Buongiorno!
Eccomi ancora qui con voi, carissimi amici de “La Panchina”.
Nel mondo reale i giorni cominciano a farsi un po' più corti e un po' più grigi, ma ancora le strade sono piene di persone vocianti, che corrono di qua e di là e sembrano non fermarsi mai.
È bello vedervi arrivare intorno alla nostra panchina.
È sempre il silenzio quello che mi colpisce, quel silenzio ovattato che ha una sua personalissima voce, una voce bellissima e affascinante, una voce che intriga e rassicura, una voce che ci trascina nella profondità del pensiero che vuole diventare parola.
Tra fruscii appena percepibili, pigolii e cinguettii, melodie soft inusitate, è davvero facile ritornare tra le fate, nei boschi incantati delle fiabe, in cui ci perdevamo da bambini.
Che voglia di rivivere quelle emozioni così intense!
Non importa quale sia la nostra età.
Un sorriso è salito immediatamente spontaneo alle nostre labbra, vero?
Per quanto mi riguarda, ricordo di avere giocato spesso in questa atmosfera, di esserci tornata proprio spesso.
Nella pagina “Ricordi…. 41", troverete le motivazioni pedagogico-didattiche e non solo per godersi questo mondo anche a scuola.
Forse a qualcuno di voi potrebbe interessare.
Per non perdere l'abitudine di visitare luoghi fantastici come questi e per facilitarvi, vi riporto qui di seguito una graziosissima storia.
Essa è stata elaborata da bimbi di inizio seconda, che hanno lavorato con molta serietà in piccoli gruppi, separatamente ma interconnessi.
Non allontanatevi dalla nostra panchina!
La magia sta per iniziare!
Cose da fate
E le fate della Buca Tana cominciarono a preparare dei doni per le fate di Compignano.
Infatti era giunto il momento e, come ogni anno, sarebbero andate a trovarle di lì a poco tempo.
Così Aranciosa, Colorita e Giallina raccolsero tanti fiori azzurri e li sistemarono dentro gusci di uova di gabbiano, decorando le composizioni con petali di nontiscordardimè.
Poi raccolsero castagne e funghi e li confezionarono dentro una grande foglia verde e robusta.
(Diamante Rosso)
Proprio nello stesso momento le fate della Buca di Compignano cominciarono a tessere veli trasparenti per quando sarebbero venute le fate sorelle della Buca Tana.
E continuarono a lavorare ed a tessere veli finissimi in attesa del loro arrivo.
Facevano i veli con la bava di ragno e li decoravano con fiori rosa di pesco; questi veli sembravano nebbia.
Infatti per colorare lo sfondo prendevano della tinta azzurra dal cielo e vi spruzzavano qua e là tanta felicità.
(Drago Arcobaleno)
Venne il giorno della partenza.
Le fate della Buca Tana presero i doni che avevano preparato e si misero in volo...
Subito nel cielo si formò un ponte di luci che partiva dal Monte Quiesa e si dirigeva direttamente alla Buca di Compignano.
Quando le fatine arrivarono dall’altra parte, ballarono tutta la notte, poi si distribuirono i doni.
I vestiti confezionati dalle fate della Buca di Compignano erano bellissimi!!
Le fate della Buca Tana indossarono i vestiti nella grotta e subito ricominciarono a ballare, a giocare e a mangiare…
(Leondoro)
Poi calò la luna.
- Ciao! - dissero subito le fate della Grotta Tana, cominciando a raccogliere altri teli di bava di ragno per riportarseli a casa.
La piccola Giallina afferrò con le sue manine la stoffina gialla e rossa, batté le alucce e si alzò in volo leggera.
La graziosa Aranciosa si girò la luminosa stoffina verde intorno al collo e si librò nell’aria azzurrognola.
Anche tutte le altre fatine, bellissime, si drappeggiarono intorno le stoffe impalpabili e volarono insieme verso casa, formando, questa volta, un ponte di nebbia nel cielo.
(Principessa)
Le fate più golose si erano portate alla Buca Tana un milione di merendine e di bibite, mandorle e mirtilli, succo di more, di fragole e lamponi, rimasti dal bellissimo banchetto che le fatine di Campignano avevano preparato per loro.
Le fatine di Compignano avevano agitato a lungo le alucce in segno di saluto poi si erano ritirate nella loro grotta ad ammirare i meravigliosi fiori e le lucide castagne ricevute in dono.
Proprio in quel momento si levò il sole e… gli uomini si ripresero il mondo.
(Tutti)
🎈
Vi ho visto tutti molto molto attenti… gli occhi un po' chiusi…
Dunque… le avete viste le fatine?
Vi siete ritrovati bambini perduti nei sogni?
Spero proprio di sì.
Grazie per essere stati con me!
Tornate presto… e non dimenticate di allenare sempre i muscoli della mente e del cuore!
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
0 commenti:
Posta un commento