Wow, che luce questa mattina nel mondo reale!
Tutto è radioso e pieno di energia.
Frizzante è la temperatura che arrossa il naso e gela il sangue nelle dita intirizzite.
Qui intorno alla nostra panchina la luce è la stessa, magica, piena di possibilità e foriera di vita.
La temperatura però è molto più gradevole e ci avvolge in un bozzolo di benessere in cui distendiamo l'anima.
I pensieri girano intorno liberi e per me gradevoli.
Sì, appena qualcuno entra nel cerchio magico della panchina, si avverte qualcosa di cupo e qualche tensione, ma man mano che si raggiunge il contatto con gli altri ecco ripetersi il miracolo.
Silenzio, attenzione, serenità si realizzano in ogni presenza.
Tutti attendono uno spunto per ricominciare, per far danzare i pensieri e le idee, per recuperare un ricordo da elaborare.
Che bello questo!
A me che guardo dà una gioia immensa, perché il contatto tra anime allo stato puro è qualcosa di particolarmente gratificante, che appaga ogni anelito dentro di te.
È bello anche vedere come i fastidi, i dubbi, i problemi della vita reale, la contemporaneità, oltre al passato ben sedimentato e mai rimosso, assumano qui un'altra interpretazione.
Il processo è lento, a volte avanza impercettibilmente, ma comunque utile e interessante.
Vicino all'oleandro si è fermata una signora un po' avanti con gli anni, ma giovanile e sorridente nel complesso.
Capelli corti e dritti, acconciati in un taglio moderno.
Occhi azzurri e vivaci, pieni di domande.
E alla ricerca di una nuova filosofia di vita, di un nuovo modo di comunicare.
Sì sforza di lasciare il controllo stretto che ha sempre esercitato intorno a sé, sta capendo che le persone hanno bisogno di libertà e che non è sempre un bene metterle nelle condizioni di fare quello che noi pensiamo sia giusto.
È un abito mentale che non le si attaglia, ma sente che è necessario cambiare.
Comincia a riflettere che se lei non ce la fa più a fare quello che “dovrebbe" fare, forse anche per gli altri è molto difficile attuare quello che lei vorrebbe facessero.
Da qualche tempo ha cominciato un po' a lasciarsi andare ad una tolleranza inusitata, ma sente la strada molto in salita.
Intorno alla panchina trova conforto, sta molto meglio e si sente di poter ricominciare.
Colgo il suo ammiccare più consapevole.
Ricambio.
Ricordo i suoi primi approcci qui con noi. Difficili. Difficilissimi.
Parlava senza riuscire a fermarsi, quasi impossibile per l'interlocutore intervenire.
Adesso ha imparato a vivere il silenzio, ad ascoltare almeno per brevi periodi.
Osserva e beve l'atmosfera rilassante intorno alla panchina.
Sono contenta davvero, occhi azzurri, che un sorriso più calmo emerga adesso dalla tua persona!
Questi sono i miracoli del silenzio, dell'ascolto più attivo dell'altro, della riflessione, dello scambio di opinioni.
È stato bello anche oggi stare con voi.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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