Intorno alla nostra panchina
in questi giorni giungono attutiti i suoni, i profumi, le immagini e,
inevitabilmente, i ricordi del Natale.
Tutto ha, però, un sapore
diverso. Intorno a noi sembra levarsi un’umida nebbia a confondere lo sguardo,
a rimescolare le idee. Penetra direttamente dentro
di noi tentando di fagocitarci ogni sorriso e anche il più piccolo anelito di
entusiasmo.
Quanto diversa è questa
nebbia da quella morbida e rosea che si forma sul mare d'estate al tramonto,
quando il sole sta per scomparire laggiù, dietro l’hotel. Non è solo un flash estivo.
Mi perdo in quei colori speciali che ti premiano per essere al mondo, quelli che
aprono la tua anima all'infinito e che a me parlano di compiutezza. È uno di quei
momenti di bellezza pura che conducono direttamente nel tuo alter ego, quello vero,
che chissà dove trova stabile dimora. Averlo raggiunto per un attimo ti impolvera
di un mood magico che miracolosamente cambia tutto intorno a te.
Non odo ciaramelle nella strada,
non trilla il campanello che annuncia l'arrivo di un'amica o di un amico di passaggio, non tintinnano piattini
intorno ai tavoli del bar all'angolo, sotto l'arco medievale.
Eppure dal forno annoso sale verso
il cielo e mi giunge nel cuore il profumo di vaniglia e di zucchero a velo, le catene
di piccole luci si abbandonano fiduciose come sempre sul vicolo, il via vai dei
passanti è continuo seppure nascosti dalle mascherine.
L'albero di Natale nel salotto
è quello dell'anno passato. Strizza l'occhiolino al presepe di carta crespa come
fa da sempre.
Dalla televisione rotolano fuori,
piuttosto timidi a dire la verità, i canti di Natale, quelli che cantiamo da sempre.
Fanno lo slalom tra annunci pubblicitari opportunamente rivisti, perché possano
non urtare la sensibilità esasperata di questi insoliti giorni d'avvento.
Comunque, anche questa volta, i tuoi giorni si colorano
di Natale, che tu creda o no ti strappano un sorriso, creano intorno a te un occasione
di raccoglimento, che speriamo ci traghettino verso giorni migliori.
Intorno alla nostra panchina c'è sempre un nebbiolina morbida e rosea che filtra la luce del sole e ci rischiara il cammino.
Grazie di essere qui, ad allenare i muscoli della mente e del cuore.