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Elaborazione fotografica di Elisabetta Tuccimei |
Buongiorno, amici!
È di nuovo sabato.
Come al solito il tempo scorre troppo in fretta. Se ne va di corsa, inesorabile, recando con sé tutto quello che incontra sul suo cammino, bello o brutto che sia, buono o cattivo.
L'incontro di mercoledì è stato un incontro molto particolare, un incontro comunque ricco di umanità e di profonda partecipazione.
Gli eventi improvvisi hanno cambiato tutto, soprattutto qualcosa dentro di noi.
Così avevamo bisogno di renderci conto di quanto accaduto.
La scomparsa di una di noi non è stata cosa da poco.
Così abbiamo accettato di giocare con le emozioni, per eliminare il buio di possibili tensioni e tristezze.
Di Marcella abbiamo enfatizzato il sorriso caratteristico, la dolcezza e l'ironia, certe che il suo spirito fosse presente lì con noi. È stato bello vivere questo momento pur tristissimo con la serenità e la dolcezza che "La Panchina" si prefigge.
Concretamente avevamo un bel compito: "sferruzzare" quelle emozioni che volevano prepotentemente uscire allo scoperto.
Lo spunto sono state delle mattonelle in cui era appena visibile la traccia di disegni di tipo indiano, tutti diversi tra loro.
Ho chiesto di sceglierne uno e di sferruzzare un'immagine, la prima che fosse venuta in mente dopo il nostro parlare, il nostro ricordare.
È stata un'idea vincente.
Le immagini che ne sono emerse, pur semplici ad un occhio esterno, sono state molto significative ed hanno avuto il grande potere di ricreare equilibrio all'interno del gruppo.
Forse avrete notato un volto, una mano curata, un totem ed altri simboli, solo apparentemente banali. Infatti, tra realtà e fantasia narrativa, essi sono per noi molto rilevanti ed evocano il nostro vissuto collettivo.
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Disegnare emozioni |
Ne è seguito un "Drama Time" in cui abbiamo creato una scena del nostro nuovo romanzo che, come noto, è già in stato avanzato di elaborazione.
Per me è stato molto gratificante vedere la scioltezza espressiva di tutte noi, in una grande festa di parole e di nuovi pensieri, un vero ed importante allenamento dei muscoli della mente e del cuore.
Poi c'è stato il giorno dell'addio vero e proprio.
Tanta gente voleva bene a Marcella!
Noi de "La Panchina" ci siamo accorte che ci conoscevano tutti. L'eco delle nostre azioni e del nostro librino era forte e chiara. Ci ringraziavano per i momenti belli che Marcella ha trascorso con noi.
"La Panchina" saluta ancora questa dolce signora, che è stata parte fondamentale del gruppo e che sarà per sempre presente tra noi.
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About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
il vivere ci trascina velocemente in un turbinio di sensazioni, il tempo passa su tutto inesorabile ma tra tutte le immagini che si avvicendano appare con nitidezza quella cosi cara della nostra Marcella. Io la sento, è presente come prima, nulla pare cambiato. la sua essenza è con noi comunque, intatta e preziosa , gioiosa e ridente, senza paura e senza macchia, pura come acqua di fonte e luminosa come un raggio di sole che penetra le nuvole in un giorno d'inverno. Una connessione profonda si è creata con lei fin dal primo momento per affinita elettiva e naturale spontanea corrispondenza.
RispondiEliminaSono molto contenta di questo giro di emozioni straordinarie che si sono create nel nostro gruppo reale di Lucca. Ne usciamo tutte piene di luce e di bellezza.
EliminaLa scomparsa improvvisa di Marcella ci ha sorprese e disorientate, tuttavia ha fatto emergere tutto il meglio di noi nel riconoscere il bello e il buono della nostra cara amica il cui incontro ci ha certamente molto arricchito.
Questa è secondo me l'amicizia, la relazione giusta per vivere il mondo.