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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Racconto - Rina

 





R i n a


📚
L'uomo stravaccato sulla sedia, si versò ancora del vino. Una buona parte gli cadde sul tavolo e, scivolando dal bordo, finì sul pavimento. 
Dal corridoio Rina colse la scena nello specchio del controbuffet.
Ecco. Erano di nuovo allo stesso punto. La linea di non ritorno stava per essere varcata.
"Mamma, mamma, ci andiamo?".
"Adesso vediamo, Andrea. Ci dobbiamo pensare...".
"Io ci voglio andare al mare con Dino! Perché non dici di sì? Papà ha detto che va bene!". "Vediamo, dai!".
"Sei sempre la stessa... dici sempre di no!".
"Su, su! So io cosa devo fare... magari ci andiamo!".


📚
Adesso vuole andare al mare con Gigi. Chissà come! Come farei ad essere all'altezza della situazione? Loro ci ospitano e credono che qui in casa mia tutto sia idilliaco come sembra da fuori. Non sanno certo che quest'uomo è tutt'altro che quello sorridente che Gigi e sua moglie conoscono il mattino.
E poi non abbiamo niente... Chissà dove andiamo! Ma certo non possiamo dire di no, neppure questo si può fare. Lo troverebbero strano e immaginerebbero che ci sia qualcosa sotto. Dunque in qualche modo ci dovremmo andare... ma se poi beve come farò a controllarlo?
Comunque dovrei comprare dei costumini ai bambini ed io non posso certo presentarmi così... non acquisto un abito nuovo da quando mi sono sposata. 
Qui di soldi ce ne sono ben pochi. Chissà poi che ci farà! Avrà qualcun'altra? Che delusione! Lui si è rivelato tutt'altro che quello che era prima del matrimonio. Forse sperava che i miei ci mantenessero... oppure è semplicemente un tipo instabile!
Oh, bella! Comunque sia, ho capito che devo cavarmela da sola.
Guardalo lì! Beve, beve, e beve... e già dopo due dita di vino il suo sguardo è cattivo o perso nel vuoto.
Meglio che metta a letto i bambini prima che vedano come si è conciato.


📚
Il vestito verde bottiglia era stretto, aderente, con bottoni bianchi molto grandi, e le stava a pennello. La sua figura alta, slanciata a dispetto di due gravidanze, faceva il resto. La cintura bianca le sottolineava il punto vita e le dava un tocco di ulteriore completezza.
Per fortuna Nino era un amico di vecchia data e sapeva che, come la sua famiglia d'origine, lei avrebbe onorato i suoi impegni.  Rina avrebbe certamente pagato quell'abito e bisognava dire che indossato da lei quel tubino avrebbe fatto comunque una buona reclame al suo negozio.
Acquistò anche i costumini per i piccoli ed uno intero, ma elegante per lei.
Adesso che erano ben equipaggiati partirono per il mare e raggiunsero Gigi e famiglia sul litorale laziale.
Rina con l'immancabile rossetto sulle labbra era ora un po' più fiduciosa e si apprestò a contenere il marito per non fare figuracce. Sorridente e gioiosa pensò che forse ce l'avrebbe fatta. Lui davanti alla gente si dava un contegno e si controllava meglio. L'importante era riuscire a tenerlo a basso regime di alcool.


📚
L'uomo si alzò con un impeto eccessivo, inciampò e fece cadere la sedia con un rumore improvviso e assordante che fece rimbombare tutta la casa. 
Rina si affrettò a chiudere la finestra e, prima che l'uomo la raggiungesse, corse verso la porta della sala da pranzo.  Doveva in qualche modo proteggere il sonno dei bambini. Sperava che non fosse troppo tardi e che non si fossero già svegliati.
Tornò indietro come una furia. No, non poteva continuare così. Afferrò il fiasco del vino dal tavolo e lo brandì minacciosa davanti a lei.
"Fermati! Fermati lì! Non toccarmi! Capitooo! Adesso basta! Per quanto è vero che esiste Dio, se ti azzardi a toccarmi un'altra volta, giuro che ti spacco questo fiasco in testa... Allontanati da me! Non ti temo più, hai capito? Sono più alta di te, sono forte e non ho più paura di te! Questo fiasco in testa pieno di vino è bello pesante... Allora hai capito? Cosa vuoi fare? È meglio che te ne vai a dormire! Allontanati da me! Non provarci più! Ora basta! Ho deciso... Ti ammazzo io! Ti ammazzo io con il tuo stesso vino!". 
Sorpreso da tale reazione, l'uomo si fermò interdetto. Fece un salto indietro e la vide incombere su di lui. Qualcosa gli scattò dentro come un pugno improvviso. Tornò sui suoi passi e sedette di nuovo a quel tavolo che aveva lasciato con tanto impeto. Rina le aveva fatto paura!


📚
Mi sono data da fare e finalmente l'ho trovato. Non sta bene che la donna lavori, secondo lui. Sì, va bene, ma intanto lui non sa darsi da fare abbastanza come sembrava sapesse fare. Adesso decido io e guai se si azzarda a protestare.
Da domani comincerò a lavorare. Non sarà facile con due bambini, ma so di potercela fare.
Devo dire che è un po' cambiato. E come se adesso mi temesse. Va bene, pazienza. L'importante è che con le sue debolezze si sia un po' ridimensionato.
Domani mattina mi devo alzare presto. Devo portare i bambini da mia madre prima di andare. È meglio dormire.

















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