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| Ciao, Marcellina! "Fui frastornata dalle luci, dai grattacieli, dal silenzio di quella città, ma il giorno dopo eravamo già partiti per Mica Creek." Ormai Dona non si ferma più. Persa nelle significative avventure della sua vita, racconta più per se stessa che per quelle signore che l’ascoltano senza fare il minimo rumore. “Le acque del Columbia River erano color topo, ma vi viveva una folla di orgogliosi salmoni. Intorno, gli scoiattoli giocherellavano su e giù sugli alberi… poi c’erano gli orsi che al mattino venivano a scoperchiare i bidoni dell’immondizia a cercare il miele sul fondo dei barattoli ormai vuoti. Infine gli indiani, seduti con le gambe incrociate, davanti alla loro tepee, la tipica tenda a cono.” (da "100 Pagine d'Avventura") |
Ti ricorderemo sempre così, radiosa nella tua gioia di vivere.
Sarai sempre con noi, seduta nel nostro cerchio magico intorno al tavolo più o meno virtuale de "La Panchina" .
È stato bello percorrere insieme un tempo armonioso, pieno di scambi autentici e di risate.
Grazie, Marcellina!
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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sono rimasta sempre incantata dal suo sorriso speciale e la ho ritratta per fissare la gioia che sapeva trasmettere in chi la guardava. e poi quando raccontava anche una semplice cosa riusciva a renderla misteriosa e affascinante, cosi com'era la sua piu intima personalita. gli occhi erano lo specchio della sua bell'anima e resteranno impressi nel cuore di tutti quelli che con lei hanno intrecciato anche un solo attimo del suo cammino. io la ricordero cosi, luminosa e piena di vita. Grazie Marcella e arrivederci!
RispondiEliminaDolce e forte, elegante e armoniosa.
EliminaL'ho conosciuta in un giorno un po' spento di pioggia.
Uscivo dal parrucchiere proprio mentre lei passava lì davanti.
Camminava lentamente, con piglio sicuro, con la grazia di una indossatrice.
Un commento su quell'auto che schizzava acqua su di noi, un sorriso, molte parole.
E poi un bel legame profondo che durerà oltre noi due.
Marcella era verità, era dotata di elegante schiettezza, era viva, più di una giovane. Era un supporto al cuore e all'anima. Era uno dei principali punti di riferimento per mia mamma, sua cugina, e anche per noi. Marcella si raccontava, strizzava l'occhio e sorrideva, sempre. Ti vorrò sempre bene e ti ricorderò come una delle più belle persone che la vita mi ha fatto incontrare..ciao Marce
RispondiEliminaDalla tua descrizione esce proprio la Marcella che ho conosciuto anch'io, quella forte che consolava e sapeva dire "Ti voglio bene."
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