e chiara "Ora lo so!".
    Quindi il ragionier Martini si alzò, si allacciò con cura la giacca austera, afferrò la cartella che aveva abbandonato per terra e si diresse a passo deciso verso l'entrata della banca.
    Quando fu sulla soglia, si fermò bruscamente e si voltò.
    La piazza era vuota.
    La fontanella di ghisa riempiva d'acqua, regolarmente, la vaschetta sottostante.
    Qualche passante frettoloso si allontanava verso le sue occupazioni quotidiane.
    Ancora un profondo respiro e il ragionier Martini entrò in banca, sfoderando un radioso inusitato sorriso.

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  14. Da adesso so come mi devo comportare...penso' il rag.Martini.Acqua passata non macina piu'ma il presente e il mio futuro lo gestiro' nella maniera più' limpida...più' onesta...più' dignitosa perche' so che un domani dovrò'rendere conto delle mie azioni....oltre la giustizia
    terrena c'è una giustizia divina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse molti dubiteranno di questo! Anzi certamente! Basti pensare al dr. Rossi dell'Ufficio Fidi e alla signorina Carla allo sportello, che non ne fanno certo un mistero!

      Peccato per loro!
      Io, dal canto mio, ho trovato la strada... la cercavo già da un po'...
      Ora so quello che devo fare e sono sereno.

      Il ragionier Martini sedette alla scrivania, sistemò le sue cose, poi chiuse gli occhi e si perse nei suoi pensieri.
      Le sue labbra si muovevano impercettibilmente.

      Poi riaprì gli occhi e si mise al lavoro.
      Il dr. Rossi e la signorina Carla gli fecero un impercettibile segno di saluto.

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    2. Intanto, nella piccola piazza, immersa nell'aroma dolciastro dei mille fiori dei tigli secolari - cloc, cloc, cloc, cloc - la fontanella aveva intonato un nuovo interessantissimo concerto.

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    3. ❤❤❤❤❤

      F I N E

      ❤❤❤❤❤


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