Buongiorno e buona domenica, carissimi amici de "La Panchina"!
Grazie per essere qui.
Immersi in un libeccio umido e caldo, nel grigio di questo ottobre, è davvero piacevole entrare nel mondo protettivo in cui la nostra panchina può splendere e catalizzare le più belle emozioni.
Ecco... tutta la confusione che è nelle strade e nelle piazze è scomparsa.
Una calma rilassante ci pervade e ci nutre di benessere.
Stiamo subito bene... il cuore si è repentinamente adattato a questo nuovo piacevole ritmo di vita.
E che dire dei colori che pian piano emergono, si mescolano e si integrano in grumi di parole e di idee nuove?
Che bello catturarne subito uno!
Un uccellino di cartone riciclato può prendere una vita straordinaria se posto in relazione ad una base, una base in fondo capitata lì per sbaglio.
Forse, allora, è importante imparare a vedere la realtà con occhi diversi, a captare e far vivere scorci personali che possano meravigliarci, stupirci, farci star bene e aprire nuovi promettenti orizzonti?
Sì, io credo che questa sia una reale, importante verità.
Vedete come è facile far emergere le idee, quando ci disponiamo per un solo attimo a guardarci dentro?
È così che questo uccellino senza colore e di cartone riciclato ci può portare ancora più lontano nella riflessione.
Anche nel mondo reale ci sono "uccellini" appena venuti al mondo, poco colorati o viceversa dai colori bellissimi, dal piumaggio strapazzato o dalla livrea lucida e splendente, spaventati o magari troppo spavaldi.
Pensate un po' che grande importanza potrebbe assumere avere di loro un'idea piuttosto che un'altra, porli tra le verdi foglie di un albero o nel fango di una palude, lasciarli liberi di volare verso il cielo azzurro o al chiuso di una voliera...
È bello e consolatorio vedervi così concentrati e attenti a quello che le parole vanno costruendo, ad entrare in quelle famose collane di parole che veicolano le idee più stimolanti.
Dunque vado avanti nel dipanare questa matassa colorata.
In fondo il nostro uccellino è un grazioso esserino che ci ha fatto fare un interessante ragionamento, ragionamento che è ancora più profondo di quanto si potesse inizialmente immaginare.
Infatti se in luogo del piccolo volatile pensassimo ad un bambino, potremmo immaginarci adesso quale differenza si potrebbe generare nella sua crescita e nella sua evoluzione educativa, cambiando l'ambiente in cui lo facciamo vivere.
Non è vero?
Ci vuole un po' di bello intorno a lui, la ricerca di situazioni diverse che lo faccia star bene, ci vuole un po' di cura e di attenzione nei suoi confronti.
Vedete già la bellezza che si sprigiona?
Io sì, la vedo e ne sono certa.
Che meraviglia se ogni bambino potesse avvalersene!
È bellissimo imparare a guardare il mondo con occhi meno scontati e lasciarsi contagiare dai colori dell'entusiasmo.
La stupore è sempre un momento produttivo per l'uomo in tutti i campi.
Che ne dite?
Vi va di lasciare un vostro commento?
Grazie per essere stati qui con me, tornate ancora!
Intanto, buona vita e non dimenticate di allenare sempre i muscoli della mente e del cuore!
Grazie per essere qui.
Immersi in un libeccio umido e caldo, nel grigio di questo ottobre, è davvero piacevole entrare nel mondo protettivo in cui la nostra panchina può splendere e catalizzare le più belle emozioni.
Ecco... tutta la confusione che è nelle strade e nelle piazze è scomparsa.
Una calma rilassante ci pervade e ci nutre di benessere.
Stiamo subito bene... il cuore si è repentinamente adattato a questo nuovo piacevole ritmo di vita.
E che dire dei colori che pian piano emergono, si mescolano e si integrano in grumi di parole e di idee nuove?
Che bello catturarne subito uno!
Un uccellino di cartone riciclato può prendere una vita straordinaria se posto in relazione ad una base, una base in fondo capitata lì per sbaglio.
Forse, allora, è importante imparare a vedere la realtà con occhi diversi, a captare e far vivere scorci personali che possano meravigliarci, stupirci, farci star bene e aprire nuovi promettenti orizzonti?
Sì, io credo che questa sia una reale, importante verità.
Vedete come è facile far emergere le idee, quando ci disponiamo per un solo attimo a guardarci dentro?
È così che questo uccellino senza colore e di cartone riciclato ci può portare ancora più lontano nella riflessione.
Anche nel mondo reale ci sono "uccellini" appena venuti al mondo, poco colorati o viceversa dai colori bellissimi, dal piumaggio strapazzato o dalla livrea lucida e splendente, spaventati o magari troppo spavaldi.
Pensate un po' che grande importanza potrebbe assumere avere di loro un'idea piuttosto che un'altra, porli tra le verdi foglie di un albero o nel fango di una palude, lasciarli liberi di volare verso il cielo azzurro o al chiuso di una voliera...
È bello e consolatorio vedervi così concentrati e attenti a quello che le parole vanno costruendo, ad entrare in quelle famose collane di parole che veicolano le idee più stimolanti.
Dunque vado avanti nel dipanare questa matassa colorata.
In fondo il nostro uccellino è un grazioso esserino che ci ha fatto fare un interessante ragionamento, ragionamento che è ancora più profondo di quanto si potesse inizialmente immaginare.
Infatti se in luogo del piccolo volatile pensassimo ad un bambino, potremmo immaginarci adesso quale differenza si potrebbe generare nella sua crescita e nella sua evoluzione educativa, cambiando l'ambiente in cui lo facciamo vivere.
Non è vero?
Ci vuole un po' di bello intorno a lui, la ricerca di situazioni diverse che lo faccia star bene, ci vuole un po' di cura e di attenzione nei suoi confronti.
Vedete già la bellezza che si sprigiona?
Io sì, la vedo e ne sono certa.
Che meraviglia se ogni bambino potesse avvalersene!
È bellissimo imparare a guardare il mondo con occhi meno scontati e lasciarsi contagiare dai colori dell'entusiasmo.
La stupore è sempre un momento produttivo per l'uomo in tutti i campi.
Che ne dite?
Vi va di lasciare un vostro commento?
Grazie per essere stati qui con me, tornate ancora!
Intanto, buona vita e non dimenticate di allenare sempre i muscoli della mente e del cuore!
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