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Buona lettura



sabato 7 aprile 2018

Tag:

Amore e felicità












Amore e felicità


Ciao! 
Ciao a tutti voi, amici cari de "La Panchina"!
Finalmente eccomi di nuovo qui, nella pace surreale che sempre circonda la nostra panchina.
Grazie per essere venuti così numerosi. 
Insieme il mondo appare più  caldo e accogliente.
E poi, diciamolo a gran voce, è davvero bello ritrovarci in questa piacevolissima atmosfera che ci rilassa, ci corrobora, ci fa utilizzare il pensiero e ci conduce lontano, attraverso le infinite parole che ci fanno l'occhiolino, desiderose di prendere vita!

Sono già alcuni giorni che mi ronzano intorno due paroline.
Sono due paroline importanti, ma un pochino birichine.
Sono due paroline, forse troppo usate e troppo abusate, che sembrano un miraggio, ma anche una minaccia: amore e felicità.
Gran belle parole, direte voi.
Due parole, anche piuttosto corte, che esprimono due concetti grandissimi e importantissimi per l'uomo.
Chi non vorrebbe trovare amore e felicità lungo il suo cammino?
Eppure non è poi così facile esserne avvolti, coccolati, soddisfatti nei nostri più reconditi desideri.
Sento ripetere in continuazione che l'amore cambierà il mondo, che si deve puntare alla felicità, che bisogna pensare positivo.
E questo va benissimo. 
Come non essere d'accordo?
Il problema è che sento ripetere queste parole come un mantra, le sento ripetere all'infinito,  le sento ripetere meccanicamente con rumore di scatole vuote, le sento ripetere nevroticamente come un ordine ricevuto, senza convinzione.
Al contrario sono due verità da perseguire, due essenzialità di cui non si può fare a meno.
Allora cosa c'è che non va?
Io penso, come accade in molti altri campi per non dire in tutti, che le cose non basta dirle perchè si realizzino.
I piccoli semi vanno messi a dimora e curati a dovere perché pian pianino si trasformino in piantine rigogliose e piene di energia.
La mamma dice del bambino: "Gliel'ho detto di essere educato!".
L'insegnante di rimando: "Gliel'ho detto come si fa. Non è stato attento, per questo non lo sa fare."
Entrambe, avendolo detto, sono a posto con la propria coscienza.
La colpa è senz'altro di qualcun altro... in questo caso del bambino.
Questo è un esempio concreto di un modo di agire che non paga.
È l'esempio quello che conta, invece. È l'agire educatamente che influenza un comportamento educato, è il proporsi con fare gentile che genera un linguaggio altrettanto educato.
Analogamente l'insegnante non dice come si fa, ma farà e rifarà insieme al bambino finché non capirà perché il concetto non passa.
Dicevamo l'amore.
L'amore è il centro di tutto, è anche il principio e la fine di tutto.
Amore? Quale amore?
Per me l'amore è un concetto universale che va praticato in prima persona, che dovrebbe permeare ogni nostra azione, una modalità del vivere che si irradia da noi e che si apprende gradualmente mettendolo in atto.
È qualcosa che si educa fin da piccoli, e continua ad educarsi tutta la vita, finché diventa un tratto della personalità.
Cresciuto nei piccoli gesti donati, che vengono appresi e riproposti, l'amore si attua a trecentosessanta gradi intorno all'individuo.
Questo è l'ideale ovviamente difficile da raggiungere.
Nello stesso modo è impossibile raggiungere un vero amore con la persona del cuore, se non ci dedichiamo piano piano a permeare d'amore un fiore reciso, la nostra casa, il lavoro che facciamo, noi stessi... perché  l'amore è rispetto e altruismo profondo, senza calcolo. Siamo noi ad evocarlo, a richiamarlo intorno a noi.
Insomma siamo sempre noi i protagonisti.
Se restiamo freddi, inaffettivi, opportunisti sarà difficile che qualcuno ci ami davvero.
E la felicità? Basta chiamarla perché arrivi?
Anche la felicità non è qualcosa di definito.
Si concretizza in cose piccolissime se si sanno individuare.
È meglio non avere aspettative troppo spinte, altrimenti guarderemo sempre in avanti sì, ma non la raggiungeremo mai.
Ridimensionare l'idea di felicità e aggiustare il tiro di volta in volta ci può aiutare a trovare equilibrio e vera serenità.

Mi è piaciuto provare a chiarire questi concetti con voi, amici cari de "La Panchina".
Grazie per essere stati qui.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!





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Per allenare i muscoli della mente e del cuore

9 commenti:

  1. Amore è faticosa ricerca all'interno e al di fuori per questo non c'e.....abbondanza.
    Una volta però che avremmo tracciato la via, definito il percorso da seguire per arrivare e un poco ci arriviamo, ci possiamo rendere conto che la nostra vita è davvero piena. Diventiamo maturi e forse anche più intelligenti poiché essendo più vicini agli altri cerchiamo di capirli e il capire ci apre. Non so se mi sono bene spiegata, mi è venuto tutto giù di botto,istintivamente. Di felicità non parlo perché è una parola troppo grande e troppo alta per l'essere umano. Claudia

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    Risposte
    1. Mi piace il momento in cui ci accorgiamo che la nostra vita ne è davvero piena... il problema è che spesso non sappiamo nemmeno noi cosa stiamo cercando e ne perdiamo le opportunità che si presentano.
      La felicità... la felicità risente della stessa difficoltà, relegata com'è nel pensiero a qualcosa di troppo astratto, troppo complesso e per questo in definitiva troppo difficile da rilevare.

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    2. Scusami Vanina, non ho messo il mio nome. Sono Claudia.

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  2. La felicità per me è pretesa. Non siamo mai felici se non per poco tempo perché legata alla soddisfazione del momento . L'uomo non si accontenta mai di ciò che ha. È vero che bisogna sempre migliorare, progredire ma si potrebbe coniugare più spesso il verbo apprezzare.

    RispondiElimina
  3. Perdersi di coraggio serve a poco.
    Speranza, fiducia e coraggio sono necessari per saltare questo burrone. Ma dobbiamo coltivate i rapporti umani...un ciao dalla finestra, un semplice saluto o una breve chiaccherata...una tefonata perche' le parole sono importanti, sono vita. Il tutto per ritrovare scene che appartengono alla normalita'. La vita deve continuare

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    Risposte
    1. Hai ragione, cara Monella!
      La vita deve continuare e certamente continuerà, come ha sempre fatto.
      Aiutiamola a raggiungere anche una buon livello di qualità, degna di una vera Umanità. Le parole e le relazioni ne sono il segreto.
      Grazie, Monella. Torna ancora sulla nostra panchina!

      Elimina

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