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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

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lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Pets and Animals - Vita sui tetti della città 2








Che freddo in città in questo dicembre avanzato!
Ghiacciata è l’aria, cristallino il cielo azzurro e infinito come mai.
Nel via vai giornaliero, la gente imbacuccata attende alle occupazioni abituali.
C’è di più. Un’eccitazione speciale si avverte nel lieto chiacchiericcio.
Tra non molto sarà Natale e tanti scrutano nelle vetrine illuminate alla ricerca di qualcosa che faccia un po’ festa.

In alto sui tetti si svolge l’usuale intensa vita parallela.
Quest’oggi,  però, si percepisce qualcosa di nuovo.
Sulla persiana sotto la grondaia lui, il colombo, è  solo.
Troppo. Troppo solo.
Mi guarda come al solito mentre apro la mia finestra.
È immobile, freddo e gelato, come l’aria che condensa il mio respiro.
Strano, la sua compagna non c’è.
I due non si separano mai. Non mi sembra un buon segno.

Trascorre il giorno nella confusione della vita quotidiana della piccola strada.
Ben presto è sera.
Quando tutto s’attenua, sono ancora alla finestra a chiudere fuori la notte.
Lui, il colombo, è al solito posto. Solo.
Non è  un buon segno.

Un nuovo giorno illumina la città.
Sono appena uscita nella strada.
Che freddo fa anche oggi!
Sotto l’arco qualcosa si muove. Mi guarda.
È un colombo arruffato e quasi immobile. Ha qualcosa che non va?

Quando ripasso dopo un po’ di tempo, il colombo non c’è più.
Forse mi sbagliavo.
Il colombo cercava solo bricioline e si proteggeva dal freddo gonfiando le piume.

Eccomi di nuovo a chiudere le imposte per la notte.
Lui, il colombo, è ancora lì, tristemente solo.
Poi ancora un nuovo giorno albeggia sulla città.

Al mio passaggio sotto l’arco lo vedo subito. Il colombo arruffato è ancora lì.
Mi sembra più malandato del giorno prima.
Il pensiero mi va inevitabilmente alle malattie che i piccioni, sempre più numerosi nei centri abitati, possono trasmettere all’uomo.

Al mio ritorno con la busta del pane appena sfornato, lo ritrovo in un punto diverso.
Il colombo arruffato si è spostato nella stretta viuzza gremita di gente.
È incurante dei tanti piedi, ruote e zampe canine che deve evitare.
Ora cammina avanti e indietro sotto la persiana, quella davanti alla mia finestra, lassù  in alto sotto la grondaia.

Finalmente un velo si squarcia davanti ai miei occhi. Ora tutto mi è chiaro.
Ecco dov’è finita la compagna del mio triste colombo!
Un nodo mi sale alla gola.
Lei  a terra,  sempre più malata, sta per morire.

Ne ho visti spesso di piccioni morti nelle strade intorno.
Questa volta però è diverso.
Lei la conosco. La conosco da tanto.
Ho scambiato con lei sguardi interlocutori.
Ho trascorso momenti di muta comunicazione.
Sono stata affascinata dal rapporto di fedeltà di questa tenera coppia.

I due sono stati straordinariamente tanto tempo insieme, vicini nel riposo notturno, premurosi nelle coccole al risveglio.
La vita ora sta per separarli.
Inevitabile, ma crudele. Molto crudele.

Lei malata e incapace di raggiungere la persiana vicino al cielo, non si è  allontanata da lui, però.
Continua a muoversi lentamente nei paraggi, nello spazio sottostante.
Continua a vivere gli ultimi istanti il più vicino possibile a lui.

Lassù in alto sui tetti, lui comunica in qualche modo con lei, appollaiato sulla solita persiana.
Forse quando c’è meno gente e confusione scende anche a trovarla nella strada.
Un legame così bello e tristissimo.
Un legame tanto tenero e poetico.
Rimanda inevitabilmente, come uno specchio, al dolore umano in una situazione gemella.

Il gelo di dicembre raffredda nella busta il pane che ho appena comprato.
Entra con un soffio di morte dentro di me.

Lei, tutta arruffata è ora scomparsa.
Sarà al riparo sotto la bocca di lupo di una cantina.
Io passo oltre.

Chissà se domani la rivedrò ancora?!




4 commenti:

  1. Un legame che rievoca proprio il dolore umano...
    Bellissimo questo rapporto
    di fedeltà'!!! Mi cadono
    lacrime di commozione....
    La vita continua...il colombo a breve avra'una
    nuova compagna...dimentichera'
    i momenti belli...le coccole....perche' e' una
    legge della vita...."finché' morte non
    separi"e sara' di nuovo felice fra schiamazzi e coccole.Il comportamento
    degli animali simile al comportamento umano???
    Spesso un animale e' più'
    fedele.

    RispondiElimina
  2. Hai ragione, carissima Monella!
    Anch'io credo che gli animali possano a volte essere più fedeli degli uomini.
    Proprio non riesco a immaginare questo colombo con un'altra "colombella".
    Piuttosto lo vedo, triste e solitario, soccombere al dolore.
    Tuttavia, sono convintissima che la vita vince, o dovrebbe vincere, su tutto.
    Anche la morte in qualche modo deve essere superata.
    È lo stesso istinto di sopravvivenza che spinge in questo senso e poi l'amore, se è vero, vuole che l'oggetto di questo sentimento viva sì legato ai bei ricordi, ma anche sereno in un nuovo presente.
    L'amore vero è altruismo e generosità.
    Grazie, Monella, per aver provato delle emozioni e per essere intervenuta!

    RispondiElimina
  3. Commovente, non ci sono altre parole per definire questo triste racconto.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, molto. È così anche per me. Ogni volta che lo rileggo, torna ad emozionarmi come fosse la prima e mi commuove.
      Grazie per aver commentato, Rosaspina.

      Elimina

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