Tra le nebbie del bosco
anche le bacche diventano evanescenti
e finiscono nei sogni.
anche le bacche diventano evanescenti
e finiscono nei sogni.
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C'era una volta... una renna che, in una gelida mattina di inverno, se ne va in giro per il bosco in cerca di cibo.
È abbastanza tranquilla, tutta persa nei suoi piacevoli pensieri.
La mia pelle è color mandorla. – si dice, parlando con se stessa - Sono docile. La gente guarda i miei occhi e si commuove. Con la fantasia immagina di incontrarmi ancora per potermi accarezzare. Sono dunque un essere fortunato.
La renna adesso corre veloce nel bosco innevato.
Ad un tratto, però, si ferma impaurita.
Sente una presenza.
Riconosce immediatamente la minaccia dell’uomo.
È sola e pensa ai suoi cuccioli che l’aspettano.
Corre a perdifiato, allontanandosi.
Deve assolutamente salvarsi e ritornare dai suoi piccoli.
Intanto la renna del bosco nell’alto del monte vede il sole che illumina il tutto.
Così pensa ai suoi figlioletti che giocano intorno con allegria, pieni di gioia.
Le bacche sono deliziose e rosse.
Le erbe del piano sono illuminate.
Attirano gli elfi che giocano festosi.
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Ecco.
Sta accadendo qualcosa.
A distanza vede due renne tirare una slitta sulla bianca neve.
Sulla slitta sono sedute due signore.
Si stanno recando ad un castello non lontano, dove sono invitate per una cena.
Civettuole, parlano tra loro e sorridono.
La renna tira un sospiro di sollievo e si rilassa.
È questa la presenza che aveva sentito.
Per fortuna non erano cacciatori.
Così si rimette in moto e torna dai suoi piccoli.
Che gioia ritrovarli a giocare, annusare e carezzare il loro corpo setoso!
È presto buio oggi. In inverno si sa nel bosco innevato il sole scompare prestissimo.
I piccoli si accucciano vicino alla mamma, ne sentono il calore rassicurante.
Aspettano ad occhi chiusi di sentire la sua voce che con dolcezza sussurra la loro filastrocca.
E lei amorosa comincia subito.
💥
La piccola renna appena nata
sgambettò tosto tutta beata.
Si stiracchiò vicino alla sua mamma
e poi si apprestò a fare la nanna.
Sognò i piccoli elfi tra le erbette
che ballavano con lei senza scarpette.
💥
Nel profondo silenzio sopraggiunto, ben presto tutti si addormentano in attesa del nuovo giorno.
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È di nuovo mattina.
Mamma renna è già in giro per il bosco innevato.
Camminando camminando, si avvicina sempre più alla città.
E torna la paura.
Sa che l'uomo non ha rispetto della natura. È cattivo, non ha rimorsi.
I pensieri si affollano nuovamente nella sua mente.
Vorrei essere un animale in via di estinzione. – dice a se stessa – Ho appena saputo che la carne di renna sarà la carne del 2019. È la migliore, non siamo d’allevamento, pascoliamo libere, anzi corriamo. Siamo il piatto del ’19. Ah, se fossimo in via d'estinzione, avrei un tutor tutto per me. Finalmente un essere umano che si dedica a me. Dopo una vita di lavoro sarebbe la mia pensione!
Qualcuno cammina ora ai margini del bosco innevato.
La renna si volge come un fulmine e prende a correre allontanandosi dalla città.
Deve assolutamente raggiungere i suoi piccoli e proteggerli contro tutto e tutti.
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