Finalmente sola!
Che bellissima panchina d'altri tempi quest'oggi!
Le piante intorno vivono e si diramano come in quel tempo lontano... lontanissimo... quando il piccolo giardino disordinato mi sembrava una giungla e aspettavo di vedere da un momento all'altro un elfo, uno gnomo, spuntare da sotto le ortensie.
Il luogo mi è familiare. Sono stata qui altre volte.
Perché oggi intorno alla nostra panchina mi sembra tutto più personale?
C'è qualcosa nell'aria che mi riporta dritto dritto al mio personale vissuto.
Vibrano ancora le paure di allora nascoste sotto la ruggine del tempo.
Un'altra scena si sovrappone ora a quella precedente.
Sono più grande, ma ancora intenta allo studio profondo del mondo. L'atmosfera si distende convulsa tra il piacere di una villeggiatura desiderata e il fastidio di incontrare comportamenti spiacevoli di qualcuno che ha il mal di vivere.
Il concerto degli uccellini è intenso in questo momento. L'aria è tersa e fresca come sempre. L'estate sembra lontana.
Trovo pace in questo attimo sospeso. Ombre eteree e fugaci danzano adesso intorno a me. Sono le mie certezze. Sono i punti fermi della mia vita che l'età mi ha regalato.
Con il tempo la conoscenza si è guadagnata pseudocertezze che aiutano a vivere e ad affrontare i brutti momenti che non mancano mai.
Infatti anche ora c'è qualcosa. Vedo davanti a me un mostro senza forma definita che ci minaccia. È forte, è potente, è spietato... ma in qualche modo lo stiamo braccando. In qualche modo lo abbiamo fermato lì. È lì, fermo al limitare della radura.
Ha occhi di brace e artigli di fuoco. Non so per quanto ancora riusciremo a dominarlo.
So che ce la metteremo tutta. Molti sorrisi e occhi brillanti lo braccano senza pietà. Vincono la sua aggressività... e l'aria incomincia a risuonare di fruscii amici.
Guardo meglio...
Le ortensie mi osservano immobili. Dove sono gli elfi? Faccio un po' fatica ad individuarli... bombi, farfalle, insettini cominciano a farsi vedere man mano che il sole tenta di penetrare quaggiù... ma elfi non ne vedo proprio.
Eppure sono certa che da qualche parte un piccolo elfo, striminzito e contorto, debba pur esserci.
Non posso assolutamente abbandonare il cuore e la mente ad un tempo e ad uno spazio così nudo e crudo, senza almeno un microscopico elfo a colorare le ortensie di poesia.
Ecco. Qualcosa si muove... dietro le corolle sulle quali non arriva ancora la luce, mi sembra di scorgere un berrettino ondeggiare.
Voglio credere che sia proprio lui... un piccolo elfo che è ritornato.
Meditare sulla nostra panchina fa bene davvero, credetemi!
Provate anche voi ogni tanto a frequentare questo luogo per allenare i muscoli della mente e del cuore!
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
Che gioia avere un piccolo elfo come te! Torna ancora a giocare e a rendere allegra la nostra panchina! ❤
RispondiElimina