L e a l t à
Il vento forte che colpisce con troppa decisione la mia finestra, si rilassa intorno alla nostra panchina in una carezza soffiata da lontano.
Qui si veste di inclusione e abbracci, sostiene e rassicura.
Sembra quasi quasi di essere soli, anche se così non è.
È che qui, scendendo dentro di noi, ritroviamo l'essenza profonda, quella vera e essenziale. Senza movimento eccessivo, senza rumore, senza stress, senza lotta perpetua, riusciamo finalmente a chiarirci le idee e a stare meglio.
E sì, il mondo reale a volte diventa insopportabile, ripetitivo, noioso e spesso travolge tutto, tutto quello che prova a nascere dentro di noi.
Stare un po' qui tra i profumi, i colori e i suoni in purezza, immersi nella voce del silenzio, ridimensiona proprio ogni cosa e rende libere le nostre idee ancora una volta.
È di questi giorni un'esperienza diretta che mette in risalto la lotta fratricida tra opposte fazioni, quella che mette i bastoni fra le ruote e che non consente ad individui e gruppi di adoperarsi per raggiungere i propri sogni e i propri obiettivi. È inevitabile che ci siano visioni diverse, ma questo non dovrebbe consentire di lasciarsi trascinare da ghigni, sberleffi e cattiverie.
Bisognerebbe sempre dubitare delle nostre convinzioni, perché tutto può essere rivisto e mitigato, soprattutto, non dovremmo mai dimenticare che per chi è diverso da noi ci vuole sempre rispetto, che è sempre possibile trovare accomodamenti, non ultimo, che dovremmo controllare la nostra aggressività latente, la quale non è un bene per noi né per la società.
Mi fa male vedere morire l'entusiasmo, stracciare i sogni in mille pezzi, spingere verso luoghi comuni che non producono nuove fioriture.
E tutto questo avviene sempre attraverso il grande potere delle parole, che invece di costruire pensieri stupefacenti e creativi, si riorganizzano all'infinito sul già noto, sul già visto, sullo scontato, annodandosi in mille inutili nodi che non consentono progressi per alcuno.
Mi piacerebbe tanto che le persone dessero più corda alla loro parte migliore, quella che è in ciascuno di noi e, sola, ci può dare pace e respiro.
Qui intorno alla nostra panchina tutto questo è più facile.
Sento numerose le vostre presenze.
Pur mute, siete per me gratificazione e sono certa che anche voi torniate indietro da questi momenti con maggiore luce negli occhi.
Alla prossima!
Qui si veste di inclusione e abbracci, sostiene e rassicura.
Sembra quasi quasi di essere soli, anche se così non è.
È che qui, scendendo dentro di noi, ritroviamo l'essenza profonda, quella vera e essenziale. Senza movimento eccessivo, senza rumore, senza stress, senza lotta perpetua, riusciamo finalmente a chiarirci le idee e a stare meglio.
E sì, il mondo reale a volte diventa insopportabile, ripetitivo, noioso e spesso travolge tutto, tutto quello che prova a nascere dentro di noi.
Stare un po' qui tra i profumi, i colori e i suoni in purezza, immersi nella voce del silenzio, ridimensiona proprio ogni cosa e rende libere le nostre idee ancora una volta.
È di questi giorni un'esperienza diretta che mette in risalto la lotta fratricida tra opposte fazioni, quella che mette i bastoni fra le ruote e che non consente ad individui e gruppi di adoperarsi per raggiungere i propri sogni e i propri obiettivi. È inevitabile che ci siano visioni diverse, ma questo non dovrebbe consentire di lasciarsi trascinare da ghigni, sberleffi e cattiverie.
Bisognerebbe sempre dubitare delle nostre convinzioni, perché tutto può essere rivisto e mitigato, soprattutto, non dovremmo mai dimenticare che per chi è diverso da noi ci vuole sempre rispetto, che è sempre possibile trovare accomodamenti, non ultimo, che dovremmo controllare la nostra aggressività latente, la quale non è un bene per noi né per la società.
Mi fa male vedere morire l'entusiasmo, stracciare i sogni in mille pezzi, spingere verso luoghi comuni che non producono nuove fioriture.
E tutto questo avviene sempre attraverso il grande potere delle parole, che invece di costruire pensieri stupefacenti e creativi, si riorganizzano all'infinito sul già noto, sul già visto, sullo scontato, annodandosi in mille inutili nodi che non consentono progressi per alcuno.
Mi piacerebbe tanto che le persone dessero più corda alla loro parte migliore, quella che è in ciascuno di noi e, sola, ci può dare pace e respiro.
Qui intorno alla nostra panchina tutto questo è più facile.
Sento numerose le vostre presenze.
Pur mute, siete per me gratificazione e sono certa che anche voi torniate indietro da questi momenti con maggiore luce negli occhi.
Alla prossima!
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About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
sei tu Vanina che riesci ad illuminare il grigio intorno con la tua chiara tranquilla presenza; tu sai creare con grazia e fermezza un clima disteso e stimolante dove fioriscono parole e bei sentimenti.
RispondiEliminaSono davvero contenta se riesco a fare questo.
EliminaIn realtà, a me piace illuminarmi di tutto il bello e di tutta la luce interiore che hanno le persone intorno a me.
Sono d'accordissimo con Elisabetta. Siamo tutte molto diversa ci troviamo in sintonia per cui ogni volta riusciamo a fare cose buone.
RispondiEliminaUn abbraccio
Scusate. Volevo scrivere ......molto diverse ma ci troviamo in sintonia.
RispondiEliminaLa diversità dà molti spunti per percorrere nuove interessanti strade e crea inevitabilmente sempre qualcosa di nuovo. Sarebbe impensabile essere davvero creativi se fossimo tutti uguali. È per questo che io ripeto, forse anche troppo spesso, che è indispensabile cercare dentro di noi qualcosa che provenga soltanto dalla nostra mente e dal nostro cuore..
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