Siamo in piena atmosfera natalizia e questo è un bene. Quando cominci a rendertene conto, al solo pensiero, è inevitabile ritrovarti immediatamente in una bolla di aspettative che coinvolge ogni tua emozione.
Sono solo luci, colori, suoni, eppure riescono a cambiare il tuo stato d'animo e un sorriso nasce spontaneo tuo malgrado.
Ieri, nel buio della sera avanzata, i tralci di luci ondeggiavano eleganti sulle vie della città, deserte a quell'ora, raccolte nella loro intimità. Pura bellezza nella solitudine antica che se sai coglierla ti scava dentro. Ti ritrovi così a scendere quelle famose scale e a cogliere magari qualche emozione sopita.
In questo periodo sedere su questa magica panchina è davvero un lusso che non sempre riesco a permettermi.
Infatti sono passati giorni prima che potessi riprendere un discorso che mi aveva molto ispirato. In mezzo c'è stato addirittura un bellissimo incontro a casa mia con le signore de "La Panchina" ed il Natale è entrato con grande decisione nella realtà che vivo.
Oggi finalmente ho un momento per me. Prima che qualcuno mi interrompa, mi lascerò andare ai miei pensieri liberi, muovendomi senza vincoli in questo meraviglioso mondo di parole ammiccanti e provocatorie. Oh, un elfo...
È passato un altro giorno. Vediamo se riesco a scendere queste innumerevoli scale.
Dicevo un elfo...
E invece no! Qualcuno mi ha nuovamente trascinato via dalla mia panchina preferita. Del resto la vita ha le sue priorità, quell'istinto di sopravvivenza che lotta tuo malgrado e si nutre del contingente tra mille stimoli, che ti distraggono, ma anche ti forniscono un contraltare di realtà e tendono comunque ad un equilibrio.
Bene, ora sono di nuovo qui seduta pronta ad afferrare parole e a scendere le mie scale segrete.
Era inevitabile. Quella parolina mi fissava dalle volte precedenti e c'è finita dentro subito subito. Elfo... non è affatto chiaro quale colore abbia... c'è del nero che rotola nel grigio, ma per fortuna ci sono anche dei colori morbidi e in un certo senso rassicuranti.
Un elfo di Natale? No, non lo è.
Vive intorno a me da anni e anni e sempre ha fatto la sua parte per migliorare il mio presente... in fondo è solo quello l'attimo che ci appartiene veramente e se ci strappa un sorriso direi che ci siamo.
Dopo tanto tempo un mostro qui con noi c'è sempre, quello di cui vi parlai qualche tempo fa, ma l'attimo presente si connota di sorrisi bambini e di scambi prima impensabili.
v. post "Almeno un piccolo elfo"
Il concerto degli uccellini è intenso in questo momento. L'aria è tersa e fresca come sempre. L'estate sembra lontana.
Trovo pace in questo attimo sospeso. Ombre eteree e fugaci danzano adesso intorno a me. Sono le mie certezze. Sono i punti fermi della mia vita che l'età mi ha regalato.
Con il tempo la conoscenza si è guadagnata pseudocertezze che aiutano a vivere e ad affrontare i brutti momenti che non mancano mai.
Anche quando tutto sembra andare a rotoli, l'attimo presente può assumere bellezza e consolarti.
Io, finalmente, sono riuscita a scendere di nuovo fino in fondo le mie scale e mi è stato di grande consolazione poter operare un confronto con quanto ho vissuto ieri nella realtà, colori e sorrisi che sono stati possibili isolando appunto l'attimo presente.
Sono passati ancora tre giorni, ma le parole annotate via via ricostruiscono i miei pensieri e le mie emozioni scendendo quelle preziosissime scale.
Malgrado il lungo tempo trascorso, sono però contenta e soddisfatta di aver tenuto duro e di essere riuscita ad arrivare fino in fondo.
Non è tanto la conclusione alla quale sono giunta - la conoscevo già - ma la leggerezza che si conquista vivendo ancora le emozioni che si sedimentano dentro di noi in modo sempre nuovo.
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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