Buongiorno e buon lunedì!
È di nuovo mattina, una deliziosa mattina di novembre piena di sole. Proprio un momento di calma ideale per riflettere un po'.
Dunque, è già da un po' di tempo che mi girano in testa tre paroline, apparentemente poco comprensibili e forse prive di grande carattere: “Less is more". Devono essere di moda, perché in questo periodo le sento pronunciare con molta frequenza.
"Meno è meglio che più", vale a dire che il molto non è necessariamente meglio del poco, anzi. Questo è un concetto al quale io sono molto affezionata da sempre e al quale “La Panchina” si ispira nella sua filosofia.
Infatti, anche nel comportamento, il "more" non sempre ci fa stare meglio. Il volere fare troppo non ci fa bene, al contrario ci carica di ansia. È come voler riempire un contenitore senza fondo che dà l'illusione di portarci ad una conclusione, alla soddisfazione di un bisogno, ma immediatamente libera del nuovo spazio da riempire e così via in un girone dantesco che si ripete sempre uguale a se stesso.
E questo è vero in ogni campo. Può diventare una bulimia persino laddove facciamo e realizziamo qualcosa di estremamente positivo e universalmente riconosciuto come un valore. Tanto tempo fa qualcuno mi disse che pure l'acqua può diventare una specie di droga. Sembra strano? Ci avete mai pensato? Eppure se cominciamo a bere un sorso ogni dieci minuti, si attiva in noi un perenne senso di dover ottemperare a questa necessità, che ci tiene costantamente in uno stato di tensione.
E questo meccanismo lo ritroviamo palese in ogni situazione, apparentemente di grande interesse e soddisfazione personale, come può essere la palestra, lo shopping, il cibo, ma anche il seguire troppi centri di interesse in cui essere attivi o presenziare a tutto quello che richiama la nostra attenzione.
In realtà, ciò che diventa negativo è la ripetitività del gesto, dell'atteggiamento che nutre se stesso, mentre sembra scaturire da una scelta, quando invece risponde alla necessità di placare un'ansia nascosta e non riconosciuta. Ecco che il less acquista un grande valore. Che ne pensate?
Come spesso ho avuto occasione di dire, sarebbe bene ogni tanto fermarsi per ritrovare il noi stessi profondo, ricordando che il movimento e il rumore inizialmente creano energia positiva, ma diventano tossici quando si supera un certo limite.
Dunque avere molti interessi ed essere attivi e vivi va benissimo. Non c'è niente di male, se ne siamo consapevoli. In questo caso, saremmo in grado di scegliere e concentrarci su poche cose, in modo intenso, con la mente e con il cuore, ma in serenità e vera allegria.
Aspetto le vostre osservazioni.
Grazie per essere qui con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
Concordo su tutto quello che affermi...
RispondiEliminaMi colpisce soprattutto chi finisce nella trappola dello strafare, partendo da qualcosa di giusto. Per esempio prendiamo chi fa giustamente attività fisica per il benessere del corpo e finisce in un'ossessione per cui parla sempre di palestra, aumenta sempre più il tempo che ad essa dedica e via così...
È in questo ambito che si potrebbe trovare un equilibrio migliore, imparando a riflettere su chi siamo e su quello che facciamo senza rendercene conto.
l'equilibrio tra il piu e il meno sarebbe l'ideale ma spesso pendiamo verso il troppo o il troppo poco. Cosi come la strada migliore è sempre quella di mezzo, il cammino diritto, la scelta giusta. Tuttavia siamo umani, eterni funamboli sospesi tra certezze e dubbi, possibilità e timori,tenebre e buio.E soprattutto irriducibili testardi.
RispondiEliminaTutto giusto, ma sono convinta che la misura e la riflessione su chi siamo, cosa facciamo... aiuta sempre a vivere meglio. ❤
Elimina