Lucca Insieme - Creiamo una fiaba? 11

La grata nel giardino
Bollicina

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C'era una volta, in un paesino lontano lontano, un meraviglioso giardino curato in ogni minimo dettaglio. 

Quello che maggiormente incuriosiva in quel giardino da fiaba, però, erano le tante piccole botole, disposte in modo armonico tra le aiuole.

Infatti esse erano chiuse da misteriose grate arabescate, da cui uscivano strani armonici suoni. 

L'insolito giardino apparteneva ad un giovanissimo principe che non amava affatto rispettare l'etichetta. 

Accadeva così che, nelle notti di luna, egli fuggisse dalla sua dimora, in veste da letto e a piedi nudi, per correre a danzare proprio su quelle irresistibili botole. 

Ne seguiva con grazia le volute, lasciandosi guidare dai suoni che uscivano dolcemente dall'interno, mentre si perdeva nei suoi sogni. 

Una notte, dal piccolo foro centrale della sua grata preferita, vide emergere una piccola bolla trasparente e incolore. 

Lentamente essa cominciò a salire, a salire, a salire, finché arrivò all'altezza dei suoi occhi e lì si fermò, sospesa nell''aria. 

Dallo stupore il principino si immobilizzò come incantato e così rimase, mentre quella riprendeva a salire e volava via verso la luce lunare, scomparendo ben presto alla vista. 

Incuriosito, il ragazzo si inchinò a guardare meglio per scoprire cosa ci fosse al di sotto di quella grata. 

Niente. 

Tutto apparentemente era come sempre. 

Eppure doveva esserci dell'altro se quella strana bolla era uscita proprio da lì. 

Allora il principino decise di aprire la grata, ma prova e riprova tutto fu inutile: proprio non voleva saperne di venire via.

Il giovane principe ci rimase proprio di sasso. 

Aveva nel cuore un grande senso di disagio, di incompiuto, che lo faceva stare male, poi ebbe un'improvvisa folgorazione. 

Si ricordò che nel palazzo aveva visto un ingranaggio molto simile alle volute di quella grata. 

In quel momento tutto gli fu chiaro. 

Corse a prenderlo. 

Con qualche fatica lo sollevò e tornò alla botola. 

Non sapeva perché, ma si sentiva molto emozionato. 

Posò l'oggetto sulla grata e si accorse che combaciava perfettamente. 

Fece un po' di pressione. Si sentì un click. 

Allora il principino cominciò a far girare la grata e… gira, gira, gira, come per incanto, la botola si aprì. 

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Adesso i suoni sono più intellegibili e chiari. 

Mille vocine stanno parlando tutte insieme. 

Sono voci gentili che ringraziano. 

Il principe non fa in tempo a fare un salto indietro che decine di bolle coloratissime e di diversa grandezza si riversano all'esterno, invadono lo spazio intorno e si allontanano, galleggiando con leggiadria, verso la luna. 

Una sola indugia. 

Il principino la prende tra le mani con delicatezza. 

”Trattienimi! Non mi far volare via con le mie sorelle!” lei sussurra. 

Stupito, lui la protegge dal volo, chiudendo le mani. 

Ed ecco un forte, un fortissimo vento molto arrabbiato, con un pauroso boato, scuote tutto quello che incontra sul suo cammino... e sparisce lontano. 

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Era quasi l'alba. 

Gli uccellini già cantavano al sole che stava salendo all'orizzonte. 

Il principe aprì le mani. 

Dalla piccola bolla, che si scuoteva con grazia, ben presto prese forma una deliziosa fanciulla. 

L'incantesimo era stato spezzato. 

I due si guardarono negli occhi.

Ora tutto era chiaro.

Si presero per mano, avviandosi verso il palazzo.

Poi ci furono le nozze e vissero a lungo felici e contenti. 

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 Non perdere mai la speranza. 

Lotta sempre con costanza 

Persegui i tuoi sogni più belli 

Nei più fantastici dei castelli.

 Il Male soccomberà al Bene

e sarai felice come si conviene.

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