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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Una fiaba per sognare - Alice va a scuola








(continua)


Vedere le persiane ed aprirle fu tutt'uno. Esse si spalancarono sulla strada davanti alla sua scuola dove si vedevano i primi bambini che si affrettavano per entrare nel cortile.
I grembiulini blu si muovevano vivaci, mentre gli zainetti di mille colori, riflettevano la luce primaverile.

Bruna, la bidella, li aspettava sull'uscio sorridente e sbrigativa come sempre.
Adesso gli scolari che si affrettavano verso la scuola erano una vera moltitudine e questo rimandava il chiaro messaggio che la campanella stava per suonare.
Grida di bimbi, richiami di mamme, abbaiare di un cagnolino che salutava il suo padroncino.

Alice si ricordò che era l'ora di andarsi a vestire. Se non si fosse affrettata sarebbe arrivata tardi. E infatti la mamma era già da un po' che gesticolava!
Alice ingoiò l'ultimo pezzo di biscotto al cioccolato e corse via, trascinata da sua madre che non sorrideva affatto.

Un po' di acqua  calda sugli occhi,  magline e maglioni, calze e berretto, anche una sciarpa perché no, la nostra Alice fu pronto in un attimo!
Strombazzare impaziente dello scuolabus, affannarsi di Alice con zaino e guantini, arrampicarsi affannosamente a bordo,  faccine sorridenti di bimbi, arrancare sull'ultima salita e, in men che non si dica, eccola in classe... la maestra già spiegava e Daniele già  chiacchierava!

Con due gattini e un topo, si aveva una bella terzina di animali... con una coppia di pappagalli e una coppia di bengalini,  era bella e pronta una quartina di uccellini. E via così, tra numeri e quantità, la maestra volteggiava in un trallalalà.

Alice ascoltava un po' frastornata,  quando si avvide che intorno a lei era sceso un magico silenzio. Infatti la maestra si era seduta, aveva preso un libercolo dallo scaffale e guardava la classe in attesa.
Alice fece in tempo a vedere che sul cremisi della copertina le lettere del titolo erano stampate in oro.

Poi il fatidico "C'era una volta..." fu pronunciato e tutto cambiò...
Le pareti dell'aula si allontanarono finché scomparvero del tutto, mentre una brezza lieve e profumata le scompigliava i capelli di bambola.


 (continua)

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