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Salve, amici!
Salve, amici!
Eccoci già di nuovo a sabato…
Il tempo, ancora una volta, è scorso velocemente verso un altro tempo, sempre diverso o forse sempre uguale.
È scorso così velocemente che quasi quasi non ce ne siamo accorti.
Solo adesso, qui sulla panchina, ho portato alla coscienza questa riflessione.
Solo adesso comincio a percepire il vero senso del tempo.
Lo sento entrare dentro di me in micro-attimi infinitesimali eppure così significativi.
Avvicinatevi anche voi.
Lasciatevi andare al silenzio interiore che pian pianino comincia a caratterizzarsi.
Vedete?
Si riempie della vostra vera essenza, di emozioni, di significati importanti, che vi regaleranno nuovi punti di vista e nuova energia vitale.
Si riempie della vostra vera essenza, di emozioni, di significati importanti, che vi regaleranno nuovi punti di vista e nuova energia vitale.
Quante parole, quante idee, quanti concetti si rincorrono intorno a noi in questo momento!
Basterà regalarcene una, una sola parola, per attivare quella riflessione, quella meditazione che ricuce gli strappi dell'anima e attiva tutti i nostri circuiti di esseri pensanti.
Per quel che mi riguarda mi lascio catturare da una parola che mi stuzzica da sempre… colore.
Attraverso la tavolozza dei colori, io passo in rassegna fin dal tempo del “C'era una volta…” tutte le emozioni del mondo.
Rosso ed arancio… le tonalità che mi catturano subito.
Sarà perché è autunno, sarà perché le tonalità calde di questi colori sono meravigliose, sarà perché quest'anno sono particolarmente di moda… io mi illumino di sottobosco e di chiome quasi sfrontate nei loro colori variegati in un tripudio di accostamenti audaci.
Mi rivedo immediatamente intorno a lontane tavole imbandite.
Fanno immediatamente il paio con le tavole di oggi ancora una volta imbandite.
Sì, credo che sia proprio vero.
Appena i raggi del sole si fanno più obliqui, la voglia di casa torna prepotente.
“Troviamoci domani a pranzo… Ci sono già le castagne… forse possiamo ancora mangiare in giardino… Vedessi che colori ha il mio unico albero, maestoso e regale come in nessun'altra stagione.”
Le due donne parlano nel vicolo convinte di essere sole.
Non realizzano che questa è una città-teatro, un palcoscenico variegato in cui l'acustica è eccezionale e le voci salgono al cielo limpide, mentre raggiungono piazze e cortili.
“Sai? Ho dipinto una tovaglia con delle bellissime foglie colorate d'autunno…” aggiunge la donna che invita.
“Davvero sei diventata una pittrice?” domanda stupita l’altra. “Verrò certamente!".
“No, ho utilizzato delle foglie vere e le ho usate come stampo… Domani la vedrai sul tavolo.”.
Lontano nel tempo la tavola autunnale è più semplice.
Le castagne non mancano… si aprono sulla stufa di smalto.
In padella si dorano le frittelle di caciotta di pecora in pastella.
La crostata di marmellata mista, fatta con resti di frutti di ogni tipo, è tagliata a piccole losanghe sul vassoietto.
I bambini rumoreggiano per avere le loro frittelle.
Che belle atmosfere, vero?
Forse anche noi domani organizzeremo una bella tavola autunnale e ci ritroveremo a gustare una tortina di pere caramellate alla crema...
Che ne dite?
Che ne dite?
Grazie per essere stati qui con me!
La vostra compagnia mi gratifica molto, così discreta, costante e piacevolissima com'è.
Tornate ancora sulla nostra panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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